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    Concluso il raduno ufficiale degli arbitri di ruolo nazionale

    Di Redazione
    Nel corso di un’intensa e proficua tre giorni di confronto e aggiornamento organizzata presso l’Hotel Excelsior, 100 fischietti di A, 67 di B e 16 delegati, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria previste dai protocolli anti Covid-19, si sono ritrovati per preparare al meglio la nuova stagione agonistica.
    Dopo le consuete visite mediche, il raduno è stato aperto dal saluto del vice presidente della Fipav, Giuseppe Manfredi introdotto dal Responsabile dell’Area Periferia e Tecnico-Sportiva, Stefano Bellotti: “Siamo alla vigilia di una ripresa che ci auguriamo possa essere definitiva – ha esordito il vicepresidente Manfredi – dobbiamo fare i conti con un’emergenza sanitaria senza precedenti che però non ha fiaccato l’entusiasmo di una federazione che è e sarà sempre al fianco e a sostegno di una classe arbitrale fenomenale da tutelare anteponendo la sicurezza e la salute a tutti gli altri aspetti”.
    Poi spazio a studio di protocollo di ripresa, statistiche, confronto sulle novità regolamentari, e test svolti sotto lo sguardo attento di Luigi Roccatto, Responsabile Nazionale Ufficiali di Gara, e Fabrizio Pasquali, Referente Commissione Ruolo A. “Il raduno è una sorta di kickoff stagionale caratterizzato da entusiasmo, certamente amplificato dalla lunga pausa per il Covid-19, e grande voglia di tornare in campo – ha commentato Luigi Roccatto –. In questi giorni abbiamo lavorato molto intensamente nel rispetto della sicurezza e di un distanziamento sociale che riguarderà anche il mondo della pallavolo. Abbiamo ripreso a formare e a confrontarci dal vivo al termine di un periodo complicato che però, sono certo, non ha scalfito e scalfirà il talento e le capacità della nostra straordinaria classe arbitrale”. Parole e intenti condivisi anche da Fabrizio Pasquali: “Dobbiamo essere bravi ad adattarci al contesto – ha proseguito Pasquali – ai protocolli di sicurezza, alle nuove regole e più in generale ad una pallavolo che proprio come la società in generale, esce profondamente cambiata dall’impatto con il Covid-19. In questi tre giorni abbiamo ripreso un percorso, in parte già iniziato la scorsa stagione, che il lockdown aveva rallentato ma mai interrotto”.
    Al termine della seconda giornata di raduno, si è svolta la consueta serata di gala, nel corso della quale il Settore Ufficiali di Gara, ha celebrato il 3° memorial Federica De Luca, giovane mamma ed indimenticata arbitro nazionale vittima di femminicidio il 7 giugno 2016. Alla presenza della famiglia De Luca, Luigi Roccatto, ha premiato Alessandra Di Virgilio, arbitro di Ruolo Nazionale e Responsabile dell’Attività Territoriale del C.R. della Fipav Abruzzo, distintasi per l’impegno nella sensibilizzazione circa il tema della lotta alla violenza sulle donne nel corso della sua attività dirigenziale periferica. Nella circostanza, impreziosita dalla presenza del presidente della Lega Pallavolo serie A, Massimo Righi, e della vicepresidente, Carla Burato, sono stati assegnati anche i premi al miglior arbitro di Superlega e al miglior fischietto di A2 e A3 maschile.
    Il presidente Righi, nel complimentarsi con tutti gli arbitri italiani, ha consegnato a Ilaria Vigna il premio di miglior arbitro di Superlega e a Stefano Caretti quello di miglior arbitro di A2 e A3. Prima del rompete le righe, infine, gli arbitri hanno incontrato il CT della nazionale maschile, Chicco Blengini, intervenuto con entusiasmo per parlare e dibattere circa il delicato tema del confronto, dentro e fuori dal campo, tra tecnici e ufficiali di gara, mentre gli arbitri italiani internazionali hanno partecipato ad una conference call di aggiornamento con Willy Paredes, presidente della FIVB refereeing commission, Luciano Gaspari Presidente della European Refereeing Commission, e Francesco D’alò, componente della FIVB Refereeing Commission.
    La gallery fotografica completa è disponibile QUI
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    BIG School Camp, Nimir Abdel-Aziz ospite delle premiazioni finali del primo turno

    Di Redazione
    Ospite d’eccezione per la giornata conclusiva del primo di due turni del BIG School Camp 2020. A mettere il sigillo sul periodo d’apertura del camp diurno, organizzato da Trentino Volley per i ragazzi della città di Trento che vogliono riprendere l’attività pallavolistica nella parte finale dell’estate, questa mattina c’era infatti Nimir Abdel-Aziz.
    Il nuovo opposto gialloblù, grande protagonista del primo test match non ufficiale di mercoledì con Verona (28 punti personali), è stato il miglior cerimoniere possibile delle premiazioni finali del turno svolte sui campi all’aperto in sintetico dell’Istituto Arcivescovile.
    Al termine dell’appuntamento, a cui ha presenziato anche il Rettore Collegio Arcivescovile Bruno Daves, l’olandese si è poi concesso volentieri per autografi e foto ricordo con gli oltre trenta iscritti della prima settimana. Molti di loro parteciperanno anche alla seconda, che prenderà il via lunedì mattina; iscrizioni ancora possibili vista la disponibilità ancora di qualche posto.
    I premiati del primo turno:
    Young: Giovanni Defranceschi e Gaia Cardamone, 2. Nicolò Trentinaglia.New big player: Cristiano Todaro.
    Senior: Simone Porro e Yana Moiseeva, 2. Rhenz Alvarez.New big player: Gabriel Zelger. LEGGI TUTTO

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    Fipav, al via lo screening con Lifebrain: previsti 1000 test sierologici e tamponi

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Di Redazione
    Lifebrain, il più grande network di laboratori d’analisi in Italia con oltre 300 centri, ha stipulato un accordo con la Federazione Italiana Pallavolo per uno screening della positività al Covid-19 in vista della ripresa dell’attività agonistica. La partnership prevede che atleti, tecnici, membri degli staff, personale medico e arbitri Fipav vengano sottoposti a test in occasione delle principali manifestazioni nazionali.
    In questa fase iniziale verranno effettuati un totale di circa 1.000 tra test sierologici e tamponi per la rivelazione del Sars Cov-2 in corrispondenza delle Finali Scudetto di Beach Volley, in corso a Caorle fino al 30 agosto, del raduno precampionato degli arbitri di Serie A a Chianciano Terme e dei Campionati Europei Under 18 maschili in programma a Lecce e Marsicovetere (Potenza).
    La Fipav sta inoltre lavorando con Lifebrain per la stipula di una convenzione a favore dei propri tesserati, che potranno richiedere ed effettuare il test nei centri Lifebrain semplicemente rivolgendosi al contact center dedicato e prenotandolo. Il sostegno alla Federazione Italiana Pallavolo rientra nel più ampio impegno di Lifebrain a supporto dello sport e degli sportivi, che va dal calcio al rugby e alla pallanuoto, in particolare in vista della ripresa dell’attività agonistica.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Mercoledì al via a Parma la settima edizione della CittàDellaPallavolo

    Di Redazione
    Scatta il 2 settembre nel Parco Cittadella di Parma la settima edizione della CittàDellaPallavolo, il camp estivo gratuito di pallavolo organizzato da WiMORE Energy Volley Parma con il patrocinio del Comune di Parma e grazie al sostegno dei partners Cecchi, Nem, Coop Multiservice, Eurodiesel Parma e Banca Generali, aperto a ragazzi e ragazze dai 7 ai 13 anni.
    Il camp cittadino si strutturerà nell’arco di due settimane: la prima, più breve, da mercoledì prossimo a venerdì 4, la seconda dal 7 all’11 settembre, tutte le mattine dalle 8 alle 13. I posti saranno limitati in osservanza e nel pieno rispetto delle norme contenute nei decreti ufficiali e nel protocollo vigente e le iscrizioni si potranno effettuare esclusivamente via mail all’indirizzo segreteria@energyvolley.it entro il 31 agosto per quanto riguarda la prima settimana e non oltre il 3 settembre nel caso si volesse prendere parte alla seconda e ultima fase.
    I giovani partecipanti verranno suddivisi in sette campi in base alle differenti fasce d’età nel progetto sportivo di educazione motoria ormai consolidato e conosciuto dalle famiglie di Parma e provincia all’insegna di volley, divertimento e giochi insieme sotto la supervisione della responsabile degli istruttori, Rosa Misseri, assistita da un folto gruppo di collaboratori. “Abbiamo coinvolto alcune atlete dell’Under 17 che ci daranno una mano. Nel rispetto delle norme cercheremo di far divertire i ragazzi sperando che molti di loro si possano avvicinare alla pallavolo e al mondo dell’Energy. Vogliamo trasmettere la passione e l’entusiasmo per questo sport”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Nasce VOLLEYcash, una valuta digitale per la pallavolo. Ma la FIVB si dissocia

    Foto LinkedIn Hayden Jones

    Di Redazione
    Sarà lanciata domani sul mercato internazionale VOLLEYcash, la prima valuta digitale dedicata al mondo della pallavolo ideata da Hayden Jones, ex beacher neozelandese e campione d’Asia nel 2002. Si tratterà di una vera e propria “moneta virtuale” che, nelle intenzioni del fondatore della compagnia, potrà essere usata dalle società sportive principalmente per reclutare volontari, ma anche per attribuire bonus e ricompense a giocatori e collaboratori.
    In base al numero di VOLLEYcash posseduti, infatti, l’utente potrà accedere a una serie di premi: palloni da gioco, abbigliamento sportivo, ebook sulla pallavolo e così via. Il “portafoglio” digitale sarà consultabile tramite un’app dedicata e gestito da server indipendenti. La quantità di VOLLEYcash disponibile a livello internazionale resterà sempre fissa (10 milioni), impedendo così le speculazioni.
    L’annuncio del lancio della nuova valuta ha spinto la FIVB a dissociarsi con un comunicato ufficiale: Jones, infatti, è stato in passato un istruttore di Beach Volley accreditato dalla Federazione internazionale, ma “non è stato attivo in questo ruolo e non ha mai ricevuto alcun incarico ufficiale negli ultimi 3 anni“. La FIVB sottolinea dunque di non avere alcun legame con VOLLEYcash e aggiunge: “Non esiste alcuna valuta digitale ufficiale per la comunità mondiale della pallavolo“.
    (fonte: LinkedIn, Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    Protocollo Fipav: l’AIP invita i giocatori a non firmare l’assunzione di responsabilità

    Di Redazione
    Scende in campo l’Associazione Italiana Pallavolisti contro il protocollo per la ripresa dell’attività di Serie A emanato nei giorni scorsi dalla Fipav. A suscitare la “profonda preoccupazione” dell’associazione di categoria dei giocatori è l’Allegato 3 del documento, una “Dichiarazione di assunzione di responsabilità in conseguenza dell’emergenza sanitaria Covid-19” che atleti e atlete dovrebbero compilare e firmare prima delle partite.
    L’allegato, sottolinea l’AIP, “contiene una manleva nei confronti dei club per eventuali conseguenze che dovessero derivare ai giocatori dalla partecipazione alle gare e, comunque, in ogni altra attività connessa (lettera j), e per eventuali conseguenze che dovessero derivare alla persona degli atleti e a quelle dei loro colleghi e di tutti coloro che saranno presenti all’interno del palazzetto nel corso degli allenamenti e delle gare (lettera k)“.
    Il documento, perciò, “non risulta essere una semplice autocertificazione nella quale si dichiara di non essere Covid-positivi e di non avere avuto contatti, per quanto di conoscenza degli atleti, con persone Covid-positive negli ultimi 14 giorni (come prescritto a pagina 9 e come richiesto, sempre alla medesima pagina del protocollo Fipav, per le persone che non appartengono al Gruppo Squadra e al Gruppo Ufficiali di Gara), ma è una vera e propria manleva di responsabilità firmata dagli atleti nei confronti dei propri Club/datori di lavoro“.
    “A tal proposito – continua l’AIP – ci risulta che tali esoneri di responsabilità siano presenti solo all’interno del protocollo Fipav, mentre non se ne rinviene traccia nei protocolli adottati da altri sport di squadra quali ad esempio quelli della FIGC, della FIP e della FIR. I pallavolisti, al pari dei calciatori, dei cestisti e dei rugbisti, intendono riprendere al più presto la loro attività sportiva e intendono farlo nel pieno rispetto delle vigenti prescrizioni sanitarie e, proprio a tal fine, AIP ha più volte espresso la propria volontà di poter collaborare in maniera fattiva alla stesura del sopra menzionato protocollo. Tali richieste non hanno avuto riscontro e, di fatto, i pallavolisti, firmando l’allegato 3, potrebbero essere oggi gli unici lavoratori in Italia a manlevare i propri datori di lavoro da eventuali responsabilità derivanti dalla propria attività lavorativa“.
    L’associazione invita quindi i giocatori a “produrre una mera autocertificazione nella quale si dichiara di non essere Covid-positivi e di non aver avuto contatti, per quanto di loro conoscenza, con persone Covid-positive negli ultimi 4 giorni“, e a “non sottoscrivere l’Allegato 3 o, semmai, a sottoscriverlo barrando le lettere j) e k) e i capoversi posti prima delle due firme, contenenti le manleve sopra menzionate“.
    “All’interno del mondo sportivo – conclude la nota – l’armonia è quell’elemento che non dovrebbe mai mancare, anche in virtù dei principi propri di lealtà, probità e correttezza sportiva che permeano (o dovrebbero permeare) il nostro amato sport e che insegnano che l’unità di un gruppo è la forza di una vera squadra. La squadra Fipav è composta, oltre che dagli organi sportivi di governo, anche dalle società, dai giocatori, dagli agenti sportivi, dagli staff tecnici e sanitari e dagli ufficiali di gara. Tale armonia, pertanto, non può prescindere dal coinvolgimento degli atleti nelle decisioni che li riguardano direttamente. Tale mancato coinvolgimento, ne siamo certi, è figlio senza dubbio di una non voluta dimenticanza e proprio per tale motivo si chiede nuovamente e pubblicamente alla FIPAV di voler ascoltare la voce di AIP, unica associazione di categoria in Italia, costituita solamente da atleti e atlete, che sono l’anima pulsante della pallavolo italiana e i principali protagonisti di questo sport“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Normanna Aversa: ai “millennials” più promettenti il “premio” della Serie A

    Foto Normanna Aversa Academy

    Di Redazione
    Nella vita bisogna avere degli obiettivi. Soprattutto i giovani hanno la necessità di avere degli idoli, per poterli poi ‘raggiungere’ e magari superare. Anche nel mondo dello sport è così ed è lo stesso che accadrà anche alla Normanna Aversa Academy. Ci sono tanti giovani di belle speranze che avranno la possibilità di crescere e soprattutto di vivere la Serie A di volley. Un’esperienza unica che dovrà essere conquistata col sudore e con i sacrifici. Nulla si ottiene così per caso. Ci sono i cosiddetti ‘millennials’, coloro che sono nati nel nuovo millennio, che a rotazione faranno parte del roster che parteciperà al campionato di Serie A3 che vedrà gli uomini a disposizione di coach Tomasello lottare in giro per il Centro-Sud per onorare la maglia e la città normanna.
    Insieme ai già aggregati Carlo Del Piano, Gianluigi Simonelli e Gennaro Esposito, la società normanna darà la possibilità (guadagnandosela) agli atleti più interessanti del settore giovanile, tra i quali Agouzoul Omar, Fabrizio Danese, Mario Gatto, Daniele Corvino ed Edoardo Di Meo, di vivere le emozioni di questa straordinaria avventura. I sogni sono fatti per essere raggiunti nel futuro immediato. E la mission della Normanna Aversa Academy è “occupiAmo il futuro”!
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Raduno arbitrale a Chianciano, i timori delle famiglie: “E se ci fosse un positivo?”

    Di Redazione
    La scelta della Federazione Italiana Pallavolo di organizzare a Chianciano Terme, dal 28 al 30 agosto, il raduno degli arbitri di ruolo nazionale sta suscitando polemiche e discussioni tra i direttori di gara e le loro famiglie in merito ai rischi sanitari legati alla pandemia di coronavirus. “Siamo già arrivati al punto che viene negato anche il diritto ad avere paura del Covid?” si chiede Sonia, moglie di un arbitro di Serie A, in una lettera che riceviamo e pubblichiamo.
    “Nei prossimi giorni circa 150 arbitri nazionali si incontreranno a Chianciano Terme per il consueto raduno precampionato. Con loro anche consiglieri della Federazione, tecnici e dirigenti.  Decine e decine di persone che si muoveranno con ogni mezzo possibile da tutta Italia, tassativamente a gruppi secondo disposizioni impartite, per raggiungere la Toscana in orari e modalità assurde per poi tornare dalle loro famiglie.
    Non posso farlo direttamente alla Federazione, ma me lo chiedo comunque: è proprio necessario incontrarsi dal vivo, dopo aver visto che i mezzi tecnologici possono sostituire benissimo certi incontri? È pur vero che arriveranno tutti con un test sierologico effettuato nei giorni precedenti, ma sappiamo bene che ciò non è sufficiente, se non per rispettare il protocollo Fipav che poi prevede incredibilmente ma giustamente, per le gare di campionato, trasferte relativamente brevi e da effettuare con mezzi propri. Allora perché il raduno infrange questa regola scritta da loro stessi?
    E se uno solo dei partecipanti, al rientro, risultasse positivo al Covid che cosa accadrebbe? Centinaia di persone finirebbero in quarantena precauzionale? E tutto questo per non aver trovato soluzioni alternative? E se qualcuno si infettasse durante il viaggio che devono effettuare anche nella stessa auto, navetta o bus, oltre che in treno e in aereo? Il regolare svolgimento del campionato, con tutti gli arbitri in isolamento, sarebbe compromesso?
    Ciò che accadrebbe alla pallavolo, sinceramente, mi interessa meno dei rischi che, specie con un evidente aumento dei casi su tutto il territorio nazionale, un simile appuntamento possa comportare per la mia famiglia e per quella di tanti arbitri che tacciono per timore di ritorsioni.Tre-quattrocento euro a partita, tanto guadagna più o meno uno di loro. Siamo ben lontani dai compensi stellari di altri sport. I colleghi del calcio stanno rispettando protocolli rigidissimi, mentre quelli del volley non dovranno prendere altra precauzione se non le mascherine, pur stando per due giorni tutti nello stesso ristretto luogo di un hotel.
    Nel volley è la passione che muove tutto. E se ti tolgono pure il diritto di manifestare i tuoi timori per eventuali situazioni di pericolo, allora che cosa ti resta? Io sono una moglie, una madre e ho paura del coronavirus. Loro sono mariti, mogli, padri, madri, figli e fratelli e questo diritto non ce l’hanno“. LEGGI TUTTO