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    Addio a Gianfranco Zanetti, recordman di scudetti. Il ricordo di Bernardi

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Di Redazione
    Si è spento ieri a Modena, all’età di 78 anni, Gianfranco Zanetti, grande protagonista nel campionato italiano degli anni Sessanta (e dintorni): è ancora oggi il giocatore che ha vinto più scudetti, ben 9, un record mai battuto ma eguagliato nel 2001 da Lorenzo Bernardi. E proprio “Mister Secolo” lo ha voluto ricordare con un post su Facebook: “Abbiamo giocato in epoche diverse, in una pallavolo completamente diversa probabilmente dove i fini erano diversi ma ci ha accomunato una cosa, i nostri 9 scudetti vinti grazie alla nostra perseveranza e voglia di arrivare. Orgoglioso di condividere con te questo grande traguardo. RIP Gianfranco“.

    Zanetti, schiacciatore di ruolo, aveva iniziato la sua carriera a fine anni Cinquanta con l’Avia Pervia Modena dello storico tecnico Franco Anderlini, con cui aveva vinto i suoi primi 5 titoli. Nel 1963 si era trasferito (scelta non comune all’epoca) alla Ruini Firenze, vincendo altri due campionati, e nel 1965 era passato alla Virtus Bologna di Oddo Federzoni, festeggiando gli ultimi due tricolori prima di tornare per una breve parentesi a Modena (1971-72) e chiudere la carriera ancora a Bologna nel 1974. Con la nazionale ha collezionato 81 presenze, disputando tra l’altro i Mondiali 1962 e due Europei.
    Gianfranco Zanetti era fratello di altri due grandi campioni della pallavolo italiana: Paolo, anche lui pluriscudettato tra Modena e Bologna (7 titoli), e Luisa, vincitrice di 4 titoli con l’Audax Modena e uno con la Muratori Vignola.
    (fonte: Il Resto del Carlino, Dal 15 al 25) LEGGI TUTTO

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    In provincia di Brescia le palestre restano chiuse. Le società si mobilitano online

    Di Redazione
    In questo tormentato avvio di stagione sportiva, condizionato dall’emergenza sanitaria, continua a tenere banco (è proprio il caso di dirlo) il problema delle palestre scolastiche, che spesso restano “off limits” per le società sportive. Sta accadendo in molte zone d’Italia e anche nel bresciano: prima dell’inizio dell’anno scolastico, la Provincia di Brescia ha emanato una comunicazione che sospende l’utilizzo in orario extrascolastico delle palestre di proprietà provinciale, situate in 18 comuni del territorio.
    Lo scopo del provvedimento, secondo l’ente, è “valutare con estrema attenzione l’impatto che il ritorno nelle aule scolastiche avrà sulla gestione degli spazi, al fine di tutelare la salute e la sicurezza sia degli studenti che degli operatori della scuola“. Per questo le porte delle palestre restano sbarrate “fino al termine del monitoraggio da svolgersi in condivisione con i Dirigenti Scolastici referenti delle strutture sportive“. Una decisione che, come si può facilmente immaginare, ha conseguenze irreparabili sull’attività delle squadre di pallavolo e altri sport.

    A mobilitarsi contro la presa di posizione della Provincia sono state innanzitutto le società: la Scuola di Pallavolo Brescia è tra le più attive, e insieme ad altri club ha lanciato una petizione online che in pochi giorni ha già raccolto quasi 600 firme. Anche le istituzioni sportive si sono schierate: lo scorso 10 settembre il Comitato Regionale della Lombardia della Fipav, insieme a quello della Federazione Italiana Pallacanestro, ha scritto alla Provincia chiedendo di tornare sulla decisione.
    “Privare i ragazzi di questa componente fondamentale della propria vita in questa età particolare rappresenta un costo sociale che ha ricadute sulla disponibilità di genitori e parenti a seguirli nelle ore di sospensione dagli allenamenti o in alternativa nel passare ore a casa o per strada; nel probabile abbandono di diversi atleti non più motivati; nel futuro costo di assistenza sanitaria nonché nella frustrazione di non potere svolgere un’attività scelta ed amata” scrivono le due Federazioni, che sottolineano inoltre le garanzie offerte dai protocolli di sicurezza per la ripresa dell’attività.
    Sulla stessa linea il Comitato Territoriale Fipav di Brescia, che in una nota si chiede: “Fino a poco tempo fa tutti abbiamo sinceramente riconosciuto allo sport il ruolo di veicolo di valori fondamentali. Perché oggi declassarlo a priorità minore e di fatto esautorarlo dalla sua eminente funzione sociale ed educativa? (…) Nel farsi carico e risolvere il tema delle palestre scolastiche da aprire allo sport, è necessario giocare una partita leale, consapevoli delle responsabilità condivise che politica, scuola e mondo sport hanno verso i nostri ragazzi“.
    A rendere la situazione ancora più paradossale c’è il fatto che il Comune di Brescia si è invece impegnato per assicurare alle associazioni sportive la fruizione degli spazi di sua proprietà: nella stessa città troviamo quindi società e discipline in condizioni diametralmente opposte. E le ricadute negative in termini di tesseramenti, con l’avvicinarsi dell’inizio della stagione sportiva, sono immaginabili.
    (fonte: Scuola di Pallavolo Brescia) LEGGI TUTTO

