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    Pallavolo Casciavola, la lettera di una mamma al ministro Spadafora

    Di Redazione
    La sospensione degli allenamenti di tutte le categorie decisa dalla Fipav continua a far discutere il mondo del volley giovanile e non solo. Nel dibattito si inserisce anche la lettera aperta che Vanessa Piampiani, dirigente della Pallavolo Casciavola, nonché genitore di un’atleta, ha voluto scrivere al ministro dello Sport Vincenzo Spadafora auspicando la riapertura delle palestre e la ripresa degli allenamenti.
    “Buongiorno ministro, ministro dello sport ovvero ministro dello sport di élite, della serie A, perché in questi ultimi 10 mesi è stato questo” è l’esordio della lettera, che poi prosegue così: “Sono una mamma; una mamma dirigente di quelle di cui sono piene le nostre palestre, i campi di calcio; di quelle senza le quali le ASD non andrebbero avanti perché noi siamo quelle che fino a ieri abbiamo pulito, sanificato, igienizzato, controllato gli accessi, comprato, magari con i nostri soldi, i materiali per pulire, letto protocolli, contattato e rassicurato gli altri genitori, controllato gli atleti affinché rispettassero le norme; una mamma di quelle che secondo me meritano una risposta, perché a noi i contributi non interessano, i bandi non interessano, ci interessano i nostri figli“.
    “Noi infatti siamo quelli che lo hanno fatto NON PER DENARO, perché questa lettera di soldi non vuole parlare: siamo quelle che l’abbiamo fatto perché era l’unica cosa che le nostre figlie ed i nostri figli potevano fare in sicurezza, visto che la scuola ormai non la fanno da mesi, visto che a casa di amici non ci possono andare, meno che meno in giro in compagnia per locali o per negozi, come se stare per negozi potesse in qualsivoglia modo essere paragonato a fare sport. (…) Da settembre non ci siamo mai fermati: la nostra Federazione ci ha permesso di farlo anche quando eravamo zona rossa, il Coni pure e quando gli altri chiudevano, noi aumentavamo i numeri perché genitori di bimbi che facevano basket o calcio, decidevano di portarli da noi, un po’ perché unica scelta, un po’ perché dopo 3-4 allenamenti di prova trasmettevamo fiducia, vedevano come lavoravamo in sicurezza, vedevano che i loro figli contavano come fossero nostri“.
    “Bene – prosegue poi il testo – sono felice che un ministero dello sport lavori per chiudere tutto invece che per far riaprire. Ora le mancano solo le EPS a cui molte società stanno pensando di affiliarsi in attesa che chiuda anche quelle, con il presidente Cattaneo che ha saputo fare di peggio e da cui midissocio con tutta me stessa, chiedendo la chiusura anche di quelle invece che la riapertura di tutti. La famosa guerra tra poveri, che ha soltanto degli sconfitti: i nostri ragazzi, molti dei quali stanchi e sfiduciati, non si sa se riprenderanno a gennaio perché non hanno prospettive, perché ci raccontano che a gennaio riprenderemo ma, guardiamoci nelle palle degli occhi e cerchiamo di dircela tutta, che certezza abbiamo che a gennaio si riparta?“
    “Ai nastri di partenza ci sarà la metà della società, molte non avranno la forza anche economica e la fiducia per partire, con almeno il 30% di atleti in meno perché molti degli adolescenti non se la sentiranno e saranno troppo scoraggiati, tutto bene? Va bene così? Davvero non ci sono gli estremi per fare sport? Si va dal parrucchiere, dall’estetista, assembrati nei centri commerciali e lo sport in sicurezza, anche solo allenamenti, no! Davvero? Io non lotto per far chiudere gli altri, io lotto per far riaprire tutto, tutte le federazioni, tutti gli EPS e mi stupisco che lei non lo faccia, non lo faccia con la disperazione con cui io sto scrivendo questa lettera avendo ormai finito le parole per consolare le mie figlie e trovandole solo per provare a scrivere a lei“.
    “Aspetto una sua risposta – conclude la dirigente – credo che sia dovuta prima che a me, alle mie figlie di 14 e 16 anni, le riporti in palestra, anche solo ad allenarsi. Nei giorni festivi lo potrebbero fare in sicurezza invece di stare chiusi in casa, uno dei luoghi in cui maggiormente avvengono i contagi. La palestra è sicura e mi stupisco che lei non ne sia convinto come me“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La sfida della Tonno Callipo: “Avete degli occhiali più originali di quelli di Saitta?”

    Foto Instagram Tonno Callipo Volley

    Di Redazione
    La Tonno Callipo Vibo Valentia sfida i propri tifosi: “Avete degli occhiali più originali di quelli del nostro capitano?”
    Davide Saitta, infatti, ultimamente è sceso sul taraflex casalingo indossando un paio di occhiali che non sono di certo passati inosservati. Escluso l’elastico, del quale sono dotati, che evita al giocatore di perderli o che questi si muovano durante un salto, sono in tutto e per tutto gli occhiali da sole che si vedono sui visi delle persone nelle giornate assolate.
    E voi, quindi, sapreste batterlo in originalità?

    (fonte: Instagram Tonno Callipo Volley) LEGGI TUTTO

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    Volley Prato ospita la decima puntata di “After Hours, la Superlega di notte”

    Di Redazione
    Palcoscenico nazionale per il Volley Prato. Nella domenica più amara degli ultimi mesi, quella successiva alla nota FIPAV che ha fermato l’attività di base fino al 15 gennaio, il sipario del volley nazionale si è alzato sulla società del Presidente Giovanni Giuntoli per il decimo appuntamento di “After Hours, la Superlega di notte”. 
    La “domenica sportiva” della pallavolo, in onda sula canale YouTube della Lega Pallavolo, ha fatto tappa al Palazzetto del Keynes di via Reggiana ed è stata un’occasione speciale per far sentire la voce della pallavolo di base a livello nazionale. Una voce, nella fattispecie quella del direttore tecnico pratese Mirko Novelli, che ha ribadito la delusione e frustrazione per lo stop, giunto come una doccia gelata, ma anche la voglia di pensare da subito a ripartire. “Il Volley Prato – ha infatti ricordato in diretta Mirko Novelli – è stata la prima società italiana a ripartire nel mese di maggio e, smaltita l’amarezza di queste ore, da domani passerà subito a studiare soluzioni per ripartire una seconda volta”.  
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Fipav ferma anche gli allenamenti di Serie C e campionati giovanili

    Di Redazione
    Inaspettato stop per la Serie C e tutti i campionati giovanili: la Federazione Italiana Pallavolo, che finora aveva considerato queste categorie come “di interesse nazionale” e quindi consentito il proseguimento degli allenamenti, ha deciso invece di bloccare tutte le attività fino al 15 gennaio (allenamenti compresi) su tutto il territorio nazionale, con l’esclusione di Serie A e Serie B.
    La decisione è stata presa dalla Fipav alla luce del DPCM del 3 dicembre, che ammette esclusivamente “gli eventi e le competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale” (anche se per la verità la differenza tra questa formula e quella adottata nei precedenti decreti appare tutt’altro che evidente). Restano quindi ammesse, oltre ai campionati di Serie A (di competenza delle leghe), anche le attività di allenamento propedeutica alla partenza della Serie B, che rimane confermata nel weekend del 23 e 24 gennaio. Per quanto riguarda il Beach Volley, infine, sono ammesse soltanto le attività legate al campionato italiano per società in programma a gennaio.
    Per la Fipav si tratta di una decisione adottata “con estremo rammarico” e “resasi necessaria in considerazione della situazione contingente del paese“. Non si può fare a meno tuttavia di notare la contraddizione tra l’orientamento dei precedenti provvedimenti federali, che erano andati nella direzione di un’apertura più ampia possibile nonostante la curva crescente dei contagi, e quello della delibera odierna che al contrario “chiude tutto” proprio nel momento in cui la situazione epidemiologica sembra migliorare lievemente.
    Per le società un altro fulmine a ciel sereno, che va a impattare pesantemente con gli sforzi di quei club che erano riusciti in qualche modo a mantenersi in attività durante il periodo più duro della seconda ondata, e anche di quelli che si accingevano a ripartire dopo essere appena usciti dalle “zone rosse” delle rispettive regioni.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO