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    Paola Egonu: dal podio europeo ai banchi di Amici di Maria De Filippi

    Di Redazione È stata una domenica tra i banchi di scuola l’ultima trascorsa da Paola Egonu. Insieme a tanti altri campioni dello sport di ieri e di oggi, tra cui Roberto Baggio, Flavia Pennetta, Filippo Magnini e Martin Castrogiovanni; oltre a personaggi dello spettacolo del calibro di Linus, Gerry Scotti e Nino Frassica (solo per citarne alcuni), la medaglia d’oro ed MVP degli ultimi Europei femminili ha fatto parte per un giorno della classe di “Amici“, il talent show di Canale 5 giunto alla sua ventunesima edizione.Per la prima puntata di questo nuovo “anno scolastico”, la padrona di casa Maria De Filippi ha scelto di puntare sullo sport per mandare un messaggio legato alla realizzazione dei sogni, ovvero dimostrare che nulla è impossibile. E così, chiamati uno alla volta, i campioni e i personaggi del mondo dello spettacolo hanno raccontato i loro sogni di bambini o il modo in cui hanno superato le loro difficoltà per raggiungere una vittoria, un traguardo o la celebrità. Per motivi di palinsesto, la puntata d’apertura di Amici 2021 non si è conclusa domenica, ma ha avuto una coda anche nell’appuntamento del lunedì, ed è qui che Egonu ha raggiunto il centro del palco con tutta la sua imponenza fisica, che ha generato non poco imbarazzo in studio. E in effetti vederla di fianco alla conduttrice, che pur non è di bassa statura, ha fatto un certo effetto. Sciolto il ghiaccio, l’attenzione e le emozioni si sono spostate su un filmato dedicato al “sogno” che Paola aveva da bambina: quello di giocare a pallavolo come “Mila e Shiro”, i personaggi del celebre manga giapponese. foto CEV Scorrono le foto simbolo di una carriera relativamente breve, vista l’età, eppure già costellata di tanti successi: dall’esordio da professionista a 15 anni a oggi, che di anni ne ancora 22 ed è già considerata la più forte al mondo nel suo ruolo. La clip si chiude poi con una sua citazione: “Nel mio futuro vorrei sempre ricordarmi da dove sono partita e quali sono le mie battaglie“. Paola Egonu sorride, ma non è imbarazzo, bensì fierezza mista a consapevolezza. Dopo le sfide di ballo (a contendersi il “suo” banco ci sono infatti tre aspiranti ballerini), arriva il momento dei saluti per la pantera dell’Imoco: “Non dimenticate mai la ragione per cui siete su quei banchi e continuate ad inseguire i vostri sogni, sempre” sono le parole che Egonu rivolge ai ragazzi prima di salutarli e lasciare lo studio tra gli applausi. Un altro messaggio, poi, lo posta direttamente sui suoi canali social, ma questa volta racchiude tutte le emozioni legate a questa sua partecipazione televisiva: “La prima volta da Maria non si scorda mai” scrive. Tantissimi i commenti, tutti positivi, come quello di Giulia Pisani, ex giocatrice ed oggi commentatrice per la Rai (“No vabbè!!! Invidia pura Paoletta!!! Sei grande“) o dei tanti fan felici di vedere che la pallavolo, e i pallavolisti, stanno conquistando sempre più spazio in tv. D’altronde si sa, le vittorie sono un volano importante per tutto il movimento, soprattutto ora che la pandemia ha messo in seria difficoltà molte società grandi e piccole, ma allo stesso tempo c’è un enorme bisogno di campioni da prendere a modello. Campioni e campionesse come Paola Egonu. LEGGI TUTTO

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    La Rizzotti Design allo Sport City Day. Chiappafreddo: “Catania sarà il nostro settimo uomo”

    Di Redazione Sorrisi e grande entusiasmo a Piazza Università a Catania per l’evento Sport City Day, manifestazione organizzata dalla Fondazione Sport City col patrocinio del comune etneo, CONI, CIP, Sport e Salute e Istituto per il Credito Sportivo che ha visto protagoniste le atlete della Rizzotti Design Pallavolo Sicilia Catania in una soleggiata mattina di sport, divertimento e attività giovanile. Negli spazi predisposti all’attività sostenibile all’aperto le atlete etnee hanno regalato attimi di grande divertimento alle tante piccole atlete presenti. Non sono mancati selfie e interviste per i protagonisti della stagione 2021/22, prossima al via fra tre settimane. Un entusiasmo che ha consentito alla città di Catania di abbracciare la formazione biancorossazzurra e svelarsi prima dell’esordio in Serie A2: “Questo evento sottolinea il desiderio di fare sport e il nostro sogno di riportare la pallavolo di livello a Catania – sottolinea entusiasta il presidente Antonio Bonaccorso – per Pallavolo Sicilia la Serie A2 è un evento epocale, un progetto che desideriamo far crescere per dare evidenza al movimento siciliano. Catania? A livello pallavolistico è una piazza importante, mi auguro che la piazza ci sostenga e venga a fare il tifo per noi” Non poteva mancare l’head coach Rizzotti Design Mauro Chiappafreddo: “Sono molto contento di partecipare a quest’evento perché comunque c’era tanta energia positiva, giovani immersi all’interno di una piazza così bella nell’atmosfera id sport dopo tanto tempo chiusini casa, poi in concomitanza di Roma. Sono soddisfatto di come fisicamente e tecnicamente stanno lavorando le ragazze, stiamo alternando i carichi e gestendo parte fisica, i due allenamenti congiunti. Catania Città? Mi auguro sia il nostro settimo uomo in campo” Dalla Catania che si mostra epicentro di sport sostenibile a Greta Catania, volto nuovo e ritorno romantico della campagna acquisti etnea che torna nella città che l’ha lanciata e sogna di vedere il suo talento: “Sono tanto felice, tornare a casa per me è un sollievo, sono stata accolta benissimo e mi sento a casa, è un emozione bellissima. Vedere i bambini che si divertono è veramente bello, ciò che auguro è giocare divertendosi, è il segreto per ottenere bei risultati e coltivare la passione”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Massimo Righi al Forum Gazzetta: “Perdite pesanti, i Club pensano a una class action”

    Di Redazione Il presidente della Lega Pallavolo Serie A Massimo Righi è stato invitato dalla Gazzetta dello Sport a un Forum insieme a tutti i vertici di volley e basket. Con lui il presidente della Federazione Basket Gianni Petrucci, il presidente delle Lega Basket Umberto Gandini, il vicepresidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile Giuseppe Pirola, il presidente della Lega Nazionale Pallacanestro Pietro Basciano, la consigliera della Lega Basket Femminile Edvige Cavallini mentre il presidente della federazione Italiana Pallavolo Giuseppe Manfredi ha partecipato online. Tema dell’incontro, i problemi dei due sport indoor di vertice in Italia, a fronte della limitata riapertura dei palasport. Massimo Righi ha presentato alla tavola rotonda l’enorme difficoltà dei Club della Serie A di fronte all’apertura di soli 35% dei posti: “Il nostro sport vive di ticketing e sponsorizzazioni. Abbiamo avuto perdite pesanti: 28 milioni tra sponsor e mancati incassi, più 1 milione e mezzo di spese sanitarie. Ci sono società esasperate che stanno pensando anche ad una Class Action. Le Società sono state costrette a ridurre drasticamente gli investimenti sui settori giovanili, con le pesanti conseguenze che questo determinerà, in particolare sulla saluta e sulla qualità dei futuri giocatori”. (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Santarelli e Grbic al Centro Pavesi per il Workshop Allenatori

