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    Passione Volley – Nobiltà RossoBlu: “Lealtà e correttezza, i valori della pallavolo”

    Di Agnese Valenti Continua il nostro viaggio nel mondo delle tifoserie di volley, alla scoperta delle sensazioni, dei punti di vista e delle criticità di una componente fondamentale dello sport che amiamo. Questa volta torniamo nel settore femminile per conoscere un’altra realtà storica del tifo italiano, la Nobiltà RossoBlu, con il suo rappresentante Paolo Remondini, membro del gruppo da quasi trent’anni. Oltre a sostenere da sempre i colori di Bergamo, uno dei club più titolati d’Italia, la tifoseria organizzata della città orobica ha una caratteristica unica: a partire da quest’anno, con la nascita del nuovo Volley Bergamo 1991, è parte integrante della società con due suoi rappresentati (tra cui lo stesso Remondini) ed espone il proprio logo direttamente sulle maglie delle giocatrici, a conferma di un legame inscindibile. Che si è manifestato in tutta la sua potenza nel giorno dell’ultima partita di regular season contro Conegliano, quando atlete e membri dello staff hanno raggiunto i supporter in curva per festeggiare insieme la salvezza. Foto LVF/Rubin Come nasce la Nobiltà RossoBlu? “Tutto inizia nel 1993, quando la squadra era ancora agli esordi in Serie A2: un gruppo di ragazzi, chiaramente inizialmente poco numerosi, si è avvicinato a questa società che l’ha appassionato fin da subito. A Bergamo il calcio è lo ‘sport nazionale’, ma un po’ per gioco ci siamo avvicinati anche al volley, ed è nato l’amore che poi ha portato alla creazione ufficiale del gruppo. La scelta del nome è stata fatta per dare un segnale di lealtà e correttezza, e perché ci piaceva il nome ‘nobiltà’ associato ai nostri colori. In questi 29 anni ci sono stati ricambi generazionali, tante persone nuove, due epoche diverse. Il volley è cambiato tantissimo: noi abbiamo iniziato quando non c’era il rally-point system, che è arrivato dopo una decina d’anni. Le partite, allora, duravano dalle tre ore alle tre ore e mezza: dalle 18 si poteva finire alle 22.30! In ogni caso, siamo stati bravi e fortunati, perché 30 anni non sono una cosa da tutti i giorni, al di là della squadra vincente e dei trofei: il tempo passa e le persone cambiano, trovare il ricambio generazionale e l’entusiasmo non è semplice, soprattutto in una città che vive per il calcio. Però diciamo che siamo ancora qua! Abbiamo vissuto tutte le epoche della pallavolo a Bergamo: dal Volley Club Bergamo iniziale, con quattro scudetti, all’era Foppapedretti iniziata nel 2000, all’era Zanetti degli ultimi tre anni e infine a questa nuova realtà nata l’anno scorso“. Foto Nobiltà RossoBlu Com’è cambiato il rapporto con la squadra, ora che ne siete parte integrante? “Siamo sempre stati fautori dell’autonomia decisionale totale tra tifoseria e società, nel senso che c’è e c’è sempre stata collaborazione tra le parti, ma anche indipendenza: ciò vale anche per quest’anno, in cui due di noi sono entrati come soci fondatori della nuova società. Ci abbiamo sempre tenuto che il gruppo debba muoversi indipendentemente dalla società, anche a livello economico: non abbiamo mai voluto, e non vorremmo mai, produrre del materiale a spese degli sponsor, oppure organizzare dei pullman e farceli pagare. Secondo noi, la passione deve essere genuina e le due entità devono rimanere ‘separate’: ognuno deve fare il proprio percorso. Noi non mettiamo becco sulle questioni tecniche che vengono prese dalla società, così come la società, con cui comunque siamo sempre andati d’accordo, non ha mai messo parola nelle scelte della tifoseria“. Foto LVF/Rubin Ha citato termini come “lealtà” e “correttezza”: spesso il tifo della pallavolo è associato a queste parole. Pensa che sia un tipo di tifo diverso rispetto a quello degli altri sport? “Sicuramente lo è. Credo che chi si avvicini alla pallavolo, quantomeno nell’ultimo decennio, sia assolutamente cosciente di questa cosa: tutti sanno che l’atmosfera non è quella di altri sport, senza nulla togliere al basket e al calcio che sono due discipline che seguo personalmente, che mi piacciono e che mi appassionano. Negli ultimi anni si è fatta sempre più forte questa caratteristica del tifo del volley: 25 anni fa comunque la scaramuccia era quasi all’ordine del giorno, anche se il pubblico era molto meno numeroso, e anche 15 anni fa qualche attimo di tensione c’è stato tra tifoserie in alcuni palazzetti. Ormai, da circa un decennio, è un ambiente amichevole in qualsiasi palazzetto si vada“. Foto LVF/Rubin Come avete vissuto il periodo della pandemia e la lontananza dai palazzetti? “Molto male, è stato molto brutto, come credo per tutte le tifoserie e per tutto il resto del pubblico! Ci siamo accorti, viaggiando, che tutte le piazze in Italia, anche quelle con un