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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leon è un marziano, Nimir irriconoscibile

    Di Paolo Cozzi
    Asfaltata: non ci sono altri termini per descrivere la Caporetto di Trento in semifinale. La più brutta e cocente sconfitta in 20 anni di storia per i trentini che, arrivati a Bologna come grandi favoriti, forti di ben 16 vittorie consecutive, non riescono mai a trovare una controffensiva allo strapotere mostrato dalla Sir Safety Conad Perugia.
    A far rumore non è solo il 3-0 secco subito, ma il modo in cui è arrivato, con tutti i giocatori trentini apparsi impotenti e incapaci di trovare una via d’uscita alla pressione avversaria. Si prospetta una notte di lunghi confronti fra squadra, staff e società, perché questa è una di quelle situazioni che vanno affrontate subito per capire il problema.
    Tutto roseo in casa umbra, con Heynen eccellente nel preparare la partita dal punto di vista tecnico, tattico e motivazionale. Se a questo aggiungiamo un Leon immenso e un Travica lucido e preciso come non mai, ecco che gli ingredienti per un grande match ci sono tutti. Perugia è perfetta dalla linea dei 9 metri , ottima a muro e in attacco, mentre in ricezione soffre parecchio ma senza deragliare come capita invece ai trentini.
    SIR SAFETY CONAD PERUGIA
    Leon voto 10. Marziano… solo un marziano può fare 27 punti in tre set, con 8 ace e 4 muri. Da quando è a Perugia ha dimostrato di essere un campione, oggi si è issato di prepotenza sul gradino più alto del podio mondiale e guarda il secondo da km di distanza.
    Travica voto 8. Non male per un vecchietto che tanti davano per finito anni fa e consideravano l’anello debole di questa squadra. Avere Leon in squadra aiuta molto, certo, ma se non si hanno doti innate di leadership, unite a grandi qualità tecniche, non si va da nessuna parte!
    Ter Horst voto 8. Cresciuto tanto in stagione, l’olandesone si è messo a disposizione della squadra e appare sempre più utile alla causa. Se solo sbagliasse un po’ meno in battuta…!
    Plotnytskyi voto 7,5. In attacco è tenuto in naftalina, anche perché davanti ha Giannelli che è un osso duro a muro, però in battuta è spietato e in ricezione balla senza saltare.
    Solé voto 7. Marcato a “uomo” dai centrali trentini è comunque bravo a trovare traiettorie vincenti in attacco mentre a muro legge molto bene Giannelli e sporca davvero tanti palloni.
    Russo voto 7,5. Gran bella prova del centrale italiano, al rientro in pratica dall’infortunio. Bene in attacco, benissimo a muro, sempre lucido e in anticipo su Giannelli. Tutto molto bello per Perugia e per la nazionale.
    Colaci voto 7,5. Difende un primo tempo di Podrascanin sui 3 metri come fosse la cosa più naturale del mondo, in ricezione sembra coprire tutto il campo. Davvero il leader della seconda linea umbra.
    ITAS TRENTINO
    Lucarelli voto 6,5. È l’unico dei suoi a provarci, a non mollare, e in attacco comunque si fa valere. Ma in ricezione 5 ace sono un macigno che pesa parecchio.
    Giannelli voto 5. La palla schizza ovunque e lui è spesso costretto ad alzate scontate. Gli resta la colpa di non essere riuscito a riportare Nimir in partita e di non aver saputo trovare una chiave per scardinare, o mettere almeno in difficoltà, il muro di Perugia.
    Michieletto voto 5,5. Partita difficile per il giovane martello trentino, che viene un po’ messo ai margini del gioco in attacco, mentre in seconda linea finisce alla deriva come tutti i compagni di reparto. Una lezione amara, ma che sono sicuro farà crescere tanto il giovane Alessandro.
    Nimir voto 4. Non vado più sotto per rispetto di un giocatore che quest’anno ha fatto il diavolo a quattro in ogni partita. Ma il Nimir di oggi è stato a dir poco irriconoscibile, sprofondato presto nelle sabbie mobili di una partita che lo ha visto commettere più errori diretti che punti. Ora andrà capito se è stato solo un disastroso incidente di percorso o se manca una certa attitudine a giocare partite da dentro o fuori.
    Lisinac voto 5. In attacco trova qualche bel colpo, ma a muro insegue per tutto il tempo il gioco di Travica senza trovare il bandolo della matassa.
    Podrascanin voto 6. Con la ricezione che fa acqua da tutte le parti ha pochi palloni disponibili, ma li sfrutta bene. Trova anche un muro e un ace, di certo non è da lui che parte la débacle.
    Rossini voto 5,5. In ricezione è l’unico che riesce a dare un po’ di continuità di palloni a Giannelli; certo che si ricorderà anche lui per un bel po’ il sibilo dei palloni scagliati da Leon. LEGGI TUTTO

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    Sfida a 4 per la Coppa Italia: i pronostici di Paolo Cozzi

    Di Paolo Cozzi
    A quasi un anno di distanza sono sempre le Big Four a ritrovarsi in Final Four di Del Monte Coppa Italia, sempre in quel di Casalecchio di Reno, con tanta voglia di portarsi a casa il primo titolo di questo 2021 in una stagione che, seppur tra tante difficoltà, sta pian piano entrando nel suo clou agonistico. Se i quarti di finale, salvo un leggero imprevisto per Perugia, sono stati una pura formalità per tutte e quattro le compagini, ben diverse si prospettano le semifinali, con i migliori interpreti della nostra Superlega pronti a darsi battaglia a suon di ace, muri e attacchi stratosferici.
    Il primo match di giornata sarà quello fra Civitanova e Modena, incontro che sicuramente vede i marchigiani favoriti sulla carta, con i canarini che dovranno andare ben oltre il loro 100% per poter pensare in grande. La Lube ha passato un periodo non esaltante ad inizio 2021, rilassandosi spesso durante le partite e mancando di continuità; è pero cresciuta molto negli ultimi 10 giorni, specialmente nel suo uomo simbolo, l’italo cubano Juantorena, che insieme a Leal e Simon è pronto a trascinare sul gradino più alto del podio i compagni.
    Rispetto allo scorso anno è cambiato solo il palleggiatore, ieri Bruno oggi De Cecco: sarà forse la volta buona che il talentuoso palleggiatore argentino si toglierà di dosso la nomea di giocatore che “buca” le partite importanti? A mio giudizio resta il palleggiatore più tecnico del lotto dei 4 finalisti, sta ora a lui andare a prendersi quella Coppa che l’anno scorso gli è scivolata via al fotofinish aprendo poi di fatto la porta alla sua uscita di Perugia. Un apporto in più lo troverà in Rychlicki, quest’anno apparso più presente negli schemi di De Giorgi anche nei momenti chiave.
    Se Civitanova dovesse tenere in ricezione, con la banda di laterali e centrali che ha farebbe paura anche ad un Highlander! La chiave del gioco per gli avversari sarà forzare la battuta e far spostare tanto Simon lungo i 9 metri quando è a muro, sperando di tagliargli il ritmo e togliergli lucidità anche in attacco.
    Modena arriva un po’ a sorpresa a questa semifinale, ma la prova offerta contro Monza è stata davvero di livello. Tanti problemi per coach Giani durante la stagione, con i martelli titolari spesso in difficoltà e un palleggiatore che nei momenti chiave tende a dimenticarsi dei centrali e a perdere fluidità nel tocco di palla. La nota positiva è che i giovani crescono, con Lavia sempre più sicuro in tutti i fondamentali e il giovane Rinaldi che, come il miglior cavallo purosangue, si mette in mostra ad ogni occasione.
    Il muro è di sicuro l’anello debole, e questo rappresenterà un enorme problema nell’arginare la flotta di bombardieri avversaria; è anche vero che è la squadra che ha meno da perdere del lotto, e questo potrebbe aiutare i canarini a trovare il giusto atteggiamento mentale e difensivo in campo. Ma Civitanova resta una corazzata e per impensierirla tutta la squadra dovrà muoversi insieme al medesimo ritmo.
    Pronostico secco: 3-0 CIVITANOVA.
    Si preannuncia un match al fotofinish quello fra Trento e Perugia, in quella che potrebbe essere una Finale Scudetto anticipata di qualche mese… Trento al momento è la realtà più in forma del campionato, passata dalle ceneri di un esordio complicato alle forche caudine di una emergenza Covid che ha costretto Lorenzetti a stravolgere la squadra. Ora il gruppo è uscito dalle sabbie mobili e si è rivelato un’araba fenice, e forte di 15 vittorie consecutive sembra davvero viaggiare in un universo parallelo.
    Nimir è diventato un campione a tutto tondo, non più giocatore di sola quantità, ma anche di qualità, e che qualità. Lucarelli sembra più un alpino che un brasiliano, non soffre di saudade e sforna punti su punti. E se la coppia di centrali è una delle meglio assortite in Europa, ecco allora che di punti deboli ce ne sono pochi, perché anche il giovane Michieletto è cresciuto ed è pronto a prendersi un posto sull’aereo per Tokyo. Difficile trovare un punto debole a questa squadra, completa ed eccellente in tutti i fondamentali… Forse solo una giornata super in battuta potrebbe minare quelle certezze che si sono fatte sempre più solide in questi mesi.
    Perugia da parte sua può contare su un Leon che sa come tirar fuori un coniglio dal cilindro nei momenti cruciali del match, e su un palleggiatore, Travica, che può sembrare un passo indietro rispetto al De Cecco dello scorso anno, ma in realtà è un concentrato di tenacia e grinta che dovrà trascinare la squadra qualora Atanasijevic non riuscisse ad essere della partita per i noti problemi al ginocchio.
    E proprio dal rientro del forte opposto serbo passano molte chance di qualificazione degli umbri, che se fossero privi del capitano diventerebbero di sicuro molto più prevedibili nelle loro trame di gioco. Una nota a parte per Solé, sicuramente il centrale più in forma del momento, che dovrà sfoderare tutta la sua manualità e la sua potenza per costringere il muro trentino a restare inchiodato al centro e a non sovraccaricare su Leon.
    Pronostico secco: 3-2 TRENTO. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Stankovic ringiovanito, Recine sfiora l’impresa

    Di Paolo Cozzi
    Passano gli anni, ma la Coppa Italia rimane un affare privato per le Big Four che per la quarta volta di fila si presentano compatte alle semifinali. Tutto facile come da pronostico per Civitanova e Trento, chiude con un secco tre a zero anche Modena, che nel match sulla carta più equilibrato mette subito sotto Monza e con una gran prova in battuta e difesa si aggiudica il prezioso pass per Bologna. Fatica più del previsto, invece, una Perugia apparsa molto fallosa e contratta, ma che ritrova dopo una lunga attesa il proprio capitano Atanasijevic e anche Russo.
    Civitanova è brava a non sprecare energie e a far ruotare tutti i suoi effettivi, approfittando di una Padova che schiera il giovane Ferrato al palleggio. Troppo grande il divario tecnico fra le due formazioni, con i marchigiani che chiudono con il 71% di efficacia e Juantorena (voto 8) che chiude con un ottimo 8 su 8 in attacco…. Come sempre quando c’è odore di Coppe il cubano diventa una macchina e incanta con la sua classe. Bene anche Rychlicki (voto 7,5), in crescita in queste ultime uscite, e De Cecco (voto 8), ottimo oggi e pronto a togliersi di dosso la nomea che lo vuole spesso secondo classificato…
    Per Padova niente da recriminare in una partita dal risultato già scritto: attacco completamente sottotono e fase muro che non riesce mai a trovare il guizzo giusto per impensierire i cucinieri. Molto in difficoltà anche il giovane Bottolo (voto 4,5), ma è difficile predicare nel deserto. Chi non tradisce mai è il libero Danani (voto 7,5), giocatore che davvero è un top player mondiale in ricezione.
    Tutto facile anche per Trento, ormai in striscia positiva da più di 2 mesi, squadra sempre più solida e sicura di se e pronta a riportare all’ombra del Monte Bondone quei successi che sono parte integrante del DNA trentino. Giannelli (voto 8) fa correre i suoi attaccanti e affila le armi per tentare l’assalto a Bologna. Lucarelli (voto 7,5) è su valori assoluti e pronto a dimostrare di essere un top player anche nei momenti caldi della stagione, Nimir (voto 8,5) è semplicemente straripante e pronto per trascinare la sua banda al successo. Se a questo uniamo due centrali concreti in attacco e solidi a muro, una buona ricezione e una batteria di battitori da far tremare le gambe… ecco che forse abbiamo la candidata numero uno alla Coppa.
    Manca il salto di qualità Milano, che non riesce mai a impensierire i gialloblu soprattutto a muro e in battuta. Peccato perché l’arrivo di Urnaut (voto 5) sembrava aver rilanciato le ambizioni dei meneghini verso le alte quote. Si salva Ishikawa (voto 7), ma Patry (voto 5) fatica ad essere quel trascinatore che tanto bene aveva fatto a Cisterna.
    Perugia soffre, vede spalancarsi la porta degli Inferi, ma è brava a chiudere a suo favore il secondo set e a traghettare in porto una partita in cui spiccano gli errori gratuiti in attacco e battuta e i ben 9 ace subiti. Campanello d’allarme forte per una squadra costruita per vincere e che quest’anno, complici anche i tanti infortuni, stenta a trovare continuità di rendimento. Un bel peso sulle spalle di Travica (voto 6), che però vive di adrenalina e grinta, mentre bene Plotnytskyi (voto 7,5), da rivedere in una semifinale con molta più pressione addosso. Nota positiva il rientro di Atanasijevic (voto 7) dopo i continui problemi al ginocchio.
    Brava Ravenna a far vedere i sorci verdi a Perugia con statistiche più basse in tutti i fondamentali. Da elogiare il modo dei ragazzi di interpretare la partita, un muro come sempre molto preciso e rigoroso e una battuta che rischia di mandare all’altro mondo le ambizioni umbre. Su tutti ottimo Recine (voto 8) che è andato davvero vicino a fare un bello sgambetto a papà Cisco, DS di Perugia!
    Ultimo match di giornata, lo scontro fra Modena e Monza vedeva i monzesi leggermente favoriti, ma la squadra di Giani, pur complicandosi la vita più di una volta nel corso dei set, con una ottima prova corale e di atteggiamento si prende una qualificazione importante per una squadra che sta trovando linfa vitale nei giovani. Lavia (voto 6,5) fatica sicuramente tanto in attacco, ma rimane “sul pezzo” e dà una gran mano in ricezione mentre Petric (voto 7) dopo qualche partita in affanno torna importante terminale in attacco. Schianta primi tempi sui 3 metri come se fosse ancora un ventenne Stankovic (voto 8), che quando ha la palla come piace a lui dimostra che a 35 anni è ancora l’asticella da raggiungere in attacco!
    Per Monza una battuta d’arresto che ci sta, ma non nelle proporzioni con cui poi è arrivata. La sensazione è che la squadra sia scesa in campo attanagliata dalla tensione di poter vincere e che non abbia trovato in Dzavoronok (voto 4) quel leader di cui tanto avrebbe bisogno per fare un ulteriore salto di qualità. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leon si trasforma, Rinaldi non trema

    Di Paolo Cozzi
    Domenica con tanto volley quella appena passata in Superlega maschile: vincono le prime della classe, si fa oltremodo serrata la lotta per le migliori posizioni della griglia play off. Trento surclassa una Vibo mai in partita e mette bene in chiaro che le big in lotta per lo scudetto sono tre, tutte le altre possono correre per la medaglia di legno… Civitanova strapazza una Cisterna triste fanalino di coda e si prepara a dare l’assalto alla Coppa Italia.
    Vincono le lombarde, con Monza che culla il sogno del quarto posto dopo un inizio di stagione da film horror, mentre Milano dà segnali di ripresa e, seppur con qualche patema di troppo, si impone su una Padova combattiva come sempre. Anche Piacenza sgomita per guadagnare la miglior posizione possibile in classifica, e per farlo ricorre ad un Russell in versione superman che schianta le ambizioni di una Verona alle prese con acciacchi e un Jensen in giornata palesemente no. Tanta grinta e carattere, ma weekend da zero punti per Padova e Ravenna, che nel frattempo continuano a far giocare giovani interessanti per il futuro della nostra nazionale.
    Il match clou è invece Modena-Perugia, una classica degli ultimi anni, anche se in questa stagione è troppo il divario tecnico fra le due squadre. Modena parte bene e approfitta nel primo set di un Leon sfasato, ma poi Christenson perde un po’ il bandolo della matassa e l’attacco di posto 4 si inceppa permettendo a Perugia di rientrare prepotentemente in gioco. Certo che con zero muri fatti in 4 set diventa impossibile la missione dei canarini… Ma veniamo alle pagelle della gara.
    SIR SAFETY CONAD PERUGIA
    Leon voto da 5 a 9. Solo un grande campione può trasformare un primo set improponibile in una cavalcata trionfale. Davvero una prova di forza superlativa per un ragazzo che non smette di stupire e di essere ottimo interprete in attacco, ma anche a muro e in battuta.
    Travica voto 7,5. se Leon dorme nel primo set,  qualche colpa ce l’ha anche lui che non trova subito le giuste misure. Poi il motore si scalda, tutta la squadra cresce e la sinfonia prende forma, con la solita prova solida e anche qualche difesa d’autore.
    Ter Horst voto 6,5. Mezzo voto in meno perché anche stavolta chiude con 7 errori al servizio, alcuni davvero gratuiti. Per il resto continua a dare equilibrio e alternative all’attacco perugino: è un elemento chiave in vista della final four di Coppa.
    Plotnytskyi voto 6,5. Prova concreta per il martello ucraino, che in attacco è bravo a limitare il numero degli errori e in ricezione, anche se subisce 4 punti diretti, tiene meglio del compagno di reparto.
    Solé voto 7. Al centro il suo primo tempo spostato crea solchi nel taraflex modenese e fa venire il mal di testa ai centrali canarini. Bene anche a muro e al servizio, dove è sempre insidioso.
    Ricci voto 6,5. 6 punti e una buona prova in attacco e a muro, con un servizio flottante sempre pungente. Continuo a pensare però che il ragazzo potrebbe sfruttare molto meglio la chance di giocare titolare facendo sentire maggiormente la sua presenza in campo.
    Colaci voto 7,5. se i suoi compagni di reparto indietreggiano sotto le battute modenesi, lui alza la tecnica e chiude con un ottimo 60% in ricezione, e come sempre gestisce al meglio tutto il lavoro sporco in seconda linea.
    LEO SHOES MODENA
    Vettori voto 7. Per il numero di errori diretti e murate subite meriterebbe un voto più basso, ma premio il suo tentativo di tenere a galla i suoi da solo. Chiudere comunque al 52% su 31 palloni è comunque un ottimo segnale per Modena in vista del rush finale.
    Petric voto 5. Continua il periodo no per Nema, ed è un peccato vedere un giocatore con la sua tecnica non riuscire a trovare la via per il punto. Ma è serbo, ha la tempra dura, tornerà prima dei play off.
    Lavia voto 6. Perugia è brava a prendergli subito le misure in attacco, lui comunque cerca di non sbandare e di rendersi utile in ricezione.
    Karlitzek voto 6,5. Non gli riescono più i miracoli come ad inizio stagione, ma appare in crescita rispetto alle ultime uscite. Resta comunque una pedina molto importante per mister Giani
    Rinaldi voto 8. Non trema davanti al blasone dell’avversario e già questo è degno di nota. In più si gioca bene la sua chance mettendo in mostra un’ottima battuta e una gran varietà di colpi in attacco.
    Christenson voto 6. Continuo a vederlo in versione double face: ottimo nella velocità e precisione di alzata fino al 20, più macchinoso e prevedibile quando il set arriva nelle fasi calde. E si dimentica troppo spesso dei centrali, facendoli uscire lentamente dalla partita.
    Stankovic voto 5. Partita complicata per il serbo, che in attacco non sempre trova la palla con la tensione che vorrebbe. A muro, invece, passa davvero una brutta giornata.
    Mazzone voto 5,5. Come il compagno di reparto, a muro latita e insegue le scelte di Travica tutto il tempo. Soprattutto su Solé non trova una strategia vincente, meglio in attacco ma comunque poco appariscente.
    Grebennikov voto 6,5. In ricezione fa quasi da spettatore, ma è bravo a restare concentrato e a dare supporto di classe in copertura e difesa. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Fondamentale Ter Horst, Piano opaco

    Di Paolo Cozzi
    In attesa del posticipo di martedi, è andato in scena un intenso weekend di Superlega con le tre prime della classe che, pur mostrando qualche segnale di stanchezza, sono andate a segno restando sempre più sole in vetta. Se Civitanova gioca in modo altalenante, ma alla fine riesce a spuntarla al tie break grazie anche ad un super Simon, Trento soffre un set con il fanalino di coda Cisterna prima di serrare le fila e trovare la quattordicesima vittoria consecutiva. Modena perde sì con la Lube e fatica in attacco, ma offre una prova di cuore e atteggiamento, e ha anche di che  rammaricarsi per alcune occasioni sprecate nel corso del match.
    Padova sente odore di  vittoria, si aggrappa ad un Bottolo in formato nazionale, ma non riesce a chiudere in tre set e subisce la rimonta di una Piacenza a trazione franco-americana. Nel match fra la capolista e Milano, Perugia domina in tutti i fondamentali, e pur mostrandosi ancora in convalescenza comincia a ritrovare alchimie di gioco che nell’ultimo periodo erano appannate. Male l’Allianz, che seppur con mille attenuanti vede allontanarsi la top 8 e incappa nella sesta sconfitta consecutiva. Ma veniamo alle pagelle del match:
    SIR SAFETY CONAD PERUGIA
    Leon voto 8,5. Qualche errore di troppo in attacco, ma la versione banda con libertà di attaccare da posto uno piace e funziona bene. Eccellente a muro e in battuta, tiene bene anche in ricezione dove chiude senza subire ace. Semplicemente devastante.
    Ter Horst voto 8. Pedina sempre più fondamentale per Perugia, si mette a disposizione della squadra e non fa rimpiangere Atanasijevic. Molto bene anche a muro, è al servizio che deve migliorare ancora tanto e trovare maggior continuità.
    Plotnytskyi voto 6. Il mancino ucraino fatica tanto in attacco, e questo alla lunga potrebbe essere un problema per Perugia, ma offre una prestazione super in ricezione che permette a Travica di giostrare al meglio i suoi uomini.
    Travica voto 7. L’attacco ha ancora margini di crescita ma lui, dopo un periodo difficile, dimostra che quanto a forza mentale non è secondo a nessuno: grinta e carattere su ogni palla e ultimamente anche qualche difesa in più. Manca ancora qualcosina per guidare Perugia alla vittoria… ma l’urlo finale dimostra che il Drago è sulla buona strada!
    Solé voto 7,5. Attacca e mura come se non ci fosse un domani, alternando sapientemente i colpi verso zona 1 a quelli verso zona 5. L’alternativa in più, che sfruttata a dovere crea enormi problemi al muro avversario. Il miglior acquisto di questa stagione per Perugia.
    Ricci voto 6,5. 10 punti, sempre velenoso con il suo servizio flottante, bene a muro… ma la sensazione è che l’occasione di giocare titolare al posto di Russo non l’abbia sfruttata al 100%, soprattutto in attacco.
    Colaci voto 7. In ricezione viene evitato come la peste, e allora per rimanere protagonista del match si inventa difese spettacolari e coperture a tutto campo degne di un aspirapolvere!
    ALLIANZ MILANO
    Patry voto 6. Al rientro dopo l’infortunio e il Covid non gli si può chiedere di più, anche se l’inizio della partita è da notte horror con due murate subite. Un ritorno importante per Milano che nell’ultimo mese è sprofondata in classifica.
    Urnaut voto 6. Giornata complicata per il forte sloveno, che deve ancora fare i conti con una condizione fisica precaria. Però 6 murate subite sono un macigno pesante anche per lui, unite ad una ricezione che regge a fatica.
    Ishikawa voto 6,5. Eccellente la prova in ricezione, che permette a Milano di vincere un set e sperare, ma in attacco Perugia gli trova presto contromisure adeguate, e lui non riesce a dare quel contributo che spesso ha salvato la squadra di Piazza quest’anno.
    Daldello voto 5. Nonostante una ricezione finalmente positiva, non riesce a trovare il giusto feeling con i suoi martelli e perde pian piano il bandolo della matassa.
    Kozamernik voto 5. A muro offre anche una buona prova personale ma in attacco, seppur molto cercato, non riesce mai a trovare il giusto timing con i propri palleggiatori. Peccato, perché Milano ha estremamente bisogno di uno sbocco al centro per togliere pressione agli schiacciatori.
    Piano voto 5. Partita opaca per il centrale di Milano, che a muro non riesce mai a trovare il guizzo giusto per arginare le scorribande perugine. Meglio in attacco, dove però gode di poca attenzione da parte del muro umbro.
    Pesaresi voto 6,5. Il tallone d’Achille di questa Milano è sempre stata la ricezione, ma lui anche questa volta si fa trovare al suo posto e chiude con un discreto 48%.
    Maar voto 5,5. Ha perso il posto da titolare e, una volta in campo, dovrebbe sfondare il parquet, invece anche lui fatica a trovare le direzioni vincenti e chiude con un mesto 39%.
    Mosca voto 6. Ancora leggerino al centro della rete, ma non è sicuramente lui che deve spingere Milano alla vittoria. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Lucarelli il giocatore chiave, Vernon-Evans spaesato

    Di Paolo Cozzi
    Scontro d’alta quota fra la capolista Perugia e una Trento che dopo i “mal di pancia” di inizio stagione ha ingranato la marcia giusta e viaggia come un TGV all’inseguimento delle prime tre piazze. I padroni di casa si presentano con Vernon-Evans titolare al posto di Atanasijevic, ancora alle prese con un ginocchio che dal giorno dell’operazione continua a dare fastidio e a lasciare insicurezza sul reale recupero. Anche a Trento manca una pedina da 90 come Kooy, ma il giovane Michieletto è ormai una bellissima realtà e non lo fa rimpiangere.
    La partita non è bella, ci sono tante pause di gioco nelle due formazioni e i due palleggiatori peccano più di una volta di precisione, dimostrando che hanno sì sconfitto il Covid-19, ma sono un bel po’ lontani dall’essere in piena forma fisica. Per loro fortuna hanno una solidità mentale che li aiuta a tenersi a galla. Tanti muri da ambo le parti, ma è in attacco e in ricezione che Perugia paga dazio all’avversario. Ma veniamo alle pagelle dei protagonisti.
    ITAS TRENTINO
    Lucarelli voto 8. Da desaparecido di inizio stagione a giocatore chiave negli schemi di Lorenzetti… il passo sembra lungo ma non per un campionissimo come lui. Attacco, muro e ricezione, per chi aveva dubbi sulla sua tenuta mentale in match di cartello ecco una prova che fuga ogni dubbio!
    Nimir voto 7. Ormai ci ha abituato bene, e 14 punti per lui sono pochini, soprattutto se accompagnati da 5 murate subite e 2 errori. Ma dimostra di essere cresciuto di testa e riesce a rimanere lucido per mettere giù i palloni che scottano.
    Giannelli voto 6,5. Tatticamente fa sempre la scelta giusta, ma si vede che ancora non ha eliminato tutte le scorie del virus. Primi tempi bassi, qualche palla in banda staccata e lenta… Simone dimostra che anche i supereroi hanno bisogno di tempo per recuperare, ma comunque non molla di un centimetro.
    Michieletto voto 7. Continua l’apprendistato del giovane Alessandro, che cresce partita dopo partita nei numeri e nella personalità che mette in campo. E il biglietto per Tokyo non sembra per niente una lontana chimera…
    Podrascanin voto 7,5. Contro la sua ex squadra ci tiene a lasciare il segno, e lo fa con una ottima prova in attacco e facendosi trovare pronto a muro, dove oltre a mettere giù due block personali sporca anche tanti palloni.
    Lisinac voto 6. Fa più punti del compagno di reparto, ma due errori e tre murate subite sono un’enormità per un centrale in attacco. Stessa considerazione per la battuta dove chiude con 4 errori a fronte di un ace.
    Rossini voto 6,5. Poco impegnato in ricezione, sporca una prestazione discreta subendo tre ace. Meglio in difesa e copertura dove è sempre sul “pezzo”.
    SIR SAFETY CONAD PERUGIA
    Leon voto 6,5. È il migliore dei suoi, ma anche lui dopo aver tirato la carretta a lungo sembra aver bisogno di tirare il fiato. Errori per lui inconsueti in attacco e una prova disastrosa in ricezione dove è letteralmente preso di mira dai battitori trentini.
    Solé voto 7. In attacco regala begli spunti individuali, ma si scontra anche con la giornata no del suo palleggiatore. Meglio a muro, dove trova sempre un guizzo felino per chiudere l’angolo agli schiacciatori avversari.
    Plotnytskyi voto 5. Durante un time out manda a quel paese il suo allenatore che lo riprende per non aver rispettato le consegne a muro… È qua che deve crescere il talento ucraino, deve capire che in una squadra che vuole vincere certi errori non si possono tollerare. Male anche in attacco, e 7 errori in battuta non aiutano a migliorare il giudizio su di lui.
    Vernon-Evans voto 4,5. La dimostrazione che giocare a Ravenna o a Perugia non è la stessa cosa. La sensazione è che paghi la pressione di dover dimostrare di valere il campo, un peccato perché lo scorso anno aveva fatto vedere ben altri numeri.
    Ter Horst voto 5. Ci prova a fare un ingresso importante, trovando subito un muro chiave nel set, ma poi perde il filo della partita e si fa trascinare in una girandola di errori dalla quale non esce più.
    Travica voto 5. Meno lucido e preciso del solito, dà la sensazione di essere parecchio appannato fisicamente. Fatica a trovare fluidità di gioco e sbaglia spesso nella misura delle alzate, sia ai laterali che al centro. Ma ha tutto il tempo per trovare la forma migliore prima delle partite che contano davvero.
    Ricci voto 6. 2 errori in attacco su 5 palloni sono tanti, ma anche per lui vale il discorso fatto per Solé. Meglio a muro, ma resta comunque la sensazione che stia giocando male la chance di giocare titolare a causa dell’infortunio di Russo.
    Colaci voto 6,5. Con Leon a fianco in completa bambola non è facile riuscire a ricevere, ma è bravo a tenere anche nei momenti di massima pressione. Sempre molto preciso nella gestione dei secondi tocchi. LEGGI TUTTO