    Di Redazione Tutto pronto al Centro Pavesi di Milano per un nuovo appuntamento del Workshop per Allenatori di Pallavolo organizzata come ogni anno dalla Fipav Lombardia. Quella di domenica 19 settembre sarà un’edizione “storica“, per usare le parole del moderatore Lorenzo Dallari: per la prima volta, infatti, saranno presenti i due allenatori campioni d’Europa per club in carica, Daniele Santarelli e Nikola Grbic, che hanno conquistato la Champions League nelle Super Finals di Verona alla guida di Imoco Volley Conegliano e Zaksa Kedzierzyn-Kozle. Il corso ha già fatto registrare il tutto esaurito: 250 i tecnici presenti, il massimo possibile nel rispetto delle norme vigenti. Le lezioni non saranno soltanto teoriche: sono previste anche dimostrazioni pratiche degli esercizi proposti, oltre al consueto confronto finale tra relatori e partecipanti. “Chi parteciperà – sottolinea Dallari – avrà l’occasione di ascoltare e vedere due modi differenti di allenare, due allenatori che per arrivare al vertice hanno seguito strade diverse ma ugualmente valide“.  Il programma prevede l’apertura degli accrediti alle 13 e, dalle 14, la relazione di Santarelli su “Il lavoro analitico nel sistema allenamento“, seguita dalla sessione di domande e risposte. Alle 17 l’intervento di Grbic su “La fase di side out” e intorno alle 19.30 le conclusioni. Tutti i partecipanti dovranno presentare il Green Pass per accedere. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lucchetta provoca alla vigilia della semifinale: “Chi la guarda su DAZN è un serbo”

    Di Redazione Giornate di grandi sfide ai Campionati Europei maschili, e non solo in campo: sui social network si sviluppa anche la contesa tra le due emittenti che hanno acquistato i diritti di trasmissione della manifestazione, RaiSport per la tv e DAZN per lo streaming. A lanciare la provocazione via Instagram è il commentatore tecnico Rai Andrea Lucchetta che, in un lungo post di presentazione della semifinale di domani tra Italia e Serbia, indirizza parole al veleno alla piattaforma rivale, con tanto di emoticon esplicative: “Chi la guarda su Dannazzione (dzn) un serbo è, un serbo è! Oltre a buttare Euro“. Una provocazione a cui l’ex Fenomeno della nazionale azzurra non è nuovo: già nei giorni scorsi Lucchetta si è reso protagonista di alcune scaramucce sul web. Ha fatto discutere, in particolare, la cronaca live in cui “Lucky” ha salutato con palese soddisfazione e toni molto severi l’eliminazione della Francia, una partita non trasmessa dalla Rai a causa dello sciopero dei giornalisti. (fonte: Instagram Andrea Lucchetta) LEGGI TUTTO

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    “Storie di sport in rosa”, all’e-work arena con Leonardi e Bosetti

    Di Redazione Una serata speciale per riaprire la e-work arena di Busto Arsizio al pubblico, una serata per parlare di sport al femminile in maniera raffinata: giovedì 23 settembre alle 20.45 andrà in scena nel palazzetto di viale Gabardi l’evento “Storie di sport in rosa“, presentato dal giornalista Roberto Bof che avrà il piacere di condividere parole, emozioni, ricordi, speranze, racconti insieme a quattro ospiti di assoluto livello: le pallavoliste Giulia Leonardi e Lucia Bosetti, la cestista Simona Ballardini e la nuotatrice paralimpica Martina Rabbolini. La serata è organizzata dal Comune di Busto Arsizio nell’ambito delle iniziative legate alla prima edizione della gara ciclistica della “Tre Valli Varesine Women e-work“, un evento sportivo molto atteso che la Società Ciclistica Alfredo Binda manderà in scena il 5 ottobre da Busto Arsizio a Varese, prima della gara professionistica maschile. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Massimo Colaci, da Ugento all’azzurro: “Al Sud servono strutture e risorse”

    Di Agnese Valenti Dopo una pausa estiva, Volley NEWS torna a parlare di personaggi, storie, opportunità e problemi della pallavolo con il ciclo di interviste “Storie dal Sud“. E lo fa con quello che forse è il giocatore più rappresentativo del Mezzogiorno nell’ultimo decennio: il libero Massimo Colaci, salentino doc. Oltre a un palmares invidiabile con 4 scudetti, 4 Coppe Italia, 5 Supercoppe Italiane, una Champions League e un Mondiale per Club, “Max” vanta una lunga e fortunata carriera in nazionale, culminata nell’argento a Rio 2016 e terminata solo qualche settimana fa, dopo le Olimpiadi di Tokyo. E, naturalmente, una storia ancora tutta da scrivere con la Sir Safety Conad Perugia. La carriera di Colaci è iniziata nella sua città di origine, con la Pallavolo Falchi Ugento, per poi proseguire a Corigliano; nel 2008 il primo trasferimento a Nord con Verona, prima delle esperienze a Trento e Perugia. Ecco la sua intervista in esclusiva per Volley NEWS. Foto Sir Safety Perugia Quali pensa siano i problemi principali dello sviluppo della pallavolo al Sud? Crede che il panorama pallavolistico meridionale, ed in particolare pugliese, sia cambiato negli ultimi 15-20 anni? “Ho iniziato a giocare quando avevo 10 anni, sempre ad Ugento, ero veramente piccolino. Poi ho girato un po’, tra Conegliano, Verona, Trento e Perugia. Fino a qualche anno fa, in Puglia c’erano tantissime squadre tra Superlega e Serie A2: Molfetta, Taranto che va e viene, Castellana Grotte. Negli anni ’80 abbiamo avuto la Serie A anche a Ugento. Il problema è che le risorse, come al solito, sono un po’ limitate. Ad alti livelli, ci possiamo girare intorno quanto vogliamo, occorrono le risorse economiche: c’è poca gente che ha voglia di investire nella pallavolo, anche perché non c’è un grandissimo ritorno. Allora, o sei fortunato ed hai un presidente che magari ha delle disponibilità economiche e crea una struttura adeguata ed organizzata, oppure è difficile andare in giro a raccattare sponsor, soprattutto in questi ultimi due anni. Ma anche se andiamo indietro di qualche anno, il discorso cambia poco. Mancano le strutture: purtroppo, i luoghi in cui ci sono degli impianti adeguati sono pochi. Io ho avuto la fortuna di vedere tante realtà: Trento, ad esempio, sotto questo punto di vista è qualcosa di eccezionale. Anche i ragazzi di 12-14 anni venivano messi nelle migliori condizioni possibili, quasi come giocatori di Serie A“. Foto Federazione Italiana Pallavolo Lei pensa che manchi l’appoggio politico che hanno altri sport, primo tra tutti il calcio? “Questo sicuramente! Si è visto durante il lockdown: noi siamo stati fermati immediatamente. Nessuno voleva prendersi responsabilità, nessuno voleva aspettare. Mentre invece per il calcio hanno aspettato ed in qualche modo si è arrivati alla fine. È evidente come i vari sport siano stati trattati in maniera diversa. Però ovviamente non è solo colpa del politico o della politica in generale: probabilmente anche noi, che facciamo parte di questo mondo, dovremmo fare di più e meglio“. La squadra in cui è rimasto per più tempo è stata la Trentino Volley, che vanta uno dei vivai più “produttivi” d’Italia. Cosa pensa manchi alle squadre del Sud per riuscire a realizzare un settore giovanile così influente ed importante? “Non c’è la voglia di investire veramente nei giovani. Ad Ugento, per esempio, non c’è più la squadra di Serie A come un tempo, ma vedo che c’è comunque tanta voglia ed inventiva; tanti miei amici fanno di tutto per aiutare e far giocare questi ragazzini. Però si arriva fino a un certo punto: più di quello non si riesce a fare. A Trento era qualcosa di incredibile: non solo per gli sforzi della società, c’erano aiuti anche dalla Provincia e dalla Regione. Al Sud, io parlo soprattutto della Puglia, non so quanto interesse ci sia di aiutare questi ragazzi. Eppure da noi la pallavolo è sempre stata seguitissima: quando abbiamo giocato con la nazionale, abbiamo trovato palazzetti strapieni e grande calore. Basterebbe poco – anche se non è poco, in realtà – per cercare di ricreare quell’entusiasmo“. Foto Sir Safety Perugia Lei è uno dei giocatori meridionali più rappresentativi della nazionale italiana. Pensa che i risultati ottenuti negli anni, come l’argento a Rio, abbiano stimolato i giovani del Sud ad avvicinarsi alla pallavolo? “Quando la nazionale ottiene dei risultati importanti aumenta sempre il seguito. Purtroppo, noi in questi anni non abbiamo mai vinto, mentre la femminile è tornata a farlo ultimamente. Certo, una medaglia d’oro avrebbe sicuramente fatto avvicinare molta più gente, molti più giovani. Speravamo di finire un po’ meglio queste ultime Olimpiadi: poi però arrivi lì e te la giochi, e purtroppo non è andata benissimo. Anche nel 2016 l’argento olimpico non è stato sfruttato nel migliore dei modi: non si è parlato tanto di quella medaglia, potevamo sfruttarla meglio, avere più visibilità. A parte il primissimo periodo, dopo i primi due-tre mesi non se ne parlava più. Io capisco che non si debba restare ancorati al passato ma guardare al futuro, però quei risultati lì bisogna sfruttarli meglio: con i social, con la pubblicità. Insomma, in qualche modo“. Le ultime qualificazioni olimpiche, sia femminili che maschili, si sono svolte in due città meridionali, Catania e Bari. Questi importanti eventi internazionali e la calorosa partecipazione del pubblico possono incoraggiare gli imprenditori ad investire in progetti durevoli e solidi al Sud? “Lo spero. In quel palazzetto a Bari ci ho giocato anche in campionato, ma in quel caso era completamente vuoto: c’è tanta differenza! È chiaro, la nazionale porta entusiasmo. È stato molto bravo anche l’attuale presidente Manfredi, che ha contribuito alla nazionale e anche la finale di Coppa Italia: è stato uno spettacolo. Il problema è che nelle grandi città c’è quasi sempre una squadra di calcio, e spesso gli interessi vanno lì. Questo perché con il calcio c’è un ritorno: ci sono i diritti televisivi, i vari sponsor sono più interessati. Bisognerebbe rivoluzionare un po’ tutto, fare in modo che anche gli sponsor abbiano il loro ritorno. Noi parliamo ancora di palazzetti al 35% di capienza, mentre abbiamo visto stadi e palazzetti all’estero strapieni: è chiaro che tutto perde un po’ di appeal“. LE PUNTATE PRECEDENTI:1. La questione meridionale nel volley: perché manca il Sud ad alti livelli?2. Filippo Maria Callipo: “Sacrificio e costanza, le chiavi del successo di Vibo”3. Carlo Parisi: “Al volley del Sud mancano cultura e capacità dirigenziale”4. Giuseppe Guarracino e il network Volley Lab: “Al Sud servono buoni esempi”5. Vincenzo Di Pinto: “Il Mezzogiorno deve crescere nella capacità di fare sistema”6. Valeria Caracuta e il volley al Sud: “Difficoltà doppie, ma si può fare” LEGGI TUTTO

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    Francesca Piccinini tra gli ospiti del Festival dello Sport di Trento

    Di Redazione Ci sarà anche la “Divina” Francesca Piccinini tra gli ospiti del Festival dello Sport, l’annuale evento organizzato da La Gazzetta dello Sport che anche quest’anno si terrà a Trento, dal 7 al 10 ottobre. L’ex schiacciatrice azzurra sarà protagonista di un incontro dal titolo “Francesca Piccinini – The Queen“, in programma sabato 9 ottobre alle 12.30 presso il Palazzo della Regione Autonoma Trentino Alto Adige; facile immaginare che si parlerà anche del suo nuovo ruolo dirigenziale alla Unet E-Work Busto Arsizio che sarà annunciato la prossima settimana. Piccinini è, almeno per ora, l’unica rappresentante del volley in un calendario in continuo aggiornamento, che prevede decine di incontri in una serie di sedi cittadine. La capienza delle sale è limitata e l’accesso sarà consentito solo su prenotazione e dietro presentazione del Green Pass; l’evento potrà però essere seguito anche in diretta streaming. (fonte: Festival dello Sport) LEGGI TUTTO