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    Il ministro Patuanelli pensa a un pacchetto di ristori per le società sportive

    Foto Facebook Stefano Patuanelli

    Di Redazione
    Potrebbe essere in arrivo un nuovo aiuto governativo per le società sportive di vertice, messe in crisi dalle conseguenze della pandemia di coronavirus. Lo ha ipotizzato il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, intervenuto ieri alla trasmissione “Il Caffè dello Sport” in onda sull’emittente triestina Telequattro. Le misure riguarderebbero i principali campionati sportivi di vertice, tra cui anche quelli di pallavolo, citati espressamente dal ministro.
    “In Consiglio dei ministri – ha detto Patuanelli – il ministro Spadafora, a margine dell’approvazione della legge di bilancio, ci ha rappresentato come alcuni sport come la pallacanestro, la pallavolo, e non solo, stiano soffrendo moltissimo. L’intermittenza con cui si giocano le partite a causa degli stop imposti dal Covid, l’impossibilità di avere entrate dai biglietti e anche gli sponsor che stanno tirando il freno a mano stanno mettendo in estrema difficoltà l’intero sistema. Credo siano necessari degli interventi di sostegno economico, perché dobbiamo ricordarci quante persone lavorino, oltre a chi va in campo, in queste società“.
    (fonte: Ansa.it) LEGGI TUTTO

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    Il volley si stringe attorno alla famiglia Sintini per la scomparsa di Tommaso

    Di Redazione
    Il Porto Robur Costa 2030 piange la scomparsa di Tommaso Sintini, avvenuta nella serata di ieri per un infarto. 44 anni (era nato nel 1976), fratello maggiore di Giacomo ‘Jack’, dopo tutta la trafila nel settore giovanile del Ravenna, aveva poi iniziato il suo percorso nei grandi con la Zinella Bologna in B1 ma poi si era dedicato con grande passione ed entusiasmo agli studi di veterinaria Oggi gestiva, insieme alla moglie Ambra, la clinica veterinaria San Gaetanino a Ravenna.
    Nel settore giovanile ravennate Tommaso era stato tra i protagonisti del ciclo vincente dell’allora Porto Volley con il titolo italiano Under 18 e due Junior League nelle squadre allenate da Marco Bonitta. Che così, senza trattenere la commozione, ricorda Tommaso. “Centrale d’attacco, di grande forza fisica, era un ragazzo educato, di carattere docile, sempre sereno, di una bontà fuori del comune. Ha fatto una discreta carriera sportiva ma la sua strada l’aveva già trovata nello studio e nella cura degli animali: su questo amore per loro ha costruito un percorso universitario e la sua attività professionale. Alla sua famiglia e al fratello ‘Jack’ mando un grandissimo abbraccio”. La società si unisce nelle condoglianze più sincere a tutta la famiglia di Tommaso. Non è stata ancora resa nota la data dei funerali.
    La Redazione di Volley NEWS si unisce al dolore di familiari e amici.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Fa incetta di premi negli USA il documentario su Gözde Kirdar

    Di Redazione
    “Gözde the Fighter“: questo il titolo del documentario su Gözde Kirdar, fuoriclasse e storica condottiera del VakifBank ritiratasi dall’attività agonistica nel 2018, che sta facendo incetta di premi nei festival degli Stati Uniti e del Canada. Il cortometraggio di Ahmet Mert Yavuz ha infatti ricevuto il riconoscimento come miglior film sportivo al NYIFA, il New York International Film Awards, e agli Oniros Film Awards, sempre nella città americana; è inoltre stato selezionato ufficialmente per il Montreal Independent Film Festival e per il Venice Shorts Film Fest.
    Il documentario, della durata di 25 minuti, ha richiesto quasi 2 anni di lavorazione: è stato ultimato nel 2019 e proiettato per l’ultima volta durante la cerimonia di addio al volley della giocatrice, la cui maglia numero 2 è stata ritirata dalla squadra di Istanbul. Il film include interviste a tutti i familiari di Gözde, al marito Alessandro Bracceschi, all’allenatore Giovanni Guidetti e a molte delle storiche compagne di squadra e di nazionale, da Milena Rasic a Naz Aydemir.
    (fonte: Voleybol Plus) LEGGI TUTTO

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    Revolution Volley e MaBasta insieme contro il bullismo

    Foto Ufficio Stampa Revolution Volley

    Di Redazione
    «Quando siamo venuti a conoscenza di questa nuova iniziativa, ci siamo subito messi in contatto con il movimento MaBasta per capire come poter offrire supporto e aiutare a diffondere questo progetto. Abbiamo deciso che stamperemo una patch con il logo di MaBasta sulle maglie gara di tutte le nostre squadre giovanili, così da portare sulla nostra seconda pelle un messaggio di profonda attenzione verso un male dei nostri giorni: il bullismo. In più, al PalaRevolution, esporremo uno striscione di MaBasta in modo da sentire sempre vicine le loro iniziative e sensibilizzare chiunque entri in contatto con il mondo Revolution».  Con queste parole il Presidente Sergio Gaviglia ha ufficializzato l’ingresso della Revolution Volley nel progetto “1000 a 0”, lanciato dall’associazione MaBasta, che sta raccogliendo le adesioni di tante realtà del mondo sportivo.
    MABASTA – Il Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti nasce il 7 febbraio 2016 a Lecce, in risposta al caso di una giovane studentessa di Pordenone che tentò il suicidio perché vittima di azioni di bullismo da parte di alcuni compagni di classe. Con la regia del Professore di informatica Daniele Manni, gli studenti dell’Istituto Galilei-Costa-Scarambone hanno dato vita a una serie di iniziative capaci di aiutare tanti studenti e di combattere una battaglia difficile, contro una piaga che non si poteva più ignorare. 
    1000 A 0 – Il progetto “1000 a 0 – Sport Vince Bullismo Perde” introduce la novità di vedere tutti i giovani dai 6 ai 18 anni che già praticano Sport (sono circa 2.600.000) come persone che hanno ben recepito e fatto propri tutti quei valori e principi di cui parliamo. Pertanto, pensiamo di “sfruttare” questa loro caratteristica e renderli “ambasciatori” di un messaggio “anti-bullismo” presso le classi e le scuole che frequentano.
    COME SI GIOCA – I “TipiTosti”, oltre a praticare sport e avendo tra i 6 e 18 anni, frequentano ovviamente la scuola e, opportunamente formati (“allenati”), giocheranno portando i concetti e le azioni concrete di prevenzione e lotta al bullismo nelle loro classi e nelle loro scuole. Una sorta di gigantesca squadra i cui player sono degli “ambasciatori” dell’iniziativa e portano in tutta Italia i sani principi del “Modello Mabasta”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Proseguono i lavori per il Palazzo Wanny

    Di Redazione
    Nonostante i problemi legati alla pandemia da Covid-19 e le difficoltà connesse alle incertezze di contesto attuali, proseguono i lavori per la costruzione di Palazzo Wanny. Dopo la messa in posa delle fondamenta nei mesi passati, la scorsa settimana è stata ultimata la struttura portante dell’impianto sussidiario, parte del nuovo complesso sportivo offerto alla città dal patron del Bisonte Volley Wanny Di Filippo.
    Il complesso, che sarà costituito da un impianto principale e da una struttura sussidiaria, dovrebbe vedere il suo completamento entro l’inizio del prossimo campionato, ovvero nell’ottobre del 2021. Il realizzo dell’edificio sussidiario invece, se la situazione d’emergenza sanitaria lo consentirà, sarà ultimato entro i primi di maggio per entrare così direttamente in funzione.
    Soddisfatto il patron Wanny Di Filippo: “Dopo anni di attesa, complice la burocrazia, vediamo i frutti di questo impegno che ho ritenuto doveroso verso la città. Ora speriamo di procedere speditamente e godere presto dei frutti di questo grande lavoro di progettazione”.
    “Sono molto felice di come stanno procedendo i lavori” ha commentato Elio Sità, presidente de Il Bisonte “Veniamo da quattro anni di sacrifici, di difficoltà, ma anche di grandi speranze per un progetto così importante, che finalmente vediamo materializzarsi concretamente. L’auspicio è quello che i tempi possano essere rispettati e di vedere dunque entro l’autunno prossimo la piena fruibilità della struttura”.
    La moderna arena polifunzionale ospiterà un campo principale che, come da progetto, sarà omologato per le gare internazionali di pallavolo, ma verrà messo a disposizione anche per gare di altre discipline sportive quali basket, calcio a cinque, judo e pallamano. La palestra sussidiaria sarà invece a servizio degli allenamenti e gare sia delle prime squadre, sia delle realtà giovanili e cittadine. Il complesso inoltre offrirà spazi per spettacoli e sarà dotato di palestra pesi e fitness, sala conferenze, bar-ristorante, area hospitality.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gianmarco Venturi e l’impresa con la Mapier Bologna: “Lo scudetto? Merito di Zanetti”

    Di Redazione
    Gianmarco Venturi e quella sfida al Pala Panini che valse lo scudetto alla Mapier Bologna nel 1985. L’ex regista ricorda gli anni in cui dirigeva il gioco di De Rocco e Babini, di Carretti e Squeo e che insieme agli altri compagni, e sotto la guida di Nerio Zanetti, salirono sul tetto d’Italia nell’ultimo anno di grande volley della città bolognese. L’intervista a Il Resto del Carlino – Sport.
    Venturi, molti dicono che quello scudetto somiglia a quello del Verona nel calcio, l’ultimo vinto da una ‘piccola’.
    «E per me si sbagliano, perché se c’è un paragone che calza è piuttosto quello con l’Atalanta di adesso. Perché è vero che eravamo gli underdog, non i favoriti ma giocavamo davvero bene. E come l’Atalanta ha qualche giocatore più forte di quelli che hanno Juve Inter o Milan, anche noi non eravamo così scarsi».
    Se ne accorsero tutti. Ma altre squadre erano più infarcite di individualità, voi faceste la differenza col gruppo.
    «Questo è vero, perché avevamo uno staff come quello composto da Nerio Zanetti e da Maurizio Menarini che non era soltanto molto competente sul piano tecnico e professionale. Il prof era bravissimo sul piano umano, e infatti tutti i giocatori che l’hanno avuto come allenatore gli hanno voluto bene. Lui era davvero speciale, in questo. Ci saremmo buttati nel fuoco, per il nostro allenatore».
    L’anno dello scudetto fu magico.
    «E meritatissimo, perché è vero che Modena, Torino, Parma sulla carta erano favorite, ma i favoriti di carta non bastano a vincere sul campo. Noi giocavamo davvero bene, l’anno dopo perdemmo la finale scudetto dopo aver dominato la regular season. E riempivamo piazza Azzarita».
    Sfondare col volley a BasketCity non era facile.
    «Assolutamente, però c’eravamo riusciti, sfruttando anche un periodo non particolarmente felice del Bologna calcio. II Madison era pieno, la gente si divertiva. Poi è chiaro che a Bologna tutti i ragazzi giocano a basket, alla lunga diventa sempre una questione di soldi. A Modena e Ravenna puoi tenere botta nel volley, per la tradizione che c’è, come a Bologna puoi farlo per il basket, ma anche Parma per fare un esempio a un certo punto ha chiuso. Senza i finanziatori non vai da nessuna parte». LEGGI TUTTO