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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Simon devastante, Travica deve fare di più

    Di Paolo Cozzi Inizia subito in salita la serie di Finale Scudetto per Perugia, che perde 3-1 in casa e perde di conseguenza il fattore campo, vedendo espugnato quel PalaBarton che spesso e volentieri è stato il fortino inespugnabile dove gli umbri hanno costruito le loro vittorie. E pensare che fra battuta e ricezione la Sir ottiene molto più di Civitanova, ma soffre parecchio in attacco e spesso spreca quelle rare occasioni che gli avversari le concedono. In casa Lube, invece attacco determinante come sempre, con pochi errori diretti e una gestione ottimale delle palle importanti, unite ad una correlazione muro-difesa che funziona come un metronomo. Un imprinting importante quello di Civitanova sulla serie, che potrebbe già vedere avvicinarsi la bandiera a scacchi con Gara 2 in casa. Ma veniamo alle pagelle di giornata: SIR SAFETY CONAD PERUGIA Leon voto 6,5. Mezzo voto in più perché in ricezione è attaccato con ogni tipo di battuta, ma ne esce a testa alta. Male al servizio, dove si appesantisce di 7 errori, e male anche in attacco, fondamentale nel quale non riesce a fare la differenza. Travica voto 5,5. La strategia di gioco è quella giusta, cercare di ruotare tutti gli attaccanti senza diventare Leon dipendente. Ma qualche palla meno precisa, specie in posto 4, gli scappa, e con il 60% di ricezione deve fare di più. Per il resto bravo a trovare nel colpo di seconda un’arma importante e a mettere in campo la sua grinta e voglia di vincere. Ter Horst voto 5,5. non parte male il biondo olandesone, ma quando il muro marchigiano gli trova le contromisure per lui è notte fonda. Plotnytskyi voto 6. Anche lui parte forte e sembra impattare davvero alla grande nella finale, dal servizio all’attacco passando per una ricezione di assoluto valore, ma poi si spegne di colpo e riaffiora il giocatore incostante visto all’opera in semifinale. Se Perugia vuole riaprire la finale, in attacco ha bisogno di tutta la sua potenza. Solé voto 6,5. È sempre un punto di riferimento importante per la sua squadra, capace anche di gestire qualche palla non perfetta, ma a muro deve crescere tanto perché è proprio li che la Lube fa la differenza. Russo voto 6,5. Bella prova per il centrale italiano, che dimostra anche una certa personalità in mezzo al campo trovando il giusto atteggiamento. Mezzo voto in meno perché Simon è immarcabile, ma qualcosa di più nell’uno contro uno lo può fare. Muzaj voto 5. Non è certo lui che deve suonare la carica, ma l’opposto polacco che stiamo vedendo in questi mesi in Italia è lontano parente di quello ammirato in VNL 2019 con la Polonia. Colaci voto 7. La ricezione di Perugia stupisce tutti, chiudendo con il 60% di positività. Molto merito va a lui, che coordina e muove le fila di tutto quello che succede nella seconda linea umbra. CUCINE LUBE CIVITANOVA Simon voto… 11. Un centrale che fa 21 punti non lo si vedeva dai tempi del cambio palla… Semplicemente devastante in attacco, insidioso al servizio e ottimo anche a muro, dove resta lucido e concentrato per tutti e 4 i set. Un po’ macchinoso in un paio di situazioni di secondo tocco, ma chi ha il coraggio di andarglielo a dire? Juantorena voto 7. Come sempre, quando sente odore di finale Osmany si esalta e diventa una macchina da guerra, perfettamente concentrata sull’obiettivo e sui palloni chiave che inevitabilmente passano dalle sue mani. Tant’è che, quando sbaglia una ricezione facile su Plotnytskyi, si dispera come se non ci fosse un domani. De Cecco voto 9. Se il trio cubano rappresenta il braccio, lui è la mente, una mente sopraffina che balza da un attaccante all’altro e regala secondi tocchi di rara bellezza. Con lui ogni palleggio sembra facile, ma in realtà è pura poesia. Leal voto 8. Per una volta non è straripante in attacco, ben contenuto dai perugini, e allora si inventa 4 muri e 2 ace giusto per dimostrare che si può essere determinanti in tanti modi. In ricezione poi sfodera una delle migliori performance stagionali, pur essendo il bersaglio principe dei battitori umbri. Rychlicki voto 5. Partita sottotono per lo schiacciatore lussemburghese che, pur godendo spesso di un muro non compatto davanti, chiude con 3 errori e 4 murate subite e soprattutto ben 6 battute sbagliate. Anzani voto 6. Partita un po’ da spettatore per il centrale azzurro, cui manca qualche guizzo a muro per mettere anche la sua firma nel match. Balaso voto 6,5. Barcolla un poì in ricezione, ma è bravo restare sul pezzo e a gestire i compagni di seconda linea. Meglio in difesa e nella gestione dei secondi tocchi. LEGGI TUTTO

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    Battuta, muro, regia e… alternative a Leon: le chiavi della Finale Scudetto

    Di Paolo Cozzi Dopo una stagione lunga, travagliata, in cui le società hanno dovuto resistere e far fronte a palazzetti vuoti e tamponi continui, la Superlega maschile giunge finalmente all’atto finale, e lo fa con le due protagoniste assolute del panorama italiano degli ultimi anni, ovvero Perugia e Civitanova, che anche per quest’anno hanno rispedito al mittente le ambizioni delle rivali, soprattutto di Trento. Perugia arriva a questa finale dopo una stagione molto altalenante, che l’ha vista vincere la regular season e giocare una semifinale di Coppa Italia perfetta, ma anche naufragare in momenti di involuzione di gioco troppo frequenti. Lo spogliatoio sembra essersi ricompattato intorno a Leon e Travica, con coach Heynen – dato già come ex – che dovrebbe aver finalmente risolto il rebus opposto che tanti incertezza ha creato in stagione. Civitanova, dopo la vittoria di Coppa Italia, ha visto a sua volta esplodere lo spogliatoio, complice anche la frattura fra Leal e la società; a farne le spese De Giorgi, silurato al volo per far spazio a Blengini, che ha dovuto ricucire con pazienza certe alchimie. I casi Covid di De Cecco e Leal, che avrebbero tramortito un rinoceronte, hanno in realtà rafforzato lo spirito del gruppo che si presenta in finale da favorito. Se la Lube è una squadra corale, con tanti giocatori capaci di ergersi a protagonisti assoluti, la Sir vive soprattutto sullo strapotere tecnico e fisico di Leon, con Solé ottimo co protagonista, e Plotnytskyi chiamato a fare il salto di testa definitivo e dimostrarsi all’altezza di una Finale Scudetto dopo una semifinale non proprio esaltante. Entrambe le squadre punteranno molto sul servizio, con Leal e Leon che saranno i bersagli preferiti per cercare di spezzare loro il ritmo in attacco, soprattutto quando sono in seconda linea. Il muro sarà un altro fondamentale chiave: Anzani è uno dei migliori interpreti nel ruolo, anche nel gestire e coordinare tutta la prima linea, Russo sembra ancora un gradino indietro, mentre Solé più di una volta ha dimostrato ottime doti di lettura e posizionamento. Simon, semplicemente devastante al centro, a muro è più aggredibile, toccherà a Travica farlo muovere il più possibile lungo la rete e fargli perdere lucidità costringendolo a “inseguire” il suo gioco. Proprio quella fra palleggiatori è la sfida nella sfida di questa finale, con De Cecco che arriva da una semifinale pressoché perfetta e che ha i suoi punti di forza nel talento e nella tensione della palla, che ovunque sia palleggiata arriva sempre nello stesso punto. Per anni è stato accusato di non essere un leader e di soffrire le partite importanti… sarà questa la volta buona per togliersi questa fastidiosa nomea di dosso? Dall’altra parte Travica, un ragazzo cresciuto a pane e grinta che ha nel DNA l’odore del sangue e la capacità di farsi trovare pronto nelle partite che contano. Non facile gestire una squadra senza un opposto di ruolo e con 5 attaccanti ognuno con una palla molto diversa dall’altro, ma lui, a parte qualche passaggio a vuoto, ha dimostrato di meritare questa finale. E se riuscirà a tenere vivo l’attacco al centro, evitando di diventare subito Leon-dipendente, ecco che le chance di Perugia potranno risalire. Il mio pronostico per la serie è 3-1 Civitanova. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Simon stratosferico, Nimir grande assente

    Di Paolo Cozzi Una lucida e fredda Civitanova espugna la BLM Group Arena anche in Gara 4 di semifinale e si conquista il diritto di giocare la Finale Scudetto contro Perugia. Trento parte male, contratta e nervosa e regala in pratica il primo set ai marchigiani; più combattuti il secondo e soprattutto il terzo parziale, ma l’Itas non ha il killer instict, spreca alcune occasioni e, anche se nel finale del terzo trova finalmente il suo gioco, non riesce a riaprire il set e la serie. Per la Lube una crescita impressionante nelle ultime tre partite e la sensazione che il gruppo sia unito e compatto e pronto per la grande impresa. Trento riceve meglio, ma soccombe in tutti gli altri fondamentali: ancora una volta De Cecco si prende la scena al palleggio. ITAS TRENTINO Nimir voto 4. Il grande assente di questa semifinale: 4 errori diretti, 4 muri subiti e una palla, quella di Giannelli, che improvvisamente sembra non essere la sua. Davvero un mistero la sua involuzione, ma va risolto presto perché la finale di Champions si avvicina. Lucarelli voto 7,5. Ci prova fino all’ultimo, chiudendo con un ottimo 63% in attacco, e in ricezione tiene con solidità. A inizio stagione era un punto interrogativo, la chiude invece con un grande punto esclamativo. Giannelli voto 4,5. Serie complicata per il palleggiatore azzurro, che nelle ultime tre gare non riesce mai a prendere per mano la squadra. Alzate scontate e spesso troppo a filo, anche sul 23 pari del terzo set una palla non perfetta porta Lucarelli all’invasione. Da rivedere anche la palla dietro per Nimir. Michieletto voto 7,5. Ritrova serenità e colpi vincenti in un colpo solo, e al suo lungo braccio si aggrappano tante delle speranze trentine. Qualche errore di troppo al servizio, ma bello vedere un giovane italiano esprimersi a questi livelli. Podrascanin voto 5. Per fermare questa Civitanova servirebbe il miglior Potke, ma in attacco è ignorato da Giannelli e a muro non riesce a essere performante come in altre occasioni. Lisinac voto 6,5. Per due set è desaparecido e vede Simon fracassare il taraflex in attacco. Nel terzo trova il giusto feeling e sfrutta tutta la sua fisicità per provare a cambiare le sorti del match, ma è troppo tardi. Rossini voto 6. In ricezione tiene anche bene, ma un paio di palle corte in momenti chiave lo trovano impreparato. CUCINE LUBE CIVITANOVA Juantorena voto 7. La mano fa meno male e l’italo cubano torna a trovare i suoi angoli preferiti, soprattutto nei momenti chiave. Male, molto male in ricezione, dove barcolla davvero tanto. Leal voto 4. Giornata decisamente no, completamente fuori dal gioco dei marchigiani. Rychlicki voto 7. Altra bella prova per l’opposto lussemburghese che si toglie anche lo sfizio di un paio di difese importanti. Mezzo voto in meno perché 5 muri subiti sono però davvero troppi. Simon voto 10. Simon batte Trento 3-0. Semplicemente stratosferico, e quando a muro arriva è notte fonda per tutti. Una prova di forza incredibile che lo incorona nuovamente top player mondiale nel suo ruolo. Anzani voto 6. Partita da osservatore, ma è bravo a farsi trovare pronto quando serve. Yant voto 7. Entra e impatta subito positivamente sulla partita con la sua fisicità. Bene anche in seconda linea, dove non trema nei momenti caldi dei set. De Cecco voto 9. Ancora una gran prova per il palleggiatore argentino: che sia in palleggio o in bagher, una volta che arriva sotto la palla è sinonimo di garanzia al 100%. Se Civitanova è in finale tanto lo deve a lui, che ha recuperato dal Covid-19 a ritmo record. Balaso voto 7. In ricezione tiene bene e guida con sicurezza la seconda linea della Lube. Cresciuto tanto anche in difesa, è pronto per affrontare le bombe di Leon.  LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Solé la fa da padrone, Giannelli non trova equilibrio

    Di Paolo Cozzi Domenica di Pasqua all’insegna del grande volley: Perugia stacca il biglietto per la Finale Scudetto battendo una Monza che onora la sua prima semifinale lottando fino all’ultima palla, mentre Civitanova ingrana la marcia e si lascia Trento alle spalle superandola di slancio e dando l’impressione che al momento i cocci all’interno dello spogliatoio siano stati rimontato nel modo giusto. Perugia è stata brava a chiudere la serie in tre sole partite, e adesso avrà un po’ di tempo per capire con quale formazione presentarsi in finale, problema non da poco visto che Heynen prova più soluzioni anche a questo giro. La sensazione è che la squadra sia compatta, mentre più isolato appare l’allenatore, che stando alla stampa sarebbe già stato scaricato da tempo dalla società. La partita scorre via senza grossi sussulti, anche se l’attacco perugino non è dei migliori. È il muro a farla da padrone, con Solé (voto 9,5) che si consacra centrale di altissimo livello unendo muri a una prova in attacco monstre. Fatica invece Russo (voto 5), che non riesce ad approfittare delle tante palle dategli da Travica (voto 7). Continua a essere sottotono in attacco, ma negli altri fondamentali torna a essere molto positivo Plotnytskyi (voto 7) che però deve dare di più in finale se vuole consacrarsi come top player. Non è ancora al meglio Leon (voto 7,5) che però comincia a ritrovare certi automatismi con Travica e sembra più rilassato che nei match precedenti. Per Monza una stagione certamente da incorniciare, ma anche tante incognite su Dzavoronok (voto 4) che quest’anno ha bucato troppe partite importanti in maniera grave. Chi esce a testa alta dalla semifinale è Lanza (voto 8), apparso determinato e lucido in tutta la serie. Qualche problema in più per Lagumdzija (voto 6), per una volta sottotono in attacco, e per Orduna (voto 5,5), che non riesce a trovare la chiave per tenere in partita Dzavoronok. Più combattuta la gara di Civitanova, con Trento che forza nel primo set e illude i suoi tifosi prima di subire il ritorno rabbioso dei cucinieri. Alla fine l’Itas riceve meglio, ma la Lube in attacco è micidiale e a muro attentissima. Se l’attacco gira a mille il merito è ancora una volta di De Cecco (voto 8), come al solito fenomenale nel servire i suoi bomber con palle veloci e precise. Ritorna devastante Leal (voto 8,5) con muro, battuta, attacco… certo, in ricezione è una tassa, ma tanto ci pensa San De Cecco ad aggiustare tutto! Chi stenta a questo giro è Rychlicki (voto 5,5), apparso più sbaglione del solito, dimostrazione che non è  facile mantenere certi livelli giocando ogni 3 giorni. Non trova ace, ma stavolta Simon (voto 8,5) si trasforma in capomastro bergamasco e mura i sogni di vittoria di Trento. In casa trentina Giannelli (voto 5,5) fatica a trovare i giusti equilibri fra i suoi martelli e manca di presenza a muro e in battuta. Nimir (voto 6,5) mette a referto 20 punti, ma resta la brutta copia del giocatore infermabile ammirato fra dicembre e gennaio, chiudendo con un mesto 39% in attacco e tanti errori. Manca l’apporto dei centrali Lisinac e Podrascanin (voto 5), soprattutto a muro, e manca il guizzo vincente di banda, dove Lucarelli (voto 7) lotta e ci mette tanta ricezione, ma da solo non può tenere in piedi tutto l’attacco trentino. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Simon ingiocabile, ma De Cecco merita il 10

    Di Paolo Cozzi Semifinale stellare a Trento, dove una Civitanova pressoché perfetta impone la legge della sua forza fisica per sradicare la ricezione trentina e riaprire la strada verso la finalissima. A farla da padrone la battuta, con un Simon sontuoso, autore di ben 8 ace e di una prova da standing ovation; ma è tutta la squadra marchigiana a spingere sull’acceleratore e a trovare guizzi importanti, non solo dalla linea dei 9 metri ma anche a muro e in attacco. Trento per due set è in partita, lotta, recupera e rimonta, ma nulla può contro lo strapotere fisico di Simon e qualche errore gratuito nei momenti topici. Serie completamente riaperta, da godersela tutta! E ora veniamo alle pagelle. ITAS TRENTINO Nimir voto 6. Sette ace, quasi riapre il secondo set da solo, ma il 35% in attacco è davvero un numero basso basso per poter tenere accese le speranze dei trentini. La voglia di lottare c’è, mancano un po’ di lucidità e una palla che gli arrivi un po’ più precisa. Giannelli voto 5. Costretto a correre in lungo e in largo per il campo da una ricezione barcollante, a lungo andare perde lucidità e precisione nel palleggio. E così Trento chiude con un mesto 44% di squadra. Lucarelli voto 7. Il migliore dei suoi, regge in ricezione e in attacco si fa trovare pronto quando chiamato in causa. Troppo solo in attacco per poter impensierire la Lube ammirata ieri. Una difesa ad una mano su Leal a metà secondo set potrebbe riaprire il match, ma la doppia in palleggio seguente dà il via al Simon show. Michieletto voto 5. Parte con una diagonale nei tre metri, ma è solo un sussulto in una partita in cui fatica tanto ed è costantemente sotto pressione. Una palla che gli carambola maldestramente addosso a fine secondo set spegne le ultime speranze di Trento. Podrascanin voto 5,5. Poco servito in attacco, questa volta non riesce proprio a leggere il gioco di De Cecco e rincorre le alzate per tutti i tre set. Anche in battuta meno incisivo del solito. Lisinac voto 7. Bene in attacco e anche a muro, ma in una giornata in cui arrivano pochi palloni a Giannelli non riesce ad incidere sull’andamento della partita. Rossini voto 5,5. Tenere le fila della ricezione quando dall’altra parte scagliano dardi infuocati non è facile: ci prova a testa alta, ma anche lui naufraga come tutti i compagni di reparto. Kooy voto 6,5. Entra e dal suo servizio nasce uno dei momenti migliori di Trento. Un lusso averlo in panchina. CUCINE LUBE CIVITANOVA Simon voto 9,5. Otto ace e 100% in attacco ottenuti a suon di clavate… semplicemente ingiocabile. De Cecco voto 10. Sta fermo 15 giorni per Covid (con tutti gli annessi e connessi), torna e sfodera una partita perfetta. Il miglior palleggiatore al mondo, con un talento infinito, capace di dare la tensione giusta a tutti i palloni e smarcare come pochi. Quando gioca così, per i centrali avversari è sofferenza pura (e parlo per esperienza diretta…). Leal voto 7,5. Segnali di ripresa fisica per il cubano, che torna a saltare come un grillo e a sfondare i muri avversari. Peccato per la ricezione dove è un desaparecido. Juantorena voto 6. L’infortunio alla mano di gara 1 lo limita e lo innervosisce parecchio. Allora decide di concentrarsi in ricezione e rendersi utile alla squadra in una maniera diversa. Rychlicki voto 8. Quanto è cresciuto in personalità questo ragazzone lussemburghese! Sempre più nel vivo dell’azione, anche nei momenti caldi del set, e per essere un opposto anche discreto in fase difensiva. Anzani voto 7. Se Simon è il braccio, Simone è la mente della squadra, e guida la sua prima linea in un perfetto ballo di coppia a muro. Prezioso anche in attacco, dove si fa trovare sempre pronto. Balaso voto 8. Difende un paio di parallele di Nimir che avrebbero mandato al Pronto Soccorso chiunque. In gran crescita rispetto a Gara 1, torna a essere il collante della seconda linea marchigiana  LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leon si riaccende, Galassi in giornata no

    Di Paolo Cozzi Come da pronostico Perugia fatica ma si impone su una bellissima Monza, mette una seria ipoteca sulla Finale Scudetto e dissipa un po’ i nuvoloni neri che si stavano addensando sulla squadra dopo le ultime prove non esaltanti. La Sir è ancora convalescente, ma il servizio è un’arma formidabile di questa squadra che trova ben 12 ace a fronte di soli 12 errori. La Vero Volley attacca meglio, mura bene e cerca di difendere con il cuore su ogni pallone, ma quando Leon alza l’asticella diventa davvero un’impresa tenere il ritmo. Peccato per l’occasione sprecata da Monza ai vantaggi del terzo set, ma di più ai ragazzi di Eccheli non si può davvero chiedere. SIR SAFETY CONAD PERUGIALeon voto 8,5. Riceve, attacca e punisce dalla riga dei 9 metri. Dopo qualche partita sottotono il cubano sembra riaccendere i razzi sotto le scarpe e torna ad essere il numero 1 mondiale. Ter Horst voto 8. In attacco sbaglia tanto, ma finalmente dalla linea dei 9 metri torna ad essere fondamentale per la sua squadra e a mettere apprensione alla linea di ricezione monzese. Se gira lui, il gioco di Travica è molto più fluido. Plotnytskyi voto 6. Sufficienza risicata per l’ucraino, ma solo perché tiene bene in ricezione ed è sempre insidioso al servizio. In attacco ancora una volta in grande, grandissima difficoltà. Travica voto 6,5. Nonostante una ricezione ottimale fatica un po’ a tenere in partita un paio di attaccanti, e specie in posto 4 ogni tanto rimane corto. Lucido, nei momenti di schermaglie in campo, a non perdere il bandolo della matassa. Solé voto 8,5. L’argentino torna protagonista al centro della rete, e lo fa a suon di attacchi e muri. Sicuramente uno dei migliori interpreti mondiali nel suo ruolo. Ricci voto 5. Heynen gli dà fiducia, ma lui non riesce a ripagarla ed esce dopo due set, autore di una prova anonima. Russo voto 7. Bravo a incanalare la rabbia per la panchina nella giusta direzione. Attacco, muro e servizio per aiutare Perugia negli ultimi due set. Colaci voto 7. In ricezione viene evitato il più possibile, ma è bravo a farsi trovare pronto quando serve. Sempre presente nel gestire secondi tocchi con autorità. VERO VOLLEY MONZA Lagumdzija voto 8. Altra prova di spessore per l’opposto monzese, che si carica spesso sulle spalle le sorti dell’attacco della sua squadra. Non stupisce che Piacenza abbia fatto follie per averlo nella prossima stagione… Lanza voto 7,5. Uno dei Lanza più belli delle ultime stagioni: tiene in ricezione, attacca senza errori con il 64% e rimane concentrato tutta la gara. Finale di stagione in crescendo. Dzavoronok voto 5,5. Viene messo parecchio sotto pressione in ricezione, dove subisce 5 ace e perde un po’ di lucidità in attacco. Non gioca una brutta partita, ma la sensazione è che per sognare in grande Monza avrebbe bisogno da lui di un po’ di continuità in più. Galassi voto 4,5. Dopo alcune gare di ottimo livello, incappa in una giornata no e non riesce mai a trovare il giusto timing in attacco e a muro. Peccato, perché era davvero in crescita. Holt voto 6. Bene in attacco, sempre insidioso al servizio, ma a muro latita e invece Monza avrebbe tanto bisogno di essere solida in quel frangente. Beretta voto 7. Bello rivedere Thomas su questi livelli, soprattutto a muro, dove quando arriva a raddoppiare ha davvero due mani granitiche che mi ricordano molto quelle di Mastrangelo. Giocatore davvero ritrovato quest’anno. Orduna voto 7. Con una ricezione scricchiolante riesce lo stesso a far viaggiare la squadra al 53% in attacco. Se Monza è arrivata a giocare quasi alla pari con Perugia, molto lo deve al talentuoso palleggiatore argentino. Federici voto 5. Far fronte alle battute dei perugini è mestiere pericoloso, lui ci prova e ci mette anima e corpo, ma ieri sera era davvero complicato uscire a testa alta da quel bombardamento .  LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Lucarelli straripante, capolavoro Rossini

    Di Paolo Cozzi Semifinali all’insegna dell’incertezza quelle andate in scena nel weekend nei Play Off Scudetto. Ma se Perugia, pur soffrendo, dà la sensazione di essere in controllo contro Monza, la sfida tra Civitanova e Trento terrà con il fiato sospeso fino all’ultimo pallone. Civitanova recupera in extremis De Cecco e Leal, fermi da 15 giorni per Covid. Onestamente pensavo li tenesse in panchina almeno all’inizio, invece Blengini parte con il sestetto classico, con De Cecco che da regita di talento non soffre tanto il forzato stop mentre Leal, che è giocatore molto fisico, paga molto nel complesso della sua prestazione. Entrambe le squadre forzano la battuta, ma i dati sono simili anche in ricezione e attacco. È a muro che l’Itas costruisce la vittoria, murando di più e soprattutto sporcando e rallentando tanti attacchi dei marchigiani. CUCINE LUBE CIVITANOVA Juantorena voto 6,5. Soffre tanto in ricezione, mentre in attacco è  come al solito positivo e bravo a non regalare punti. Un infortunio alla mano probabilmente lo disturba e lo condiziona nel finale di partita, in cui manca il suo guizzo. Simon voto 7. Solita partita fatta di grande fisicità al servizio e in attacco, ma contro questa Trento servono anche tanta tattica e tanto rigore. A muro può e deve dare di più. Leal voto 5,5. Ha tutti gli alibi del mondo, ma se l’allenatore lo manda in campo è perché è a posto. Tanti errori al servizio, in attacco e in ricezione, soprattutto in quest’ultimo fondamentale è preso di mira e sbanda. De Cecco voto 7. Si aggrappa al suo talento per superare le due settimane senza palestra e, a parte un paio di aperture un po’ forzate, la palla viaggia con la giusta tensione. Bravo anche a trovare il muro di fine set su Lucarelli. Anzani voto 6,5. Molto bene in attacco, dove gode anche di qualche libertà da parte del muro trentino. A muro è l’uomo di talento di Civitanova e deve lasciare maggiormente il segno. Balaso voto 7. In ricezione è pressoché perfetto, dovendo anche coprire il duo italo-cubano. In difesa sembra meno incisivo e un paio di volte viene affondato da Lucarelli e Nimir. ITAS TRENTINO Lucarelli voto 8,5. Alla faccia di chi gli dava del “braccino” nelle partite clou! Straripante in attacco, attento in ricezione, trascinatore al servizio: se tiene questo livello per tutta la serie, sulla riva dell’Adige possono gongolare… Nimir voto 7. Ancora troppo “sbaglione”, regala 12 punti fra attacco e battuta, spesso nei momenti chiave; però lotta e ci mette il cuore, e alla lunga rimedia anche ad alcuni palloni non perfetti. Giannelli voto 6,5. Qualche alzata non precisissima anche in momenti importanti abbassa il suo voto finale, ma l’atteggiamento con cui affronta ogni azione è quello giusto, delle grandi occasioni. Bravo a muro dove, con la sua compostezza, è di ottimo riferimento per i centrali. Michieletto voto 5. Partita da comprimario per il giovane schiacciatore mancino che fatica a trovare continuità in ricezione e attacco. Peccato, ma un incidente di percorso alla sua età ci sta. Podrascanin voto 8. Decisivo con i suoi muri e la sua capacità di sporcare tanti palloni, è puntuale in attacco e sempre insidioso al servizio. Lisinac voto 7. In attacco è molto potente, lucido al servizio, fatica un po’ a muro rispetto al compagno di reparto. Rossini voto 8,5. Il tabellino dice che ha preso 6 ace, ma in realtà si prende metà campo da solo… è però soprattutto in difesa e copertura che fa il suo capolavoro, muovendosi con baricentro basso e tirando su palloni impossibili. Kooy voto 7. Un lusso averlo in panchina, entra e impatta subito positivamente sul match.  LEGGI TUTTO

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    I pronostici di Paolo Cozzi: Perugia favorita, testa a testa tra Lube e Itas

    Di Redazione Primo weekend di semifinali scudetto con Perugia e Civitanova pronte ad approfittare del fattore campo per indirizzare già al meglio la serie, che ricordo essere al meglio delle 5 partite. La prima semifinale ad andare in scena è quella fra una Sir che sta ancora leccandosi le ferite dopo il derby di Champions League e una Monza che, sulle ali dell’entusiasmo per la prima storica qualificazione raggiunta, potrebbe provare ad issarsi su livelli di gioco ancora più alti. In casa umbra la sconfitta di mercoledi ha fatto rumore, tanto rumore, e la sensazione all’esterno è che sia anche una di quelle sconfitte che spaccano l’ambiente e il gruppo se non gestite alla perfezione. Heynen dà la sensazione di essere stato scaricato dall’entourage umbro, e questa non è mai una buona notizia perché gli atleti hanno bisogno di sapere che il loro allenatore è il rappresentante in pectore della società. In caso contrario si rischia la situazione avvenuta in febbraio a Civitanova, quando De Giorgi, esautorato di fatto dalla società che non gli ha rinnovato il contratto, ha perso in breve tempo il polso della squadra arrivando ad essere esonerato. La ferita di Champions League è sicuramente una mazzata pesante da mandar giù, e qualche giocatore potrebbe tirare i remi in barca in vista dell’appuntamento olimpico; qualche altro come Plotnytskyi deve ancora dimostrare di essere pronto per certi livelli, mentre Russo e Ricci possono provare ancora a guadagnarsi il biglietto aereo per Tokyo. Tutto passa dalle mani e dalla testa di Travica, e conoscendo Dragan, la sua voglia di primeggiare, lui ci sarà sul taraflex a battagliare, bisognerà vedere se tutti i compagni saranno disposti a seguirlo… In casa monzese l’euforia e l’adrenalina per la prima storica semifinale sono l’energia catalizzante che se incanalata nella giusta direzione potrebbe colmare il divario tecnico fra le due squadre. Monza è squadra che a tratti gioca una bellissima pallavolo, ma è anche squadra da alti e bassi pericolosi, in cui il duo Dzavoronok–Lagumdzija non sempre trova continuità di rendimento. Importante sarà l’esperienza di Lanza e Orduna che dovranno fare da nave scuola per i tanti neofiti della squadra e guidarli nelle situazioni di punteggio più complicate. La chiave della partita ruota attorno alla battuta di Perugia: se Monza dovesse riuscire a ricevere intorno al 50% ecco allora che qualche opportunità potrebbe aprirsi. Pronostico: Perugia 65%, Monza 35%, risultato 3-1. Lube Volley Nell’altra semifinale una Trento ritrovata, bella e prestante fa visita ad una Lube che nonostante i recenti problemi Covid ha dimostrato di sapersi compattare e buttare il cuore oltre l’ostacolo. Se Leal sembra recuperato, la regia penso resterà affidata a Falaschi, bravo a non tremare e a sfruttare tutte le bocche da fuoco nelle gare con Modena. Se l’attacco perde forse la potenza di Leal, trova però la ricezione e il talento di Kovar, e anche questo dovrebbe aiutare Falaschi a non far rimpiangere De Cecco. Inutile dire che la battuta sarà fondamentale per i marchigiani, cosi come riuscire ad attaccare con percentuali di squadra sopra al 50% per poter fronteggiare e incrinare il forte muro trentino. Trento è sicuramente in un grandissimo momento di forma sia fisica che mentale, e sa che ha l’occasione per mettere alle strette la Lube visto le probabili assenze. Arma in più per i trentini è sicuramente il muro con il duo serbo Podrascanin–Lisinac che avrà il compito di disinnescare gli attacchi della coppia Juantorena–Simon e permettere alla squadra di rigiocare tanti palloni. In Champions la banda di Lorenzetti è stata pressoché perfetta, e penso che la stanchezza sia già stata soppiantata dalla voglia di continuare a scrivere il romanzo di quest’anno. Partita sicuramente stellare e molto fisica, da godere tutta d’un fiato. Pronostico: Civitanova 50%, Trento 50%, risultato 2-3. LEGGI TUTTO