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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Solé la fa da padrone, Giannelli non trova equilibrio

    Di Paolo Cozzi Domenica di Pasqua all’insegna del grande volley: Perugia stacca il biglietto per la Finale Scudetto battendo una Monza che onora la sua prima semifinale lottando fino all’ultima palla, mentre Civitanova ingrana la marcia e si lascia Trento alle spalle superandola di slancio e dando l’impressione che al momento i cocci all’interno dello spogliatoio siano stati rimontato nel modo giusto. Perugia è stata brava a chiudere la serie in tre sole partite, e adesso avrà un po’ di tempo per capire con quale formazione presentarsi in finale, problema non da poco visto che Heynen prova più soluzioni anche a questo giro. La sensazione è che la squadra sia compatta, mentre più isolato appare l’allenatore, che stando alla stampa sarebbe già stato scaricato da tempo dalla società. La partita scorre via senza grossi sussulti, anche se l’attacco perugino non è dei migliori. È il muro a farla da padrone, con Solé (voto 9,5) che si consacra centrale di altissimo livello unendo muri a una prova in attacco monstre. Fatica invece Russo (voto 5), che non riesce ad approfittare delle tante palle dategli da Travica (voto 7). Continua a essere sottotono in attacco, ma negli altri fondamentali torna a essere molto positivo Plotnytskyi (voto 7) che però deve dare di più in finale se vuole consacrarsi come top player. Non è ancora al meglio Leon (voto 7,5) che però comincia a ritrovare certi automatismi con Travica e sembra più rilassato che nei match precedenti. Per Monza una stagione certamente da incorniciare, ma anche tante incognite su Dzavoronok (voto 4) che quest’anno ha bucato troppe partite importanti in maniera grave. Chi esce a testa alta dalla semifinale è Lanza (voto 8), apparso determinato e lucido in tutta la serie. Qualche problema in più per Lagumdzija (voto 6), per una volta sottotono in attacco, e per Orduna (voto 5,5), che non riesce a trovare la chiave per tenere in partita Dzavoronok. Più combattuta la gara di Civitanova, con Trento che forza nel primo set e illude i suoi tifosi prima di subire il ritorno rabbioso dei cucinieri. Alla fine l’Itas riceve meglio, ma la Lube in attacco è micidiale e a muro attentissima. Se l’attacco gira a mille il merito è ancora una volta di De Cecco (voto 8), come al solito fenomenale nel servire i suoi bomber con palle veloci e precise. Ritorna devastante Leal (voto 8,5) con muro, battuta, attacco… certo, in ricezione è una tassa, ma tanto ci pensa San De Cecco ad aggiustare tutto! Chi stenta a questo giro è Rychlicki (voto 5,5), apparso più sbaglione del solito, dimostrazione che non è  facile mantenere certi livelli giocando ogni 3 giorni. Non trova ace, ma stavolta Simon (voto 8,5) si trasforma in capomastro bergamasco e mura i sogni di vittoria di Trento. In casa trentina Giannelli (voto 5,5) fatica a trovare i giusti equilibri fra i suoi martelli e manca di presenza a muro e in battuta. Nimir (voto 6,5) mette a referto 20 punti, ma resta la brutta copia del giocatore infermabile ammirato fra dicembre e gennaio, chiudendo con un mesto 39% in attacco e tanti errori. Manca l’apporto dei centrali Lisinac e Podrascanin (voto 5), soprattutto a muro, e manca il guizzo vincente di banda, dove Lucarelli (voto 7) lotta e ci mette tanta ricezione, ma da solo non può tenere in piedi tutto l’attacco trentino. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Simon ingiocabile, ma De Cecco merita il 10

    Di Paolo Cozzi Semifinale stellare a Trento, dove una Civitanova pressoché perfetta impone la legge della sua forza fisica per sradicare la ricezione trentina e riaprire la strada verso la finalissima. A farla da padrone la battuta, con un Simon sontuoso, autore di ben 8 ace e di una prova da standing ovation; ma è tutta la squadra marchigiana a spingere sull’acceleratore e a trovare guizzi importanti, non solo dalla linea dei 9 metri ma anche a muro e in attacco. Trento per due set è in partita, lotta, recupera e rimonta, ma nulla può contro lo strapotere fisico di Simon e qualche errore gratuito nei momenti topici. Serie completamente riaperta, da godersela tutta! E ora veniamo alle pagelle. ITAS TRENTINO Nimir voto 6. Sette ace, quasi riapre il secondo set da solo, ma il 35% in attacco è davvero un numero basso basso per poter tenere accese le speranze dei trentini. La voglia di lottare c’è, mancano un po’ di lucidità e una palla che gli arrivi un po’ più precisa. Giannelli voto 5. Costretto a correre in lungo e in largo per il campo da una ricezione barcollante, a lungo andare perde lucidità e precisione nel palleggio. E così Trento chiude con un mesto 44% di squadra. Lucarelli voto 7. Il migliore dei suoi, regge in ricezione e in attacco si fa trovare pronto quando chiamato in causa. Troppo solo in attacco per poter impensierire la Lube ammirata ieri. Una difesa ad una mano su Leal a metà secondo set potrebbe riaprire il match, ma la doppia in palleggio seguente dà il via al Simon show. Michieletto voto 5. Parte con una diagonale nei tre metri, ma è solo un sussulto in una partita in cui fatica tanto ed è costantemente sotto pressione. Una palla che gli carambola maldestramente addosso a fine secondo set spegne le ultime speranze di Trento. Podrascanin voto 5,5. Poco servito in attacco, questa volta non riesce proprio a leggere il gioco di De Cecco e rincorre le alzate per tutti i tre set. Anche in battuta meno incisivo del solito. Lisinac voto 7. Bene in attacco e anche a muro, ma in una giornata in cui arrivano pochi palloni a Giannelli non riesce ad incidere sull’andamento della partita. Rossini voto 5,5. Tenere le fila della ricezione quando dall’altra parte scagliano dardi infuocati non è facile: ci prova a testa alta, ma anche lui naufraga come tutti i compagni di reparto. Kooy voto 6,5. Entra e dal suo servizio nasce uno dei momenti migliori di Trento. Un lusso averlo in panchina. CUCINE LUBE CIVITANOVA Simon voto 9,5. Otto ace e 100% in attacco ottenuti a suon di clavate… semplicemente ingiocabile. De Cecco voto 10. Sta fermo 15 giorni per Covid (con tutti gli annessi e connessi), torna e sfodera una partita perfetta. Il miglior palleggiatore al mondo, con un talento infinito, capace di dare la tensione giusta a tutti i palloni e smarcare come pochi. Quando gioca così, per i centrali avversari è sofferenza pura (e parlo per esperienza diretta…). Leal voto 7,5. Segnali di ripresa fisica per il cubano, che torna a saltare come un grillo e a sfondare i muri avversari. Peccato per la ricezione dove è un desaparecido. Juantorena voto 6. L’infortunio alla mano di gara 1 lo limita e lo innervosisce parecchio. Allora decide di concentrarsi in ricezione e rendersi utile alla squadra in una maniera diversa. Rychlicki voto 8. Quanto è cresciuto in personalità questo ragazzone lussemburghese! Sempre più nel vivo dell’azione, anche nei momenti caldi del set, e per essere un opposto anche discreto in fase difensiva. Anzani voto 7. Se Simon è il braccio, Simone è la mente della squadra, e guida la sua prima linea in un perfetto ballo di coppia a muro. Prezioso anche in attacco, dove si fa trovare sempre pronto. Balaso voto 8. Difende un paio di parallele di Nimir che avrebbero mandato al Pronto Soccorso chiunque. In gran crescita rispetto a Gara 1, torna a essere il collante della seconda linea marchigiana  LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leon si riaccende, Galassi in giornata no

