consigliato per te

  • in

    Jabeur nominata ambasciatrice del World Food Programme, si concentrerà su iniziative umanitarie per Gaza

    Ons Jabeur

    Ons Jabeur è stata nominata “Global Goodwill Ambassador ” (ossia ambasciatrice) del World Food Programme delle Nazioni Unite, con lo scopo di concentrarsi su iniziative umanitarie e di raccolta fondi per l’emergenza umanitaria in corso a Gaza. Il WFP ha affermato che Jabuer utilizzerà la sua “voce influente” per aumentare la consapevolezza sull’insicurezza alimentare globale e sottolineare il “ruolo fondamentale della nutrizione nello sbloccare il pieno potenziale degli individui, in particolare dei bambini”. Così si legge nel comunicato della nomina della tennista tunisina.
    La due volte finalista di Wimbledon, questa settimana in competizione al Abu Dhabi Open, ha dichiarato in un post sui social di essere “onorata” per questa nomina e di accettare il ruolo con entusiasmo. “Come atleta, comprendo l’importanza della nutrizione e sono ansiosa di utilizzare le mie risorse e influenza per contribuire al lavoro vitale del WFP nel garantire che nessuno vada a letto affamato”, ha affermato.
    Le sue iniziative si concentreranno sull’emergenza Gaza e su una campagna di raccolta fondi durante il mese del Ramadan. Il direttore esecutivo del WFP, Cindy McCain, ha affermato che Jabuer “incarna uno spirito di resilienza e determinazione che si allinea perfettamente con la missione e i valori del WFP. Ha una profonda passione per la creazione di cambiamenti positivi che favoriranno i nostri sforzi per porre fine alla fame nel mondo e promuovere lo sviluppo sostenibile. Siamo entusiasti di averla nella nostra squadra”, conclude McCain.
    Jabeur è la tennista più attenta a quel che accade in Medio Oriente, sicuramente la voce più autorevole nello sport del mondo arabo a chiedere il cessate il fuoco a Gaza e impegnarsi in prima persona, come è accaduto di recente con una consistente donazione per aiutare la popolazione colpita dalla crisi umanitaria scoppiata lo scorso ottobre e per la quale non si intravede ancora una via d’uscita a breve.
    “Quello che i palestinesi hanno vissuto negli ultimi 75 anni è indescrivibile. Non ci sono parole per quello che stanno attraversando i civili innocenti. Non importa quale sia la loro religione o quale sia la loro origine”, ha scritto recentemente Jabeur in un post social. “Tutti vogliamo raggiungere la pace. La pace è tutto ciò di cui abbiamo bisogno e che meritiamo. Fermare la violenza. Palestina libera”. Questo messaggio fu duramente osteggiato dalla Israeli Tennis Association, che chiese alla WTA di intervenire in merito.
    Lo scorso novembre Jabeur è scoppiata in lacrime alle finali WTA dopo un match, scioccata da quel che accade a Gaza, “Ho il cuore spezzato nel vedere bambini innocenti morire ogni giorno”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    WTA Finals 2024 in Arabia? Pareri contrastanti tra Jabeur e Navratilova

    WTA Finals, la foto di rito dell’anno prossimo sarà in Arabia?

    31 milioni di dollari. A questa somma ingentissima secondo la BBC ammonta la perdita sofferta dalla WTA con le ultime due edizioni delle Finals femminili, due eventi organizzati tardi, male, che hanno scontentato tutti. Secondo varie indiscrezioni, questa situazione paradossale è venuta perché il tour rosa era pronto a far sbarcare l’evento in Arabia Saudita, ma alla fine sia nel 2022 che nel 2023 non si è arrivati alla fumata bianca per la forte resistenza di molte giocatrici e anche di alcuni partner, che non vorrebbero legare il proprio nome ad un paese nel quale i diritti civili per donne sono ancora terribilmente indietro rispetto al mondo occidentale.
    Intanto in Arabia Saudita si è da poco conclusa la prima edizione delle NextGen Finals, con un bilancio agrodolce. Discreti risultati sportivi, con match di un certo interesse, ma spalti vuoti e ritorno mediatico modesto. Certo, l’evento U21 ATP non è minimamente vicino alle vere Finals, ma se ricordiamo l’impatto del torneo (soprattutto le prime 4 edizioni) svolte a Milano, la differenza è lampante. Tuttavia nel mondo dello sport il peso del denaro è sempre più preponderante, quindi è molto probabile che alla fine i sauditi vincano le ultime resistenze e riescano a portare prima le Finals WTA, magari già dal 2024, quindi quelle ATP, dal 2028 o eventualmente al termine di un secondo quinquennio a Torino.

    Il presidente della Saudi Arabian Tennis Association, Arij Almutabagani, ha commentato alla tv nazionale britannica: “Ci piacerebbe che l’evento NextGen durasse per molti anni, e siamo interessati alle Finals WTA”. Per quanto riguarda il tema dell’oppressione delle donne, Almutabagani ha sottolineato che il suo paese non è così lontano da quel che si assisteva in passato anche in Europa. “Siamo in quinta marcia al momento, in realtà tutto si sta muovendo molto rapidamente. Abbiamo solo bisogno del tempo per la transizione.”
    Queste parole non sono abbastanza per convincere Martina Navratilova sulla convenienza del far disputare dai sauditi le WTA Finals: “Ci sono ancora troppe leggi che dicono che le donne in Arabia Saudita non hanno gli stessi diritti degli uomini”, ha detto la 67enne. “Da quello che ho letto, le cose sono sicuramente migliorate, ma c’è ancora molta strada da fare. Mi piacerebbe vedere qualche cambiamento più significativo prima di dire che per noi donne va bene. Adesso dire di sì sarebbe come vendere la tua anima solo perché è finanziariamente attraente. No, non posso sostenerlo adesso“.
    La WTA al momento nicchia, non si esprime, ma nell’ambiente c’è la sensazione che il 2024 potrebbe essere l’anno dell’OK alle Finals a Jeddah. La discutibile conclusione dell’embargo ai tornei in Cina lo sta a dimostrare: prima Steve Simon e la WTA hanno tenuto una linea intransigente sul caso Peng, per quindi tirarsi indietro e riportare di nuovo il tour in Cina nonostante la situazione della ex tennista cinese non sia stato affatto chiarita. Il peso dei mancati introiti per l’assenza dei tornei nel gigante asiatico è stato più forte di ogni ideale, reale o presunto…
    È interessante e curiosa la posizione di Ons Jabeur, tennista appartenente al mondo arabo e sostenitrice dei diritti delle donne: “Credo nell’Arabia Saudita: sta facendo un ottimo lavoro dando alle donne più diritti”, ha detto la tunisina. “È ora di cambiare le cose. Ora o mai più. Spero che investano davvero nella WTA”. In pratica per Ons portare le Finals in Arabia sarebbe un segnale reale di apertura e voglia di cambiamento. Ma nel caso si arrivi all’accordo, le cose nel paese cambierebbero davvero? Quanto un evento sportivo così rilevante di uno sport individuale che è il manifesto della donna indipendente, che vive, gira il mondo e guadagna, potrebbe spingere i diritti civili?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Ons Jabeur e la WTA si pronunciano sulla Crisi a Gaza

    Ons Jabeur nella foto – Foto Getty Images

    Il mondo intero è sintonizzato sulle notizie provenienti dalla striscia di Gaza, tra cui anche i tennisti professionisti. Una che vive questa situazione in maniera particolarmente sentita è Ons Jabeur, tennista tunisina, che ha condiviso i suoi pensieri su questa crisi attraverso un messaggio sui social media.
    “Guardare le immagini che arrivano da Gaza, Israele o Cisgiordania fa dubitare della nostra umanità in questi tempi così turbolenti”, ha scritto Jabeur. “Ciò che sta accadendo agli innocenti è indescrivibile, indipendentemente dalla loro religione o luogo di origine. La violenza non porterà mai pace. Non posso tollerare la violenza, ma non posso nemmeno tollerare che venga tolta la terra alle persone”, ha scritto Jabeur, originaria di Ksar El Hellar e recentemente ritiratasi da un torneo a Zhengzhou a causa di un infortunio.
    Jabeur, un punto di riferimento nel mondo arabo del tennis professionistico, ha sottolineato l’importanza di comprendere il contesto storico dietro gli attuali eventi: “Guardare solo agli eventi attuali e ignorare la storia recente è irresponsabile e non porterà mai alla pace. La pace è ciò che tutti desiderano e meritano”, ha concluso la numero 7 del mondo.
    La WTA, l’associazione del tennis femminile, ha anche rilasciato una dichiarazione: “La WTA deplora la perdita di tante vite innocenti in Israele e si schiera con tutti coloro che stanno cercando i loro cari. Condanniamo fermamente gli atti di terrorismo e violenza nella regione”, ha annunciato l’organizzazione guidata da Steve Simon.La WTA ha esortato al sostegno reciproco, all’empatia e alla pace: “Diamo tutto il nostro sostegno agli atleti israeliani e a tutti gli atleti della WTA, compresi quelli delle due aree coinvolte in questo conflitto globale. Preghiamo per la guarigione dei feriti e per la pace nella regione”, ha concluso la WTA.Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Djokovic: “Meno di 400 giocatori vivono di tennis, questo è un fallimento per il nostro sport”

    Novak Djokovic (foto Getty Images)

    Se nemmeno 400 persone riescono a vivere praticando il tennis professionistico significa il fallimento totale del nostro sport. Questo il duro pensiero del n.1 al mondo Novak Djokovic pronunciato nel corso in un incontro della PTPA, nuova realtà creata da alcuni anni in difesa degli interessi dei giocatori, particolarmente impegnata nella lotta contro lo strapotere dei tornei e sul tema della cattiva distribuzione dei guadagni, e riportato dal media statunitense ESPN.
    L’ATP ha lanciato un piano di ridistribuzione dei compensi, secondo il quale la torta dei guadagni sarà divisa al 50% tra organizzatori e giocatori, ma secondo Novak siamo ancora molto lontani dall’obiettivo di rendere il tennis uno sport non solo globale ma anche assai più “giusto” e remunerativo per i protagonisti che lo animano in giro per il mondo. Queste le parole di Djokovic a riguardo.
    “Ero nei loro panni, capisco la lotta. Capisco le difficoltà di pagare le spese di viaggio se non si ha il sostegno di una federazione forte, cosa che il 90% o più dei giocatori di tutto il mondo non ha, e cosa significa non avere il budget per pagare gli allenatori e fisioterapisti. Venendo dalla Serbia, non avevo niente di tutto ciò. Ora sono influente, ho potere e voglio lottare per condizioni migliori. Parliamo tanto di quanti soldi guadagnano i vincitori degli US Open ma non stiamo parlando di quanti giocatori professionisti, sia uomini che donne, tennisti di singolo, di doppio, tutti insieme, vivono di questo sport. Ci sono meno di 400 giocatori per uno sport super globale, ed è uno degli sport più seguiti al mondo. Questo dato è misero. È un fallimento per il nostro sport”.
    Anche Ons Jabuer partecipa attivamente alle campagne della PTPA, e ha affermato sul tema: ““Prima, se avessi parlato, nessuno mi avrebbe ascoltato perché non ero tra le prime 10, non ero una top player, ma ora invece ascoltano. Adesso sì, tengono conto della mia opinione. Sento che è sbagliato ascoltare solo i migliori giocatori, ma ora sento di dover fare la differenza, adesso. Devo parlare a nome di ogni donna di ciò che è sbagliato e di ciò che potrebbe essere migliore.”
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Wimbledon: FInale tra Ons Jabeur e Marketa Vondrousova. Sarà una vincitrice slam inedita

    Marketa Vondrousova nella foto – Foto Getty Images

    Chi l’avrebbe detto? Marketa Vondrousova, numero 42 del mondo, non ha quasi dato chance a Elina Svitolina (76ª) (che non giocherà a Palermo) e si è assicurata un posto nella finale di Wimbledon. La ceca si è mostrata devastante di fronte ad un’ucraina senza l’energia e lo splendore che aveva mostrato per il resto della quindicina all’ All England Club, timbrando il passaporto per la sua seconda finale nei tornei del Grand Slam, dopo essere stata finalista al Roland Garros nel 2019, a soli 19 anni.
    I parziali non lasciano spazio a grandi dubbi, sebbene Svitolina abbia cercato un recupero che sarebbe potuto diventare epico. Vondrousova ha chiuso per 6-3 6-3 nel punteggio, dopo aver guidato per 4-0 e 40-0 nel secondo set, prima che l’ucraina recuperasse i due break fino al 4-3… solo per essere brekkata nuovamente e non riuscire a reagire. In questo modo, Vondrousova è la prima finalista e aspetta ora Ons Jabeur. Vondrousova è stata, comunque, molto superiore per quasi tutto l’incontro e ora cerca il suo primo titolo del Grand Slam della carriera. È certo che diventerà già la prima giocatrice non testa di serie nella finale di Wimbledon e la seconda con il peggior ranking ad arrivare all’incontro decisivo.
    Slam Wimbledon E. Svitolina33 M. Vondrousova66 Vincitore: M. Vondrousova ServizioSvolgimentoSet 2M. Vondrousova 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-30 ace3-5 → 3-6E. Svitolina 15-0 15-15 df 15-30 15-403-4 → 3-5M. Vondrousova 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 df 40-A2-4 → 3-4E. Svitolina 15-0 30-0 40-01-4 → 2-4M. Vondrousova 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 df A-40 40-40 df A-40 40-40 df 40-A 40-40 df ace 40-A0-4 → 1-4E. Svitolina 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A0-3 → 0-4M. Vondrousova 15-0 30-0 40-00-2 → 0-3E. Svitolina 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A0-1 → 0-2M. Vondrousova 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1E. Svitolina 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A3-5 → 3-6M. Vondrousova 15-0 30-0 40-03-4 → 3-5E. Svitolina 0-15 0-30 0-40 15-403-3 → 3-4M. Vondrousova 0-15 0-30 df 15-30 ace 30-30 30-40 df 40-40 40-A2-3 → 3-3E. Svitolina 0-15 0-30 0-402-2 → 2-3M. Vondrousova 15-0 30-0 30-15 40-15 40-302-1 → 2-2E. Svitolina 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 2-1M. Vondrousova 15-0 30-0 ace 30-15 40-151-0 → 1-1E. Svitolina 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0

