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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Patry in forma olimpica, Asparuhov non c’è

    Di Paolo Cozzi Match forse non di cartello quello fra Milano e Verona, ma che per entrambe le squadre rappresentava un’ottima occasione per rilanciarsi in classifica e mettersi alle spalle un inizio di stagione non esaltante. Milano, uscita da un avvio di stagione in cui ha incontrato quasi tutte le big, cercava punti per tornare nelle zone nobili della classifica, Verona al contrario puntava a lasciare la zona retrocessione e portarsi in acque un po’ meno agitate. È andata meglio ai meneghini, che si sono imposti per 3-1 in una gara dalle molte facce. Primo set appannaggio di una Verona pressoché perfetta in attacco e ricezione e che soprattutto non regala niente ai milanesi, i quali invece sul finire di set sprecano dai 9 metri. Secondo set con Milano che si appoggia ad un Patry in formato Tokyo 2020 e ad un servizio più incisivo per restare in partita. Verona resta ottima in attacco, ma cala in ricezione e battuta e spreca occasioni facili di contrattacco. Nel terzo Milano cresce in tutti i fondamentali, mentre Verona comincia a perdere lucidità e concentrazione regalando qualcosa in attacco e ricezione. Ma è soprattutto a muro che l’Allianz fa la differenza, con Matteo Piano e Patry grandi protagonisti. Quarto set con Milano che spinge forte al servizio, Verona perde di precisione, gioca scontato e finisce nei tentacoli della squadra di Piazza, che si aggiudica l’intera posta in palio. Foto Lega Pallavolo Serie A Ma vediamo le pagelle di giornata: ALLIANZ MILANO Patry voto 9. Serata spaziale per il forte opposto francese, capace di chiudere il match con 26 punti e il 61% in attacco, ma nei primi due set viaggiava addirittura al 70%! E poi non è solo attacco, ma anche muro battuta e difesa. Davvero fantastico vederlo giocare così. Porro voto 7. Primo set con qualche problema nel feeling con i centrali, poi alza il ritmo e fa viaggiare i suoi attaccanti alla grande. Ha ancora qualche pausa durante il match, ma il ragazzo grazie alla sapiente guida di Piazza cresce giorno dopo giorno. Ishikawa voto 7. Partita di sostanza per il giapponese che oltre ad una ottima performance in prima linea tiene bene anche nei fondamentali di seconda linea. Jaeschke voto 7,5. Forse è poco appariscente, ma dopo anni condizionati da problemi al ginocchio lo schiacciatore yankee sembra tornato sui suoi livelli. Bene per Milano, che su di lui punta molto. Piano voto 6,5. In attacco viene difeso troppo facilmente dagli scaligeri, ma a muro quando la palla scotta è bravo a leggere le traiettorie di Spirito e a piazzare le sue manone in faccia agli attaccanti avversari collezionando 3 muri punto. Chinenyeze voto 5,5. In attacco è meno incisivo del solito, soffre un po’ la giornata non brillantissima di Porro. Anche al servizio non riesce ad incidere molto; meglio a muro, specie negli ultimi due set. Pesaresi voto 8. Se Milano ha tante occasioni di rigiocata è in gran parte merito suo che in difesa ed in copertura recupera palloni preziosi. Foto Lega Pallavolo Serie A VERONA VOLLEY Mozic voto 7,5. Partita di spessore in attacco, dove nonostante sia marcato stretto chiude sopra il 50%, ma in seconda linea fatica tanto e regala molto; stesso discorso in difesa. Troppo falloso anche dalla linea dei 9 metri. Jensen voto 6,5. Una delle migliori prestazioni stagionali per l’opposto veronese. La sensazione però rimane quella di un giocatore che quando è smarcato mette giù palla, ma quando si trova davanti il muro piazzato perde facilmente lucidità ed efficacia. Spirito voto 6,5. Per due set i suoi ragazzi attaccano meglio di quelli di Milano, ma quando la ricezione sbanda fa fatica a trovare una alternativa a Mozic e diventa un po’ troppo leggibile. Peccato perché nel primo set è piaciuto davvero tanto. Asparuhov voto 4. Giornata no per il bulgaro, che non riesce proprio ad entrare in partita. Magalini voto 5. Occasione persa per il giovane scaligero, apparso troppo nervoso e falloso. E deve essersene accorto anche coach Stoytchev, visto che a fine gara si è soffermato a lungo a parlare con il suo atleta. Nikolic voto 7. Anticipato e veloce in attacco, dove permette a Spirito di variare il gioco. In grossa difficoltà però a muro, dove spesso regala mani e fuori agli attaccanti avversari. Zanotti voto 6. Qualche buon colpo in attacco, ma a muro paga davvero tanto. Cortesia voto 5. Doveva essere l’anno della sua esplosione, invece resta per gran parte del tempo in panchina e quando è chiamato in causa non riesce ad incidere nel match. Wounembaina voto 6. Esordio in Superlega per il neo acquisto di Verona, che qualche punto lo porta anche a casa, ma la rinascita di Verona non può certo passare da lui. Bonami voto 5,5. In ricezione non sfigura, ma nella fase di difesa e in quella di gestione del secondo tocco lascia qualche dubbio di troppo. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Anzani mostruoso, Ngapeth fuori partita

    Di Paolo Cozzi Classifica spaccata in tre tronconi quella della Superlega maschile, con un primo gruppo di 5 squadre che sembra aver preso il largo sul resto del gruppone. In quest’ultimo, a sorpresa, troviamo confinate Modena e Milano, in compagnia di squadre come Taranto e Padova che in questo inizio di stagione sono riuscite a racimolare punti importanti e a lasciare languire sul fondo della classifica Verona e Ravenna. E nel week end passato il big match è stato proprio quello fra Civitanova e Modena, con entrambe le squadre chiamate a dare un segnale importante dopo un inizio di stagione sotto le attese. A fare la voce grossa è stata la Lube, che pur senza due pedine chiave come Juantorena e Zaytsev è riuscita a imporsi su una Leo Shoes PerkinElmer in grosse difficoltà, alla terza sconfitta su 5 partite e alle prese con una incapacità ormai preoccupante di vincere i set che finiscono punto a punto. Le statistiche dicono che i canarini hanno attaccato meglio, ma murato e ricevuto peggio, ma a fare la differenza è soprattutto il numero degli errori gratuiti: 27 battute cui vanno aggiungersi 6 errori in attacco, 14 murate e ben 10 ace subiti, una cifra che lascia a bocca aperta e dà la visione d’insieme di una squadra che ancora squadra non è, e che pur essendo infarcita di grandi campioni fatica a trovare continuità di rendimento. Una situazione che provoca già i primi malumori nel pubblico modenese… Ma veniamo alle pagelle del match. Foto Lega Pallavolo Serie A CUCINE LUBE CIVITANOVA Simon voto 8,5. 18 punti, alcuni attacchi che rimbombano ancora nelle orecchie degli spettatori, ma soprattutto una battuta che apre sempre solchi nella ricezione emiliana e che non permette a Bruno di dare fluidità al gioco dei suoi. Kovar voto 7,5. La riserva di lusso che quando conta trova punti non solo in attacco, ma anche a muro, mettendone a segno ben 4. Molto bene anche in seconda linea, dove chiude con il 67% di ricezioni positive. Mezzo voto in meno perché bisticcia con la battuta per tutta la partita! De Cecco voto 8. Continua il momento top per il palleggiatore argentino che, dopo aver battuto Bruno nella finale per il bronzo olimpico, vince anche il primo scontro stagionale. Tanti primi tempi e un’intesa con i nuovi che va migliorando di gara in gara. Anzani voto 9. Meriterebbe il premio di MVP perché la capacità di gestire la linea di muro dei suoi è davvero notevole. Sarà meno appariscente di Simon, ma 5 muri e il 91% in attacco sono numeri mostruosi. Lucarelli voto 5. Parte forte, ma alla lunga si spegne in una miriade di murate subite. La sensazione è che nelle gare in cui Civitanova prende il largo è splendido protagonista, ma nelle Marche si aspettano tanto da lui anche nei match più combattuti… Garcia voto 6,5. Bravo perché chiude con 2 soli errori e una ottima percentuale in attacco, ma deve ringraziare De Cecco che lo smarca con continuità. I colpi ci sono, ora deve prendere più responsabilità e palloni in campo. Yant voto 6,5. Anche lui dà segnali di crescita e dimostra di essere “sul pezzo” quando il coach lo chiama in causa. Balaso voto 7. Ormai una sicurezza in seconda linea, prende tanto spazio in ricezione e garantisce palloni a De Cecco. È per merito suo che Modena non sfonda dai nove metri. Blengini voto 7,5. Bravo, in una situazione di emergenza, a trovare soluzioni nella panchina e a ridare entusiasmo a una piazza che a inizio campionato sembrava un po’ troppo rassegnata. Foto Lega Pallavolo Serie A LEO SHOES PERKINELMER MODENA Ngapeth voto 4,5. Partita difficile per l’asso francese, che per ben 6 volte viene fermato dai tentacoli del muro marchigiano. Meglio in ricezione e a muro, ma la sensazione è che mentalmente non sia ancora entrato in quella “bolla” che lo ha portato ad essere MVP a Tokyo. Nimir voto 6,5. 25 punti e il 63% in attacco meriterebbero un voto molto più alto, ma 9 errori in battuta a fronte di zero ace sono un fardello pesante, troppo pesante. Resta poi la sensazione che nei momenti chiave gli manchi un po’ di lucidità per gestire al meglio i palloni. Leal voto 8. Contro i suoi ex compagni mette in campo tutta la sua voglia di ben figurare e la sua fisicità. I numeri ci sono tutti, manca ancora il guizzo dalla linea dei nove metri, ma venendo al servizio dopo Nimir è sicuramente condizionato dalla mole assurda di errori del compagno. Bruno voto 5. La squadra attacca tutto sommato bene, l’atteggiamento è quello solito del combattente, ma tanti palloni sono ancora imprecisi e forzati sia sulla pipe che sulle bande. La sensazione è che dovrebbe rallentare un po’ il gioco, ritrovare altezza e precisione e poi tornare ad accelerare. Mazzone voto 7. Partita importante per l’ex centrale azzurro, che trova angoli e altezza oltre ai giusti spunti a muro. Peccato che anche lui incappi in una battuta poco fruttuosa e molto fallosa. Stankovic voto 6,5. Rimane un po’ ai margini del gioco di Modena, però quando viene chiamato in causa si fa sempre trovare pronto e anche a muro riesce a trovare 3 punti. Rossini voto 5,5. Parte bene nel primo set, ricevendo, difendendo e coprendo a tutto spiano. Poi, quando la Lube alza l’asticella, fatica non poco a trovare un nuovo equilibrio e finisce per sbandare parecchio. Giani voto 5. Tante sconfitte e una moltitudine di errori di squadra: di certo non un inizio di stagione strabiliante per una squadra costruita per vincere e far divertire. Vero che le somme si tirano ad aprile, ma qualche segnale di pericolo comincia già a suonare… LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Mozic fa il fenomeno, Lagumdzija sprofonda

    Di Paolo Cozzi Quinto turno ricco di emozioni quello andato in scena nel weekend in Superlega maschile, con Perugia che fa la voce grossa con una Trento spuntata e Monza che domina una Piacenza davvero brutta, issandosi al comando solitario della Superlega. Segnali di ripresa da Civitanova, Modena e Verona, grossa crisi di gioco e di risultati per una Vibo Valentia che al momento appare una brutta copia sbiadita di quella squadra ammirata l’anno scorso. E attenzione all’anticipo infrasettimanale fra Vero Volley e Lube (mercoledì 10 novembre), con i brianzoli che sulle ali dell’entusiasmo proveranno a irrobustire la loro leadership, mentre i marchigiani avranno il dente avvelenato per la brutale scoppola presa in semifinale di Supercoppa non più tardi di 15 giorni fa. Sempre mercoledì tornerà in campo anche l’Itas in casa di Ravenna. Ma veniamo alle partite e alle pagelle del fine settimana: Perugia-Trento. Secondo appuntamento di una saga che durerà tutto l’anno, e Leon (voto 9) urla a gran voce che Perugia c’è e resta la squadra da battere in Superlega. Semplicemente mostruoso il cubano dai 9 metri, ma è tutta la squadra a girare bene, ottimamente guidata da un Giannelli (voto 8) che sembra cominciare a tenere ben salde le redini di questa fuoriserie. Meglio, ma ancora abbastanza avulso dal gioco, Rychlicki (voto 6), a differenza di un Anderson (voto 7,5) sempre più a suo agio in maglia Sir. Partita da incubo per una Trento che, dopo un inizio sprint, sembra tirare un po’ il fiato. Niente di preoccupante, quindi, ma è una giornata no quella di Kaziyski (voto 5) e di tutta la linea d’attacco, con Lavia (voto 4,5) apparso stanco e poco lucido nelle scelte dei colpi. Si salva forse il solo Pinali (voto 6,5), anche se forse domenica ci sarebbe voluto un giocatore da 30-40 palloni, che Trento non ha. Foto Lega Pallavolo Serie A Monza-Piacenza. Capolavoro della squadra di Eccheli, che annichilisce Piacenza e le sue mire in classifica. Orduna (voto 8) orchestra al meglio una ricezione comunque non perfetta e trova grandi numeri da uno Dzavoronok (voto 8,5) finalmente continuo. Bene anche il giovane Davyskiba (voto 7) che continua nel suo apprendistato, e bene il muro di squadra, come sempre ottimamente organizzato dai due centrali. Per Piacenza un ko pesante, che fa rumore, specie alla luce di un inizio di campionato brillante. Bernardi (voto 4,5) si perde forse troppo dietro ad una girandola di cambi che snaturano la squadra e tolgono riferimenti a Brizard (voto 4,5), ma il 32% in attacco è il dato più rilevante di una giornata che ha visto sprofondare Lagumdzija (voto 4,5) e tutti gli attaccanti emiliani. Eccezion fatta per Rossard (voto 6), unico a trovare qualche colpo vincente. Milano-Civitanova. Una Milano bella a tratti non riesce a strappare neanche un set ad una Lube che trova nel gioco centrale la chiave vincente del match. L’Allianz crea, entusiasma, ma quando si tratta di chiudere si squaglia come il suo opposto Patry (voto 5), che chiude con 5 murate subite. Non male la ricezione, anche se Pesaresi (voto 5) soffre troppo, mentre in attacco manca un guizzo da parte dei due schiacciatori per dare un po’ di sostegno alle alzate di Porro (voto 6). Nonostante una ricezione non perfetta, De Cecco (voto 7,5) arma i suoi centrali e li fa divertire, con Simon (voto 8) e Anzani (voto 8,5) che trovano subito ritmo e anche muri importanti. Non convince ancora Lucarelli (voto 5) e anche Garcia (voto 6) pur trovando qualche bel colpo non cancella del tutto i dubbi sul suo reale valore. Foto Lega Pallavolo Serie A Ravenna-Modena. Resta convalescente Modena, ma vincere, si sa, è la miglior medicina in assoluto nello sport. Di certo la squadra gialloblu non entusiasma, soprattutto perché Ravenna appare davvero poca cosa e può appoggiarsi solo a Klapwijk (voto 6,5) e Vukasinovic (voto 5,5), peraltro marcatissimi. Modena continua a faticare in attacco, con Bruno (voto 5,5) ancora lontano dai suoi standard e un Nimir (voto 4,5) che continua a mancare il salto di qualità definitivo. Buon per Giani che Stankovic (voto 8) dimentica la carta di identità e che finalmente Leal (voto 8) carica il braccio e picchia ad altezze siderali. Verona-Taranto. Primi punti e prima vittoria per una Verona sempre Mozic-dipendente (voto 8,5) ma che con l’innesto in regia del veterano Raphael (voto 8) può osare di più nel gioco al centro e alleggerire la pressione sullo schiacciatore balcanico. Bene anche i due giovani italiani Cortesia (voto 7,5) e soprattutto Magalini (voto 8), finalmente protagonisti del match e non solo comprimari. In casa pugliese Sabbi (voto 8,5) sembra tornato agli antichi splendori, mentre Randazzo (voto 3) chiude con un mesto 0/10 che non merita altre parole. Per fortuna di Di Pinto la ricezione funziona e Falaschi (voto 6) riesce ad ottenere molto dal gioco al centro, ma serve una valida alternativa in banda, altrimenti la coperta rischia di diventare troppo corta. Foto Lega Pallavolo Serie A Cisterna-Vibo Valentia. Altri 3 punti importanti per Cisterna, che si tira fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica. Un Maar strepitoso (voto 8,5), ben coadiuvato da Szwarc (voto 8), fa saltare il banco e regala ai suoi tre punti d’oro. Lucido anche Baranowicz (voto 7,5), che nel corso del match regala un palleggio rovesciato di 9 metri di rara bellezza tecnica. Niente samba ma solo notte fonda nella Vibo brasiliana, con Mauricio Borges (voto 5,5) e Douglas Souza (voto 6,5) che tengono bene in ricezione ma in attacco non sfondano. Rispetto all’anno scorso questa Vibo sembra ancora un cantiere aperto, e manca forse Saitta (voto 5) che ancora non ha trovato in alzata il giusto timing con i suoi bombardieri. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Sottile ci mette l’esperienza, soffrono Leal e Nimir

    Di Paolo Cozzi Turno infrasettimanale che scuote la classifica in Superlega maschile, con un terzetto in vetta che nessuno avrebbe pronosticato ad inizio stagione. Se Trento è comunque abituata a respirare l’aria di alta classifica, Monza e Piacenza sono state create per essere ambiziose, ma forse neanche loro pensavano di potersi trovare in alto cosi in fretta, così presto! Per due società che festeggiano, c’è una Modena che pare ancora un cantiere aperto, e una Verona che non trova neanche a questo giro il primo punto in classifica. Insomma, vero che siamo ancora agli inizi e i veri valori verranno fuori più avanti, però qualche campanello d’allarme starà sicuramente suonando nello spogliatoio modenese, e Giani dovrà essere molto bravo a spegnerlo immediatamente. Ma veniamo alle partite… Modena-Piacenza. I padroni di casa soccombono in tutti i fondamentali, e soprattutto in ricezione e muro sono lontanissimi dal valore espresso da Piacenza. La ricezione staccata non permette a Bruno (voto 5) di sfruttare il suo estro, Ngapeth (voto 7) è l’unico a mettere palla a terra con continuità, mentre Leal (voto 5) viene bersagliato in battuta. Chi soffre è Nimir (voto 4,5) che deve ancora dimostrare di poter essere un trascinatore anche in una squadra di valore assoluto. Piacenza, di contro, sbaglia poco in attacco e trova un grosso aiuto dal servizio. Se i centrali in attacco faticano tremendamente, Recine (voto 8,5) e Rossard (voto 7,5) sono autentiche spine nel fianco per il muro canarino, che non trova mai le giuste contromisure. Se a queste aggiungiamo un Lagumdzija (voto 7,5) dal braccio caldo, ecco spiegato perché la banda di Bernardi si trova giustamente al primo posto. Foto Lega Pallavolo Serie A Civitanova-Verona. Una Lube rimaneggiata e con De Cecco in panchina causa numero di stranieri (voto 4 alla costruzione della squadra), trova in Sottile (voto 7,5) l’esperienza giusta per traghettare la squadra fuori da una situazione che poteva diventare problematica. Se Simon (voto 8) è il solito bombardiere al centro, piace il duo di banda Yant–Lucarelli (voto 7,5), positivo in attacco e attento in ricezione. Chi ancora fatica è Garcia (voto 5), ma al primo anno in Italia ha comunque bisogno di tempo per capire e conoscere il livello del nostro campionato. In casa scaligera è il solito Mozic (voto 7,5) a provare a fare qualcosa, ma l’attacco veronese appare spuntato e Spirito (voto 5,5) fatica a trovare alternative al suo bomber. Ancora male Jensen e Asparuhov (voto 4,5) mentre qualcosa riescono a fare i due centrali, ma al momento Verona appare in enorme difficoltà e merita l’ultimo posto in classifica. Ravenna-Monza. Preziosa vittoria in trasferta per la banda di Eccheli, che è brava a mantenere la concentrazione e a non farsi sorprendere dalla voglia dei ravennati di centrare il primo successo stagionale. Orduna (voto 7,5) fa girare bene tutti i suoi uomini, ma è ancora una volta Grozer (voto 8) l’addetto ai palloni che scottano. Perentorio al centro Galassi (voto 7,5) mentre appare più in difficoltà Grozdanov (voto 5). In casa ravennate il gioco è tutto poggiato su Klapwijk (voto 7) e Vukasinovic (voto 6,5), per il resto è davvero poca roba, a partire da Ljaftov (voto 5), decisamente fuori partita. Foto Lega Pallavolo Serie A Vibo-Milano. Successo pieno per una Milano sempre bella da veder giocare e con un Porro (voto 8) in continua crescita. Vero, qualche calo se lo concede ancora questa Allianz, ma capitan Piano (voto 7) è bravo a guidare i suoi verso i tre punti. Benissimo Patry (voto 8), un po’ sottotono in attacco ma perfetto in ricezione l’americano Jaeschke (voto 7,5), che garantisce rifornimenti in continuità al suo regista. Per Vibo una posizione in classifica che non rispecchia il valore della squadra, attesa da un pronto riscatto per tornare nelle posizioni che le competono. Giornata pessima per Mauricio Borges (voto 4), mai in partita, e per Douglas Souza (voto 5,5), positivo in seconda linea, ma ben controllato in attacco. Bene invece Nishida (voto 7,5), sempre pericoloso sia dalla prima che dalla seconda linea. Trento-Padova. Centra la grande impresa una Padova (voto 10 al ds Santuz per come riesce sempre ad assemblare squadre di valore) che con questi punti si porta lontana da una zona salvezza che sembra quasi non riguardarla più. Bottolo (voto 7,5) e Weber (voto 7) subiscono una infinità di muri, ma sono l’anima di una squadra che non si arrende mai e che nei block di Vitelli (voto 8) trova risorse preziose. In casa Itas battuta d’arresto probabilmente inaspettata, ma che dopo un inizio di campionato scoppiettante ci può anche stare. Il muro resta l’arma in più dei trentini, mentre per una volta è l’attacco a faticare con il trio di banda che non supera il 50%. Si rivede titolare Pinali (voto 6,5), apparso sempre leggerino in attacco ma ottimo al servizio e a muro. Foto Lega Pallavolo Serie A Taranto-Perugia. Lotta e costringe Perugia al quarto set una buona Taranto, che tra le mura amiche trova un Sabbi (voto 7,5) finalmente trascinatore del gruppo. Molto bene la ricezione che chiude su valori ottimi, ma gli attaccanti non ne approfittano e Randazzo (voto 5) chiude con un modesto 38% e 5 errori diretti. Per Perugia finalmente una prova concreta di Rychlicki (voto 7) dopo un inizio di stagione lontano dai suoi valori. Molto bene Leon (voto 8), apparso determinante come nelle migliori occasioni, e Solé (voto 7,5) che dimostra di aver raggiunto già una ottima intesa con Giannelli. 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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Modena scopre Nimir, troppi errori per Garcia

    Di Paolo Cozzi Terzo week end di Superlega maschile andato in archivio, e già si possono intravedere i primi leit motiv di questa stagione. In primis, l’Itas Trentino capolista, notizia che due mesi fa avrebbe fatto sorridere molti appassionati e forse i tifosi stessi di Trento. Fa da contraltare una Lube apparsa decisamente affaticata e rassegnata in questo inizio di stagione, Supercoppa compresa: vero che la lunga stagione estiva ha lasciato scorie in tanti atleti, ma un inizio così è secondo me fin oltre le peggiori aspettative. Piacenza e Monza sono due belle realtà, hanno allenatori ambiziosi e si propongono con prepotenza in zone nobili della classifica: gli emiliani ancora non esprimono un gran gioco ma possono contare su una panchina di valore assoluto, i brianzoli al contrario hanno un sestetto che gioca bene, ma rischiano alla lunga di pagare una panchina davvero limitata nelle scelte. Infine nella zona bassa della classifica Cisterna si dimostra più forte degli infortuni che la stanno falcidiando, Ravenna pur nella consapevolezza dei propri limiti prova a lottare e a non mollare; chi sembra essere sull’orlo del precipizio è Verona, che nonostante un super Mozic si trova ancora a 0 punti. Ma veniamo alle sei partite del weekend. Foto Lega Pallavolo Serie A Trento-Lube. Ancora tutti gli attaccanti in doppia cifra per uno Sbertoli (voto 8,5) che incanta e fa viaggiare a ritmo forsennato Kaziyski (voto 8) e Michieletto. Partenza davvero sprint per i ragazzi di coach Lorenzetti, dal muro alla ricezione tutto gira alla perfezione, e in riva all’Adige si torna a sognare in grande con un Lisinac (voto 9) che appare nella sua massima forma. Al contrario, Civitanova si lecca le ferite per un inizio di stagione zoppicante e nell’attesa del recupero di bomber Zaytsev perde anche Osmany. Ricezione e battuta sono anche di livello, ma 12 errori gratuiti in attacco sono un’enormità che appesantisce le prove di Garcia (voto 4,5) e Yant (voto 5,5). Si salva il veterano Sottile (voto 6,5) che, con esperienza, si affida a Simon (voto 8) e Lucarelli (voto 6,5) per provare a tenere aperta la partita. Piacenza-Milano. Una Piacenza estremamente fallosa in attacco e battuta dimostra che basta giocare bene tre set per vincere, ma la sensazione è che sia ancora un cantiere aperto. Lagumdzija (voto 6) è bomber di razza ma deve imparare a gestire le giornate no, Recine fatica troppo in attacco e con lui Antonov (voto 6), anche se il suo turno in battuta al tie break crea il solco decisivo. Bene Caneschi (voto 7) quando chiamato in causa. Milano piace, gioca un primo set mostruoso prima di spegnersi e andare a corrente alternata, ma se crescerà in ricezione potrà contare su un Porro (voto 7) dal talento cristallino. Se Patry (voto 5,5) incappa spesso nel muro piacentino, il connazionale Chinenyeze (voto 7,5) dà il via ad una bella sfida sotto rete contro Holt. Resta il dubbio sulla coppia di banda Ishikawa–Jaeschke (voto 5), che in attacco fatica davvero troppo e non ha un ricambio all’altezza. Foto Lega Pallavolo Serie A Monza-Taranto. Vola la Monza a trazione tedesca, con Grozer (voto 9) semplicemente devastante. Muro e ricezione sono fondamentali chiave nel gioco dei monzesi che devono trovare un po’ di fluidità in attacco e il miglior Dzavoronok (voto 5), uniti alla crescita di personalità di Davyskiba (voto 6). Ci prova Taranto a tornare con punti preziosi dalla trasferta lombarda, ma i centrali faticano e non trovano guizzi a muro, e il gioco finisce per essere scontato sui tre laterali. Randazzo e Sabbi (voto 5) faticano a fare la differenza in campo che si chiede loro, meglio Joao Rafael anche se poco servito. Modena-Vibo. Prima vittoria stagionale per una Modena che ritrova Ngapeth (voto 8) al Palapanini e scopre Nimir (voto 8,5) e Leal (voto 5). Buoni segnali dal muro, che sulla carta potrebbe dare problemi, e dalla ricezione, che tiene contro una squadra comunque potente. Vibo ci prova, ma in ricezione subisce tanto e paga la giornata no di Nishida (voto 5,5) e del centrale Flavio (voto 5). Meglio Douglas Souza (voto 6,5) e Mauricio Borges (voto 7,5), coppia di martelli che farà parlare molto di sé quest’anno. Padova-Ravenna. Un’infinità di errori per i padroni di casa, bravi però a farsi trovare pronti nei momenti chiave del match e a portare a casa due punti d’oro in chiave salvezza. Bene Weber (voto 7) e Bottolo (voto 6,5), ma il plauso va a Vitelli e Canella (voto 8) per i muri che spingono la vittoria verso Padova. Ravenna, pur attaccando con il 33%, è brava a sfruttare le occasioni, a non mollare mai, ma a parte Klapwijk (voto 7) e Vukasinovic (voto 6) la sensazione è che ci sia davvero poco materiale per coach Zanini (voto 7) per poter sperare nella salvezza. Foto Lega Pallavolo Serie A Verona-Cisterna. Tonfo pesante per i veneti, fanalino di coda della Superlega battuti da una Cisterna che si presenta a ranghi striminziti, praticamente senza cambi. San Mozic (voto 9) è l’anima della squadra, ma predica nel deserto… Jensen (voto 4,5) è opposto leggero per la Supelega, i centrali a muro non riescono mai a essere efficaci. Qualche segnale di risveglio da parte di Asparuhov (voto 6), ma al momento Verona appare una vecchia nobile decaduta che non trova la forza di ripartire. Ottima invece Cisterna, con coach Soli (voto 8) che vince la scommessa Szwarc (voto 7,5) e ha l’intuizione giusta di far partire Raffaelli (voto 6,5) al posto di un Rinaldi cotto dopo la lunga estate in nazionale juniores. Tre punti d’oro che permettono di lavorare in palestra con maggior serenità in attesa del rientro degli infortunati. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Lisinac devastante, Kaziyski insaziabile

    Di Paolo Cozzi Finale inedita e sicuramente a sorpresa quella di Del Monte Supercoppa fra Itas Trentino e Vero Volley Monza, ma va dato atto ad entrambe le squadre di aver giocato le rispettive semifinali in maniera perfetta, spingendo nei momenti opportuni con il servizio e giocando di fino quando il momento lo richiedeva. Il dubbio sui ragazzi di Eccheli e sulla loro capacità di mantenere la concentrazione mentale e l’aggressività del giorno precedente trova conferme in un primo set disastroso, in cui l’attacco chiude al 16% e alcuni giocatori come Davyskiba e Grozdanov appaiono in balia totale dei trentini. Meglio Monza nel secondo set, con un Grozer monumentale che suona la carica e si carica la squadra sul braccione, ma un Michieletto eccelso come tutta Trento non lascia neanche una briciola alle speranze monzesi di riaprire set e partita. Trento batte, attacca e riceve bene, e chiude il set regalando ai monzesi solo 4 punti. Il terzo set parte con il tentativo di Monza di spingere con il servizio che sorprende Trento; cresce la ricezione monzese che permette ad Orduna più scelta nella strategia di gioco. L’Itas però non ci sta, e quando trova le contromisure ad uno straripante Grozer rientra nel set. Tocca poi a sua maestà Kaziyski spingere sull’acceleratore ma Monza non vuol smettere di sognare e regge fino ai vantaggi, dove alla fine trova il guizzo vincente. Il quarto set si apre con Monza che continua a far bene con il servizio, ma in attacco paga la giornata no di Davyskiba. Trento alza l’attenzione e viaggia a vele spiegate verso una Supercoppa che tre mesi fa sarebbe sembrata una chimera. Foto Lega Pallavolo Serie A Ma veniamo alle pagelle della finale. Sbertoli voto 8. In solo due mesi prende in mano le redini del gioco trentino, si toglie dalle spalle l’ingombrante eredità di Giannelli e riporta Trento sul gradino più alto del podio. Cosa chiedergli di più? Kaziyski voto 8. Che la sua classe fosse immensa era cosa risaputa, ma adesso sappiamo anche che la sua voglia di trofei è insaziabile. 21 punti di cui tre muri e un ace. Non dite che è vecchio a 37 anni… è semplicemente KK! Michieletto voto 7,5. Nel giorno in cui la ricezione lo abbandona, è bravo a restare lucido e ad essere terminale offensivo pericoloso. Ormai gli aggettivi per lui sono stati usati tutti, ammiriamolo e basta, che un giovane così è godimento puro. Lavia voto 8. Si sapeva che il giocatore fosse forte tecnicamente, ma negli ultimi mesi Daniele sta dimostrando di essere anche leader in campo, con personalità e capacità di gestire palloni importanti. Davvero un bel vedere per l’anima la sua varietà di colpi. Lisinac voto 9. Semplicemente devastante in questa due giorni marchigiana. In attacco picchia forte sia i primi tempi vicini sia quelli lontani come fossero senza muro. E proprio a muro è spesso invalicabile e mette pressione agli attaccanti avversari. Un autentico portento fisico. Podrascanin voto 7. 10 punti, 4 muri, ma nella Trento stritolasassi di ieri sembra quasi passare in secondo piano! L’intesa con Sbertoli è già ottima, e lui continua a dimostrare che al centro della rete bisogna dargli ancora del “voi”. Zenger voto 7,5. Arrivato a Trento un po’ in sordina, si dimostra solido in ricezione e attento in tutte le situazioni di seconda linea. Davvero una ottima scoperta. Lorenzetti voto 10. Trento smobilita, Trento non vincerà più, Trento si è indebolita… ma lui che è il “king” delle innovazioni tecnico tattiche se ne fa un baffo, gioca senza opposto, si diverte e fa divertire. Bellissimo l’abbraccio con la panchina sul match point, in cui si vede tutto il suo spessore umano. Che dire di Monza? Merita un 9 per la grinta e la caparbietà che ha messo in campo in semifinale contro Civitanova e per la forza con cui è riuscita a riaprire la finale, ma merita anche un bel 2 per come ha impattato il primo set. Grozer dimostra che può ancora dare tanto nel nostro campionato e Dzavoronok che può essere quella alternativa importante per Orduna nei momenti che contano. Il giovane Davyskiba fa vedere numeri importanti, ma ancora deve lavorare sulla tenuta mentale. Insomma un weekend importante per la crescita di un gruppo che, sono sicuro, ha ancora molta fame di vivere momenti come quelli vissuti in questa final four. LEGGI TUTTO

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    Lube e Sir a caccia del primo trofeo. Ma occhio a Monza e Trento…

    Di Paolo Cozzi
    C’è aria di grande volley sulle rive dell’Adriatico a Civitanova Marche, dove nel week end andrà in scena la final four Supercoppa Italiana, primo grande appuntamento per mostrare chi, fra le big, ha già rodato il motore e tolto la ruggine estiva. E non fatevi ingannare da chi dice che la Supercoppa è un appuntamento secondario, che arriva ad inizio stagione e i valori delle squadre non sono ancora stabiliti: mai come quest’anno i club hanno avuto diverse settimane per prepararsi, più due giornate di campionato, perciò sono sicuro che le dichiarazioni siano solo di facciata e che questo primo appuntamento sia più sentito del solito.
    Favorite d’obbligo per la finale la Lube padrona di casa e Perugia, con quest’ultima che secondo me ha qualche chance in più di portare a casa il trofeo, ma vediamo nel dettaglio le due semifinali.
    Il primo match di sabato 23 ottobre (ore 15.15) vede Civitanova opposta alla vera outsider di questa edizione, quella Vero Volley Monza che l’anno scorso sorprese tutti e seppe issarsi fino alle semifinali scudetto. Se il pronostico pende tutto dalla parte dei marchigiani (diciamo 75%-25% le percentuali) bisogna però ammettere che in questo inizio di stagione i cucinieri non hanno brillato e che la sconfitta casalinga con Piacenza, per quanto ininfluente, lascia sempre un po’ di tensione e incertezza anche nei cuori dei più forti.
    Tanti giocatori reduci da una lunga estate in palestra con una condizione fisica e mentale da affinare, Sua maestà Osmany Juantorena che pur potendo contare su una classe cristallina e un fisico elastico ha comunque un anno in più e deve gestire con calma le forze di inizio stagione, Ivan Zaytsev ai box per i postumi dell’operazione al ginocchio e sostituito dall’esordiente Garcia Fernandez… Insomma, per quanto abituata a gestire partite clou, la sensazione è che Civitanova non arrivi proprio al meglio a questo appuntamento, considerando anche l’inserimento di Lucarelli e una panchina non lunghissima. I punti di forza restano battuta e attacco, ma servirà anche tanto muro per togliere lucidità ai giovani attaccanti monzesi.
    Foto Powervolley Milano
    Per Monza una partita da giocare a cuor leggero, senza timore reverenziale, attaccando già dal servizio per costringere De Cecco a giocare scontato e senza centrali. La chiave potrebbe essere tenere il duo Juantorena-Lucarelli sotto al 50% in attacco o limitare gli attacchi di Simon a 7-8. Per il resto serve tanta ricezione e un trio laterale che picchia senza pause, con Grozer in versione trascinatore anche su palla scontata. Bello il duello sotto rete fra due argentini al palleggio che hanno tanto talento nelle mani.
    Nel secondo match (alle 18.00) sembra proibitivo l’impegno dell’Itas Trentino contro una Sir Safety Conad Perugia che ha bisogno di mettere in bacheca subito un trofeo per non perdersi in isterismi collettivi (pronostico 70%-30%), ma la rivoluzionata squadra trentina è piaciuta molto in queste prime uscite e venderà cara la pelle.
    Passata l’emozione per la prima da ex contro la sua Trento, Giannelli dovrà essere bravo a tener caldi Anderson e Leon per sfruttarli al meglio nei finali di set. La squadra ha già preso l’imprinting del suo allenatore, pochi errori diretti in attacco e ottima organizzazione a muro e difesa; forse il solo Rychlicki pare ancora un po’ fuori dal ritmo squadra, ma una settimana in più di allenamenti potrebbe aver fatto trovare maggior feeling fra l’opposto e il palleggiatore. Da seguire lo scontro al centro fra tre dei massimi esponenti della categoria centrali al mondo, con Solé che dovrà trovare angoli sempre più netti per sfuggire ai tentacoli del muro trentino.
    foto LVM
    A proposito di Trento, nonostante qualcuno in estate parlasse di smobilitazione, si presenta ancora una volta con una squadra di grande interesse che nelle mani di coach Lorenzetti diventa pericolosa. Con Kaziyski leader silenzioso di un gruppo con tanti giovani, sarà l’occasione per Sbertoli di dimostrare al grande pubblico che è pronto ad insidiare il posto di Giannelli in nazionale, e per Pinali di testare la sua tenuta a livelli altissimi.
    Da godersi la coppia Michieletto-Lavia, con il primo ormai consacrato a livello mondiale, ed il secondo che soprattutto sul piano della personalità sta crescendo a vista d’occhio. E attenzione perché, in caso di difficoltà, Trento è camaleontica e si può presentare con tre schiacciatori e Lavia finto opposto, in un remake caro a Lorenzetti, che propose questa soluzione a Piacenza nel 2007-2008 con il brasiliano Joao Paulo Bravo utilizzato da opposto per gran parte della stagione. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Sbertoli senza timori, Mozic spaventa la Sir

    Di Paolo Cozzi Secondo turno di Superlega importante quello andato in scena nel week end, con gli anticipi del sabato che mettevano già in palio punti pesanti in chiave salvezza, e una domenica che vedeva Piacenza, Vibo e Monza chiamate a confermarsi quelle pretendenti agguerrite alle posizioni di vertice che avevano mostrato di essere nel primo turno. Se dagli anticipi sono state Taranto e Padova ad uscire a testa alta, a sorpresa domenica Piacenza ha espugnato Civitanova, dimostrando che le ambizioni della squadra di Bernardi sono tutt’altro che infondate. Per il resto Monza ha sprecato una occasione d’oro all’Allianz Cloud, avanti 1 set a zero e 24-21 contro una Milano mai doma, che alla fine si è aggiudicata il derby, e Vibo ha dovuto cedere all’organizzazione e al muro, davvero invalicabile, di Trento. Tutto ok anche per Perugia, che si distrae nel terzo set contro Verona ma porta a casa i 3 punti e la testa della classifica. Foto Lega Pallavolo Serie A Civitanova-Piacenza. Passo falso dei campioni d’Italia e campanello d’allarme in vista delle finali di Supercoppa del prossimo fine settimana. La sensazione è che la squadra sia ancora indietro nella condizione fisica e nel trovare le giuste alchimie: da rivedere l’innesto di Lucarelli (voto 5), buono in seconda linea ma leggero davanti. Ci prova Garcia Fernandez (voto 7) a tenere vivo l’attacco marchigiano, ma è l’unico dei tre laterali a trovare continuità. La battuta funziona, il resto sembra essere ancora under construction. Per Piacenza un Lagumdzija impeccabile (voto 9) che chiude con 35 punti e una prova di forza maiuscola, ma è tutta la squadra a girare bene a partire da Brizard (voto 7,5), che alterna sapientemente tutti gli attaccanti. In grande spolvero un Holt (voto 8) che in questo inizio di campionato sembra tornato su livelli assoluti dopo qualche anno di appannamento. Bene anche l’apporto della panchina, in una squadra che si propone in maniera importante come alternativa reale alle Big Four. Milano-Monza. Derby milanese intenso ed emozionante, con la vittoria che sembra puntare su Monza prima che Piazza giochi il jolly Maiocchi (voto 10), che all’esordio in massima serie riapre a suon di ace un secondo set ormai perso e demolisce le certezze monzesi. Piace la regia del giovane Porro (voto 7,5), che mostra già una buona intesa con i compagni, soprattutto Jaeschke (voto 7,5) e Chinenyeze (voto 8), sempre preciso ed efficace al centro. Chi fatica più del previsto è Patry (voto 5), ma in una giornata no il francese è comunque bravo a limitare il numero degli errori. Foto Powervolley Milano In casa monzese il bicchiere è per forza mezzo vuoto, ma fino al 24-21 del secondo set i segnali sono stati importanti. La battuta riesce sempre a tenere sotto pressione gli avversari, il giovane Davyskiba (voto 6,5) pur con alti e bassi tiene bene e Grozer (voto 6) sembra più motivato e lucido rispetto alla passata stagione. È mancata molto la tenuta mentale, in una squadra giovane che dovrà crescere molto, soprattutto nella gestione mentale delle partite, per evitare black out come quello di ieri. Verona-Perugia. Nonostante un solo giocatore in doppia cifra, un muro in palese difficoltà e un attacco al centro poco sfruttato, Verona spaventa Perugia e lo fa con il giovane Mozic (voto 9), autentica spina nel fianco per gli umbri. Ma Asparuhov (voto 4,5) e Jensen (voto 5) sono davvero poca cosa e non riescono mai ad essere delle valide alternative nel gioco di Spirito (voto 5,5). Voto 7 all’intramontabile Raphael, che quando entra al palleggio dimostra che anche a 40 anni ha due mani che incantano, e sarà elemento fondamentale nella stagione di Verona. Perugia, pur facendosi sorprendere nel terzo set, mostra già i suoi lati migliori, con un muro compatto e un attacco positivo, senza incappare in troppi errori gratuiti. Giannelli (voto 7,5) sembra già avere nel polso il giusto feeling con i suoi attaccanti, Anderson (voto 8,5) si presenta in versione extra lusso e la coppia di centrali Ricci-Solé (voto 7) garantisce punti anche dal centro. Chi appare ancora un po’ sfasato è Rychlicki (voto 5), ma più che altro ha bisogno ancora di un po’ di tempo per trovare il giusto timing sui palloni di Giannelli. Foto Lega Pallavolo Serie A Vibo-Trento. Prova importante per la banda di Lorenzetti (voto 8,5), che con l’inedito trio Lavia (voto 8), Michieletto (voto 6) e Kaziyski (voto 6,5) schianta le resistenze di una Vibo che sarà ancora una volta grande protagonista in Superlega. Piace molto anche l’inserimento di Sbertoli (voto 8) che, al di là dei 6 punti personali, dimostra di non aver nessun timore reverenziale nell’aver preso il posto di un mostro sacro come Giannelli. Insomma, la paura di avere una Trento nobile decaduta sembra ormai dimenticata, vedremo alle finali di Supercoppa se sarà già in grado di lottare ad armi pari con Perugia e Civitanova. In casa Callipo resta invece la soddisfazione di aver allestito un gruppo che potrà dire la sua contro qualsiasi avversario, con un trio di laterali che alterna potenza a tecnica, e un duo di centrali che se crescerà a muro potrà dire la sua in ogni occasione. Nishida (voto 7) per essere al suo primo anno fuori dal Giappone sta dimostrando grandi numeri, Douglas Souza (voto 6) è un giocatore importantissimo in seconda linea ed efficace dalla prima, manca ancora Mauricio Borges (voto 5,5) ma un giocatore fisico come lui ci mette sicuramente di più ad entrare in ritmo. Ravenna-Taranto. Tre punti d’oro quelli dei pugliesi in terra romagnola, punti che valgono già un patrimonio in chiave corsa salvezza. Ravenna è davvero poca cosa, con un attacco fermo al 36% e un solo muro diventa pressoché impossibile provare a giocarsi la partita. Klapwijk (voto 7) è l’unico che ha i colpi da Superlega e prova a tenere aperta la partita, Vukasinovic (voto 6) è ottimo in ricezione ma leggerino in attacco, tutto il resto sembra davvero troppo nei confronti di una Taranto scesa al Pala De André con il coltello fra i denti. Un buon Falaschi (voto 7) è l’anima di una Gioiella Prisma che trova in Randazzo (voto 7,5) il match winner di giornata. Ottima l’organizzazione muro-difesa, da rivedere la staffetta tra Stefani (voto 5) e Sabbi (voto 7), che alla lunga potrebbe creare più problemi che benefici. Foto Lega Pallavolo Serie A Cisterna-Padova. Brutto passo falso per la squadra pontina, che perde in casa e vede riaffiorare gli spettri della stagione passata. La ricezione sembra essere il tallone d’Achille di una squadra che trova spunti interessanti nel solo Maar (voto 8) e nei guizzi a muro di Zingel (voto 7). Per il resto è notte fonda, con Bossi mai protagonista, Rinaldi (voto 5) al momento la brutta copia del giocatore ammirato con la U21 e Szwarc (voto 5) che al momento sembra una scommessa persa nel ruolo di opposto. Per Padova vittoria del gruppo, con il giovane Loeppky e Bottolo (voto 7,5) trascinatori di una squadra che ha nel dna la capacità di non mollare mai. Bene il giovane Canella al centro (voto 7), da rivedere l’opposto Weber (voto 5), apparso molto falloso e spesso fuori dal match. LEGGI TUTTO