    Di Paolo Cozzi Come da pronostico Perugia fatica ma si impone su una bellissima Monza, mette una seria ipoteca sulla Finale Scudetto e dissipa un po’ i nuvoloni neri che si stavano addensando sulla squadra dopo le ultime prove non esaltanti. La Sir è ancora convalescente, ma il servizio è un’arma formidabile di questa squadra che trova ben 12 ace a fronte di soli 12 errori. La Vero Volley attacca meglio, mura bene e cerca di difendere con il cuore su ogni pallone, ma quando Leon alza l’asticella diventa davvero un’impresa tenere il ritmo. Peccato per l’occasione sprecata da Monza ai vantaggi del terzo set, ma di più ai ragazzi di Eccheli non si può davvero chiedere. SIR SAFETY CONAD PERUGIALeon voto 8,5. Riceve, attacca e punisce dalla riga dei 9 metri. Dopo qualche partita sottotono il cubano sembra riaccendere i razzi sotto le scarpe e torna ad essere il numero 1 mondiale. Ter Horst voto 8. In attacco sbaglia tanto, ma finalmente dalla linea dei 9 metri torna ad essere fondamentale per la sua squadra e a mettere apprensione alla linea di ricezione monzese. Se gira lui, il gioco di Travica è molto più fluido. Plotnytskyi voto 6. Sufficienza risicata per l’ucraino, ma solo perché tiene bene in ricezione ed è sempre insidioso al servizio. In attacco ancora una volta in grande, grandissima difficoltà. Travica voto 6,5. Nonostante una ricezione ottimale fatica un po’ a tenere in partita un paio di attaccanti, e specie in posto 4 ogni tanto rimane corto. Lucido, nei momenti di schermaglie in campo, a non perdere il bandolo della matassa. Solé voto 8,5. L’argentino torna protagonista al centro della rete, e lo fa a suon di attacchi e muri. Sicuramente uno dei migliori interpreti mondiali nel suo ruolo. Ricci voto 5. Heynen gli dà fiducia, ma lui non riesce a ripagarla ed esce dopo due set, autore di una prova anonima. Russo voto 7. Bravo a incanalare la rabbia per la panchina nella giusta direzione. Attacco, muro e servizio per aiutare Perugia negli ultimi due set. Colaci voto 7. In ricezione viene evitato il più possibile, ma è bravo a farsi trovare pronto quando serve. Sempre presente nel gestire secondi tocchi con autorità. VERO VOLLEY MONZA Lagumdzija voto 8. Altra prova di spessore per l’opposto monzese, che si carica spesso sulle spalle le sorti dell’attacco della sua squadra. Non stupisce che Piacenza abbia fatto follie per averlo nella prossima stagione… Lanza voto 7,5. Uno dei Lanza più belli delle ultime stagioni: tiene in ricezione, attacca senza errori con il 64% e rimane concentrato tutta la gara. Finale di stagione in crescendo. Dzavoronok voto 5,5. Viene messo parecchio sotto pressione in ricezione, dove subisce 5 ace e perde un po’ di lucidità in attacco. Non gioca una brutta partita, ma la sensazione è che per sognare in grande Monza avrebbe bisogno da lui di un po’ di continuità in più. Galassi voto 4,5. Dopo alcune gare di ottimo livello, incappa in una giornata no e non riesce mai a trovare il giusto timing in attacco e a muro. Peccato, perché era davvero in crescita. Holt voto 6. Bene in attacco, sempre insidioso al servizio, ma a muro latita e invece Monza avrebbe tanto bisogno di essere solida in quel frangente. Beretta voto 7. Bello rivedere Thomas su questi livelli, soprattutto a muro, dove quando arriva a raddoppiare ha davvero due mani granitiche che mi ricordano molto quelle di Mastrangelo. Giocatore davvero ritrovato quest’anno. Orduna voto 7. Con una ricezione scricchiolante riesce lo stesso a far viaggiare la squadra al 53% in attacco. Se Monza è arrivata a giocare quasi alla pari con Perugia, molto lo deve al talentuoso palleggiatore argentino. Federici voto 5. Far fronte alle battute dei perugini è mestiere pericoloso, lui ci prova e ci mette anima e corpo, ma ieri sera era davvero complicato uscire a testa alta da quel bombardamento .  LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Lucarelli straripante, capolavoro Rossini

