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    Santarelli e Grbic al Centro Pavesi per il Workshop Allenatori

    Di Redazione Tutto pronto al Centro Pavesi di Milano per un nuovo appuntamento del Workshop per Allenatori di Pallavolo organizzata come ogni anno dalla Fipav Lombardia. Quella di domenica 19 settembre sarà un’edizione “storica“, per usare le parole del moderatore Lorenzo Dallari: per la prima volta, infatti, saranno presenti i due allenatori campioni d’Europa per club in carica, Daniele Santarelli e Nikola Grbic, che hanno conquistato la Champions League nelle Super Finals di Verona alla guida di Imoco Volley Conegliano e Zaksa Kedzierzyn-Kozle. Il corso ha già fatto registrare il tutto esaurito: 250 i tecnici presenti, il massimo possibile nel rispetto delle norme vigenti. Le lezioni non saranno soltanto teoriche: sono previste anche dimostrazioni pratiche degli esercizi proposti, oltre al consueto confronto finale tra relatori e partecipanti. “Chi parteciperà – sottolinea Dallari – avrà l’occasione di ascoltare e vedere due modi differenti di allenare, due allenatori che per arrivare al vertice hanno seguito strade diverse ma ugualmente valide“.  Il programma prevede l’apertura degli accrediti alle 13 e, dalle 14, la relazione di Santarelli su “Il lavoro analitico nel sistema allenamento“, seguita dalla sessione di domande e risposte. Alle 17 l’intervento di Grbic su “La fase di side out” e intorno alle 19.30 le conclusioni. Tutti i partecipanti dovranno presentare il Green Pass per accedere. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lucchetta provoca alla vigilia della semifinale: “Chi la guarda su DAZN è un serbo”

    Di Redazione Giornate di grandi sfide ai Campionati Europei maschili, e non solo in campo: sui social network si sviluppa anche la contesa tra le due emittenti che hanno acquistato i diritti di trasmissione della manifestazione, RaiSport per la tv e DAZN per lo streaming. A lanciare la provocazione via Instagram è il commentatore tecnico Rai Andrea Lucchetta che, in un lungo post di presentazione della semifinale di domani tra Italia e Serbia, indirizza parole al veleno alla piattaforma rivale, con tanto di emoticon esplicative: “Chi la guarda su Dannazzione (dzn) un serbo è, un serbo è! Oltre a buttare Euro“. Una provocazione a cui l’ex Fenomeno della nazionale azzurra non è nuovo: già nei giorni scorsi Lucchetta si è reso protagonista di alcune scaramucce sul web. Ha fatto discutere, in particolare, la cronaca live in cui “Lucky” ha salutato con palese soddisfazione e toni molto severi l’eliminazione della Francia, una partita non trasmessa dalla Rai a causa dello sciopero dei giornalisti. (fonte: Instagram Andrea Lucchetta) LEGGI TUTTO

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    “Storie di sport in rosa”, all’e-work arena con Leonardi e Bosetti

    Di Redazione Una serata speciale per riaprire la e-work arena di Busto Arsizio al pubblico, una serata per parlare di sport al femminile in maniera raffinata: giovedì 23 settembre alle 20.45 andrà in scena nel palazzetto di viale Gabardi l’evento “Storie di sport in rosa“, presentato dal giornalista Roberto Bof che avrà il piacere di condividere parole, emozioni, ricordi, speranze, racconti insieme a quattro ospiti di assoluto livello: le pallavoliste Giulia Leonardi e Lucia Bosetti, la cestista Simona Ballardini e la nuotatrice paralimpica Martina Rabbolini. La serata è organizzata dal Comune di Busto Arsizio nell’ambito delle iniziative legate alla prima edizione della gara ciclistica della “Tre Valli Varesine Women e-work“, un evento sportivo molto atteso che la Società Ciclistica Alfredo Binda manderà in scena il 5 ottobre da Busto Arsizio a Varese, prima della gara professionistica maschile. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Massimo Colaci, da Ugento all’azzurro: “Al Sud servono strutture e risorse”

    Di Agnese Valenti Dopo una pausa estiva, Volley NEWS torna a parlare di personaggi, storie, opportunità e problemi della pallavolo con il ciclo di interviste “Storie dal Sud“. E lo fa con quello che forse è il giocatore più rappresentativo del Mezzogiorno nell’ultimo decennio: il libero Massimo Colaci, salentino doc. Oltre a un palmares invidiabile con 4 scudetti, 4 Coppe Italia, 5 Supercoppe Italiane, una Champions League e un Mondiale per Club, “Max” vanta una lunga e fortunata carriera in nazionale, culminata nell’argento a Rio 2016 e terminata solo qualche settimana fa, dopo le Olimpiadi di Tokyo. E, naturalmente, una storia ancora tutta da scrivere con la Sir Safety Conad Perugia. La carriera di Colaci è iniziata nella sua città di origine, con la Pallavolo Falchi Ugento, per poi proseguire a Corigliano; nel 2008 il primo trasferimento a Nord con Verona, prima delle esperienze a Trento e Perugia. Ecco la sua intervista in esclusiva per Volley NEWS. Foto Sir Safety Perugia Quali pensa siano i problemi principali dello sviluppo della pallavolo al Sud? Crede che il panorama pallavolistico meridionale, ed in particolare pugliese, sia cambiato negli ultimi 15-20 anni? “Ho iniziato a giocare quando avevo 10 anni, sempre ad Ugento, ero veramente piccolino. Poi ho girato un po’, tra Conegliano, Verona, Trento e Perugia. Fino a qualche anno fa, in Puglia c’erano tantissime squadre tra Superlega e Serie A2: Molfetta, Taranto che va e viene, Castellana Grotte. Negli anni ’80 abbiamo avuto la Serie A anche a Ugento. Il problema è che le risorse, come al solito, sono un po’ limitate. Ad alti livelli, ci possiamo girare intorno quanto vogliamo, occorrono le risorse economiche: c’è poca gente che ha voglia di investire nella pallavolo, anche perché non c’è un grandissimo ritorno. Allora, o sei fortunato ed hai un presidente che magari ha delle disponibilità economiche e crea una struttura adeguata ed organizzata, oppure è difficile andare in giro a raccattare sponsor, soprattutto in questi ultimi due anni. Ma anche se andiamo indietro di qualche anno, il discorso cambia poco. Mancano le strutture: purtroppo, i luoghi in cui ci sono degli impianti adeguati sono pochi. Io ho avuto la fortuna di vedere tante realtà: Trento, ad esempio, sotto questo punto di vista è qualcosa di eccezionale. Anche i ragazzi di 12-14 anni venivano messi nelle migliori condizioni possibili, quasi come giocatori di Serie A“. Foto Federazione Italiana Pallavolo Lei pensa che manchi l’appoggio politico che hanno altri sport, primo tra tutti il calcio? “Questo sicuramente! Si è visto durante il lockdown: noi siamo stati fermati immediatamente. Nessuno voleva prendersi responsabilità, nessuno voleva aspettare. Mentre invece per il calcio hanno aspettato ed in qualche modo si è arrivati alla fine. È evidente come i vari sport siano stati trattati in maniera diversa. Però ovviamente non è solo colpa del politico o della politica in generale: probabilmente anche noi, che facciamo parte di questo mondo, dovremmo fare di più e meglio“. La squadra in cui è rimasto per più tempo è stata la Trentino Volley, che vanta uno dei vivai più “produttivi” d’Italia. Cosa pensa manchi alle squadre del Sud per riuscire a realizzare un settore giovanile così influente ed importante? “Non c’è la voglia di investire veramente nei giovani. Ad Ugento, per esempio, non c’è più la squadra di Serie A come un tempo, ma vedo che c’è comunque tanta voglia ed inventiva; tanti miei amici fanno di tutto per aiutare e far giocare questi ragazzini. Però si arriva fino a un certo punto: più di quello non si riesce a fare. A Trento era qualcosa di incredibile: non solo per gli sforzi della società, c’erano aiuti anche dalla Provincia e dalla Regione. Al Sud, io parlo soprattutto della Puglia, non so quanto interesse ci sia di aiutare questi ragazzi. Eppure da noi la pallavolo è sempre stata seguitissima: quando abbiamo giocato con la nazionale, abbiamo trovato palazzetti strapieni e grande calore. Basterebbe poco – anche se non è poco, in realtà – per cercare di ricreare quell’entusiasmo“. Foto Sir Safety Perugia Lei è uno dei giocatori meridionali più rappresentativi della nazionale italiana. Pensa che i risultati ottenuti negli anni, come l’argento a Rio, abbiano stimolato i giovani del Sud ad avvicinarsi alla pallavolo? “Quando la nazionale ottiene dei risultati importanti aumenta sempre il seguito. Purtroppo, noi in questi anni non abbiamo mai vinto, mentre la femminile è tornata a farlo ultimamente. Certo, una medaglia d’oro avrebbe sicuramente fatto avvicinare molta più gente, molti più giovani. Speravamo di finire un po’ meglio queste ultime Olimpiadi: poi però arrivi lì e te la giochi, e purtroppo non è andata benissimo. Anche nel 2016 l’argento olimpico non è stato sfruttato nel migliore dei modi: non si è parlato tanto di quella medaglia, potevamo sfruttarla meglio, avere più visibilità. A parte il primissimo periodo, dopo i primi due-tre mesi non se ne parlava più. Io capisco che non si debba restare ancorati al passato ma guardare al futuro, però quei risultati lì bisogna sfruttarli meglio: con i social, con la pubblicità. Insomma, in qualche modo“. Le ultime qualificazioni olimpiche, sia femminili che maschili, si sono svolte in due città meridionali, Catania e Bari. Questi importanti eventi internazionali e la calorosa partecipazione del pubblico possono incoraggiare gli imprenditori ad investire in progetti durevoli e solidi al Sud? “Lo spero. In quel palazzetto a Bari ci ho giocato anche in campionato, ma in quel caso era completamente vuoto: c’è tanta differenza! È chiaro, la nazionale porta entusiasmo. È stato molto bravo anche l’attuale presidente Manfredi, che ha contribuito alla nazionale e anche la finale di Coppa Italia: è stato uno spettacolo. Il problema è che nelle grandi città c’è quasi sempre una squadra di calcio, e spesso gli interessi vanno lì. Questo perché con il calcio c’è un ritorno: ci sono i diritti televisivi, i vari sponsor sono più interessati. Bisognerebbe rivoluzionare un po’ tutto, fare in modo che anche gli sponsor abbiano il loro ritorno. Noi parliamo ancora di palazzetti al 35% di capienza, mentre abbiamo visto stadi e palazzetti all’estero strapieni: è chiaro che tutto perde un po’ di appeal“. LE PUNTATE PRECEDENTI:1. La questione meridionale nel volley: perché manca il Sud ad alti livelli?2. Filippo Maria Callipo: “Sacrificio e costanza, le chiavi del successo di Vibo”3. Carlo Parisi: “Al volley del Sud mancano cultura e capacità dirigenziale”4. Giuseppe Guarracino e il network Volley Lab: “Al Sud servono buoni esempi”5. Vincenzo Di Pinto: “Il Mezzogiorno deve crescere nella capacità di fare sistema”6. Valeria Caracuta e il volley al Sud: “Difficoltà doppie, ma si può fare” LEGGI TUTTO

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    Francesca Piccinini tra gli ospiti del Festival dello Sport di Trento

    Di Redazione Ci sarà anche la “Divina” Francesca Piccinini tra gli ospiti del Festival dello Sport, l’annuale evento organizzato da La Gazzetta dello Sport che anche quest’anno si terrà a Trento, dal 7 al 10 ottobre. L’ex schiacciatrice azzurra sarà protagonista di un incontro dal titolo “Francesca Piccinini – The Queen“, in programma sabato 9 ottobre alle 12.30 presso il Palazzo della Regione Autonoma Trentino Alto Adige; facile immaginare che si parlerà anche del suo nuovo ruolo dirigenziale alla Unet E-Work Busto Arsizio che sarà annunciato la prossima settimana. Piccinini è, almeno per ora, l’unica rappresentante del volley in un calendario in continuo aggiornamento, che prevede decine di incontri in una serie di sedi cittadine. La capienza delle sale è limitata e l’accesso sarà consentito solo su prenotazione e dietro presentazione del Green Pass; l’evento potrà però essere seguito anche in diretta streaming. (fonte: Festival dello Sport) LEGGI TUTTO

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    La Nazionale Trapiantati in campo a Marina di Grosseto in ricordo di Raffaele

    Di Redazione La Nazionale Italiana Pallavolo Trapiantati e Dializzati e la Grosseto Volley School scendono in campo in ricordo di un amico. Domenica 19 settembre alle 10.15, alla palestra “G.B. Finetti” di Marina di Grosseto, si disputerà la partita amichevole in memoria di Raffaele Giuliano, cittadino grossetano che è stato per anni una colonna portante del movimento sportivo per trapiantati, venuto a mancare nello scorso mese di luglio per una malattia improvvisa. Entrato a far parte dell’Aned (Associazione nazionale emodialisi dialisi e trapianto) nel 2003, in occasione dei World Transplant Games di Nancy, Giuliano aveva vinto la medaglia di bronzo in quell’occasione con la nazionale di volley, mentre nel 2005 si era aggiudicato l’oro ai Giochi Mondiali di London (Canada) nel tennistavolo. Era poi entrato nell’esecutivo nazionale di Aned come responsabile per la pallavolo e aveva contribuito a organizzare numerosi eventi sportivi, tra cui due edizioni dei Giochi nazionali trapiantati e dializzati proprio a Marina di Grosseto. (fonte: Facebook Nazionale italiana pallavolo trapiantati e dializzati) LEGGI TUTTO

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    Lutto nel volley: scomparso Christian Blandini, promessa della pallavolo catanese

    Di Redazione La pallavolo piange la scomparsa di Christian Blandini, giovane promessa della pallavolo e del beach volley catanese. Come riportato da Catania Today, il giovane, 20 anni da poco compiuti, è scomparso improvvisamente lo scorso 9 settembre, per cause che non sarebbero state rese note. La sua prematura scomparsa ha lasciato sconvolte non solo numerose realtà sportive locali, ma anche quella accademica dell’Università di Catania, dove Christian frequentava il corso di ingegneria industriale. Il messaggio di cordoglio dell’ateneo va ad aggiungersi ai numerosi ricordi che chi ha avuto modo di conoscerlo sta lasciando sui social in questi giorni. Anche la società di Beach Volley Masterball Academy ha dedicato un messaggio di saluto al giovane pallavolista: “Siamo dilaniati dal dolore. Non riusciamo a dire molto in questo momento, ancora siamo increduli. Christian Blandini è scomparso ieri sera, lui, che ci inondava sempre della sua simpatia, dolcezza e ironia. Un atleta dedito allo sport, puntuale ed educato. Una parte della nostra famiglia ci lascia, ma solo simbolicamente, perché ti porteremo SEMPRE CON NOI. Tutta la Masterball Academy si stringe attorno al dolore della famiglia Blandini. Ciao Chri, buon viaggio amico…”. I funerali si terranno oggi, presso la chiesa San Vito di Mascalucia. LEGGI TUTTO

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    Lutto nella pallavolo italiana per la scomparsa di Matilde Falco

    Di Redazione Un grave lutto ha colpito nei giorni scorsi il mondo della Federazione Italiana Pallavolo: a causa di una malattia si è spenta Matilde Falco, dirigente di lungo corso e presidente del Comitato Territoriale Liguria Ponente. La sua figura è stata ricordata dal presidente Giuseppe Manfredi, dai vicepresidenti Adriano Bilato e Luciano Cecchi, dal segretario generale Alberto Rabiti e da tutto il Consiglio Federale. Le condoglianze sono arrivate anche da numerose società liguri e non solo: “Non ci resta che dire un enorme grazie – scrive l’Asd Celle Varazze Volley – grazie Matilde per essere stata un punto di riferimento per tanti dirigenti, per i giovani allenatori che hanno mosso i primi passi seguendo i corsi. E grazie per aver reso possibili e seguito con passione le attività di generazioni dopo generazioni di giovani pallavoliste e pallavolisti“. La redazione di Volley NEWS si unisce nel dolore a familiari e amici. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO