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    La pallavolo campana in lutto per la scomparsa di Bruno Imparato

    Di Redazione
    Per tutti era “Zio Bruno“: una figura storica del volley a Pompei e in tutta la Campania, dove era stato per molti anni consigliere regionale e territoriale della Fipav. Bruno Imparato è scomparso a 78 anni, vittima dell’epidemia di Covid-19, e sono stati innumerevoli i messaggi di cordoglio e di omaggio al leggendario allenatore e dirigente. La Fipav Campania lo ha ricordato con un post su Facebook: “Come d’incanto la grande famiglia della pallavolo campana si scopre orfana per la perdita di uno dei suoi padri più autentici. Oggi piangiamo per la scomparsa di un uomo, un marito, un padre, un nonno e un uomo di sport speciale, che a casa come in palestra ha saputo trasmettere valori e insegnamenti attraverso contagiosi sorrisi“.
    “Non ti dimenticheremo mai” ha aggiunto Umberto Capolongo, presidente del Comitato Territoriale di Napoli. E il Volley Stabia, sua storica società, gli dedica un accorato ricordo: “Non perdiamo soltanto un allenatore ma una persona speciale, uno ‘Zio’ sempre disponibile per ogni evenienza, pronto a dare tutto non solo in palestra ma anche e soprattutto fuori, un amico che non si è mai tirato indietro: dove c’era il problema, lui lo risolveva“. Anche Pasquale D’Aniello, CT della Nazionale Under 16 femminile, ha postato una sua foto con Imparato: “Ti porterò sempre nel cuore, come tutte le persone che hanno avuto la fortuna di incontrarti“.
    La redazione di Volley NEWS si unisce al dolore di familiari, amici e conoscenti.
    (fonte: Facebook Fipav Campania) LEGGI TUTTO

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    Nevobo, il programma Volleyball4Life candidato al Peace and Sport Awards 2020

    Di Redazione
    Il programma Volleyball4Life, gestito dalla Federazione olandese di pallavolo (Nevobo), è tra i candidati per il prestigioso premo per la pace e lo sport nella categoria “Sport per lo sviluppo e la pace dell’anno”. Questo premio va alle organizzazioni che danno un contributo importante a un mondo migliore attraverso lo sport. Il vincitore sarà annunciato online il 14 dicembre.
    Questa nomination è un riconoscimento per l’impatto che Nevobo crea con il programma Volleyball4Life specificamente progettato per le ragazze che vivono in Nepal. Volleyball4Life utilizza, infatti, la forza e gli elementi unici della pallavolo per l’empowerment delle ragazze, con l’obiettivo finale che le ragazze di 12-18 anni sviluppino le giuste abilità per affermarsi e prendere le proprie decisioni nella vita. Le ragazze hanno accesso a personal coaching, esercitazioni e giochi di pallavolo, nonché al coinvolgimento della comunità per la sostenibilità.
    Volleyball4Life è iniziato come l’obiettivo della vita dell’ex giocatrice di pallavolo internazionale nepalese e modello Kopila Upreti. Nata e cresciuta in circostanze difficili in un villaggio rurale, ha affrontato sfide enormi, ma alla fine è riuscita a costruirsi un futuro indipendente attraverso la pallavolo. Ora Kopila coordina le attività del programma e forma insegnanti e allenatori. Usa le sue esperienze per responsabilizzare le ragazze, insegna loro a difendere se stesse e a prendere le proprie decisioni. 
    Per l’implementazione di Volleyball4Life, Nevobo ha collaborato con diverse ONG: Child Watabaran Center Nepal, Net4Kids e ISA Youth. Queste partnership assicurano la sostenibilità finanziaria e operativa, nonché lo sviluppo continuo del programma. Nel 2021, Volleyball4Life si espanderà in una serie di paesi africani – Senegal, Ruanda, Gambia, Niger e Lesotho – in collaborazione con World2Win e OlympAfrica.
    (Fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Assolto in Cassazione il titolare dell’azienda in cui morì Lisa Picozzi

    Di Redazione
    La quarta sezione penale della Corte di Cassazione ha assolto il titolare della ex Selcom, società del Gruppo Adelchi, l’azienda nella quale morì in un incidente sul lavoro il 29 settembre 2010, a 31 anni, la pallavolista Lisa Picozzi. Confermata invece la condanna di 6 mesi (con sospensione della pena) comminata in appello a Luca Sergio Adelchi, figlio del proprietario, che non aveva presentato ricorso.
    La scomparsa di Lisa, all’epoca capitano dell’Albese Volley in provincia di Como, riempì di dolore tutto il mondo del volley e la madre, Marianna Viscardi, si impegnò da subito in una battaglia legale perché venissero riconosciute le responsabilità dei proprietari del cantiere. Picozzi era una giocatrice molto conosciuta a livello di Serie B: la Fipav Lombardia ha istituito un premio alla sua memoria e in suo nome sono stati organizzati numerosi tornei, in provincia di Como e non solo.
    L’incidente in cui perse la vita Lisa, che svolgeva la professione di ingegnere edile, avvenne a Tricase, in provincia di Lecce: la ragazza – che si trovava in Salento per seguire il completamento di una centrale fotovoltaica da lei progettata a Tiggiano – cadde da un’altezza di 7 metri mentre effettuava un sopralluogo sulla superficie di un edificio della Selcom. Fin da subito emersero le condizioni precarie di sicurezza in cui si trovava il capannone, e nel 2014 l’imprenditore Sergio Adelchi venne condannato a due anni di reclusione per omicidio colposo, pena poi ridotta a un anno in appello, nel gennaio 2019.
    La Cassazione ha tuttavia annullato senza rinvio la sentenza ai danni di Adelchi padre “perché il fatto non sussiste“, accogliendo il ricorso proposto dal difensore dell’imprenditore, l’avvocato Francesco Paolo Sisto, che escludeva ogni responsabilità del suo assistito. Già nella sentenza di appello i giudici avevano fatto riferimento a possibili responsabilità del datore di lavoro di Picozzi per aver “consentito che un suo dipendente salisse su un tetto di un capannone industriale in condizioni non di assoluta sicurezza“, muovendo inoltre un “rimprovero di imprudenza” alla giovane professionista per “essersi cimentata in un’iniziativa che, sebbene preannunciata, poteva rivelarsi fonte di insidie“.
    “Si parla tanto di violenza sulle donne – ha detto Marianna Viscardi, madre di Lisa, a La Provincia di Como – ma ditemi se non è violenza una condanna di appena sei mesi e una assoluzione per una donna di 31 anni morta sul lavoro. Me l’hanno uccisa un’altra volta, anche con alcuni commenti durante il processo“.
    (fonte: Gazzetta del Salento, La Provincia di Como) LEGGI TUTTO