    Di Paolo Cozzi Semifinali all’insegna dell’incertezza quelle andate in scena nel weekend nei Play Off Scudetto. Ma se Perugia, pur soffrendo, dà la sensazione di essere in controllo contro Monza, la sfida tra Civitanova e Trento terrà con il fiato sospeso fino all’ultimo pallone. Civitanova recupera in extremis De Cecco e Leal, fermi da 15 giorni per Covid. Onestamente pensavo li tenesse in panchina almeno all’inizio, invece Blengini parte con il sestetto classico, con De Cecco che da regita di talento non soffre tanto il forzato stop mentre Leal, che è giocatore molto fisico, paga molto nel complesso della sua prestazione. Entrambe le squadre forzano la battuta, ma i dati sono simili anche in ricezione e attacco. È a muro che l’Itas costruisce la vittoria, murando di più e soprattutto sporcando e rallentando tanti attacchi dei marchigiani. CUCINE LUBE CIVITANOVA Juantorena voto 6,5. Soffre tanto in ricezione, mentre in attacco è  come al solito positivo e bravo a non regalare punti. Un infortunio alla mano probabilmente lo disturba e lo condiziona nel finale di partita, in cui manca il suo guizzo. Simon voto 7. Solita partita fatta di grande fisicità al servizio e in attacco, ma contro questa Trento servono anche tanta tattica e tanto rigore. A muro può e deve dare di più. Leal voto 5,5. Ha tutti gli alibi del mondo, ma se l’allenatore lo manda in campo è perché è a posto. Tanti errori al servizio, in attacco e in ricezione, soprattutto in quest’ultimo fondamentale è preso di mira e sbanda. De Cecco voto 7. Si aggrappa al suo talento per superare le due settimane senza palestra e, a parte un paio di aperture un po’ forzate, la palla viaggia con la giusta tensione. Bravo anche a trovare il muro di fine set su Lucarelli. Anzani voto 6,5. Molto bene in attacco, dove gode anche di qualche libertà da parte del muro trentino. A muro è l’uomo di talento di Civitanova e deve lasciare maggiormente il segno. Balaso voto 7. In ricezione è pressoché perfetto, dovendo anche coprire il duo italo-cubano. In difesa sembra meno incisivo e un paio di volte viene affondato da Lucarelli e Nimir. ITAS TRENTINO Lucarelli voto 8,5. Alla faccia di chi gli dava del “braccino” nelle partite clou! Straripante in attacco, attento in ricezione, trascinatore al servizio: se tiene questo livello per tutta la serie, sulla riva dell’Adige possono gongolare… Nimir voto 7. Ancora troppo “sbaglione”, regala 12 punti fra attacco e battuta, spesso nei momenti chiave; però lotta e ci mette il cuore, e alla lunga rimedia anche ad alcuni palloni non perfetti. Giannelli voto 6,5. Qualche alzata non precisissima anche in momenti importanti abbassa il suo voto finale, ma l’atteggiamento con cui affronta ogni azione è quello giusto, delle grandi occasioni. Bravo a muro dove, con la sua compostezza, è di ottimo riferimento per i centrali. Michieletto voto 5. Partita da comprimario per il giovane schiacciatore mancino che fatica a trovare continuità in ricezione e attacco. Peccato, ma un incidente di percorso alla sua età ci sta. Podrascanin voto 8. Decisivo con i suoi muri e la sua capacità di sporcare tanti palloni, è puntuale in attacco e sempre insidioso al servizio. Lisinac voto 7. In attacco è molto potente, lucido al servizio, fatica un po’ a muro rispetto al compagno di reparto. Rossini voto 8,5. Il tabellino dice che ha preso 6 ace, ma in realtà si prende metà campo da solo… è però soprattutto in difesa e copertura che fa il suo capolavoro, muovendosi con baricentro basso e tirando su palloni impossibili. Kooy voto 7. Un lusso averlo in panchina, entra e impatta subito positivamente sul match.  LEGGI TUTTO

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    I pronostici di Paolo Cozzi: Perugia favorita, testa a testa tra Lube e Itas