ottimo seguito, hanno pagato in termini numerici la pandemia. Probabilmente la gente, abituata a non muoversi più e impaurita, soprattutto nei primi periodi, ha un po’ abbandonato i palazzetti. Ho visto questo comune denominatore in tutti i palazzetti dove siamo stati. Forse influisce anche il fatto, sempre legato al Covid, che il biglietto debba essere nominale: questo obbligo forse ha rallentato un po’ l’entusiasmo di andare in trasferta con la squadra. È stato anche così con il calcio: non eravamo abituati, ed è un cambio di mentalità che bisognerà inculcare nella testa delle persone, ci vorrà un po’ di tempo. Speriamo che con la fine della pandemia si ritorni al classico biglietto preso mezz’ora prima della partita al botteghino. Il 70% del pubblico che va al palazzetto compra il biglietto il giorno stesso della partita, mentre solo il 30% lo compra online in precedenza, per non parlare dell’abbonamento. Questo ha un po’ frenato il pubblico nei palazzetti, a mio modo di vedere. O si cambia la mentalità abbastanza alla svelta, oppure si torna indietro. Poi, essendo abituati a ritrovarsi ogni due settimane al palazzetto e due volte al mese in trasferta, è chiaro che seguire in tv e da smartphone la partita non è stata sicuramente una cosa piacevole. Così come non fare più la comparsata all’allenamento post-lavoro, per vedere come va. È stato un cambio totale e radicale delle abitudini che, nel mio caso, coltivavo da 27 anni!“. Foto LVF/Rubin Lei crede che ci siano altre problematiche, non legate alla pandemia, che possano allontanare i tifosi dai palazzetti? “Quando ho iniziato, 27 anni fa, le partite si giocavano alle 17.30, ed era un buon orario, soprattutto per quelle piazze, come Bergamo, oppure come Firenze quando giocava al Mandela, in cui le persone andavano al palazzetto dopo essere uscite dallo stadio. Cambiando anche radicalmente l’orario del calcio, con tantissime partite in mille orari diversi, questa cosa perde valore. Credo che spostare la partita alle 18 sia stato pagato un po’ all’inizio, mentre ora le persone si sono adeguate. Poi ci sono le esigenze televisive: benissimo il sabato sera alle 20.30, anche perché ritengo che i due commentatori di Rai Sport siano davvero eccezionali e competenti! Forse è un problema maggiore quando si parla della diretta su Sky: è chiaro che la partita alle 19.30 della domenica sfavorisce soprattutto la tifoseria che si muove in trasferta, ma sono i dazi che si pagano quando si vince un Europeo: sono bei dazi! Si comincia ad accorgersi che c’è anche la pallavolo, con Sky che investe. Per il caro biglietti, lascio ancora un attimo in stand-by la situazione, in quanto capisco che con le limitazioni di capienza non si possano mantenere dei prezzi ultra-popolari. Il costo del palazzetto è identico: le partite si fanno, i collaboratori devono presenziare durante le partite, il servizio campo c’è, gli allenamenti si fanno, la macchina continua a muoversi, ma con una capienza fino a poco tempo fa al 60%. Costi uguali, introiti diminuiti della metà: speriamo che con il 100% di capienza introdotto all’inizio del mese, e soprattutto a partire dall’anno prossimo, si possa tornare ad un equilibrio che faccia il bene sia del tifoso che, chiaramente, della società“. Foto Nobiltà RossoBlu Concludo chiedendole di riepilogare qualche momento indimenticabile della sua vita da membro della Nobiltà RossoBlu. “Chiaramente siamo stati molto fortunati negli anni, perché siamo la tifoseria della squadra più storica, l’unica piazza rimasta da quando ho iniziato a seguire io il volley. Purtroppo di tutte le squadre storiche, penso ad esempio a Matera o Ravenna, siamo gli unici ancora in A!. Siamo stati fortunati anche a livello di vittorie: scegliere uno o due momenti belli è pressoché impossibile! Ovviamente, le vittorie a cui sono più legato sono quelle degli inizi: il primo scudetto a Modena nel 1995, la prima Champions League a Bergamo, i quattro scudetti di fila tra ’95 e ’99… Mi attirerò le antipatie degli amici del Baluardo (tifoseria di Novara, n.d.r.), ma quella finale a Novara, sotto due partite a zero e due set a zero, con match-point a ripetizione per loro, e vinta in rimonta è stata forse la Finale Scudetto più incredibile da quando ci sono i play off! Un ribaltone del genere non si era mai visto e non si è più visto, quella sicuramente è stata un’esperienza che si ricorderà ancora a lungo. È stato forse lo scudetto più bello, mentre il più inatteso direi quello del 2007, perché le altre squadre si erano molto rafforzate rispetto alla nostra. Circoscrivere è difficile: la Champions a Zurigo, la Champions a Cannes… chiedere quale è stata la più bella è come scegliere se vuoi più bene alla mamma o al papà!“. 1° PUNTATA – I Sirmaniaci2° PUNTATA – Amici delle Farfalle3° PUNTATA – Irriducibili Gialloblu (continua) LEGGI TUTTO

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    Convenzione AIP e Università San Raffaele di Roma nell’ottica Dual Career

    Di Redazione L’AIP comunica a tutti i suoi associati che, essendo parte integrante della Confederazione Italiana degli Sportivi (CIDS), ha la possibilità di usufruire di scontistiche con l’Università Telematica San Raffaele Roma. Giorgio De Togni, presidente AIP: “Uno degli obiettivi più importanti che ci siamo posti come associazione sin dall’inizio è quello di dare la possibilità agli atleti di portare avanti progetti di DUAL CAREER ed è con grande soddisfazione che annunciamo la collaborazione con l’Università Telematica San Raffaele che è una delle più prestigiose che offrono corsi di studi OnLine”. L’Università Telematica San Raffaele Roma, istituita con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dell’8 maggio 2006, è un Ateneo non statale, legalmente riconosciuto, che rilascia titoli di studio con valore legale in Italia e nell’Unione Europea. Si differenzia dalle Università tradizionali in quanto le lezioni sono erogate in modalità e-learning, attraverso l’utilizzo di internet e delle nuove tecnologie digitali, gli studenti possono pertanto accedere alla piattaforma didattica in qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo, abbattendo ogni vincolo spazio-temporale e offrendo in tal modo la fruizione del materiale didattico anche a coloro che per ragioni fisiche, geografiche o lavorative ne sarebbero esclusi.La lezione ex cathedra viene in sostanza sostituita da lezioni registrate e disponibili on line 24 ore su 24 e integrata con specifico materiale didattico: slides, materiale illustrativo, problemi e discussioni in linea. Per garantire inoltre un alto livello qualitativo le lezioni online sono integrate da attività seminariale e di laboratorio. Le prove finali relative ad ogni insegnamento sono da sostenersi in modalità frontale presso le sedi dell’Ateneo a Roma o Milano. Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare la pagina www.assopallavolisti.it/convenzioni. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gennari, Boldini e la passione comune per i libri. Quelli veri, ma consigliati sui social

