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    RaiSport verso la chiusura? La protesta dei giornalisti

    Di Redazione
    Un’altra delle (poche) vetrine nazionali della pallavolo potrebbe presto scomparire: come riportato ieri da Il Fatto Quotidiano, il piano di riorganizzazione presentato al CdA della Rai dall’amministratore delegato Fabrizio Salini prevede, tra l’altro, l’eliminazione del canale tematico RaiSport, nel quadro di un generale progetto di contenimento dei costi. Le voci di una chiusura di RaiSport, che porta risultati modesti sul piano dello share (circa l’1% in media), erano già emerse in diverse occasioni, ma per la prima volta vengono messe nero su bianco. Nel caso il progetto andasse in porto, resterebbe comunque in attività l’omonima testata giornalistica diretta da Auro Bulbarelli.
    Immediata la reazione dei giornalisti dell’emittente, tra cui anche i volti della pallavolo maschile e femminile. Maurizio Colantoni e Marco Fantasia hanno condiviso sui social network un post del collega Vittorio di Trapani, che è anche segretario nazionale del sindacato Usigrai: “Visto che il Piano industriale della Rai è basato su organizzazione per generi, mi domando: 1- lo Sport non è un genere? 2- la Rai vuole cancellare un genere come lo sport? 3- il Piano industriale è cambiato?“. E Colantoni ha rincarato la dose: “Lo sport è una risorsa. Da anni si vuole rafforzare i concorrenti cercando di annullare Raisport in tutti i modi. È vergognoso. Colleghi fatevi sentire“.

    Contro la cancellazione di RaiSport si è espresso anche il deputato Michele Anzaldi, che fa parte della Commissione di Vigilanza: “Siamo di fronte a una violazione del contratto di servizio. Inoltre mi chiedo dove sia il risparmio, visto che RaiSport è interamente realizzato da personale Rai“.
    (fonte: Il Fatto Quotidiano) LEGGI TUTTO

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    Sospensione in Lombardia, le società non ci stanno. La petizione e le critiche

    Di Dania Tuccillo
    La decisione della Fipav Lombardia, a seguito dell’ordinanza regionale, di sospendere campionati e attività dalla Serie C fino ai campionati di categoria non è piaciuta ad allenatori, dirigenti, presidenti, genitori e atleti delle società lombarde.
    Sui social sono numerosi i commenti negativi e le richieste di chiarimento e modifica dell’ordinanza destinati al presidente Attilio Fontana. Tra questi, quello della Pcg Volley Bresso che invita a riflettere sul “Disastro che stiamo per creare”:

    Ancora, sotto il post Facebook con le nuove direttive della Fipav Lombardia, si legge il commento di Pierina Bolzoni, presidente della Gerundo volley:
    “Carissimo presidente Fontana “carissimo” perché voglio essere gentile, e “presidente Fontana” perché è lei che ha firmato l’ordinanza (ovviamente dopo essersi consultato con chi di dovere). Ieri sera, al termine degli allenamenti previsti, dopo aver deterso, igienizzato e sanificato la palestra che utilizziamo, torno a casa e leggo sui social che la Regione Lombardia ha emesso una nuova ordinanza e scopro che fino al 5 novembre NON POTREMO PIÙ continuare con gli allenamenti e non potremo ovviamente nemmeno iniziare i campionati perché il nostro sport, la pallavolo, rientra tra gli innumerevoli sport da contatto di cui l’ordinanza ha previsto il blocco. Pensando fosse uno scherzo, vado a letto. Ma svegliandomi questa mattina verifico che non era uno scherzo ma che é tutto vero! Ma stiamo scherzando?“
    La presidente continua: “Come ha scritto qualcuno prima di me, (che copio e incollo perché ha espresso perfettamente il mio pensiero) “in poco meno di 2 mesi ci siamo trovati ad affrontare un nuovo modo di fare sport: la chiamano new normality!Abbiamo dovuto fermarci, capire, sbattere la testa perché quello che ci sembra assurdo, oggi è la normalità. Scaltri e istintivi come solo gli sportivi sanno fare, abbiamo messo in atto un protocollo serio e stringente.Abbiamo rinunciamo a molte cose pur di tornare a riassaporare il profumo della palestra. Abbiamo rinunciato a trovarci 30 minuti prima dell’allenamento e alle paste del giovedì. Abbiamo rinunciato alla doccia e agli spogliatoi, alle ore palestra occupate giustamente dalle scuole per permettere l’uscita scaglionata degli alunni. Abbiamo rinunciato ai 4 campionati che avremmo fatto per squadra per meglio gestire gli spazi disponibili. Abbiamo fatto tanti passi indietro solo per l’amore incondizionato verso questo sport!Finalmente siamo ripartiti con mille difficoltà, tanta pazienza, tanti investimenti, ma davvero con tanta determinazione! E niente ci ha fermato, neanche le mascherine, i gel, le distanze, i palloni igienizzati, il registro delle presenze, la misurazione della temperatura, le autocertificazioni, le tantissime ore di formazione e i continui cambiamenti.Ora la mazzata! Uno stop che sa di sconfitta, come quella volta che hai perso una finale e non ci dormi la notte, ma tu avevi lavorato duramente e seriamente ed eri convinto di spuntarla.Ma le nostre associazioni con tutti questi protocolli, le nostre palestre igienizzate quasi come un ospedale, le nostre regole (che poi sono le vostre) che abbiamo messo in pratica alla lettera, non sono forse più sicuri dei mezzi pubblici, degli assembramenti e della stupidità di chi crede che senza mascherina si possa vincere contro questo maledetto virus?”“Concludo dicendo che nessuno di noi vuole mettere a rischio la vita di nessuno, dei nostri cari, dei nostri amici, dei nostri vicini, ma in questo modo state distruggendo qualcosa di importante e necessario, state uccidendo la nostra anima.Pierina BolzoniPresidenteASD GERUNDO VOLLEY”
    Infine, ma sono solo alcuni esempi di quello che si può leggere in queste ore, sempre su Facebook è stata lanciata una petizione (sulla piattaforma apposita change.org) dal titolo “Modificare l’ordinanza 620 della Regione Lombardia: stop all’irragionevolezza” con l’obiettivo di raggiungere le 25.000 firme. Al momento in cui scriviamo questo articolo, sono state già raggiunte le 16.861 firme.
    Il link della petizione. LEGGI TUTTO

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    Fipav Lombardia, stop a serie C, D e giovanili. Via libera a serie A e B

    Di Redazione
    Dopo la firma dell’ordinanza 620, da parte del presidente della Regione Attilio Fontana, dalla Fipav Lombardia arrivano ulteriori chiarimenti in merito alla sospensione di allenamenti e campionati.
    Fipav Lombardia, recependo l’Ordinanza n. 620 e i relativi allegati (16 ottobre 2020) emanata da Regione Lombardia, e con riferimento anche all’Ordinanza n. 579 e relativi allegati (10 luglio 2020) – richiamata dalla stessa ordinanza n. 620 – conferma che dal 17 ottobre al 6 novembre compresi, sul territorio regionale:
    Tutte le attività (compresi gli allenamenti) delle squadre iscritte ai Campionati Nazionali di Superlega, Serie A2, Serie A3, Serie B Maschile e Serie A1, Serie A2, Serie B1, Serie B2 Femminile sono CONSENTITE, nello stretto rispetto delle normative nazionali e locali vigenti e dei protocolli emanati dalla Federazione Italiana Pallavolo.
    Tutte le attività (compresi gli allenamenti) delle squadre iscritte ai Campionati Regionali di Serie C e Serie D femminile e maschile sono SOSPESE.
    Tutte le attività (compresi gli allenamenti) delle squadre iscritte ai Campionati Territoriali di 1^, 2^ e 3^ Divisione femminile e maschile sono SOSPESE.
    Tutte le attività (compresi gli allenamenti) delle squadre iscritte ai Campionati di Categoria femminili e maschili sono SOSPESE.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Si ferma la pallavolo in Lombardia. Stop dalla Regione anche agli allenamenti

    Di Redazione
    La temuta stretta sugli sport di contatto in Lombardia è arrivata, ed è anche peggiore del previsto: con l’ordinanza numero 620 firmata oggi, valida da sabato 17 ottobre a venerdì 6 novembre, la Regione blocca completamente l’attività degli sport dilettantistici, compresa quella organizzata da società e associazioni sportive (l’attività amatoriale era già ferma in seguito all’emanazione del più recente DPCM). Rispetto alla prima versione del provvedimento annunciata dal presidente Attilio Fontana in conferenza stampa, sono sospesi anche gli allenamenti.
    “Sono sospese – recita l’ordinanza – tutte le gare, le competizioni e le altre attività, anche di allenamento, degli sport di contatto, come individuati con provvedimento del Ministro dello Sport del 13 ottobre 2020, svolti a livello regionale o locale – sia agonistico che di base – dalle associazioni e società dilettantistiche“.
    Una formulazione destinata sicuramente a fare discutere: per la pallavolo, l’interpretazione più ovvia è che possano continuare ad allenarsi solo le squadre iscritte ai campionati nazionali (dalla Serie B in su). Ma in questa definizione rientrerebbe tutta una serie di casi “borderline”, dalle formazioni Under che partecipano ai campionati di serie alle prime squadre che attingono a piene mani dal settore giovanile. È certo, invece, che dal provvedimento non sono interessati Beach Volley e Sitting Volley, non annoverati tra gli “sport di contatto”.
    In attesa di ulteriori chiarimenti, comunque, l’ordinanza costituisce senza dubbio una pietra tombale sul movimento di base lombardo, che dopo tanti mesi di forzata inattività e faticoso rientro, con annesse spese anche significative e battaglie per l’utilizzo delle palestre, proprio alle porte dei campionati vede di nuovo svanire (e questa volta definitivamente) la possibilità di ripartire. Un tributo probabilmente inevitabile, ma doloroso, alla lotta contro un’emergenza sanitaria che continua a crescere di intensità.
    La Regione torna sui suoi passi anche sul tema dell’accesso del pubblico nei palazzetti: come specifica l’Allegato 2 del nuovo provvedimento, gli spettatori saranno ammessi soltanto “con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 200 spettatori per manifestazioni sportive in luoghi chiusi“. Annullata, dunque, l’ordinanza del giorno precedente che consentiva l’ingresso fino a un massimo di 700 spettatori.
    (fonte: Regione Lombardia) LEGGI TUTTO

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    La Lombardia verso lo stop agli sport di contatto. Permessi solo gli allenamenti

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Di Redazione
    I campionati regionali e giovanili in Lombardia rischiano di fermarsi prima ancora del via. Già questa sera, o più probabilmente domani, la Regione emanerà una nuova ordinanza i cui contenuti sono stati anticipati oggi dal presidente Attilio Fontana: il governatore lombardo, nel quadro di una serie di misure per ridurre l’impatto dell’epidemia di coronavirus, dovrebbe imporre la sospensione di ogni attività negli sport di contatto, tra i quali la pallavolo (ma non Beach Volley e Sitting Volley), permettendo però gli allenamenti.
    Tra le misure devono ancora essere sottoposte al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico regionale, ci sarebbe inoltre la richiesta di consentire l’ingresso nei palazzetti agli spettatori, anche dopo la scadenza dell’attuale ordinanza in vigore fino a lunedì 19 ottobre.
    (fonte: Il Giorno) LEGGI TUTTO

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    Il presidente AIP Giorgio De Togni ai microfoni di SoloVolley

    Di Redazione
    Torna con una nuova puntata SoloVolley, il magazine radiofonico di Radio BustoLive dedicato alla pallavolo della provincia di Varese e di tutta Italia. Questa sera, venerdì 16 ottobre, sarà ospite al telefono Giorgio De Togni, presidente della neonata AIP (Associazione Italiana Pallavolisti) nonché per anni protagonista nei campionati di Superlega e Serie A2.
    La trasmissione andrà in onda a partire dalle 20.30 e sarà condotta come sempre da Samuele Ferretti e Marco Colombo, che da quest’anno sono affiancati da Annalisa Gibin. Da questa settimana debutterà la rubrica “Nutrivolley” su sport e corretta alimentazione, a cura della biologa nutrizionista (e pallavolista) Diana Caroli, che si affiancherà all’angolo della Serie B, C e D “The Red Point”, curato da Gianluigi Rossi, e al consueto intervento del caporedattore di Volley NEWS, Eugenio Peralta.
    SoloVolley può essere seguita in diretta streaming sul sito www.bustolive.it, sulla pagina Facebook, sul canale YouTube della radio o sulla App gratuita per iOS e Android. Per interagire con la diretta è possibile inviare un messaggio Whatsapp al numero 347-3862105. LEGGI TUTTO

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    La Fipav aggiorna il protocollo in base al nuovo DPCM

    Di Redazione
    La Federazione Italiana Pallavolo, in base al DPCM del 13 ottobre, ha aggiornato il protocollo di ripresa degli allenamenti. Il testo non presenta sostanziali novità, ma una più generale ristrutturazione, revisione e organizzazione. Sono state però inserite alcune nuove indicazioni, come il ricorso ai tamponi rapidi laddove richiesto e altre azioni che hanno l’obiettivo di semplificare l’attività delle società e dei vari comitati impegnati in un questo periodo nell’organizzazione e preparazione dei Campionati. A queste norme si aggiunge poi l’obbligatorietà dell’inserimento della figura del Covid Manager nel modulo CAMPRISOC.
    Il testo completo del protocollo, valido fino al prossimo 13 novembre, è disponibile online.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Spettatori nei palazzetti, si naviga a vista: Emilia e Lombardia aprono, le Marche no

    Gas Sales Bluenergy Piacenza

    Di Redazione
    Ormai è una navigazione a vista: le notizie sui nuovi contagi da coronavirus incalzano e le normative cambiano di conseguenza, anche da un giorno all’altro. Per il momento le norme nazionali sugli eventi sportivi sono chiare: secondo l’ultimo DPCM, per le gare al chiuso sono ammessi al massimo 200 spettatori, salvo deroga delle regioni. E qui ciascuno fa a modo suo, anche con tempi molto stretti. La Lombardia, per esempio, ha deciso solo ieri di prorogare l’ordinanza scaduta in giornata, consentendo a un massimo di 700 persone l’ingresso nei palazzetti: troppo tardi per la Unet E-Work Busto Arsizio, che per mancanza di tempo rinuncerà ad aprire la prevendita in occasione della gara di domenica con Scandicci.
    L’ordinanza lombarda, peraltro, sarà valida soltanto fino a lunedì 19 ottobre, lasciando la strada aperta a un possibile ripensamento in relazione al trend dei contagi. L’Emilia-Romagna invece ha già stabilito le norme per il prossimo mese, fino al 15 novembre: qui non c’è il “tetto” dei 700 e il limite massimo è il 15% della capienza dell’impianto, come sanno i tifosi di Leo Shoes Modena, Consar Ravenna e Gas Sales Bluenergy Piacenza, che potranno ancora assistere alle gare casalinghe delle proprie squadre.
    Anche Trentino e Puglia si sono mosse nella direzione della deroga. Nessuna novità per il momento da altre regioni, come le Marche, dove la Cucine Lube Civitanova si sta rassegnando a vivere un altro match con sole 200 persone sugli spalti, nonostante la protesta della tifoseria (all’Eurosuole Forum si potrebbe arrivare fino a 600). Anche l’opposto Kamil Rychlicki, in un’intervista al Resto del Carlino, si è espresso a favore della riapertura: “Altri club hanno sempre avuto i fan, spero ci sarà l’ok per 600. Giocare in un palazzetto vuoto è bruttissimo“. LEGGI TUTTO