    Ons Jabeur continua a fare la storia. La prima donna araba a raggiungere la top 10 mondiale e le finali dei tornei del Grand Slam si è qualificata giovedì per la finale di Wimbledon per il secondo anno consecutivo. È la terza finale dei Major per la tunisina di 29 anni negli ultimi cinque tornei di questa categoria, avendo ora una nuova opportunità di sollevare il suo primo trofeo.
    La giocatrice nordafricana ha sconfitto nella seconda semifinale la bielorussa Aryna Sabalenka, numero due del mondo e favorita per questo incontro – e per il titolo dopo l’eliminazione di Iga Swiatek (1ª) ed Elena Rybakina (3ª), con il punteggio di 6-7(5), 6-4 6-3, in un incontro in cui sembrava praticamente sconfitta – era sotto 2-4 nel secondo set -, prima di recuperare e vincere in tre set in modo incredibile.Sarà una finale inedita nei Major contro Marketa Vondrousova, anche lei di ritorno a una finale del Grand Slam dopo aver perso quella di Roland Garros 2019 con Ash Barty. Il confronto diretto tra le due è in parità: 3-3.
    Slam Wimbledon O. Jabeur [6]666 A. Sabalenka [2]743 Vincitore: O. Jabeur ServizioSvolgimentoSet 3O. Jabeur 15-0 30-0 40-0 40-15 40-305-3 → 6-3A. Sabalenka 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 ace 40-A 40-40 df ace 40-A df 40-40 ace A-405-2 → 5-3O. Jabeur 15-0 30-0 40-0 40-154-2 → 5-2A. Sabalenka 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A3-2 → 4-2O. Jabeur 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-2 → 3-2A. Sabalenka 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-1 → 2-2O. Jabeur 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1A. Sabalenka 15-0 30-0 40-0 ace1-0 → 1-1O. Jabeur 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2A. Sabalenka 15-0 15-15 30-15 30-30 30-405-4 → 6-4O. Jabeur 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-404-4 → 5-4A. Sabalenka 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A df3-4 → 4-4O. Jabeur 15-0 30-0 30-15 40-152-4 → 3-4A. Sabalenka 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 2-4O. Jabeur 0-15 0-30 0-40 df2-2 → 2-3A. Sabalenka 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-1 → 2-2O. Jabeur 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 2-1A. Sabalenka 15-0 30-0 30-15 40-151-0 → 1-1O. Jabeur 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 df0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1TiebreakNone-None* 0*-1 1*-1 ace 2-1* 2-2* 3*-2 df 4*-2 4-3* 4-4* ace 4*-5 4*-6 5-6*6-6 → 6-7O. Jabeur 15-0 15-15 30-15 40-155-6 → 6-6A. Sabalenka 15-0 30-0 30-15 40-15 ace5-5 → 5-6O. Jabeur 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5A. Sabalenka 15-0 ace 30-0 30-15 df 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 ace 40-40 df A-40 ace4-4 → 4-5O. Jabeur 15-0 30-0 40-0 40-15 40-303-4 → 4-4A. Sabalenka 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4O. Jabeur 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-3 → 3-3A. Sabalenka 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 ace2-2 → 2-3O. Jabeur 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df1-2 → 2-2A. Sabalenka 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 1-2O. Jabeur 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1A. Sabalenka 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

  • in

    Ons Jabeur lancia un messaggio di speranza per il tennis africano durante il Media Day di Wimbledon 2023

    Ons Jabeur nella foto

    Ons Jabeur, una delle figure di spicco del tennis africano, ha inviato un potente messaggio di incoraggiamento ai tennisti del suo continente durante il Media Day di Wimbledon 2023. Pur arrivando al torneo con un bagaglio di fiducia costruita sulla sua ottima performance nella stagione precedente, non ha dimenticato l’amarezza della finale persa.
    Il fulcro delle sue riflessioni ha riguardato il sostegno ai colleghi africani. “Sono consapevole della presenza di numerosi atleti affamati di successo. Essi desiderano essere qui. Se guardiamo al panorama tunisino, possiamo contare su diversi talenti nel settore maschile; penso che quattro o cinque di essi siano davvero promettenti. Si stanno impegnando per entrare nei primi cento del ranking mondiale, un obiettivo che, onestamente, ritengo straordinario. Credo che in Tunisia non abbiamo mai vissuto un periodo così fertile. Per quanto riguarda l’Africa in generale, mi piacerebbe avere l’opportunità di viaggiare di più e conoscere più da vicino il livello del tennis locale. Una cosa però la so con certezza: la mentalità che abbiamo è straordinaria. So che ci sono tanti lottatori nati. Spero che possano ricevere l’assistenza necessaria per raggiungere i loro obiettivi. Comprendo che il tennis non sia uno sport facile, ma allo stesso tempo non è impossibile essere qui. Aspiro a poter dare il mio contributo con la mia accademia”, ha dichiarato Jabeur con un tono carico di speranza.
    L’atleta tunisina ha anche dedicato parole d’incoraggiamento al circuito femminile, dove l’emergere di nuovi talenti è un fenomeno sempre più evidente: “Abbiamo delle eccellenti tenniste, ma sono convinta che possano fare ancora di più. Spero che riescano a spingere ancora più in là i propri limiti. Io sto rappresentando la Tunisia in questo momento, e Mayar sta dando grande prova di sé rappresentando l’Egitto. Desidero che la nostra esperienza possa ispirare sempre più donne. Sono consapevole che a volte per le donne può essere più difficile raggiungere il successo, ma noi siamo la prova che ce la si può fare. Non è un’impresa impossibile. Sto sostenendo con tutto il cuore le ragazze della Tunisia e nutro la speranza di vedere emergere una generazione sempre più forte in un futuro prossimo”.
    Il messaggio di Jabeur rappresenta un faro di speranza e un potente stimolo per i tennisti africani, sottolineando l’importanza della tenacia, del lavoro duro e dell’ambizione per raggiungere il successo nel mondo del tennis. LEGGI TUTTO

  • in

    Ons Jabeur affronta di nuovo l’avversaria che l’ha battuta in Australia: ‘Non è una buona notizia’

    Ons Jabeur nella foto – Foto Getty Images

    Ons Jabeur, attualmente numero quattro del mondo, è tornata in campo dopo quasi due mesi di assenza al WTA 1000 di Indian Wells. La tennista tunisina si è qualificata per il terzo turno del torneo americano, dove affronterà la ceca Marketa Vondrousova, vice-campionessa olimpica e colei che l’ha battuta nel secondo turno a Melbourne Park. finalista a Wimbledon e agli US Open nel 2022, Jabeur sa che la sfida contro Vondrousova non sarà facile.
    “È una brutta notizia doverla affrontare già. So quanto gioca bene e quanto le piace questa superficie. È una grande sfida affrontarla. Mi ha sconfitta in Australia, ho visto che ha giocato bene a Dubai e sento di non avere molto da perdere”, ha confessato la tennista araba, prima di fare il bilancio del suo primo incontro in questo ritorno. “Molti mi hanno consigliato di tornare solo sulla terra battuta, ma ho voluto giocare a Indian Wells e Miami. Era un obiettivo che mi ha aiutato a motivarmi durante la mia ripresa. Lotterò per riprendere il mio livello il più velocemente possibile”. LEGGI TUTTO

  • in

    Ons Jabeur sarà operata al ginocchio destro. Sarà ferma per almeno tutto il mese di febbraio

    Ons Jabeur nella foto – Foto Getty Images

    Ons Jabeur ha avuto problemi fisici durante l’Australian Open, con il ginocchio destro che le ha dato problemi. È stato così problematico il dolore che la numero tre del ranking WTA è stata eliminata già al secondo turno del primo Slam della stagione, ma il problema si è protratto oltre Melbourne e la tunisina dovrà effettivamente sottoporsi a un intervento chirurgico.
    Jabeur ha annunciato che subirà un’operazione per risolvere questo problema, quindi ha rinunciato ai prossimi tornei. Ons si era già ritirata dal WTA 500 di Abu Dhabi, ma mancherà anche nel WTA 500 di Doha e nel WTA 1000 di Dubai.Adesso bisogna vedere se sarà in forma per tornare a competere, presumibilmente nei WTA 1000 negli Stati Uniti a marzo, sia ad Indian Wells che a Miami. LEGGI TUTTO