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    L’orma di Elisa Malomo: “Leggo quindi sono”

    Di Redazione
    Altro appuntamento con i pensieri in casa capitolina.
    Con un titolo del genere potrei fermarmi qui e lasciare che i vostri occhi indaghino all’infinito questa frase di derivazione cartesiana, ma per vostra sfortuna non sarà così. Non è mia intenzione convincervi, o peggio ancora obbligarvi, a leggere, ma sono qui ad aggiungere la mia voce a quella di gente ben più “autorevole” di me. “Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine” (Virginia Woolf), “Un libro ben scelto ti salva da qualsiasi cosa, persino da te stesso” (Daniel Pennac), “I libri mi riempivano il cranio e mi allargavano la fronte. Leggerli somigliava a prendere il largo con la barca, il naso era la prua, le righe onde” (Erri De Luca).
    Ma ce n’è una in particolare che riesce sempre a fare un sacco di rumore, ed è quella di Pier Paolo Pasolini: “Puoi leggere, leggere, leggere, che è la cosa più bella che si possa fare in gioventù: e piano piano ti sentirai arricchire dentro, sentirai formarsi dentro di te quell’esperienza speciale che è la cultura”. In tanti hanno provato a spiegare nero su bianco la bellezza e il beneficio della lettura, ma per nessuno è stato semplice. D’altronde, quando si ha un libro fra le mani e ci si addentra fra le sue pagine, si entra come in una sorta di dimensione onirica difficile da spiegare a parole. Perché leggere, al di là degli indiscutibili benefici come la riduzione dello stress, l’arricchimento del proprio vocabolario e bagaglio di conoscenze, ci aiuta a scoprire noi stessi.
    Dalle nostre più recondite fragilità, ai desideri o obiettivi che fino a qualche momento prima non avremmo pensato d’avere. Con questo non dico che tutti i libri sono belli allo stesso modo, alla stregua di un’opera d’arte che può o non può essere di nostro gradimento. In un momento difficile come questo poi, la lettura è forse una delle poche cose che può darci le risposte alle nostre valanghe di dubbi e incertezze, ma è una scoperta lenta, ricca di sali e scendi, cambi di direzione e traguardi imprevedibili. La lettura è una montagna russa, un giro in pista a 300 chilometri orari: è adrenalina pura, anche se all’inizio può sembrare tutto il contrario. Per questo richiede allenamento e pazienza: anche mezz’ora al giorno, una pagina per volta. Fino a non poterne più fare a meno.Come una disciplina sportiva, prima si inizia, meglio è. Per questo, da oltre cinque anni, l’Associazione Italiana Editori promuove lancia l’iniziativa “Io leggo perchè”, una grande raccolta di libri a sostegno delle scuole con lo scopo di avvicinare i più giovani alla pratica quotidiana della lettura (attiva fino al 29 novembre).
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    A Millenium Zone focus su “Ace For The Cure”. Ospite Beatrice Berti

    Foto Ufficio stampa Banca Valsabbina Millenium Brescia

    Di Redazione
    Alberto Pelizzari, sponsor e consigliere delegato di Banca Valsabbina, title sponsor Millenium, sarà l’ospite d’eccezione di Millenium Zone di questa sera, per un commento sul momento delle Leonesse ma soprattutto per introdurre il progetto di questa stagione legato all’iniziativa benefica Ace For The Cure.
    Banca Valsabbina e Volley Millenium supportano dunque il territorio bresciano, convogliando il contributo raccolto attraverso l’iniziativa verso una preziosa realtà locale, ovvero il Gruppo Cinofili Leonessa Brescia Protezione Civile O.D.V., attivo sia nel volontariato quotidiano come nelle emergenze nazionali.
    Per il team di A1 della Banca Valsabbina Millenium sarà ospite Beatrice Berti. La padovana classe 1996 ex Club Italia e Busto Arsizio sarà chiamata ad analizzare l’ultimo match (la sconfitta in casa contro Monza) e più in generale lo stato di forma della squadra allenata da coach Mazzola.
    Con Gabriele Montano, dello staff giovanile Millenium, il focus si è spostato sulla cantera bresciana, come sempre attivissima nonostante le difficoltà legate al covid. Già protagonista durante il lock-down di primavera con iniziative innovative e frizzanti, Millenium ha pensato a nuovi progetti per tenere coinvolte e attive le proprie atlete. Come spiegato da Montano sono in cantiere e già avviate iniziative di master-class per approfondire tutti gli aspetti di un club con le giocatrici più grandi, dalla scoutizzazione, passando per i social e l’area stampa.
    Ricordiamo che ogni martedì alle 19 il programma viene pubblicato sui social Millenium, e alle 22 la replica in chiaro su ÉliveBrescia TV, canale 16 del digitale terrestre.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO