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    Spadafora: “Il Governo ha dovuto assumere scelte difficili”

    Di Redazione
    Con il nuovo DPCM, lo sport si è praticamente fermato. Il Governo, infatti, ha confermato le restrizioni per lo sport, misura che inciderà su quasi 10 milioni di italiani tra federazioni ed enti di promozione sportiva.
    Non è mancata, tempestivamente, la replica del ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora che con un post in facebook ha scritto così:
    “Purtroppo palestre, piscine, competizioni dilettantistiche (a esclusione di quelle nazionali), cinema, teatri, concerti, convegni, congressi, parchi divertimento, gite scolastiche, sale gioco, sale scommesse, bingo, discoteche e molte altre attività sono sospese, mentre bar, pub e ristoranti dovranno chiudere alle 18.Ho compiuto ogni sforzo possibile per evitare la sospensione delle attività, compresa l’emanazione solo tre giorni fa di un protocollo con regole ancora più stringenti. Purtroppo però non è servito a nulla perché i dati sono peggiorati e ancora una volta stavamo rischiando di andare verso il collasso del Sistema sanitario. Il numero di contagi quotidiano, di ricoveri in terapia intensiva e, purtroppo, di decessi legati al Covid 19 è arrivato a una soglia critica e allora il Governo ha dovuto assumere scelte difficili per limitare in modo significativo le occasioni di spostamento e di incontro.
    L’impegno e la responsabilità dimostrata dai gestori di palestre e piscine in questi mesi sono stati esemplari. So bene quanto abbiano investito anche con risorse proprie, nonostante le difficoltà e il calo delle iscrizioni, per continuare a far praticare sport in assoluta sicurezza. Già domani approveremo il decreto per sostenere con misure straordinarie tutto questo mondo che con la seconda chiusura rischia di non riaprire più:- 800 euro indennità per novembre;- 50 milioni di fondo perduto per ASD e SSD da erogare entro novembre;- fondo perduto automatico per le Società Sportive Dilettantische con codici Ateco che ne avevano già usufruito.Mi auguro che il mondo dello sport possa riprendere il prima possibile perché, oltre al lato economico, è fondamentale per il benessere fisico e psicologico, e per tante ragazze e ragazzi rappresenta oltre che uno sfogo positivo e una passione anche un argine alla marginalità e all’illegalità” LEGGI TUTTO

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    Comitato 4.0: “Servono liquidità agevolata, aiuti a fondo perduto, rinvio delle scadenze fiscali”

    Di Redazione
    “Lo sport è un settore produttivo a tutti gli effetti e, come tale, necessita di interventi di ristoro. Contestualmente alle decisioni per contenere la diffusione del virus, il governo ci dica cosa intende fare per garantire un dignitoso futuro alle attività penalizzate dal nuovo decreto, compreso lo sport”: così il Comitato 4.0 – costituito da Lega Pro, Lega Basket Serie A, Lega Pallavolo Serie A maschile, Lega Nazionale Pallacanestro, Lega Pallavolo Serie A femminile, Lega Basket femminile, Fidal Runcard – a proposito delle misure contenute nel nuovo dpcm.
    “Con il primo decreto cura Italia lo sport è stato equiparato ad una industria produttiva, dobbiamo continuare in questo solco. ll comparto viene alimentato dagli sforzi economici di migliaia di imprenditori, che ora sono in grande difficoltà, vanno sostenuti. Abbiamo bisogno di misure di liquidità agevolata, il rinvio delle scadenze fiscali e aiuti a fondo perduto” prosegue il Comitato 4.0.
    “Il nostro sport oggi è gravato da pesantissimi costi, economici e gestionali, basti pensare agli sforzi che richiede l’applicazione delle procedure sanitarie e, in tal senso, gli interventi sono improcrastinabili. Tuttavia, il costo più alto lo sosterrà il paese perché fermare lo sport vuol dire rendere l’Italia più povera dal punto di vista sociale, dato il ruolo che lo sport esercita sul territorio in termini di inclusione, di contrasto alla criminalità, di educazione” conclude il Comitato 4.0.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Nuova stretta agli sport di contatto: permessi solo gli eventi di interesse nazionale

    Di Redazione
    [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO]
    Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato oggi il nuovo DPCM sulle misure di emergenza per il contenimento della pandemia di coronavirus. Il provvedimento, il cui testo è riportato dal Corriere della Sera in attesa della pubblicazione ufficiale, prevede una nuova stretta agli sport di contatto dopo quella attuata con il decreto della scorsa settimana: questa volta la normativa permette soltanto gli eventi e le competizioni sportive “di interesse nazionale” (e non più quelli regionali).
    Il nuovo testo dell’articolo 1, comma 9, alla lettera e) recita: “Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive degli sport individuali e di squadra, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; restano consentiti soltanto gli eventi e le competizioni sportive riconosciuti di interesse nazionale, nei settori professionistici e dilettantistici, dal CONI, dal CIP e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva (…); le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra partecipanti alle competizioni di cui alla presente lettera sono consentite a porte chiuse“.
    La lettera g) prevede invece che “fatto salvo quanto previsto alla lettera e) in ordine agli eventi e alle competizioni sportive di interesse nazionale, lo svolgimento degli sport di contatto, come individuati con provvedimento del Ministro per le politiche giovanili e lo sport, è sospeso; sono altresì sospese l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto nonché tutte le gare, le competizioni e le attività connesse allo sport di contatto, anche se aventi carattere ludico-amatoriale“. Sospese anche le attività di palestre e piscine.
    Per quanto riguarda la pallavolo, le nuove norme superano la distinzione applicata in precedenza agli eventi “di interesse regionale” e quindi, salvo sorprese, dovrebbero permettere il proseguimento dei soli campionati nazionali, mentre tutte le altre categorie dovranno sospendere completamente l’attività, allenamenti compresi. Resta però da attendere l’interpretazione della Fipav: il Regolamento Gare (utilizzato come base normativa per la lettura del provvedimento precedente) considera infatti “campionati nazionali” non soltanto Serie A e Serie B, ma anche la Serie C e tutte le categorie giovanili dall’Under 13 all’Under 20.
    (fonte: Corriere.it) LEGGI TUTTO

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    AIP, De Togni: “Dobbiamo dare l’esempio, il volley non può fermarsi”

    Di Redazione
    Il presidente dell’AIP, l’Associazione Italiana Pallavolisti, De Togni, lancia un importante messaggio destinato all’intero movimento, ai suoi membri, agli atleti e alle rispettive famiglie.
    “Oggi è quanto mai importante mantenere alta l’attenzione nell’attività che ognuno di noi svolge quotidianamente. Dobbiamo dare l’esempio”.

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Serie A1 e Superlega, i più “ricchi” sono Leon ed Egonu

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Di Redazione
    Dai 900mila euro di Wilfredo Leon ai 400mila dell’opposto Paola Egonu. Quanto guadagnano i giocatori dei due massimi campionati italiani di pallavolo? Sebbene le cifre non siano precise in quanto nella pallavolo i dati non sono resi pubblici, a riportare la top 10 di ciascun campionato è la Gazzetta dello Sport.
    Partendo dalla Superlega, troviamo delle new entry nella classifica: George Grozer, in forza alla Gas Sales Piacenza, si trova al secondo posto con uno stipendio, al netto della ritenuta d’imposta, di 500.000 euro. Seguono Russell, Atanasijevic e Lucarelli, altra new entry, con una quota di 400mila.
    Juantorena si trova attualmente all’ottavo posto, complice probabilmente la scelta del giocatore cubano di ridursi lo stipendio per continuare a giocare a Civitanova, così come Yoandy Leal.
    1. Wilfredo Leon: 900.000 euro2. Gyorgy Grozer: 500.000 euro3. Aaron Russell: 450.000 euro3. Aleksandar Atanisijevic: 450.000 euro3. Lucarelli: 450.000 euro6. Nimir Abdel – Aziz: 400.000 euro6. Yoandy Leal: 400.000 euro8. Osmany Juantorena: 350.000 euro8. Simone Giannelli: 350.000 euro10. Matey Kaziyski: 300.000 euro
    Per quanto riguarda la Serie A1 femminile, nella top 10 troviamo atlete di tre società: Imoco Volley Conegliano, Igor Gorgonzola Novara e una sola giocatrice della Savino del Bene Scandicci, Lucia Bosetti.
    Al primo posto, la regina Paola Egonu porta a casa circa 400.000 euro all’anno. Segue Kimberly Hill con 240.000 euro. “Abbiamo puntato sulle giovani, al posto di tenere in panchina giocatrici del calibro di Sorokaite o Ogbogu” racconta Pietro Maschio, co-presidente dell’Imoco Volley.
    1. Paola Egonu: 400.000 euro2. Kimberly Hill: 240.000 euro3. Lucia Bosetti: 200.000 euro3. Malwina Smarzek: 200.000 euro3. Asia Wolosz: 200.000 euro3. Miriam Sylla: 200.000 euro7. Caterina Bosetti: 170.000 euro8. Robin De Krujif: 160.000 euro9. Britt Herbots: 150.000 euro9. Cristina Chirichella: 150.000 euro LEGGI TUTTO

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    Nuovo appuntamento con SoloVolley su Radio BustoLive

    Di Redazione
    Una serata a tema libero, “nel senso che passeremo dal campo alla panchina senza chiedere il permesso all’arbitro“. Il nuovo appuntamento con SoloVolley, il magazine radiofonico di Radio BustoLive, spazierà dal volley locale a quello internazionale, trattando naturalmente i temi caldi dei numerosi rinvii per casi di positività al Covid-19 e della sospensione dei campionati in Lombardia. La trasmissione andrà in onda questa sera, venerdì 23 ottobre, a partire dalle 20.30.
    In studio ci saranno come sempre Samuele Ferretti e Marco Colombo, che da quest’anno sono affiancati da Annalisa Gibin. Confermate le rubriche “The Red Point” di Gianluigi Rossi, dedicata ai campionati di Serie B, C e D, e “Nutrivolley” della biologa nutrizionista Diana Caroli, su sport e alimentazione. Nel corso della puntata è previsto anche il consueto intervento del caporedattore di Volley NEWS, Eugenio Peralta.
    SoloVolley può essere seguita in diretta streaming sul sito www.bustolive.it, sulla pagina Facebook, sul canale YouTube della radio o sulla App gratuita per iOS e Android. Per interagire con la diretta è possibile inviare un messaggio Whatsapp al numero 347-3862105. LEGGI TUTTO

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    La Lombardia prova a ripartire con il protocollo di maggio

    Foto Polisportiva Torbole Casaglia

    Di Redazione
    Dopo la nuova ordinanza regionale che ha “liberato” le squadre del territorio dallo stop agli allenamenti, la Lombardia prova a tornare in palestra, anche se a macchia di leopardo e con qualche incertezza. Non è infatti chiarissimo quali modalità di lavoro siano consentite dalla nuova normativa: l’indicazione ufficiale del Comitato Regionale della Fipav è quella di fare riferimento alle FAQ pubblicate dal Dipartimento dello Sport, che però parlano soltanto di “effettuare gli allenamenti in forma individuale o, comunque, rispettando i protocolli di sicurezza delle singole Federazioni“. Un po’ vago per una Federazione che del protocollo ha pubblicato, finora, 10 versioni diverse…
    A livello informale pare comunque che la questione sia chiarita: il protocollo a cui conformarsi dovrebbe essere quello del 21 maggio, il primissimo emanato dalla Fipav alla ripresa dell’attività. In sintesi, dunque, niente palleggio a coppie e in generale niente scambi del pallone, ma solo esercizi per singoli giocatori che prevedano la possibilità del distanziamento tra atleti. Limitazioni assai stringenti per molte squadre, soprattutto quelle delle categorie seniores, ma comunque qualcosa di meglio rispetto alla prospettiva di restare a casa.
    C’è però chi deve affrontare altri problemi, come quello della disponibilità delle palestre: in provincia di Como diversi Comuni (tra cui il capoluogo), già a poche ore dalla prima ordinanza regionale che fermava l’attività sportiva, hanno comunicato alle società l’interdizione all’utilizzo degli impianti. Un divieto di cui, per il momento, non sono chiare le condizioni e la scadenza.
    Intanto la Fipav Lombardia ha rinviato d’ufficio le prime due giornate di Serie C e Serie D, previste originariamente per il 6-7 e il 13-14 novembre. LEGGI TUTTO