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    Un Pinocchio da collezione in maglia Trentino Volley

    Di Redazione
    La lontananza negli ultimi sei mesi dalla BLM Group Arena e dalla squadra non ha affatto affievolito la passione che storicamente i tifosi nutrono per i colori gialloblù. L’ennesima conferma è arrivata negli scorsi direttamente presso gli uffici di Trentino Volley.
    Il Club di via Trener ha infatti ricevuto un omaggio assolutamente originale e particolare, subito collocato in sala trofei accanto alle coppe che hanno contraddistinto la sua gloriosa storia. Il tifoso di vecchia data Gaiba Rames ha donato alla Società una splendida scultura in maiolica raffigurante un Pinocchio che indossa la maglia celebrativa gialloblù stilizzata e che tiene in mano il tradizionale pallone da pallavolo.Realizzata in un pezzo unico da Stefano Innocenti, grande artista toscano di Pontassieve, l’opera rappresenta il tributo che un storico sostenitore ha voluto fare, non a caso, a Trentino Volley per ringraziarla delle tante emozioni regalate in questi primi vent’anni di attività.
    Nato a Bologna ma trentino al 100%, Gaiba Rames è infatti fra i principali collezionisti italiani di Pinocchio, potendo annoverare nel suo archivio innumerevoli pubblicazioni dedicate (oltre duecento libri) e centinaia sculture simili, che sono già state richieste da moltissimi musei italiani. E’ stato proprio lui a commissionare l’opera ad Innocenti e a donarla a Trentino Volley, consegnandola personalmente al Presidente Diego Mosna, che lo ha ringraziato entusiasta regalandogli una maglia ufficiale di Trentino Volley.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Carolina Costagrande ha battuto il Covid: “Non bisogna mai abbassare la guardia”

    Di Redazione
    La partita più difficile adesso è vinta, ma non è stata un’esperienza facile per Carolina Costagrande. L’ex nazionale azzurra, dopo aver riscontrato la sua positività al Covid-19, ha avuto sintomi di una certa gravità ed è stata anche ricoverata in ospedale per tre giorni in Argentina. Ora racconta la sua esperienza in un’intervista a Somos Voley, sottolineando l’importanza dell’immediato ricorso all’isolamento: “Per fortuna non avevo contatti stretti, tutto è iniziato e finito con me“.
    Dopo una prima fase in cui pensava di aver superato la malattia, Carolina ha assistito a un riacutizzarsi dei sintomi: “Mi hanno dato una tregua, ma poi sono tornati. Mi sentivo esageratamente stanca, avevo la febbre, un fortissimo mal di testa e la nausea, non mi ero mai sentita così. A un certo punto ho perso la lucidità per spiegare cosa mi stava succedendo: la paura non ti aiuta, senti troppe cose su questo virus e l’eccesso di informazioni ti preoccupa”.
    Alla fine è arrivato il ricovero: “Ho dovuto chiamare un’ambulanza, è stato un momento di tensione. Non ho avuto bisogno di ossigeno, ma avevo le vertigini, la paura sicuramente non mi stava aiutando. Poi in ospedale mi sono tranquillizzata, ma oggi mi rendo conto che non potevo farcela da sola, avevo bisogno di aiuto“. Dopo tre giorni di terapia a base di corticosteroidi, Costagrande si è pienamente ristabilita: “Adesso è tutto ok, penso che mi sia andata bene. Ma è una situazione completamente di emergenza e quando la vedi dall’interno ti rendi conto che il personale sanitario svolge un lavoro straordinario, in condizioni di lavoro difficili e con grandi rischi“.
    “Dobbiamo collaborare con loro – conclude l’ex campionessa azzurra – prendendoci cura di noi stessi ed evitando di saturare un sistema già è in crisi. Ora che è successo a me ho capito quanto siano importanti i comportamenti quotidiani, l’importanza di non abbassare la guardia, anche quando si è stanchi di stare in isolamento. Dobbiamo continuare a seguire le regole, anche se il desiderio di tornare alla vita normale è forte“.
    (fonte: Somos Voley) LEGGI TUTTO

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    La Lega Femminile e Federlab Italia insieme per l’esecuzione di tamponi

    Foto Lega Pallavolo Serie A Femminile

    Di Redazione
    La Lega Pallavolo Serie A Femminile e Federlab Italia, tra le principali associazioni di categoria del comparto dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatoriali privati accreditati con il SSN, hanno siglato un protocollo d’intesa per l’esecuzione di tamponi e test per la ricerca degli anticorpi contro il virus della Sars Cov2, alle tesserate delle 31 Società di Serie A1 e Serie A2 aderenti del Consorzio.
    L’Associazione metterà a disposizione dei team la propria rete di laboratori (oltre 2mila strutture associate presenti su tutto il territorio nazionale), così da supportare le squadre della Serie A Femminile di Pallavolo nella sorveglianza epidemiologica e nel monitoraggio dei casi sospetti di Covid. Un call center dedicato sarà a disposizione dei club. Quindi, a seconda dei laboratori più vicini, ci si organizzerà in base alle necessità, inviando personale specializzato direttamente nei centri sportivi o nelle sedi individuate dalle società, così da poter eseguire lo screening direttamente “a domicilio” ed in tutta sicurezza, nel pieno rispetto delle normative regionali.
    “Dopo quelli con la Lega Pro di Calcio e la Lega Nazionale Pallacanestro (LNB), sigliamo un altro importante protocollo in ambito sportivo, questa volta con il mondo della pallavolo femminile. Il tutto a conferma del ruolo sempre più centrale che la nostra associazione, intesa anche come network di aziende, sta svolgendo nel vasto panorama delle strutture poliambulatoriali italiane – spiega Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia -. Grazie allo sforzo prodotto dai nostri associati, siamo pronti ad offrire tutto il supporto che occorre per garantire sicurezza certificata alle ragazze del volley italiano con l’auspicio che presto lo sport tutto possa tornare alla normalità”, conclude Lamberti.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Nuovo palazzetto a Casalmaggiore: potrà ospitare anche la pallavolo?

    Di Redazione
    La giunta comunale di Casalmaggiore ha dato il via libera alla realizzazione di un nuovo Palazzetto dello Sport, che sorgerà in via De Gasperi, a pochi passi dall’attuale centro sportivo della Baslenga. L’importante novità per la cittadina in provincia di Cremona, che soffre di una cronica carenza di infrastrutture sportive, è stata annunciata nei giorni scorsi dal quotidiano La Provincia.
    Pensato in particolare per il basket e le attività scolastiche, il nuovo palazzetto potrebbe però rendersi utile anche per il volley, sia pure non di Serie A: l’impianto avrà infatti una capienza tra i 1000 e i 1200 posti, ben superiore agli attuali 300 della Baslenga, utilizzata anche dalla VBC Èpiù Casalmaggiore per gli allenamenti. “Una struttura – dice il sindaco Filippo Bongiovanni – che potrà essere di beneficio per l’intero territorio casalasco, divenendo un punto nevralgico per lo svolgimento di attività sportive, manifestazioni ed eventi a livello locale, regionale e nazionale“.
    I lavori, che dovrebbero iniziare a fine 2021 e concludersi per il settembre 2023, avranno un costo complessivo di 3 milioni e 350mila euro, coperto per metà dalla Regione Lombardia e per metà dal Comune grazie a un mutuo con l’Istituto per il Credito Sportivo.
    (fonte: La Provincia) LEGGI TUTTO

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    Offanengo, Porzio protagonista con Lucchetta ne “Il Viaggio del Volley S3”

    Di Redazione
    Una vetrina prestigiosa e allo stesso tempo divertente, contribuendo al successo dell’iniziativa.
    Il Volley Offanengo è stato grande protagonista nella seconda puntata di “Il Viaggio del Volley S3 – l’Italia vista dalla pallavolo”, iniziativa della Fipav (Federazione italiana pallavolo) insieme a Kinder Joy of Moving. Nel secondo atto, dedicato alla Lombardia, infatti, il capitano della Chromavis Abo Noemi Porzio è stata testimonial attiva dell’intervista del celebre Andrea Lucchetta con location il centro storico di Codogno, località-simbolo della pandemia Covid-19. Nella puntata lombarda sono state narrate le esperienze di vita raccolte in regione che testimoniano la ricchezza dei valori fondanti della pallavolo, mettendo in luce il ruolo del volley come aggregatore sociale che coinvolge differenti realtà e generazioni.
    “E’ stato molto bello – commenta Noemi Porzio, al suo quarto anno a Offanengo – ovviamente per me è stato inaspettato e anche la prima volta in carriera che mi capita di partecipare a un’iniziativa del genere. Sono contenta perché è un bel progetto per rilanciare il movimento pallavolistico che si era fermato a causa del Covid-19. Oltretutto, noi l’abbiamo vissuta in modo diretto con Cecilia Nicolini (lo scorso anno alla Chromavis Abo e originaria proprio di Codogno, ndc) e da più vicino geograficamente”.
    Com’è andata la serie di sketch con un personaggio come Lucchetta?
    “Mi è piaciuto molto. Abbiamo parlato seriamente del progetto che è una bella iniziativa, ma ci siamo anche divertiti nelle pause, riuscendo anche ad avere nelle riprese uno stile spiritoso pur trattando argomenti seri”.
    Oltretutto, una bella vetrina per il Volley Offanengo.
    “Sì, esatto e così ovviamente sarebbe stato se fosse stata protagonista anche una mia compagna di squadra al posto mio. Questa iniziativa ci ha dato un po’ di visibilità e mi fa piacere che Offanengo si faccia vedere e riconoscere per la bella piazza che è “.
    Nel frattempo, siete tornate in palestra: che sapore ha il ritorno al volley giocato, per ora in allenamento?
    “E’ stato emozionante tornare in palestra dopo tantissimo tempo e riassaporare il terreno di gioco. Insieme alle mie compagne di squadra avevo tanta voglia di ricominciare”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Nuovo protocollo per la Serie A: anche gli arbitri saranno sottoposti a tampone

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Di Redazione
    La Federazione Italiana Pallavolo ha pubblicato oggi un aggiornamento del protocollo per le attività delle squadre di Serie A, emanato per la prima volta lo scorso 25 agosto. Tra le poche variazioni, le più significative riguardano gli arbitri, che dovranno obbligatoriamente sottoporsi a tampone ogni 15 giorni per tutto l’arco della stagione (nella prima versione era previsto soltanto un test a inizio anno) e, d’altro canto, avranno il compito di controllare che vengano rispettati tutti gli adempimenti previsti, dalla sanificazione al distanziamento passando per l’uso delle mascherine. In caso di violazioni sono previsti provvedimenti disciplinari e sanzioni da parte del Giudice Sportivo.
    Tra le disposizioni per i direttori di gara c’è anche quella di raccomandare ai giocatori di evitare strette di mano e abbracci: questi ultimi, infatti, non sono più “vietati” come in precedenza, ma soltanto “fortemente sconsigliati”. Le società dovranno infine consegnare al Covid Manager della squadra di casa, prima di ogni gara, una dichiarazione firmata dal Presidente che attesti il rispetto delle prescrizioni sanitarie, e un’autocertificazione firmata da ciascun giocatore.
    L’altra modifica importante è quella sulla frequenza dei tamponi su giocatori e membri del gruppo squadra, che dovranno essere effettuati ogni 7 giorni e non più “al massimo ogni 15”, con conseguente aggravio di costi a carico delle società. Potrà trattarsi però anche del cosiddetto “tampone rapido” (molecolare o antigenico); soltanto in caso di positività, e dopo aver posto in isolamento il soggetto positivo, sarà effettuato il tampone naso-faringeo.
    La versione integrale del protocollo è consultabile online.
    (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO