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    Lorenzo Bernardi ospite della “Domenica Sportiva” su Rai 2

    Di Redazione

    Vetrina televisiva di prestigio per la pallavolo alla “Domenica Sportiva“: uno dei volti più rappresentativi del volley italiano, Lorenzo Bernardi, sarà infatti tra gli ospiti della popolare trasmissione di Rai 2 nella puntata di domenica 28 agosto (in onda a partire dalle 22.40).

    Il coach della Gas Sales Bluenergy Piacenza, nuovo consulente della Federazione Italiana Pallavolo per formazione e promozione, sarà al tavolo di Alberto Rimedio insieme all’opinionista Claudio Marchisio e a Carolina Morace, Lia Capizzi e Anna Quiles. Il tema principale dell’intervento saranno naturalmente i Campionati Mondiali maschili che l’emittente pubblica trasmetterà in diretta.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Dragan Travica è diventato papà: è nato il piccolo Milo

    Di Redazione

    È un giorno speciale per Dragan Travica: l’ex palleggiatore della nazionale – come aveva rivelato in anteprima in un’intervista esclusiva a Volley NEWS – è diventato papà! Dragan e la compagna Giulia festeggiano la nascita del piccolo Milo, annunciata da un post su Instagram con la semplice didascalia “La Vita“. Innumerevoli i messaggi di congratulazioni, tra cui quelli della sua ormai ex squadra, la Sir Safety Perugia (il prossimo anno Travica giocherà in Grecia nell’Olympiacos), e degli amici Marko Podrascanin, Filippo Lanza e Jan Zimmermann, che scherza: “Occhio mondo, arriva un altro Drago!“.

    A tutta la famiglia vanno naturalmente le congratulazioni e gli auguri della redazione di Volley NEWS!

    (fonte: Instagram Dragan Travica) LEGGI TUTTO

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    Mastrangelo e Berruto ora si sfidano in politica: Lega contro Pd

    Di Redazione Insieme hanno vinto una storica medaglia di bronzo a Londra 2012, ma tra poco l’ex centrale e l’ex coach della nazionale azzurra si troveranno a giocare, almeno idealmente e ideologicamente, contro. Non stiamo parlando però del volley sul taraflex o il parquet, bensì della competizione elettorale per le politiche in Italia del 25 settembre.Tornata alla urne che vedrà Mauro Berruto, ex commissario tecnico degli azzurri candidato alla Camera per il Pd (ne abbiamo già parlato in questo articolo) e Luigi “Gigi” Mastrangelo correre invece per la Lega di Matteo Salvini. Tutto questo, come detto, a dieci anni di distanza dal più bel successo che Berruto e il “Mastro” hanno vinto assieme, il bronzo olimpico a Londra. Foto: www.legavolley.it Per l’ex centralone, oggi 47enne e definito proprio ai Giochi di Londra, l’atleta più sexy da un sondaggio svolto dal sito di incontri per donne sposate, gleeden.com, non si tratta in realtà della prima esperienza in politica con il partito di Salvini, con il quale lo lega anche un’amicizia di lunga data. Alle ultime amministrative a Cuneo aveva raccolto però solo 57 preferenze. Foto Federvolley Dallo scorso maggio, l’ex centrale, già personaggio televisivo per via della partecipazione ai programmi Rai e Mediaset “Ballando con le Stelle”, “Pechino Express” e “Ciao Darwin” è anche responsabile nazionale dello Sport per la Lega.  Trai gli impegni recenti di Gigi Mastrangelo a cavallo tra sporto e politica la promozione del binomio “Sport & Salute”, movimento governativo che vede coinvolti anche Valentina Vezzali a Yuri Chechi con lo scopo di diffondere tra i giovani, attraverso incontri nelle scuole, la cultura dello sport, i suoi valori e uno stile di vita sano. Ma anche dare sostegno e visibilità alle realtà sportive locali, fondamentali per la promozione di questa cultura.Tra lui e Berruto potrebbe essere insomma un bel match all’insegna del fair-play e dell’etica degli sportivi. LEGGI TUTTO

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    Montecchio in campo per combattere la sindrome di Rett

    Di Redazione L’Unione Volley Montecchio Maggiore – Ipag Sorelle Ramonda scende in campo per i malati colpiti dalla sindrome di Rett, grave patologia neurologica dello sviluppo che colpisce prevalentemente le bambine. La squadra femminile di volley A2, che per il prossimo campionato ha scelto come campo di gioco il Palaferroli di San Bonifacio, dedicherà infatti le sue iniziative a scopo solidale al Centro Airett Innovazione e Ricerca, presieduto da Lucia Dovigo, che ha sede a Verona e si occupa di promuovere e finanziare la ricerca genetica per individuare soluzioni alle numerose problematiche che un soggetto affetto da Sindrome di Rett si trova quotidianamente ad affrontare. “Da anni facciamo squadra su temi sociali importanti, cercando di dare il nostro contributo sia economico, sia promozionale – sottolinea  Carla Burato, presidente di Unione Volley Montecchio Maggiore – Abbiamo cercato di sensibilizzare sull’importanza della prevenzione per il tumore al seno con il progetto “Lo sport e il volley sposano l’Andos”, facendo indossare alle nostre giocatrici la maglietta con la scritta “Facciamo muro contro il tumore al seno”. Abbiamo sostenuto il Paese di Alice e i suoi ragazzi diversamente abili e dato supporto ad Avis per promuovere le donazioni di sangue. Abbiamo anche appoggiato l’iniziativa “Just The Woman I Am”, promossa dal centro universitario torinese per la prevenzione inclusione e parità di genere a sostegno della ricerca contro il cancro e l’associazione Cuore di Kevin, a sostegno delle famiglie in difficoltà per la perdita di familiari in tragici incidenti. Nel prossimo campionato vogliamo lanciare alcune iniziative per il centro Airett, che tanto sta facendo per le famiglie delle bambine colpite da questa terribile patologia, fortemente debilitante, con formazione di medici e terapisti, progetti mirati e programmi di riabilitazione”. Il Centro Airett è un punto riferimento a livello nazionale. L’equipe è composta da un team multidisciplinare: neuropsicomotricisti, pedagogisti, psicologi, terapisti specializzati in strategie comportamentali, logopedisti, ricercatori, ingegneri e tecnici informatici. “Ad oggi il centro ha preso in carico 150 bambine da tutta Italia – spiega Rosanna Trevisan, membro del direttivo dell’associazione e rappresentante dei genitori per il Veneto – La percentuale delle bimbe colpite dalla patologia è in crescita e necessita di personale medico specializzato per la diagnosi, il check up e la stesura di un adeguato programma di riabilitazione e cura della sintomatologia. Nel centro ogni bambina viene sottoposta a una valutazione multidisciplinare delle abilità cognitive, comunicative, motorie e delle competenze sociali con strumenti innovativi e specifici per la sindrome di Rett. Segue la stesura di un progetto educativo personalizzato, che permette di avviare un percorso di apprendimento adeguato e funzionale. C’è, infine, la possibilità di fare tele-riabilitazione, un sistema innovativo che favorisce la rete di collaborazione e comunicazione tra caregivers e terapisti, eliminando il problema logistico delle distanze.  Spesso manca una preparazione per accogliere e seguire queste bambine, chiamate “bimbe dagli occhi belli” proprio perché comunicano solo con gli occhi”. Descritta per la prima volta negli anni Sessanta da un medico austriaco, Andreas Rett, colpisce quasi esclusivamente le femmine con un’incidenza di 1 ogni 10.000 nascite. I sintomi compaiono dopo un primo periodo di sviluppo apparentemente normale. Attorno ai sei-ventiquattro mesi di vita, c’è un rallentamento dell’acquisizione delle capacità. Segue un periodo di regressione con riduzione o perdita delle abilità comunicative, l’uso finalizzato delle mani (con aumento di movimenti stereotipati tipo il “washing hand”), i disturbi dell’andatura e il rallentamento del normale tasso di crescita della testa. (fonte Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    L’ex ct azzurro Mauro Berruto capolista alla Camera per il PD

    Di Redazione“Ho una notizia. Voglio condividerla, con parole mie. Eccola qui. Il Partito Democratico mi ha proposto la candidatura come capolista per l’elezione alla Camera dei Deputati, nella grande area della Città Metropolitana di Torino” si apre così il messaggio Facebook di Mauro Berruto, già commissario tecnico degli azzurri (suo il bronzo di Londra 2012) che annuncia la sua discesa in campo in politica. Dal 2015 Berruto non si siede più su una panchina di volley. Ha però avuto esperienza sportive nel tiro con l’arco, sempre a livello federale. Nel suo sito internet mauroberruto.com il 53enne torinese che lanciò nel volley che conta il suo allora vice in azzurro, ovvero Chicco Blengini, non senza qualche mal di pancia da parte del primo, si definisce “coach, ispirational speaker, giornalista e storyteller”. “Ho avuto l’onore immenso di dedicare una vita al mondo dello sport. La pallavolo mi ha insegnato la bellezza del sentirsi parte una squadra, la gioia per la vittoria, il dolore della sconfitta, la forza del pensiero collettivo e la solitudine nel momento della decisione individuale. La pallavolo, soprattutto, mi ha insegnato che è impossibile raggiungere qualsiasi obiettivo da soli. Da alcuni anni mi sono impegnato a raccontare ciò che avevo imparato dallo sport: l’ho fatto nelle imprese, nelle associazioni, nei teatri, nelle scuole, tra le quali una meravigliosa che ho avuto l’onore di dirigere. Ho incontrato migliaia di giovani, di donne e di uomini, cercando di lasciare in loro un segno. Oggi, un altro cambio di paradigma. Forse il più difficile di sempre, certamente quello che sento come la responsabilità più alta: fare politica”. “Voglio stare dalla parte della storia di chi si impegna a fare tutto il possibile per consegnare questo mondo migliore di come l’ha trovato. Adesso si inizia. Insieme. Mauro” si conclude il messaggio di Berruto. LEGGI TUTTO

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    Buon Ferragosto a tutti da Volley NEWS!

    Di Redazione La pallavolo, si sa, non si ferma mai: in qualsiasi condizione climatica e in ogni giorno dell’anno c’è sempre qualcuno pronto a lottare sotto rete, che sia in un palazzetto o su una spiaggia assolata. Oggi, però, anche la redazione di Volley NEWS si prende un giorno di vacanza: in occasione della giornata di Ferragosto ci concediamo un giorno di riposo e gli aggiornamenti del sito sono momentaneamente sospesi. Ma non preoccupatevi, torneremo domani con tutte le ultime novità sul mondo del volley… Nel frattempo, buon Ferragosto a tutti! LEGGI TUTTO

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    Fiori d’arancio all’orizzonte: Kathryn Plummer ha detto sì al suo Michael

    Di Redazione Fiori d’arancio in vista in casa Imoco: dopo oltre quattro anni di fidanzamento, Michael Boden, pitcher all’università di Stanford, ha chiesto la mano di Kathryn Plummer. A pubblicare su Instagram gli scatti della proposta di matrimonio è proprio la schiacciatrice californiana. “Mille volte sì” ha scritto la pantera “Sono al settimo cielo nel sapere che passerò la vita con te”. Ai futuri sposi gli auguri e le congratulazioni della redazione di Volley NEWS! LEGGI TUTTO

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    Abusi nello sport, nasce We Protect, il grazie della mamma con una figlia “violata”

    Di Paolo Annoni L’associazione Change The Game, oltre a pensare alle iniziative in programma da settembre (sportello, sede, spot, mostra) partecipare e organizzare incontri monotematici con la FIFA e Safe Sport, ha avviato il primo podcast sugli abusi nello sport dedicato a tutti i ragazzi e le ragazze. Uno spazio di condivisione reale, non solo virtuale. “Troppo spesso sentiamo dire dai giovani: Perché nessuno ci chiede nulla, nessuno ci ascolta?” sottolinea la presidente dell’associazione Daniela Simonetti, giornalista e scrittrice. Il podcast è uno spazio aperto alle vittime di abusi e al loro racconto. Ci sono persone che hanno tenuto dentro segreti a lungo e che soltanto a distanza di tempo sono in grado di condividere con serietà e precisione l’esperienza di una violenza. Nei tribunali di tutti Italia sono ancora in corso diversi processi che riguardano abusi nell’ambito sportivo. “La vera difficoltà è isolare dallo sport i colpevoli – ribadisce la presidente – molti continuano a gravitare nel mondo dello sport, che non riesce ad espellerli. Nomi di persone condannate in via definitiva dalla giustizia sportiva sono stati cancellati dagli archivi federali. Chi può garantire che non potranno reiterare il reato commesso? Non si tratta di fare la caccia alle streghe, ma solo di trasparenza. Credo che nessuno si possa scandalizzare se i tesserati, di tutte le federazioni sportive, non appartengano a una sorta di blacklist dei condannati per abusi, in particolare sui minori. Le famiglie e le stesse società sportive pretendono di essere tranquillizzate e tutelate. Esiste un problema di privacy? Credo si possa risolvere. Venga chiesto un certificato antipedofilia a tutti i tecnici, i dirigenti, gli educatori. Non un’autocertificazione però, qualcosa che si possa verificare“. La presidente di Change The Game sottolinea inoltre come altri espedienti siano indispensabili in materia: “L’ambiente dello spogliatoio prima e dopo l’attività sportiva va protetto, perché purtroppo nei casi analizzati si rivela quello maggiormente a rischio. L’esempio del Consorzio Vero Volley, che ha vietato di portare negli spogliatoi qualsiasi tipo di device è sicuramente da seguire. Alcune denunce riguardano episodi avvenuti nelle stanze degli alberghi, tra allenatori e atleti. Si dovrebbero vietare questi incontri. I meeting tecnici si tengano nella hall o altre aree pubbliche. Che bisogno c’è di andare nelle stanze delle atlete dopo cena? Si tratta di semplici accorgimenti che possono scongiurare episodi drammatici, accaduti in passato. Lo scopo delle nostre iniziative è anche creare una cultura dello sport lecito, di prevenire situazioni a rischio“. L’obiettivo dichiarato di Change The Game è di giungere a una riforma normativa specifica e alla creazione di un’agenzia indipendente, che si occupi della questione abusi in ambito sportivo. Risultato che a livello nazionale e internazionale si potrà ottenere solo grazie alla volontà delle maggiori federazioni sportive. Già identificati il nome e il logo dell’agenzia, “We Protect“, che possiamo presentarvi in anteprima su Volley NEWS. “ Tutti devono unire le forze – dice Simonetti – per una vicenda che vive tra diversi coni d’ombra. L’obiettivo è creare una struttura alla quale partecipino diversi soggetti con le competenze maturate dalle esperienze fatte. Noi ci siamo, però ora serve che si muovano anche le Federazioni. Cito una frase che non è mia, ma di Gianni Santini: ‘Per troppo tempo si è nascosta la polvere sotto il tappeto’. Ora serve linearità per contrastare l’abuso. Finora le cose sono andate in un certo modo anche perché non c’è stata la ferma volontà di cambiare. Attenzione, ma la nostra non è una posizione solo critica e di denuncia. Io e Alessandra Marzari siamo riuscite a rompere quel muro del silenzio. Non esiste più, grazie all’associazione, al libro (‘Impunità di gregge’, scritto da Simonetti, n.d.r.) allo sportello“. “Se leggete la lettera che ci ha appena inviato la madre di una vittima – dice ancora la presidente – capirete che qualcosa si è mosso, eccome. Adesso si deve scrivere una pagina nuova, convogliare i progetti avviati in un sistema unico, un approccio corretto. È il momento di tenere la luce accesa, costruire e dialogare, senza mai rinunciare a denunciare qualsiasi abuso. La trasparenza è una virtù inderogabile per Change The Game e tutte le sue iniziative. Nulla arriva per caso, c’è sempre un percorso articolato alle spalle di un risultato, nello sport come nella vita“. Chiudiamo così con la lettera di una mamma di una giovane atleta inviata attraverso Ti Ascolto per ringraziare Change The Game e Consorzio Vero Volley dell’attività svolta: “Questo tipo di feedback dà una forza incrollabile a me ed Alessandra Marzari – conclude Simonetti – Sono certa che da settembre saremo tutti testimoni di un nuovo momento di svolta e di crescita“. Di seguito il testo della lettera: “Mia figlia di 15 anni ha subito un episodio di abuso sessuale da parte di un allenatore. Nonostante l’appoggio di polizia, avvocato e centro violenze che ci hanno sostenuti sin dal subito, siamo cadute nel baratro per la reazione di tutte quelle persone che nel mondo dello sport non erano preparate a supportare una vittima di abusi, non erano preparate a crederle. Perché non informate, perché il loro mondo stava arrancando e quell’episodio venuto alla luce aveva smontato l’idilliaca stagione in corso. Quel mondo così immacolato, che diffondeva valori di solidarietà, lealtà, del rispetto della persona e delle regole, quel mondo a cui ho affidato mia figlia sin da bambina perché costruisse saldi principi di collaborazione e appartenenza, ora non era pronto. Una sera tra le tante in cui cercavo disperatamente informazioni utili nel web, ho scoperto Change The Game. Sono entrata nel sito, ho letto gli intenti e non ho esitato a fare subito una segnalazione attraverso il portale. Dopo pochi minuti è arrivato un messaggio via email: ‘Ti chiamo domani mattina’. Ho visto una luce. L’indomani sono stata contattata direttamente dalla fondatrice Daniela Simonetti. Mi ha ascoltata attentamente e attivamente, mi ha spiegato il percorso che avremmo intrapreso insieme con la Giustizia Sportiva, mi ha anche spiegato cos’è la Giustizia Sportiva, perché fino a quel momento non ne ero a conoscenza. Daniela mi ha informata delle implicazioni di quanto accaduto sulle nostre vite, mi ha compresa, preparata poi supportata e incoraggiata, mi ha preso per mano e fatta rialzare. Da quel giorno non sono stata più sola. Attraverso Change the Game ho trovato la forza. Mia figlia sente questa sicurezza e si è affidata completamente senza bisogno di fare più domande, consapevole che abbiamo preso la strada giusta e che siamo accompagnati da persone di fiducia. Daniela è diventata in poco tempo un’amica, la sua motivazione personale ci sostiene e spinge ad azioni concrete tanto da farmi credere che stiamo perseguendo la giusta strada. Finalmente dopo il baratro io e mia figlia abbiamo alzato lo sguardo e guardiamo al futuro. La solida motivazione di Change the Game ha a cuore il tema dell’efficienza della giustizia civile e sportiva. Sento forte sulla pelle questo vento di cambiamento e desidero fermamente esserne testimone, per mia figlia, per me stessa, per lo sport e i suoi valori“. 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