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    Il Volley in Lettere: Luca Vettori presenta l’iniziativa dell’AIP

    Di Redazione
    “Che cosa ci pare debba assolutamente cambiare, nella pallavolo di ieri? Quali sono le cattive pratiche che non vogliamo più? Quali gli slanci, le utopie, i desideri, i percorsi realizzabili per la pallavolo di domani?“. Sono queste le domande con cui Luca Vettori, uno dei soci e “testimonial” della neonata Associazione Italiana Pallavolisti, presenta la nuova iniziativa “Il Volley in Lettere“: uno spazio online a cui l’AIP invita tutti gli addetti ai lavori, ma anche i semplici appassionati di pallavolo, a contribuire con riflessioni, spunti, problematiche e idee per migliorare e rilanciare il movimento pallavolistico italiano.
    “In un periodo inedito come questo – spiega Vettori nella lettera che in augura la rubrica – in molti campi ci si sta attrezzando per cercare i germogli tra le rotture di un sistema che stava procedendo – bene o male – senza dubbio con una macchinosa inerzia. Il Covid-19 ha imposto a tutti un’uscita improvvisa dal proprio binario più o meno definito di progetti, appuntamenti, certezze. Ad oggi, ciascuno di noi può allenare la capacità di decifrare questo momento per opporsi all’inerzia passata e individuare i punti decisivi su cui rivolgere un’attenzione nuova – consapevole, corale“.
    “Prendendo spunto da buone pratiche del passato – continua l’opposto di Modena – e cercando di immaginare le direzioni del futuro prossimo, forse, sarebbe interessante avviare un dialogo tra le parti del movimento pallavolistico, che ormai da tempo, pare un grande corpo coinvolto dal medesimo fremito, ma slegato nelle sue arterie. Quando ci si riferisce al mondo della pallavolo, infatti, si pensa agli eccellenti campionati di SuperLega e Serie A1 Femminile ed anche alle piccole società di periferia; ai ragazzi del minivolley che si muovono tra le province, alle nazionali maggiori, alle nazionali storiche del passato e tutto sembra legarsi in un’immagine sola, per qualche istante. Presto però compare il sospetto che vi sia un grande assente, il quale avrebbe l’arduo compito di tenere unite tutte le parti: al corpo della pallavolo sembra mancare uno scheletro sano, in grado di raggiungere tutti“.
    La conclusione è chiara: “Ben consapevole della parziale differenza di obiettivi, della varietà economica e della diversità in termini di impegno lavorativo tra le serie, AIP ritiene sia necessario per il nostro sport un futuro scelto, un futuro pensato insieme. Diventa essenziale dunque avviare una narrazione organica, composta da tutti gli strati con le sue differenze e per questo ricca di punti di vista e competenze variegate: parlarsi, dialogare, conoscersi. Ci sembra fondamentale cercare l’unione d’intenti tra le varie categorie, tra atleti, ex atleti, allenatori, addetti ai lavori di qualunque serie“.
    Per partecipare all’iniziativa è sufficiente inviare il proprio contributo all’indirizzo mail info@assopallavolisti.it.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Verso lo stop agli sport di contatto? Il Comitato 4.0 chiede chiarimenti al Governo

    Di Redazione
    Tra le indiscrezioni riportate negli ultimi giorni dagli organi di stampa sulle prossime misure di contenimento dell’epidemia di coronavirus che verranno introdotte dal nuovo DPCM, c’è anche quella secondo cui il Governo avrebbe intenzione di imporre uno stop alla pratica “amatoriale” degli sport di contatto. Proprio sul termine “amatoriale” si è subito scatenato il dibattito tra praticanti e appassionati, nel timore (per ora non suffragato da nessuna dichiarazione ufficiale) che questa definizione possa includere tutti gli sport non professionistici, cioè tutte le discipline al di fuori del calcio e del basket maschile.
    Sul tema è intervenuto anche il Comitato 4.0, che riunisce le principali Leghe sportive italiane (compresa la Lega Pallavolo maschile e femminile), e che ha indirizzato una richiesta urgente al ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e al ministro della Salute Roberto Speranza. “La domanda – scrive il Comitato – è se esista nel provvedimento una reale, netta e chiara distinzione tra sport dilettantistico, come tutto quello non soggetto alla Legge 91, e sport amatoriale. Inteso, questo, come attività praticata da soggetti non iscritti a Società Sportive o Enti di promozione sportiva, finalizzata al raggiungimento e al mantenimento del benessere psico-fisico della persona“.
    “Ben altra cosa, quindi – sostiene l’associazione –, rispetto alla pratica di attività sportiva agonistica, sia pure in regime di dilettantismo (come tutto lo sport non soggetto alla Legge 91), ma svolta a livello continuativo, sistematicamente ed esclusivamente in forme organizzate dalle Federazioni sportive nazionali e dagli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI“.
    “Non è accettabile – conclude il comunicato – che la materia in questione venga trattata e comunicata con tale superficialità, nel momento in cui coinvolge decine di migliaia di tesserati che vivono di questo come unica forma di reddito. E, di conseguenza, le loro famiglie tra le quali in queste ore si è fatto largo un fortissimo senso di disagio e preoccupazione, facilmente immaginabile, a seguito di quanto veicolato dagli organi di informazione“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il volley fa i conti delle perdite: Imoco -800mila euro, Lube -1 milione

    Di Redazione
    Mentre incombono, con il sensibile aumento dei contagi da Covid-19, nuove restrizioni governative che potrebbero chiudere definitivamente le porte dei palazzetti, la pallavolo fa il primo bilancio di questo inizio di stagione con pubblico ridotto o del tutto assente. E i conti sono decisamente in rosso: per l’Imoco Volley Conegliano i mancati incassi valgono almeno 800mila euro, circa un quinto del budget totale della società. Lo denuncia al Gazzettino Treviso il copresidente Pietro Maschio, che aggiunge: “Per rimanere in piedi servirebbe poter accogliere almeno il 25%-30% del nostro pubblico. Diversamente, non so cosa accadrà“.
    L’Imoco, essendo la squadra più seguita dal pubblico, è anche quella che soffre maggiormente le porte chiuse: “Tra la quota degli abbonati, quest’anno completamente assente, e gli altri spettatori, perderemmo tra 700mila e 750mila euro. Includendo anche i play off e una finale potremmo arrivare a minori incassi per 850mila euro. I numeri sono impietosi: così non si va avanti“. Anche perché l’assenza di pubblico si fa sentire anche sul fronte sponsor: “Eravamo abituati – conclude Maschio – a vedere crescere ogni anno il numero di aziende che ci sostengono. Le porte chiuse ci hanno tolto questo aumento, anzi al momento stimiamo di avere tra il 5% e il 10% di sponsor in meno. Ci stanno, ma per continuare servirebbe poter accogliere ben più di 200 o 700 persone“.
    Nel settore maschile le cose non vanno affatto meglio: Albino Massaccesi, vicepresidente della Cucine Lube Civitanova, quantifica in circa un milione le potenziali perdite della società marchigiana. “Quasi la metà della capienza del palasport – spiega al Corriere Adriatico – la vendevamo in abbonamento, per una cifra che superava il mezzo milione di euro. La quota abbonamenti, che quest’anno sarà zero, costituiva più o meno metà degli incassi totali. E le gare di cartello, durante la regular season, normalmente ci consentono di fare incassi intorno ai 40mila euro. In più dal bilancio dobbiamo scorporare l’importo dei voucher per il mancato utilizzo di parte dell’abbonamento passato“.
    “Per sostenerci – continua Massaccesi – abbiamo bisogno di ingressi più numerosi. In occasione della semifinale della Supercoppa abbiamo dimostrato che l’ingresso contingentato del pubblico non crea alcun problema, né a livello organizzativo, né di rischi sanitari“. Il problema, infatti, non è solo il crollo dei ricavi: “Al di là della perdita economica, c’è la perdita di interesse per questo sport, e per riconquistarlo ci vorrà tempo. Speriamo che presto ci venga consentito di giocare a porte aperte, seppure con ingressi limitati“.
    Nel frattempo paradossalmente, come riferisce sempre il quotidiano marchigiano, si sta provvedendo ad aumentare la capienza dell’Eurosuole Forum: il Comune ha affidato i lavori di fornitura e posa di 260 nuovi posti a sedere all’azienda Ceta spa, per una spesa totale di 60mila euro. L’intervento porterà a circa 4.400 i posti totali disponibili nell’impianto di Civitanova Marche. LEGGI TUTTO

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    Giannelli autore della rubrica “Fuori menù” su Pallavolo Supervolley

    Di Redazione
    Gli appassionati di Trentino Volley che solitamente si informano anche attraverso la lettura di “Pallavolo Supervolley” – il mensile specializzato dedicato al nostro sport – da quest’oggi avranno un motivo in più per correre in edicola ed acquistare la propria copia della rivista patinata.
    Con il numero 10 di ottobre 2020 si apre infatti la collaborazione fra la redazione del periodico e Simone Giannelli; ogni mese il Capitano scriverà di suo pugno un articolo nella rubrica denominata “Fuori Menù”, raccontando ai lettori qualcosa di particolare e differente non necessariamente legato alla pallavolo giocata.“Il titolo della rubrica non è affatto casuale; chi mi segue sui social sa che mi piace cucinare e che con il cibo ho a che fare tutti i giorni anche attraverso i libri, visto che il percorso universitario che sto sostenendo verte proprio sullo studio dell’alimentazione – ha scritto fra le tante cose Simone nella prima puntata – . In questo spazio ogni mese cercherò di raccontarvi qualcosa di diverso dal solito, non necessariamente relativo alla pallavolo giocata […] Qui cercherò invece di riportarvi qualche mia considerazione o semplicemente qualche spunto che mi verrà in mente di volta in volta, magari durante una trasferta in pullman o subito dopo un allenamento”.
    Nel numero di “Pallavolo Supervolley” uscito proprio in questi giorni, spazio alla Final Four di Supercoppa e a tutte le tematiche che l’avvio di stagione ha già offerto.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il dg della UYBA Enzo Barbaro ospite di SoloVolley su Radio Busto Live

    Di Redazione
    Secondo appuntamento con la nuova stagione di SoloVolley, il magazine radiofonico di Radio BustoLive dedicato alla pallavolo varesina, italiana e internazionale. Alla puntata di questa sera, venerdì 9 ottobre, interverrà telefonicamente un ospite d’eccezione: Enzo Barbaro, direttore generale della Unet E-Work Busto Arsizio, che parlerà del momento della squadra biancorossa di Serie A1.
    La trasmissione andrà in onda a partire dalle 20.30 e sarà condotta come sempre da Samuele Ferretti e Marco Colombo, che da quest’anno sono affiancati da Annalisa Gibin. Nella puntata di oggi debutterà anche una nuova rubrica dedicata ai campionati di Serie B, C e D, a cura del fotografo e grande appassionato di volley Gianluigi Rossi. In programma inoltre il consueto intervento del caporedattore di Volley NEWS, Eugenio Peralta.
    SoloVolley può essere seguita in diretta streaming sul sito www.bustolive.it, sulla pagina Facebook, sul canale YouTube della radio o sulla App gratuita per iOS e Android. Per interagire con la diretta è possibile inviare un messaggio Whatsapp al numero 347-3862105. LEGGI TUTTO

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    Contagi agli Europei, l’AIP chiede chiarimenti: “Impensabile giocare senza controlli”

    Di Redazione
    Anche l’Associazione Italiana Pallavolisti scende in campo per manifestare la sua preoccupazione dopo i casi di positività al coronavirus riscontrati nella nazionale italiana al rientro dai Campionati Europei Under 20 maschili. “Quanto sembra essere successo a Brno – scrive l’AIP in un comunicato – ci preoccupa fortemente e richiede un approfondimento, poiché tutti i giorni vengono chiesti, giustamente, documenti e certificazioni, vengono svolti frequenti controlli con conseguenti spese da sostenere per le società. Riteniamo pertanto che sia impossibile, assurdo e impensabile che qualche atleta abbia potuto giocare con sintomi o senza controlli; ci auguriamo che ciò non sia mai accaduto e che sul punto ci possano essere i dovuti chiarimenti per tutti gli attori/attrici di pallavolo e per tutti gli appassionati di questo sport“.
    L’associazione di categoria chiede un’assunzione di responsabilità da parte di tutti: “È sottile, infatti, la linea di confine tra responsabilità individuale e effetti diretti sul collettivo. Tutte/i noi siamo parte di un mondo sportivo in forte difficoltà, un mondo sportivo però che si è preso degli impegni, dai quali nessuno delle componenti si può esimere. Quello che più ci preme sottolineare oggi è un aspetto fondamentale di cui tutte/i noi siamo consapevoli: la tutela della salute“.
    “Tutti i vertici sportivi – continua il comunicato – stanno cercando di trasmettere questo messaggio alla base, questi stessi vertici sportivi prendono e si trovano costretti a prendere anche decisioni drastiche (come è successo a marzo 2020) per tutela della salute collettiva e con forti conseguenze economiche per atlete/i, staff tecnici, Leghe, società sportive e sponsor. Gli atleti e le atlete non vogliono che questo si ripeta, significherebbe bloccare un sistema sportivo intero“.
    La nota dell’AIP si conclude con una precisa richiesta a tutto il movimento: “Ci sono delle indicazioni governative che devono essere rispettate. Ognuno di noi deve fare la sua parte per il bene della Pallavolo, del Beach Volley e del Sitting Volley. Anche noi consigliamo a tutti l’utilizzo dell’App ‘Immuni’, promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Premio Barbagallo alla carriera a Vittorio Maccarone

    Di Redazione
    Sarà una bella appendice al premio Barbagallo dello scorso 3 settembre, svoltosi al Palazzo della Cultura di Catania.
    In quell’occasione, per impegni pregressi di carattere personale del premiato, non riuscimmo a procedere alla consegna del prestigioso riconoscimento dedicato alla memoria del professore Antonio Barbagallo. Il prossimo 17 ottobre, in occasione dell’edizione 2020 del Trofeo Roomy, si assegnerà, infatti, un premio alla carriera a Vittorio Maccarrone, ex centrale della Pallavolo Catania. La sua vita sportiva, come quella del fratello Alessandro, profuma di grandi emozioni e si nutre di una linfa che ha reso speciale una determinata epoca della pallavolo catanese.
    Nel 1978/79, con la maglia del Cus Catania, contro il Salerno brinda giovanissimo (è un classe 1963) all’esordio in Serie A2. Nel 1983/84 matura il passaggio alla Pallavolo Catania che aveva in Nello Greco, simbolo indiscusso di quegli anni. La storia continua ed è ricca di incontri che ne accrescono il suo bagaglio sportivo. Il 1985/86 è il campionato della promozione in Serie A1 maschile. La squadra, allenata da Nicky Lo Bianco, annovera, tra gli altri, in rosa Waldo Kantor, Antonio Scilipoti, Massimo Castagna, Nello Greco e lo straniero Randy Wagner, compagno di reparto di Vittorio. Nel 1986/87 il debutto in A1 in un anno indimenticabile. Catania schiera, tra gli altri, anche Badà Ribeiro, Pupo Dall’Olio, Maurizio Ninfa e Angelo Squeo.
    Indimenticabile la stagione 1987/88 per Vittorio e l’Acqua Pozzillo, giocata con la coppia destinata a passare alla storia del volley etneo: Waldo Kantor e Hugo Conte. Fu una stagione da pelle d’oca per gli appassionati. Catania giunse al quarto posto con 26 punti, qualificandosi per i play off. Nei quarti di finale la squadra catanese risolse la contesa in tre sfide con Padova che si era piazzata al termine della regular season in quinta posizione. In semifinale scudetto l’Acqua Pozzillo cedette in tre sfide alla Panini Modena, che si aggiudicò il titolo di campione d’Italia.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    I Non Plus Ultra’S di Conegliano contro le porte chiuse

    Di Redazione
    Si schierano anche i tifosi dell’Imoco Volley Conegliano contro le eventuali ulteriori limitazioni all’ingresso del pubblico nei palazzetti che potrebbero arrivare con i prossimi provvedimenti del Governo. Non Plus Ultra’S Conegliano e Gioventù Gialloblu, i due principali gruppi della tifoseria organizzata, hanno pubblicato un comunicato sui social: “Viste le probabili nuove restrizioni che si prospettano, noi tifosi vogliamo esprimere a gran voce la nostra vicinanza e sostegno a tutte le società sportive che stanno cercando di tenere vivo il proprio movimento, di qualsiasi disciplina esso sia“.
    “Ci è di difficile comprensione – prosegue il comunicato – il pensiero che 700 persone possano essere considerate un ‘pericolo’ all’interno di una struttura che può ospitarne fino a 5300, nel pieno rispetto delle regole di distanziamento sociale, sapendo, con piena consapevolezza, che il momento che stiamo attraversando è delicato e portando massimo rispetto al dolore che abbiamo vissuto e visto nel nostro Paese. Ma è proprio per questo rispetto, proprio per i valori che lo sport trasmette di lealtà,sacrificio, passione, che chiediamo che si faccia una riflessione per non far morire quanto lo sport comunica, per non far morire la speranza e non far morire i sogni dei nostri figli“.
    “Le società – concludono i supporter gialloblu – non reggeranno a lungo questa situazione ed i movimenti si spegneranno pian piano. Non sottovalutate lo sport, perché, come disse Nelson Mandela, ‘lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare. Esso ha il potere di unire le persone in un modo che poche altre cose fanno. Parla ai giovani in una lingua che comprendono. Lo sport può portare speranza dove una volta c’era solo disperazione’“.
    (fonte: Facebook NPU) LEGGI TUTTO