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    Lutto nel mondo del volley, è scomparso il Dottor Marco Grandi

    Di Redazione
    Un grave lutto ha colpito il mondo della pallavolo, la città di Modena e la società canarina.
    A 72 anni è venuto a mancare il Dottor Marco Grandi, colpito da un malore improvviso nella notte. Era stato nello staff medico della Panini Modena di Julio Velasco.
    La società emiliana lo ricorda così: “Modena Volley esprime profondo cordoglio per l’improvvisa scomparsa del Dottor Marco Grandi, persona di grande spessore umano e professionale, punto di riferimento per la Modena sportiva e non, grande tifoso gialloblù. Il Presidente Catia Pedrini e tutti i componenti della società di cui il Dottor Grandi ha fatto orgogliosamente parte nei tanti anni della Panini pluriscudettata, si stringono con affetto al dolore dei familiari a cui, in questo momento così triste e difficile, vanno le più sentite condoglianze“.
    La redazione di Volley NEWS si unisce al cordoglio della famiglia e degli amici. LEGGI TUTTO

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    Nino Di Giacomo: “La riforma è uno tsunami per lo sport dilettantistico”

    Foto Ufficio Stampa Seap Dalli Cardillo Aragona

    Di Redazione
    La recente approvazione dei cinque decreti legislativi che costituiranno la Riforma dello Sport ha provocato numerose reazioni anche nell’ambiente della pallavolo. Parole forti quelle usate dal presidente della Seap Dalli Cardillo Pallavolo Aragona, Nino Di Giacomo: “Quello stabilito dal Consiglio dei Ministri è senza dubbio un vero e proprio tsunami per lo sport dilettantistico. Noi presidenti di associazioni sportive dilettantistiche dobbiamo essere pronti a recepire la nuova legge perché c’è il serio rischio che tantissime Asd scompariscono nel giro di pochissimo tempo“.
    “Le Associazioni Sportive Dilettantistiche, allo stato attuale – continua Di Giacomo –, sopravvivono grazie alla passione e all’impegno dei propri dirigenti. Svolgiamo, inoltre, un ruolo insostituibile ai fini educativi e dell’inclusione sociale. Più volte abbiamo sollecitato tutela e aiuti, ma chi di competenza ha sempre fatto orecchie da mercante. Adesso ‘incassiamo’ la nuova riforma dello sport che ci penalizza ulteriormente, ma non fermerà il nostro impegno quotidiano sul lavoro sportivo, fatto di enormi sacrifici e senza scopi di lucro”.
    La riforma, fortemente voluta dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, prevede tra l’altro una radicale ridefinizione della figura del lavoratore sportivo, l’abolizione del vincolo sportivo e l’introduzione di un “premio di formazione” per le società che hanno cresciuto gli atleti, la tutela delle pari opportunità per lo sport femminile e delle persone con disabilità, il sostegno ai minori e al volontariato sportivo e la possibilità per le ASD e SSD di svolgere anche attività commerciali se finalizzate all’autofinanziamento.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Comitato 4.0 chiede nuove misure a sostegno dello sport di territorio

    Di Redazione
    Il Comitato 4.0, formato dalle principali Leghe sportive italiane (tra cui Lega Pallavolo Serie A e Lega Pallavolo Serie A Femminile), interviene nuovamente nel dibattito sugli aiuti allo sport previsti dal Governo nel quadro delle misure di sostegno ai settori danneggiati dalla pandemia di coronavirus. “Iniziano a circolare le prime bozze del decreto ristori e come tali vogliamo considerarle, cioè come non definitive” scrive il Comitato, che dalla visione dei documenti nota “la totale assenza di misure a sostegno delle società sportive nella faglia tra professionismo e dilettantismo”.
    “In queste settimane, in particolare negli ultimi giorni, abbiamo avuto diversi e importanti incontri. Siamo stati rassicurati che il decreto ristori quater avrebbe previsto misure di sostegno anche per il nostro mondo, che paga la crisi esattamente come gli altri prosegue la nota –. Abbiamo chiesto la sospensione dei versamenti fiscali, un contributo a fondo perduto per sostenere le spese sanitarie legate alla messa in sicurezza dei campionati e finanziamenti erogati dall’Istituto per il Credito Sportivo garantiti a livello centrale come le PMI per le esigenze di liquidità. Dopo le rassicurazioni del governo, vogliamo davvero credere che si tratti solo di una bozza e che le misure verranno recepite nel testo definitivo del decreto. O si interviene subito e in modo significativo o molti club rischiano il collasso“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Fiocco rosa per Marika Bianchini: è nata la piccola Eleonora

    Foto Instagram Marika Bianchini

    Di Redazione
    Lieto evento per Marika Bianchini: l’ex giocatrice di Casalmaggiore, Piacenza, Scandicci, Monza e Filottrano (tra le altre squadre) ha dato alla luce ieri sera la piccola Eleonora. La notizia è stata annunciata dalla stessa atleta con un post sui social: “Benvenuta al mondo vita nostra, io e il babbo ti amiamo già alla follia! Ci hai resto le persone più felici di questo mondo“. La scorsa estate, sempre su Instagram, Bianchini aveva comunicato che avrebbe interrotto l’attività agonistica per portare avanti la gravidanza.

    A Marika e alla sua famiglia le congratulazioni e gli auguri della redazione di Volley NEWS!
    (fonte: Instagram Marika Bianchini) LEGGI TUTTO

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    Julio Velasco piange Maradona: “Era uno dei nostri”

    Di Redazione
    Per lui, come per tutti gli argentini, il dolore è stato indescrivibile. La scomparsa di Diego Armando Maradona ha lasciato un vuoto enorme nel paese sudamericano e nessuno meglio di Julio Velasco, intervistato da Giorgio Burreddu per il Corriere dello Sport, può descriverlo: “Era uno dei nostri. Nel calcio era il migliore, punto e basta. Ma fuori dal calcio era uno di noi, e concentrava in sé la grandezza e le debolezze del nostro paese. L’Argentina è fatta di grandezze e forti difetti. È quasi impossibile, per chi non conosce Villa Fiorito, capire che cosa vuol dire vivere la povertà di quel posto e poi finire a essere una delle persone più importanti del mondo“.
    Velasco non frequentava spesso Maradona (“Quando era in Italia, ho sempre evitato di vederlo. Non volevo essere un altro che lo usava per la sua popolarità“), ma su di lui ha un aneddoto: “Una volta sono all’Olimpico con Gianni Minà. Julio, mi fa, conosci Diego? Ci presentiamo, lui mi abbraccia, tu sei un fenomeno, mi dice. Era come un amico, trasmetteva emotività, affetto, sapeva tutto di me, mi seguiva. Quella sera voleva andare a cena, ma io avevo un altro impegno improrogabile. Gli dico: Diego, non posso, ci vediamo domani a pranzo. Lui mi guarda, con quell’espressione dolce da bambino: Julio, a pranzo io dormo“.
    Il CT azzurro sottolinea un altro tratto della personalità del grande campione scomparso: “La sua intelligenza, un’intelligenza impressionante per uno che veniva da un quartiere così. (…) Uno che ha avuto fortuna, che è nato in un posto ricco, questo non riesce a capirlo fino in fondo. Uno vede solo i difetti di Diego, che non è elegante quando mangia, che dice qualche parolaccia. Per noi invece lui era quello che ha avuto il coraggio di fare quello che avremmo dovuto fare e non abbiamo mai fatto. (…) Il sogno, la fantasia del povero è che uno come lui si possa sedere a tavola con le persone più ricche e potenti del mondo. E lui lo ha fatto senza perdere l’identità“.
    Un’altra delle sue frasi illuminanti, Velasco la riserva poi all’idea di Maradona come divinità: “Dovete capire che quando si dice dio, Diego è dio, è un modo di dire. Non è un dio perfetto, onnipotente, è un dio dell’antica Grecia, con tutte le passioni umane. Però è un dio. Lui è il dio del calcio, dello sport“. LEGGI TUTTO

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    Pallavolo Unita per il Futuro chiede alla Fipav un confronto con le società

    Foto Pallavolo Unita per il Futuro

    Di Redazione
    Una consultazione con le società di base per decidere le date e le formule di ripresa dei campionati, indicazioni più chiare su costi e responsabilità e la condivisione preventiva dei futuri provvedimenti del Consiglio Federale: sono alcune delle richieste che Pallavolo Unita per il Futuro, un gruppo di oltre 80 società costituitosi negli scorsi mesi, rivolge alla Federazione Italiana Pallavolo in un appello pubblicato online con l’hashtag #appelloFipav e liberamente consultabile e scaricabile (qui la versione integrale).
    L’idea dell’appello nasce dalla decisione della Fipav di fissare al 23 gennaio la data di ripartenza dei campionati di Serie B, che ha provocato malumori e proteste da parte di diversi club. Ma gli obiettivi e i principi dell’associazione sono più ampi ed elevati: giocare a pallavolo in sicurezza e nel rispetto del sano agonismo sportivo, valutare la possibilità di una ripartenza limitando al minimo le possibilità di contagio, contribuire alle scelte del Consiglio Federale con una “voce costruttivamente critica” e creare un percorso che consenta alle società di limitare costi e danni economici derivanti dal continuo divenire dell’emergenza sanitaria.
    “La pandemia – lamenta infatti Pallavolo Unita per il Futuro nel testo dell’appello – ha imposto alla Fipav continue decisioni, non sempre coerenti rispetto all’emergenza sanitaria, ma in ogni caso improntate alla speranza di una ripartenza del movimento pallavolistico, con previsioni fin troppo ottimistiche rispetto alla realtà del momento. Il problema reale è che ognuna di queste disposizioni ha comportato la necessità di continui ‘adeguamenti’ delle società, che inevitabilmente si sono tradotti in costi, senza nessuna certezza che i campionati possano partire, e soprattutto concludersi, nella piena regolarità“.
    Cosa si chiede dunque alla Federazione? Innanzitutto un confronto prima di riprendere: “Il nostro suggerimento propone che sia consultata la base delle società di ogni campionato, che si decida tutti insieme una data di inizio e che la stessa sia preceduta di almeno 30 giorni da comunicazione, concedendo così il tempo necessario a ogni singola società per riconvocare i gruppi e riprendere la fase di preparazione. La prima data possibile per questa consultazione, previa verifica della situazione sanitaria, potrebbe essere a inizio gennaio, prevedendo il via dei campionati a inizio febbraio“.
    Inoltre l’associazione auspica “la condivisione dei futuri provvedimenti della Fipav con le società del territorio ex ante” e “indicazioni chiare da parte della Federazione sulle responsabilità civili e penali dei presidenti circa il reintegro di atleti/e post infezione Covid“. Un appello che, conclude il testo, ha “volontà costruttiva e non polemica: un campionato si gioca se vi sono le condizioni per il suo svolgimento, senza rischi per la salute, senza mortificare le regole del gioco e senza inutile sperpero di denaro, per non ripetere quanto già verificatosi nella precedente stagione sportiva“.
    (fonte: Pallavolo Unita per il Futuro) LEGGI TUTTO