    Di Redazione Cari vecchi libri, chi li legge più? Domanda lecita da qualche tempo a questa parte, che dovremmo porci forse un po’ tutti, al netto delle eccezioni che sono comunque tante, ma mai abbastanza. I tempi sono cambiati e tutto, o quasi, ormai si “legge” sullo schermo di uno smartphone, giornali compresi. Una volta, eppure neanche troppo tempo fa, sugli autobus, i tram e le metropolitane, si andava al lavoro, o a scuola, o all’università con un compagno di viaggio da leggere e sfogliare. Stesso dicasi per i lunghi viaggi. Oggi non più, ed è per questo che ci lascia quasi senza parole, in senso positivo, l’iniziativa di due giocatrici di Serie A1, compagne di squadra alla Vero Volley Monza, che hanno deciso di unire le forze, e gli interessi, per aprire una pagina Instagram (Libri al volo) dove parlare di libri, quelli che loro amano leggere durante le loro trasferte, in pullman o in treno, così come in aereo o in hotel. Stiamo parlando di Alessia Gennari e Jennifer Boldini. Ragazze giovani, di 30 e 23 anni, che amano leggere i cari vecchi libri e, in quanto native dell’era digitale, hanno pensato bene di “divulgare” e condividere questa loro passione sui social. Iniziativa lodevole, in barba a tutti i preconcetti che l’opinione comune ha della categoria degli sportivi. Anche se, come sa bene chi segue la pallavolo, il tasso di giocatrici e giocatori laureati in questo sport è altissimo. E non fanno eccezione neanche Gennari e Boldini: la prima è laureata in Beni Culturali (con 107/110) mentre la seconda sta portando a termine il suo corso di studi in Economia Aziendale presso l’Università degli studi di Torino. “Durante una delle tante trasferte in giro per il mondo – raccontano le due giocatrici in uno dei primi post pubblicati – ci è nata l’idea di aprire una pagina in cui parlare di libri, fedeli compagni delle nostre avventurose e movimentate vite. Libri letti, scambiati, comprati, consigliati, prestati e ritrovati. Ci piacerebbe condividere con voi i nostri gusti e creare un ambiente in cui vi sentiate liberi di esprimere le vostre opinioni, un salotto, come amiamo chiamarlo. Siete pronti a seguirci in questo viaggio?” Noi di Volley NEWS assolutamente sì. Brave ragazze! foto Vero Volley Monza LEGGI TUTTO

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    È scomparso Gianpaolo Freschi. Il ricordo e le condoglianze del Consorzio Vero Volley

    Di Redazione Lutto nel mondo della pallavolo: è venuto a mancare Gianpaolo Freschi. Di seguito il ricordo e le condoglianze della Vero Volley Monza, società con cui Freschi ha condiviso da protagonista tante avventure e successi. Gianpaolo Freschi era con noi già prima che il Consorzio stesso nascesse e diventasse quello che è oggi. E’ stato anche il direttore tecnico di Vero Volley e di Pro Victoria, l’allenatore della nostra prima squadra femminile all’inizio della sua scalata, quando ancora si era protagonisti in serie C e nei campionati regionali, uno scopritore di talenti, un insegnante di pallavolo e un autore di libri e manuali, un grande conoscitore del volley fin dal “mini” e dello sport e un punto di riferimento davvero per tutti. Ma non solo. Soprattutto, era un nostro amico e un uomo rispettato da tutti, non solo nella pallavolo, anche per la sua competenza, i modi gentili e la grande disponibilità. Ed era un coach che stava sul campo con le nostre giovanili e una passione… unica. “Giampi”, come lo chiamavamo tutti, questa mattina ci ha lasciato. Ci mancherà e non possiamo che unirci al cordoglio di tutto il mondo del volley, della sua famiglia e dei suoi cari, con il nostro presidente, Alessandra Marzari, tutte le nostre squadre, i dirigenti, collaboratori, tesserati, sostenitori e i suoi tanti amici, per porgere le nostre più sentite e sincere condoglianze. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Manuela Benelli e Samuele Papi candidati per la Hall of Fame 2022