    Di Redazione Primo weekend di semifinali scudetto con Perugia e Civitanova pronte ad approfittare del fattore campo per indirizzare già al meglio la serie, che ricordo essere al meglio delle 5 partite. La prima semifinale ad andare in scena è quella fra una Sir che sta ancora leccandosi le ferite dopo il derby di Champions League e una Monza che, sulle ali dell’entusiasmo per la prima storica qualificazione raggiunta, potrebbe provare ad issarsi su livelli di gioco ancora più alti. In casa umbra la sconfitta di mercoledi ha fatto rumore, tanto rumore, e la sensazione all’esterno è che sia anche una di quelle sconfitte che spaccano l’ambiente e il gruppo se non gestite alla perfezione. Heynen dà la sensazione di essere stato scaricato dall’entourage umbro, e questa non è mai una buona notizia perché gli atleti hanno bisogno di sapere che il loro allenatore è il rappresentante in pectore della società. In caso contrario si rischia la situazione avvenuta in febbraio a Civitanova, quando De Giorgi, esautorato di fatto dalla società che non gli ha rinnovato il contratto, ha perso in breve tempo il polso della squadra arrivando ad essere esonerato. La ferita di Champions League è sicuramente una mazzata pesante da mandar giù, e qualche giocatore potrebbe tirare i remi in barca in vista dell’appuntamento olimpico; qualche altro come Plotnytskyi deve ancora dimostrare di essere pronto per certi livelli, mentre Russo e Ricci possono provare ancora a guadagnarsi il biglietto aereo per Tokyo. Tutto passa dalle mani e dalla testa di Travica, e conoscendo Dragan, la sua voglia di primeggiare, lui ci sarà sul taraflex a battagliare, bisognerà vedere se tutti i compagni saranno disposti a seguirlo… In casa monzese l’euforia e l’adrenalina per la prima storica semifinale sono l’energia catalizzante che se incanalata nella giusta direzione potrebbe colmare il divario tecnico fra le due squadre. Monza è squadra che a tratti gioca una bellissima pallavolo, ma è anche squadra da alti e bassi pericolosi, in cui il duo Dzavoronok–Lagumdzija non sempre trova continuità di rendimento. Importante sarà l’esperienza di Lanza e Orduna che dovranno fare da nave scuola per i tanti neofiti della squadra e guidarli nelle situazioni di punteggio più complicate. La chiave della partita ruota attorno alla battuta di Perugia: se Monza dovesse riuscire a ricevere intorno al 50% ecco allora che qualche opportunità potrebbe aprirsi. Pronostico: Perugia 65%, Monza 35%, risultato 3-1. Lube Volley Nell’altra semifinale una Trento ritrovata, bella e prestante fa visita ad una Lube che nonostante i recenti problemi Covid ha dimostrato di sapersi compattare e buttare il cuore oltre l’ostacolo. Se Leal sembra recuperato, la regia penso resterà affidata a Falaschi, bravo a non tremare e a sfruttare tutte le bocche da fuoco nelle gare con Modena. Se l’attacco perde forse la potenza di Leal, trova però la ricezione e il talento di Kovar, e anche questo dovrebbe aiutare Falaschi a non far rimpiangere De Cecco. Inutile dire che la battuta sarà fondamentale per i marchigiani, cosi come riuscire ad attaccare con percentuali di squadra sopra al 50% per poter fronteggiare e incrinare il forte muro trentino. Trento è sicuramente in un grandissimo momento di forma sia fisica che mentale, e sa che ha l’occasione per mettere alle strette la Lube visto le probabili assenze. Arma in più per i trentini è sicuramente il muro con il duo serbo Podrascanin–Lisinac che avrà il compito di disinnescare gli attacchi della coppia Juantorena–Simon e permettere alla squadra di rigiocare tanti palloni. In Champions la banda di Lorenzetti è stata pressoché perfetta, e penso che la stanchezza sia già stata soppiantata dalla voglia di continuare a scrivere il romanzo di quest’anno. Partita sicuramente stellare e molto fisica, da godere tutta d’un fiato. Pronostico: Civitanova 50%, Trento 50%, risultato 2-3. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Dzavoronok nei panni del leader, Ter Horst protagonista

    Di Redazione Weekend di spareggi di play off, week end da dentro o fuori, weekend di gioia e di delusione. Se Monza può festeggiare una storica semifinale e Perugia tirare un sospiro di sollievo, Vibo Valentia piange dopo aver accarezzato l’impresa, mentre Milano non ha tempo per leccarsi le ferite perché ha ancora un sogno da rincorrere… Nell’anticipo di sabato si giocano il passaggio del turno le due rivelazioni della stagione: la Vero Volley guidata dal carneade Eccheli (ricordo ancora lo scetticismo che lo circondava a novembre quando in una intervista mi parlò di obiettivo semifinale) e una Vibo resa tosta e tatticamente perfetta da Baldovin, alla consacrazione come allenatore. La partita non è bella, si vede che la posta in palio è enorme e che tanti giocatori non sono abituati a tensioni simili. Monza nel quarto set sembra avere la qualificazione in tasca, Vibo invece recupera e sfiora la vittoria al tre break prima di capitolare… un vero peccato per i calabresi, ma standing ovation per tutte e due le compagini. Torna a vestire i panni di leader Dzavoronok (voto 8,5), finalmente mattatore del match in attacco e al servizio. Bene anche Lanza (voto 8) che dal terzo set inserisce una marcia più alta e torna a far sognare i suoi tifosi. Chi non brilla è Lagumdzija (voto 6), centellinato da un Orduna (voto 7,5) sempre più lucido sotto rete. Nonostante che nel quarto set abbia il merito di riaprire la partita al servizio, Aboubacar (voto 6,5) dimostra ancora una volta di essere l’anello debole in attacco di questa Vibo, con ben 6 errori diretti. Soffre in ricezione, ma i play off di Defalco (voto 8) sono da applausi, mentre manca la ciliegina sulla torta Rossard (voto 7,5) che in ricezione è una macchina e al servizio sempre preciso, ma in attacco viene tenuto a bada dal muro monzese. Domenica gli occhi del volley sono invece tutti puntati su Perugia: c’è aria di crisi e di resa dei conti in casa Sir dopo la batosta di Champions League e Milano sembra pronta per spiccare il volo… e invece, ancora una volta, l’essere messi con le spalle al muro esalta gli umbri, che per una sera tornano tritasassi. La battuta apre varchi nelle file milanesi e l’attacco non riesce mai ad avere quella continuità che servirebbe a Milano per la grande impresa. Ter Horst (voto 8,5) finalmente la smette di sparacchiare battute fuori e trova le giuste direzioni sia dai nove metri che in attacco, dove torna ad essere grande protagonista. Leon (voto 7) non trova ancora tutti i suoi colpi, ma dà segnali di assestamento e di ripresa, mentre Solé (voto 8,5) è come al solito micidiale al centro della rete. Continua a non convincermi Plotnytskyi (voto 6), atteso mercoledì dall’esame più importante. Per Milano notte fonda in attacco, dove si salva il solo Urnaut (voto 7,5) del trio di palla alta con Ishikawa (voto 5) che si scioglie sul più bello e naufraga mestamente nell’anonimato. Ci prova anche Piano (voto 6,5), da gran lottatore qual è… ma se Patry (voto 4,5) non gira è notte fonda per tutta la squadra. Adesso serve non pensare all’occasione sfiorata, ricaricare le batterie soprattutto dal punto di vista nervoso e andare a giocare a testa alta la finale di Challenge Cup in Turchia. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Podrascanin firma la vendetta di Trento

    Di Paolo Cozzi E vendetta fu. Ad un mese e mezzo di distanza dalla Caporetto sportiva della Trentino Itas nella semifinale di Coppa Italia, ecco che i gialloblu di Angelo Lorenzetti cucinano la loro vendetta sulla Sir Sicoma Monini Perugia, e lo fanno con una prova di forza notevole in cui tutti i fondamentali rispondono alla grande. Dal servizio all’attacco, passando per la ricezione e il muro granitico dei due centrali serbi, tutto funziona a dovere nella semifinale di andata di Champions League nelle fila dei padroni di casa, mentre Perugia annaspa con i suoi uomini chiave per tutta la partita. Non un pass per la finale, ma di certo un bel balzo in avanti per Trento che può anche sfruttare il fatto di essere già qualificata per le semifinali scudetto mentre Perugia è attesa domenica da un dentro e fuori con Milano che si prevede molto dispendioso sia dal punto di vista fisico che da quello mentale. Ma veniamo alle pagelle: TRENTINO ITAS Giannelli voto 8. Ci sono serate in cui la palla esce dalle mani di Simone con la leggerezza e l’armonia di un’opera d’arte. Bravissimo a gestire tutte le sue bocche da fuoco e ad alternarle con sapienza. Nimir voto 8. In attacco non è ancora al top, ma dai 9 metri e anche a muro è preziosissimo nel gioco di Trento, costruendo break importanti. E se ritrova il giusto feeling offensivo… Podrascanin voto 9. 11 punti in tre set, autentico dominatore a muro, cecchino in attacco e al servizio. Vederlo giocare cosi ci ricorda che è sempre il numero uno al centro della rete. Lucarelli voto 7,5. Un po’ in ombra in attacco, ma è in ricezione che il suo apporto è preziosissimo per garantire continuità di gioco a Giannelli. E comunque, a dispetto di una nomea che lo accompagna da anni, nei momenti caldi c’è. Lisinac voto 6,5. In attacco è bravo a farsi trovare sempre pronto, fatica un po’ di più a muro nella lettura del gioco, ma quando arriva fa davvero paura. Michieletto voto 6. Un po’ leggerino in attacco, è bravo a tenere in ricezione e a restare nel match con la testa. Un altro piccolo tassello nella crescita di questo ragazzo sempre più sicuro e a suo agio sul taraflex. Rossini voto 6. Partita complicata in ricezione dove sbanda tanto, anche se si prende una grossa fetta del campo da coprire. Meglio in difesa e nella gestione di tutte le palle sporche. SIR SICOMA MONINI PERUGIA Leon voto 4,5. Male in attacco, molto male in ricezione, ma è soprattutto al servizio che manca incredibilmente il suo supporto alla squadra. Vero che ha tirato la carretta per tutto l’ultimo mese, ma un Leon cosi in difficoltà è difficile da ricordare. Ter Horst voto 7. Dovrebbe essere l’anello debole della squadra in attacco, lui che è un opposto per caso, invece dimostra ancora una volta di avere angoli e colpi. Peccato per la battuta, fondamentale in cui è veramente deleterio per la sua squadra con una infinità di errori. Plotnytskyi voto 5. Ancora una volta l’ucraino pare subire l’importanza del match e non riesce mai a essere determinante al servizio e in attacco. Qualcosa meglio in ricezione, ma queste sono le partite in cui esce fuori il vero io del giocatore. Travica voto 5. Perdere in un colpo solo le certezze Leon e Plotnytskyi non deve essere facile, soprattutto se la ricezione non permette di forzare il gioco al centro. Per lui in arrivo una settimana da “all in” in cui secondo me si giocherà molto anche in chiave azzurra. Solé voto 7. Ci prova a dare la scossa ai suoi, e molto belli sono i suoi duelli sottorete con i due serbi, ma se la ricezione non arriva c’è poco da inventarsi e anche un campione come lui può poco. Russo voto 5,5. Partita in sordina per il centrale italiano, che non trova mai guizzi importanti per mettere la sua impronta nel match e aiutare Perugia a riaprire almeno il terzo set. Colaci voto 5,5. In ricezione fatica a tenere le fiammate trentine, ma anche in difesa sembra meno reattivo ed esplosivo di altre volte, soprattutto su un paio di giocate di Michieletto in diagonale corta. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Falaschi, che regia! Abouba stende Monza

    Di Paolo Cozzi
    Domenica di grande pallavolo quella andata in scena ieri con le gare dei quarti di finale dei Play Off Scudetto. A cominciare da Perugia, che vede le fiamme degli inferi prima di trovare la forza di portare la serie a gara 3 contro una Milano coriacea e che vende carissima la pelle.
    Pronostico rispettato per i perugini, ma quanta fatica per domare un’Allianz mai così bella come in queste ultime due partite. Heynen torna a Ter Horst (voto 7) opposto e questa soluzione sembra essere quella che Travica (voto 7) gestisce meglio. Se Leon (voto 9) è come al solito immenso, spiccano anche la prova di Solé (voto 7,5), infermabile a muro, e quella di Russo (voto 8), che sgretola le certezze di Milano a suon di muri.
    La squadra di Piazza si mangia le mani per avere mancato il colpo del ko, pur avendo guidato spesso i set fino al 20. Manca un pizzico di brillantezza in attacco dove il solo Kozamernik (voto 8) chiude con percentuali ottime. Ill trio laterale, benché non brilli per efficacia, per lunghi tratti tiene Milano in partita: Urnaut (voto 5,5) cede alla distanza, meglio Ishikawa (voto 6,5) e Patry (voto 7). Ora bisognerà essere bravi a non guardare alle occasioni sprecate e a resettare la testa per giocarsi le ultime chance a Perugia.
    Civitanova, intanto, sconfigge l’incubo Covid-19, demolendo Modena in tre set. A parte Yant (voto 4,5) tutta la squadra gira a mille, con Falaschi (voto 9) ottimo a pilotare i suoi senza timore. La ricezione tiene bene e il palleggiatore toscano è bravo a esaltare le doti di attaccante di Juantorena, Simon e Rychlicki (voto 8), sempre più prezioso in questa squadra anche se in partenza a fine stagione.
    Modena spreca una occasione più unica che rara di colpire Civitanova nel momento di massima difficoltà, e salvo un guizzo nel secondo set conferma gli atavici problemi a muro, ottiene poco dalla battuta e soffre in ricezione. Se per una volta Petric (voto 8) ritrova lo smalto delle stagioni migliori, è  Vettori (voto 4) a naufragare e a trascinare con sé la Leo Shoes, non aiutato da un Christenson (voto 5) apparso in difficoltà nel trovare il bandolo della matassa.
    Soffre, ma come da pronostico porta a casa la qualificazione Trento, che a Piacenza impone la sua voglia di semifinale ad una squadra che quest’anno non ha mai trovato una vera identità. Giannelli (voto 8,5) ha lo smalto dei giorni migliori e si toglie lo sfizio di mettere a referto 7 punti. Nimir (voto 8) finalmente sbaglia meno pur restando terminale offensivo potente, chi soffre è Michieletto (voto 5), che deve solo “imparare” a giocare match clou ogni 3 giorni e a ricaricare in fretta le batterie mentali.
    A Piacenza non basta la gara stellare di Mousavi (voto 9: a proposito, un suicidio non confermarlo l’anno prossimo…): l’assenza di Russell si fa sentire, con Clevenot (voto 6) che in ricezione patisce tantissimo. Manca anche l’apporto di Grozer (voto 5), molto falloso e impreciso in una stagione che per lui è stata sicuramente, per tanti motivi, al di sotto delle aspettative.
    Risultato secco ma gara più combattuta di quello che sembra a Vibo Valentia, con Vibo brava a non dare mai a Monza la possibilità di rientrare in partita. Per una volta sugli scudi c’è Aboubacar (voto 9), autentica spina nel fianco per i monzesi. Bene battuta e ricezione, in una gara che ha visto Rossard (voto 5) in grande difficoltà, mentre Saitta ha potuto contare su un super Defalco (voto 8), ottimo in attacco e anche in ricezione.
    Monza crolla in ricezione, ma soprattutto non riesce mai a trovare continuità nei suoi tre martelli con bomber Lagumdzija (voto 6) che qualche guizzo lo trova, mentre Dzavoronok (voto 4) sembra non essere neanche sbarcato in terra calabra. Molta fatica fa anche Lanza (voto 5), bravo in ricezione ma ben controllato in attacco.  LEGGI TUTTO