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    Serie A1 e Superlega, i più “ricchi” sono Leon ed Egonu

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Di Redazione
    Dai 900mila euro di Wilfredo Leon ai 400mila dell’opposto Paola Egonu. Quanto guadagnano i giocatori dei due massimi campionati italiani di pallavolo? Sebbene le cifre non siano precise in quanto nella pallavolo i dati non sono resi pubblici, a riportare la top 10 di ciascun campionato è la Gazzetta dello Sport.
    Partendo dalla Superlega, troviamo delle new entry nella classifica: George Grozer, in forza alla Gas Sales Piacenza, si trova al secondo posto con uno stipendio, al netto della ritenuta d’imposta, di 500.000 euro. Seguono Russell, Atanasijevic e Lucarelli, altra new entry, con una quota di 400mila.
    Juantorena si trova attualmente all’ottavo posto, complice probabilmente la scelta del giocatore cubano di ridursi lo stipendio per continuare a giocare a Civitanova, così come Yoandy Leal.
    1. Wilfredo Leon: 900.000 euro2. Gyorgy Grozer: 500.000 euro3. Aaron Russell: 450.000 euro3. Aleksandar Atanisijevic: 450.000 euro3. Lucarelli: 450.000 euro6. Nimir Abdel – Aziz: 400.000 euro6. Yoandy Leal: 400.000 euro8. Osmany Juantorena: 350.000 euro8. Simone Giannelli: 350.000 euro10. Matey Kaziyski: 300.000 euro
    Per quanto riguarda la Serie A1 femminile, nella top 10 troviamo atlete di tre società: Imoco Volley Conegliano, Igor Gorgonzola Novara e una sola giocatrice della Savino del Bene Scandicci, Lucia Bosetti.
    Al primo posto, la regina Paola Egonu porta a casa circa 400.000 euro all’anno. Segue Kimberly Hill con 240.000 euro. “Abbiamo puntato sulle giovani, al posto di tenere in panchina giocatrici del calibro di Sorokaite o Ogbogu” racconta Pietro Maschio, co-presidente dell’Imoco Volley.
    1. Paola Egonu: 400.000 euro2. Kimberly Hill: 240.000 euro3. Lucia Bosetti: 200.000 euro3. Malwina Smarzek: 200.000 euro3. Asia Wolosz: 200.000 euro3. Miriam Sylla: 200.000 euro7. Caterina Bosetti: 170.000 euro8. Robin De Krujif: 160.000 euro9. Britt Herbots: 150.000 euro9. Cristina Chirichella: 150.000 euro LEGGI TUTTO

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    Nuovo appuntamento con SoloVolley su Radio BustoLive

    Di Redazione
    Una serata a tema libero, “nel senso che passeremo dal campo alla panchina senza chiedere il permesso all’arbitro“. Il nuovo appuntamento con SoloVolley, il magazine radiofonico di Radio BustoLive, spazierà dal volley locale a quello internazionale, trattando naturalmente i temi caldi dei numerosi rinvii per casi di positività al Covid-19 e della sospensione dei campionati in Lombardia. La trasmissione andrà in onda questa sera, venerdì 23 ottobre, a partire dalle 20.30.
    In studio ci saranno come sempre Samuele Ferretti e Marco Colombo, che da quest’anno sono affiancati da Annalisa Gibin. Confermate le rubriche “The Red Point” di Gianluigi Rossi, dedicata ai campionati di Serie B, C e D, e “Nutrivolley” della biologa nutrizionista Diana Caroli, su sport e alimentazione. Nel corso della puntata è previsto anche il consueto intervento del caporedattore di Volley NEWS, Eugenio Peralta.
    SoloVolley può essere seguita in diretta streaming sul sito www.bustolive.it, sulla pagina Facebook, sul canale YouTube della radio o sulla App gratuita per iOS e Android. Per interagire con la diretta è possibile inviare un messaggio Whatsapp al numero 347-3862105. LEGGI TUTTO

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    La Lombardia prova a ripartire con il protocollo di maggio

    Foto Polisportiva Torbole Casaglia

    Di Redazione
    Dopo la nuova ordinanza regionale che ha “liberato” le squadre del territorio dallo stop agli allenamenti, la Lombardia prova a tornare in palestra, anche se a macchia di leopardo e con qualche incertezza. Non è infatti chiarissimo quali modalità di lavoro siano consentite dalla nuova normativa: l’indicazione ufficiale del Comitato Regionale della Fipav è quella di fare riferimento alle FAQ pubblicate dal Dipartimento dello Sport, che però parlano soltanto di “effettuare gli allenamenti in forma individuale o, comunque, rispettando i protocolli di sicurezza delle singole Federazioni“. Un po’ vago per una Federazione che del protocollo ha pubblicato, finora, 10 versioni diverse…
    A livello informale pare comunque che la questione sia chiarita: il protocollo a cui conformarsi dovrebbe essere quello del 21 maggio, il primissimo emanato dalla Fipav alla ripresa dell’attività. In sintesi, dunque, niente palleggio a coppie e in generale niente scambi del pallone, ma solo esercizi per singoli giocatori che prevedano la possibilità del distanziamento tra atleti. Limitazioni assai stringenti per molte squadre, soprattutto quelle delle categorie seniores, ma comunque qualcosa di meglio rispetto alla prospettiva di restare a casa.
    C’è però chi deve affrontare altri problemi, come quello della disponibilità delle palestre: in provincia di Como diversi Comuni (tra cui il capoluogo), già a poche ore dalla prima ordinanza regionale che fermava l’attività sportiva, hanno comunicato alle società l’interdizione all’utilizzo degli impianti. Un divieto di cui, per il momento, non sono chiare le condizioni e la scadenza.
    Intanto la Fipav Lombardia ha rinviato d’ufficio le prime due giornate di Serie C e Serie D, previste originariamente per il 6-7 e il 13-14 novembre. LEGGI TUTTO

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    Pallavolo Unita per il Futuro incontra i vertici della Fipav

    Foto Pallavolo Unita per il Futuro

    Di Redazione
    Più di 80 società italiane riunite in un meeting online con i vertici della Federazione Italiana Pallavolo: questo il risultato, già di per sé storico, ottenuto dal gruppo Pallavolo Unita per il Futuro, costituitosi negli scorsi mesi in seguito alla presentazione della proposta di riforma del settore giovanile. Ieri sera i club hanno incontrato il presidente federale Bruno Cattaneo e il vicepresidente Giuseppe Manfredi, esprimendo preoccupazione per la situazione legata all’emergenza sanitaria e le sue conseguenze economiche, ma non solo.
    Molti i temi su cui si è sviluppata la discussione: dai protocolli Fipav e dalle altre problematiche di carattere sanitario (è stata chiesta l’istituzione di un call center federale per rispondere alle domande delle società) al futuro dei campionati nazionali, a cominciare dalla Serie B, che si confronta con un concreto rischio di slittamento dell’avvio della stagione. Tra le altre richieste rivolte dai club alla Fipav ci sono quelle di un sostegno economico per facilitare l’accesso a tamponi e test sierologici e dell’apertura di un tavolo con il Governo sul tema delle disponibilità delle palestre. Da valutare ora quale sara l’impatto concreto del confronto, che Pallavolo Unita per il Futuro vorrebbe trasformare in un appuntamento regolare. LEGGI TUTTO

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    #pallavolopadova50: l’omaggio dei patavini a Yuri Sapega

    Foto Facebook Pallavolo Padova

    Di Redazione
    Torna l’appuntamento con il contest Facebook della Kioene Padova, #pallavolopadova50, per festeggiare i 50 anni di vita del club. I patavini, oggi, hanno voluto ricordare il campione russo Yuri Sapega, morto all’età di 40 anni, il 29 settembre 2005, nella sua casa di Mosca per un arresto cardiaco.
    “Oggi vogliamo ricordare un campione indimenticato che ci ha lasciato troppo presto: Yuri Sapega, detto “il poeta”. E’ stato uno dei più grandi centrali della storia della pallavolo mondiale. Centrale della nazionale russa, ha giocato a Padova per tre stagioni (dal ’91 al ’94) prima di sedere per due stagioni sulla panchina bianconera”. LEGGI TUTTO

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    #freethebaguette, il movimento di Taylor Averill: “Le baguette appartengono al popolo!”

    Foto Instagram Taylor Averill

    Di Dania Tuccillo
    A Cannes dall’estate scorsa, il centrale statunitnese Taylor Averill ha ripreso ginocchiere e borsone dopo che un infortunio al ginocchio lo aveva costretto a stare lontano dal campo da gioco per un anno: “Sono molto contento di giocare all’AS Cannes VB. E’ stato chiaro fin dall’inizio che la società stava costruendo qualcosa di solido e lo staff si fidava di me. Per quanto riguarda la qualità della vita, non penso che ci sia un posto migliore della Riviera francese dove vivere”.
    Sì, perché Averill oltre al pallone, ha in testa anche il surf, la pesca e da qualche tempo… le baguette. Il simbolo dei francesi è, infatti, oggetto di un hashtag lanciato proprio da Taylor: #freethebaguette.
    Una divertente “guerra” contro il governo francese che tiene imprigionate le baguette di tutto il paese: “La prima cosa che ho notato quando sono arrivato in Francia qualche anno fa è che le baguette sono ovunque. Così, ho iniziato ad informarmi, chiedere in giro e scavare a fondo per scoprire che il governo tiene in “cattività” le baguette dal diciannovesimo secolo. Non potevo che iniziare il movimento #freethebaguette. Le baguette appartengono al popolo!”.

    “Durante il 1900, i francesi mangiavano almeno tre baguette al giorno. Al giorno d’oggi, solo mezza baguette. La dieta francese è cambiata e ora esistono altri carboidrati, come la pasta, come suoi sostituti. Fonti hanno rivelato che la pasta è stata prodotta meccanicamente con il solo proposito di tenere rinchiuse le baguette. Ora, i bambini sono obbligati a sgattaiolare nelle panetterie, la mattina presta, per prendere quello che dovrebbe essere dato per garantito. Boicotta la pasta”.
    (Fonte: CEV) LEGGI TUTTO

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    I chiarimenti del Governo su sport di contatto e allenamenti

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Di Redazione
    Dopo la pubblicazione del DPCM del 18 ottobre, che dispone la sospensione dell’attività degli sport di contatto con l’eccezione degli eventi di interesse nazionale e regionale, il Dipartimento Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri ha pubblicato alcune “FAQ” che chiariscono i principali dubbi relativi alle discipline coinvolte e alle modalità di allenamento.
    Oltre a chiarire la differenza tra attività dilettantistica e ludico-amatoriale (la seconda è quella praticata in forma privata, generalmente senza tesseramento) e la definizione degli sport di contatto, inclusi nell’elenco disponibile online, il Dipartimento specifica che anche per questi ultimi è consentito l’allenamento in forma individuale: “Per attività individuale si intende quella svolta senza contatto con altri soggetti rispettando la distanza minima di cui al DPCM 13 ottobre 2020. Una volta rispettati questi requisiti, è possibile che, all’interno dello stesso ambiente chiuso, si trovino più persone a svolgere allenamenti individuali. Ciò significa che, anche per gli sport dilettantistici di contatto, è possibile effettuare gli allenamenti in forma individuale o, comunque, rispettando i protocolli di sicurezza delle rispettive federazioni“. A questi allenamenti “è permessa la presenza dell’istruttore“.
    Gli allenamenti relativi alle competizioni di interesse nazionale o regionale (per la pallavolo, tutte le categorie Fipav tranne Under 12 e Volley S3) “possono continuare in forma ordinaria“, purché ovviamente nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Non è possibile invece l’organizzazione di tornei o campionati amatoriali, anche qualora i partecipanti siano tesserati a un Ente di Promozione Sportiva: “Il tesseramento da solo – spiega il Dipartimento – non è elemento sufficiente a definire un’attività sportiva come svolta a livello dilettantistico o amatoriale. Nel caso di specie, la qualifica stessa dell’attività induce a ritenere che si tratti di attività ludico amatoriale, pertanto vietata“.
    Per maggior chiarezza, infine, le FAQ ribadiscono che la pratica del Beach Volley è consentita anche a livello amatoriale: “Stante la mancata presenza del beach volley tra le discipline indicate al decreto del ministro dello sport del 14 ottobre 2020, si ritiene possibile proseguire con la pratica, anche amatoriale, del suddetto sport“.
    Il testo completo del documento è disponibile online.
    (fonte: Sport.governo.it) LEGGI TUTTO