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    Luca Vettori: “Ammirazione e gratitudine per chi racconta la guerra in Ucraina”

    Di Redazione Anche Luca Vettori, come tanti protagonisti della pallavolo italiana e internazionale, ha scelto i social network per esprimere il suo pensiero sulla guerra in Ucraina. Lo ha fatto, come di consueto per l’opposto azzurro, in una chiave particolare, dedicando un omaggio a giornalisti e fotografi che stanno rischiando la propria vita per portare in tutto il mondo le informazioni sul conflitto. “Parecchi anni fa, durante un servizio per Sport Week – racconta Vettori – ho incontrato un fotografo che allora aveva circa la mia età. Trent’anni. Si chiamava Andrea Rocchelli. Andy. In quegli anni stava formando un collettivo di fotografi e di artisti dell’immagine, Cesura, che ho poi seguito tra i loro prodotti editoriali, fanzine autostampate prima e poi reportage premiati, un po’ sognando un giorno di infilarmi in quell’ambiente dallo sguardo nitido, interrogativo, dalla visione acuta della storia e dell’umano. Quel ragazzo, Andy, con cui ho passato una mattina tra la biblioteca e il palazzaetto di Piacenza (sono sue le foto allegate) non posso certo dire di averlo conosciuto. Ma ricordo che ne avevo ammirato la postura e la semplicità con cui si era rapportato con me. Fotografo o atleta: che importa? In fondo due ragazzi, due coetanei. In un’altra vita, con una storia completamente diversa, quel ragazzo potevo essere io. Perché forse da piccolo ho sognato più intensamente di diventare un fotografo che un pallavolista. Quel ragazzo, durante un reportage di guerra è rimasto ucciso da un colpo di mortaio in Donbass nel 2014. È a lui, oltre al popolo ucraino, che penso in questi giorni, e a tutti coloro che stanno provando a raccontare questa e altre disgraziate guerre, mettendo a rischio concreto la propria vita pur di mostrare la realtà di ciò che indelebilmente accade nelle immagini, nelle parole, nei volti nelle strade, alle persone che si trovano in Ucraina. Non voglio dare per scontato ciò che leggo e ciò che trovo on line, risvegliandomi assetato di notizie con l’apprensione che qualcosa di mai vissuto stia accadendo. Qualcuno, facendo il proprio lavoro, smette di essere il ragazzo che sarei potuto essere per diventare qualcosa di molto altro, qualcosa che oltrepassa lo sport la quotidianità le notizie e la singola storia. Qualcuno in questi giorni (e in molti moltissimi altri) sceglie il racconto della giustizia, dell’ingiustizia e dell’umanità e lo fa per me, per la storia, e per il popolo ucraino. È in questo dovere morale che qualcuno trova il proprio scopo. E ammirazione e gratitudine, oggi, sono per gli Andy che si trovano in quei dannati e impensabili laggiù, a testimoniare per noi“. (fonte: Facebook Luca Vettori) LEGGI TUTTO

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    Consorzio Vero Volley e Global Thinking Foundation: progetti formativi per giovani atleti

    Di Redazione Il Consorzio Vero Volley e Global Thinking Foundation sono lieti di annunciare l’inizio di una partnership che vedrà le due realtà lavorare fianco a fianco per proporre progetti formativi ai giovani atleti della struttura di Monza. Il Consorzio è una realtà di riferimento nella pallavolo nazionale ed europea, con più di mille tesserati di cui la maggior parte appartenente al settore giovanile, e Global Thinking è una Fondazione no profit di respiro internazionale, nata nel 2016 con l’obiettivo di diffondere l’alfabetizzazione finanziaria per prevenire la violenza di genere, rivolta principalmente alle fasce più vulnerabili della società. Educazione e sport, infatti, rappresentano un connubio perfetto per acquisire un insieme di valori importanti per la propria crescita personale e collettiva, e per porre le basi di una società consapevole basata sull’assioma che la lotta alle discriminazioni ed alla violenza è una priorità di tutti e non soltanto delle donne. Anche per questo, attraverso la formazione dei giovani in ambito sportivo, si possono promuovere i valori dell’uguaglianza, del rispetto reciproco e della non violenza nelle relazioni interpersonali, che faranno la differenza nelle generazioni di domani. In questo contesto si colloca l’attività di Global Thinking Foundation per Vero Volley: l’educazione finanziaria, digitale e civile come chiave per essere liberi e indipendenti. Queste tematiche, strettamente correlate al diritto, all’autodeterminazione, alla sicurezza personale e ad una sensibilizzazione sulla violenza fondata sul genere, saranno al centro della proposta formativa rivolta, inizialmente, alle ragazze e ai ragazzi delle categorie Under 16 e Under 18 delle squadre del settore giovanile di Vero Volley di Monza, con la prospettiva di ampliare l’offerta ad altri territori in cui il Consorzio è attivo. Verranno organizzati 4 incontri, ognuno della durata di un’ora, per ciascuna categoria, che toccheranno le tematiche dei “Pagamenti digitali ed il rapporto delle giovani generazioni con il denaro”, la “Cybersecurity & Social”, “Agenda 2030 e Cenni di Finanza Sostenibile” e, infine, “Libere di… Vivere”, un appuntamento su donne, diritti e ripresa per una piena inclusione sociale. “Gli incontri si inseriscono in pieno nella filosofia del Consorzio di rappresentare un valore aggiunto per i propri tesserati – sottolinea Valentina Centenero, direttore sportivo del settore giovanile di Vero Volley –. L’idea di proporre degli appuntamenti di formazione con specialisti di eccellenza come Global Thinking Foundation ci permette di arricchire le competenze e la preparazione dei nostri ragazzi anche in settori apparentemente non collegati direttamente alla performance e all’esperienza sportiva, con la consapevolezza, però, che puntare sullo sviluppo dei giovani nel loro complesso e come indicato anche nelle linee guida dalla Comunità Europea permette di far crescere persone migliori, oltre che atleti più forti”. Anche Claudia Segre, Presidente e Fondatrice di Global Thinking Foundation evidenzia l’importanza di questa tipologia di appuntamenti e la centralità dello sport come un’autentica “scuola di vita” per formare le abilità dei giovani, ed aggiunge: “Uno degli aspetti più importanti della prevenzione alla violenza di genere sta nella formazione e, quindi, nella proposizione di modelli fondamentali che vedano oltre gli stereotipi legati ai ruoli di genere. Confrontarsi fin da subito con le nuove generazioni su questi temi ci permetterà di fare di questi sportivi dei cittadini rispettosi e democratici”. Il primo appuntamento si terrà nel pomeriggio di venerdì 25 febbraio presso la sala Stampa dell’Arena di Monza. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Dipartimento per lo Sport precisa: palazzetti al 60% in tutte le regioni

    Di Redazione Il Dipartimento per lo Sport del Governo ha precisato che le nuove regole sulla capienza degli impianti sportivi all’aperto e al chiuso, introdotte con la legge n.11/2022, si applicano sull’intero territorio nazionale a prescindere dalla colorazione della zona. In tutte le regioni d’Italia, quindi, sarà possibile fin da oggi aprire l’accesso ai palazzetti a un numero di spettatori pari al 60% della capienza massima. (fonte: La Presse) LEGGI TUTTO

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    La capienza massima dei palazzetti torna da subito al 60% (in zona bianca)

    Di Redazione Si allargano le maglie delle restrizioni per il pubblico nei palazzetti italiani: già da oggi, sabato 19 febbraio, entra in vigore la legge n.11/2002 che modifica i precedenti decreti sull’emergenza Covid, reintroducendo i limiti massimi del 60% della capienza per gli impianti al chiuso e del 75% per quelli all’aperto (in precedenza erano fissati al 35% e al 50%). Il provvedimento vale, però, solo per le regioni in zona bianca: al momento soltanto Basilicata e Umbria, ma dalla prossima settimana potrebbero aggiungersene altre. Restano validi l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 all’interno dei palazzetti e il divieto di consumare cibi e bevande. Quest’ultimo potrebbe essere revocato già a partire dal 10 marzo, secondo quanto dichiarato dalla sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali, che ha espresso soddisfazione per il nuovo provvedimento e fiducia per il futuro: “Nell’ottica della fine dello stato di emergenza e del calo della curva epidemiologica torneremo sicuramente ad avere una capienza totale sia per gli impianti all’aperto che al chiuso“. (fonte: Governo.it) LEGGI TUTTO

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    Torna su Radio BustoLive l’appuntamento con SoloVolley

    Di Redazione Dopo qualche settimana di assenza per cause di “forza maggiore”, SoloVolley riprende le trasmissioni: il magazine di Radio BustoLive dedicato al mondo della pallavolo tornerà in onda stasera, venerdì 18 febbraio, a partire dalle 20.30. Sarà una puntata “a tema libero”, che spazierà dal volley della provincia di Varese a quello internazionale, passando per l’analisi dei principali campionati e dei temi della settimana. Nel corso del programma, condotto come sempre da Samuele Ferretti, Marco Colombo e Annalisa Gibin, non mancherà l’appuntamento con la consueta rubrica “100 secondi di volley” a cura del caporedattore di Volley NEWS, Eugenio Peralta. SoloVolley può essere seguita in diretta streaming sul sito www.bustolive.it, sulla pagina Facebook, sul canale YouTube della radio, sulla skill di Alexa dedicata o sulla App gratuita per iOS e Android. Per interagire con la diretta è possibile inviare un messaggio Whatsapp al numero 347-3862105. LEGGI TUTTO

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    A Roma il corso per giornalisti della Fipav, presenti Mazzanti e De Giorgi

    Di Redazione Si terrà l’8 marzo a Roma un corso per giornalisti dal titolo “Sport e valori: il Volley e chi lo racconta”; il corso, che avrà validità ai fini della formazione professionale continua dei giornalisti, sarà organizzato dalla Federazione Italiana Pallavolo in collaborazione con l’USSI Roma e con l’Ordine dei Giornalisti del Lazio.Relatori di giornata saranno i due Commissari Tecnici delle Nazionali vincitrici del titolo continentale Davide Mazzanti e Ferdinando De Giorgi; moderatore del corso sarà Jacopo Volpi, Presidente USSI Roma.Con loro note firme del giornalismo nazionale quali: Guido D’Ubaldo, Presidente Odg Lazio; Gianfranco Coppola, Presidente nazionale USSI; Simona Rolandi, Rai Sport; Gian Luca Pasini, Gazzetta dello Sport; Gianni Merlo, Presidente Aips-Associazione Internazionale Stampa Sportiva. Tra coloro che interverranno anche Roberto Ghiretti, Presidente SG Plus e docente MasterSport Il corso è già presente sulla nuova piattaforma della Formazione Professionale continua. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Verso il riconoscimento dello sport in Costituzione: individuato un testo base

    Di Redazione Presto anche lo sport potrebbe avere il suo riconoscimento ufficiale nella Costituzione italiana: lo ha anticipato ieri Dario Parrini, presidente della Commissione Affari Istituzionali del Senato. “La Commissione – ha scritto su Facebook il senatore del PD – ha individuato oggi un testo-base che, attraverso una modifica dell’articolo 33 della nostra Carta, garantisce un riconoscimento costituzionale al valore dello sport in termini educativi, sociali e di promozione del benessere psicofisico“. “Ci sono le condizioni – assicura Parrini – affinché il provvedimento prosegua con celerità il proprio percorso parlamentare così da rispondere positivamente a una richiesta che il mondo dello sport ha avanzato in modo corale e con grande forza. In particolare in un momento come l’attuale, che vede numerose realtà sportive di base fronteggiare pesanti difficoltà causate della pandemia e dai rincari energetici, un’iniziativa del genere risulta importante non soltanto sul piano simbolico. Riafferma nella maniera più solenne l’essenziale principio che lo sport deve essere per tutti in tutte le parti del Paese“. L’iniziativa per l’inserimento dello sport in Costituzione era stata portata avanti negli scorsi mesi dal movimento Cultura Italiae, creato da Fabrizio Pagliara e dall’ex CT della nazionale Mauro Berruto, e supportato anche dalla Federazione Italiana Pallavolo e dalle due Leghe. Nel maggio 2021 il movimento aveva lanciato una raccolta firme per caldeggiare il progetto, oltre a presentare alcune proposte alle due Camere. “Ho letto con estremo interesse e soddisfazione – ha detto il presidente della Fipav Giuseppe Manfredi – le dichiarazioni dell’onorevole Dario Parrini. Sapere che è stato individuato un testo-base che, attraverso una modifica dell’articolo 33 della Carta, garantisca un riconoscimento costituzionale al valore dello sport è qualcosa di estremamente importante. Assieme alla Lega Pallavolo Serie A e alla Lega Pallavolo Serie A Femminile, abbiamo sposato la causa di Cultura e Sport Italiae sin dalla primissima ora e continueremo a seguire la vicenda con estremo interesse per il bene di tutto il movimento pallavolistico, ma più in generale per lo sport italiano“. (fonte: Facebook, comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lunghe attese per la visita medico-sportiva. Ipotesi open day, Bottaro: “Ci sono abbastanza medici?”

    Di Redazione Il 18 gennaio scorso, con la circolare del Ministero della Salute 3566, è stato approvato il Protocolo “Return to Play” della Federazione Medico Sportiva Italiana, per la ripresa dell’attività sportiva per gli atleti risultati positivi e guariti dal Covid-19. Sicuramente una buona notizia per tutti gli atleti, che possono infatti, se contagiati dal virus Covid-19, tornare ad allenarsi dopo 7 giorni dall’essere risultati negativi. Necessaria per il rientro in campo, però, è la visita medico-sportiva. Ed è qui che si pone un problema che riguarda atleti tanto di pallavolo quanto di tutte le altre discipline sportive che fanno fede a tale protocollo, come il calcio: le lunghe attese per poter fissare un appuntamento dal medico sportivo che, di fatto, annullano la possibilità di rientrare in palestra dopo appena una settimana. E proprio dal calcio, arriva quella che potrebbe essere una soluzione congeniale ai più: organizzare degli open day per le visite medico-sportive a cui i ragazzi possano accedere senza bisogno di appuntamento. Come riporta Il Corriere di Romagna-Ravenna, la proposta è stata avanzata da Alessandro Zauli, allenatore di calcio locale: “Possibilmente con un prezzo calmierato viste le tante difficoltà economiche delle famiglie. Sarebbe una maniera concreta di far vedere ai ragazzi che lo Stato una volta tanto si ricorda di loro” aggiunge. A commentare la proposta, per il mondo del volley, è il Dg ravennate Giorgio Bottaro che, sempre secondo la testata, dichiara: “Organizzare degli open day può essere una buona idea, ma bisogna vedere se ci sono abbastanza medici specialisti sul territorio. Comprendo però l’ansia di un giovane che desidera tornare al più presto a fare sport con i propri compagni”. Se la crisi pandemica prima e la capienza ridotta nei palazzetti poi, hanno allontanato il pubblico dal mondo sportivo, questa emergenza di mancanza di slot disponibili per le visite medico-sportive finisce per allontanare anche i giovani dallo sport praticato: “Chi si è allontanato deve recuperare entusiasmo perché lo sport dà benessere fisico e psicologico. Dobbiamo tornare a essere accattivanti” chiosa Bottaro. LEGGI TUTTO