    Di Redazione È stato annunciato oggi l’elenco dei candidati per l’induzione nell’ International Volleyball Hall of Fame 2022. Tra i 14 nomi, sono presenti anche due leggende già inserite nella Hall Of Fame della pallavolo italiana: Manuela Benelli e Samuele Papi. L’annuncio di chi entrerà a far parte nell’IVHOF sarà comunicato a maggio, mentre la cerimonia di premiazione è prevista sabato 22 ottobre 2022 e sarà trasmessa in diretta streaming per tutti coloro che non potrenno recarsi a Holyoke (Stati Uniti). Tutti i fan potranno votare i loro idoli da oggi fino a domenica 17 aprile al seguente link: www.volleyhall.org/class-of-2022-fan-vote.html.  (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Nel PNRR un contributo di 4 milioni per la costruzione di nuovi impianti

    Di Redazione C’è spazio anche per lo sport nel PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che gestisce i fondi erogati dall’Unione Europea in risposta alla crisi generata dalla pandemia. Tra i tanti obiettivi del progetto, c’è infatti anche quello di “incrementare l’inclusione e l’integrazione sociale attraverso la realizzazione o la rigenerazione di impianti sportivi che favoriscano il recupero di aree urbane“. A questo scopo sarà finanziata la realizzazione, da parte dei Comuni, di nuovi impianti sportivi o la rigenerazione di quelli esistenti, che siano di interesse delle Federazioni sportive, con un contributo di 4 milioni di euro. Per partecipare al bando dovrà essere presentata anche una dichiarazione di manifestazione di interesse da parte di una Federazione sportiva nazionale: ogni Federazione potrà rilasciarne soltanto una su tutto il territorio nazionale. La Federazione Italiana Pallavolo ha aperto la procedura per selezionare il progetto da “sponsorizzare”, che dovrà riguardare impianti in grado di ospitare manifestazioni pallavolistiche di alto livello: le richieste dei Comuni dovranno pervenire entro le 12 del 15 aprile all’indirizzo e-mail periferia@federvolley.it e potranno includere anche una nota del Comitato Territoriale o Regionale che attesti il prevalente utilizzo dell’impianto per la promozione e la pratica della pallavolo, oltre che le ragioni di opportunità e sostenibilità economica. La valutazione che sarà effettuata dalla Fipav si baserà su numerosi criteri, tra cui la collocazione geografica (e l’eventuale vicinanza ad altri impianti sportivi), la strategicità della zona di intervento, la possibilità di utilizzo gratuito della Fipav per almeno 30 giorni all’anno, il numero di posti disponibili, l’importo complessivo del progetto e il parere dei Comitati locali. Entro il 19 aprile sarà formalizzata la manifestazione d’interesse verso il progetto selezionato, dopodiché i Comuni avranno tempo fino al 22 aprile per presentare la domanda al Dipartimento dello Sport. Qualora il progetto ricevesse il contributo di 4 milioni e non venisse poi concluso nei tre anni successivi, il contributo assegnato dovrà essere restituito. (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

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    Atleti al tuo fianco e Arenbì Onlus: cimeli della pallavolo all’asta di beneficenza

    Di Redazione Atleti al tuo fianco e Arenbì Onlus sono due realtà che da anni lavorano insieme coinvolgendo il mondo dello sport in due settori ben precisi della solidarietà: il sostegno alle persone nella lotta contro il cancro e l’aiuto alle situazioni di difficoltà della vita, in ogni sua forma. Proprio con questi due obiettivi nella serata di oggi lunedì 4 aprile si completano 50 aste dibeneficenza con cimeli del mondo della pallavolo: maglie e abbigliamento della Nazionale, divise da gara, palloni autografati, zaini e borse che raccolgono 20 anni di storia del volley italiano con nomi che emozionano, come Serena Ortolani, Enrica Merlo, Giordano Mattera e Anna Danesi, e piazze storiche quali Modena, Villa Cortese e Macerata. Ciò che forse più conta sono però le destinazioni del ricavato: dalla consegna di kit di accoglienza per adolescenti oncologici all’ingresso in ospedale a Monza ai regali di cioccolato per il compleanno dei bambini del Policlinico di Modena, dal sostegno ad un orfanotrofio in Nicaragua alla distribuzione di un volume sulle cure palliative per chi si trova ad entrare in hospice: ognuno può scegliere di sostenere il progetto che più gli sta a cuore partecipando all’asta cui il cimelio in gioco è collegato. Tutti i cimeli sono disponibili sul canale Ebay di Arenbì Onlus fino a questa sera, affinché si possa unire la passione per lo sport che amiamo all’aiuto per le persone e famiglie che necessitano di costante vicinanza e sostegno. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Domenica solidale al Pala De André di Ravenna a sostegno dei profughi

    Di Redazione Consar RCM Ravenna e Olimpia Teodora, come le altre principali squadre cittadine, si schierano al fianco del Comitato di Ravenna del Csi per un’importante iniziativa di solidarietà rivolta ai profughi accolti sul territorio (dall’Ucraina, ma non solo). Domenica 3 aprile al Pala De André si terrà una raccolta straordinaria di generi alimentari e beni di prima necessità da destinare a tutte le persone bisognose di accoglienza. La raccolta si svolgerà dalle 15 alle 17 nel piazzale esterno, dando l’opportunità a tutti i tifosi e gli appassionati di sport di trasformare la loro capacità di sostenere le rispettive squadre in una leva per una grande campagna all’insegna della generosità, al servizio di chi ha perso tutto o è stato costretto a lasciare la propria patria. Servono soprattutto generi alimentari: pane, olio, pasta, pasta senza glutine, riso, scatolame, prodotti istantanei in busta, dadi da brodo, latte UHT intero/scremato/senza lattosio, caffè e orzo solubile, tè, zucchero, confezioni di brodo in brik, pastina da brodo, sale, biscotti e biscotti senza glutine, fette biscottate, pane in cassetta, cioccolata spalmabile, marmellata, merendine, succhi di frutta, frutta secca. Sono però necessari anche prodotti per la pulizia (detersivi, spugne e spazzole per stoviglie, sgrassatori, detergenti, detergenti disinfettanti) e per l’igiene personale (soprattutto shampoo, bagnoschiuma, ma anche spazzolini, dentifricio, shampoo, bagnoschiuma, sapone, disinfettanti, igienizzanti, mascherine, assorbenti igienici, salviette umidificate). E ancora biancheria intima per uomo, donna e bambini e materiali per bambini (generi alimentari, pannolini per bambini per le diverse fasce d’età, salviette baby, prodotti per l’igiene baby). È necessario raccogliere anche biancheria da letto, coperte, asciugamani, vestiario per bambini da 6 mesi a 14 anni (intimo, maglie e maglioni, tute, pantaloni). Tutti i prodotti elencati, inclusa la biancheria intime, devono essere nuovi, chiusi e ben sigillati. Il vestiario e i tessuti devono essere puliti e in buono stato. Non sono accettate confezioni di prodotti in vetro per motivi di sicurezza. Tutti i prodotti devono avere scadenza a lungo termine. Non sarà accettata oggettistica di vario genere. La raccolta ordinaria di beni di prima necessità prosegue nel frattempo anche nei quattro punti ufficiali individuati dal coordinamento Ravenna solidale: Asilo Nido “Crescere Insieme”, in via Lago di Garda 108 (martedì e venerdì dalle 9.30 alle 11.00 e dalle 14.00 alle 16.00); CT Darsena Ravenna, via Curzola 1 (lunedì e giovedì dalle 11.00 alle 16.00); Laboratorio Orli e Trame, via Eraclea 29 (mercoledì dalle 16.00 alle 18.30); Pubblica Assistenza di Ravenna, via Meucci 25 (lunedì, mercoledì, venerdì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00). Ancora attiva anche la raccolta fondi, tramite l’apertura di un conto corrente dedicato, intestato alla Consulta del Volontariato di Ravenna, dove poter fare arrivare il proprio contributo. Queste le coordinate bancarie: IBAN IT49T0627013100CC0000099000, bonifico intestato a “Consulta del Volontariato Ravenna”. Causale “Ravennasolidale”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO