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    AIP, il nuovo partner è Primo Tempo. Lanzini: “Altro tassello per la nostra crescita”

    Di Redazione
    AIP sigla un’importante collaborazione. Il nuovo partner è PRIMO TEMPO, negozio di abbigliamento sportivo specializzato in materiale tecnico per la pallavolo. Unione vincente quindi, accomunata dalla passione per la pallavolo e dai valori dello sport.
    L’accordo prevede agevolazioni per l’acquisto di materiale sportivo per tutti gli iscritti AIP. Sconto personalizzato e scelta di prodotti di alta qualità, attentamente studiata dalle parti per offrire quindi il massimo agli associati.
    LE DICHIARAZIONI
    Alessia Lanzini, Vice-presidente AIP
    “Siamo molto felici per aver stretto questo accordo che riguarda il materiale sportivo, che come tutti sappiamo è fondamentale per svolgere l’attività. Sono doppiamente contenta di aver stretto questa partnership in quanto Primo Tempo è rappresentato da un ex collega pallavolista, quindi la nostra famiglia si allarga grazie a chi ama il nostro sport. I nostri associati potranno scegliere una gamma di prodotti da ottenere con una scontistica personalizzata. Questo accordo ci rende soddisfatti e speriamo di aver messo insieme un altro tassello per la crescita di AIP e di tutti gli iscritti”.
    Paolo Cozzi, Legale Rappresentante Primo Tempo
    “Per noi è un onore e un piacere unire il nostro nome a una realtà come quella di AIP nata con l’obiettivo di affiancare l’atleta nel mondo della pallavolo. Non vediamo l’ora di guidare ogni tesserato nella scelta del prodotto migliore per le sue esigenze”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Valentina Diouf ricorda Solange: “Per me eri la zia Paolo”

    Foto Instagram Valentina Diouf

    Di Redazione
    Arriva da Valentina Diouf uno dei ricordi più intimi e commoventi di Solange, il sensitivo e opinionista televisivo venuto a mancare il 7 gennaio. La giocatrice italiana, infatti, conosceva Paolo Bucinelli (questo il suo nome all’anagrafe) fin da bambina, e oggi ha postato sul suo profilo Instagram una serie di foto che la ritraggono in sua compagnia, accompagnata da un messaggio di grande profondità.
    “Tantissimi ricordi della mia infanzia sono legati a te, Paolo – scrive Valentina –. Sì, perché per me non sei mai stato Solange ma solo Paolo, la zia Paolo precisamente. Perché tu eri arcobaleno quando ancora non c’era questo termine. Hai sempre vissuto liberamente la tua sessualità e il tuo essere magnificamente stravagante. Vestivi in maniera eccentrica ed io, che ero una bambina che si vergognava anche della sua ombra, ti ammiravo“.
    “Mi ricordo quando mi hai presentato un fidanzato del momento – continua Diouf – e io non ho pensato al fatto che tu avessi un fidanzato maschio e non femmina, perché per me è sempre stata una cosa normalissima la libertà di scelta anche a 5 anni forse proprio grazie a te, ma ho notato che aveva tutti i brillantini sul telefono e li volevo anche io. Mi ricordo quando mi hai regalato quel toppino fucsia con le piume, avrò avuto 6-7 anni forse, e mi hai detto di sfoggiarlo con fierezza di sentirmi libera di essere chi volevo. In pubblico non l’ho mai indossato perché era presto, non avevo capito il messaggio che volevi darmi, ma poi quel toppino con le piume è diventato metaforico e io lo porto con me tutt’ora, mi da la forza di non perdere mai di vista chi sono“.
    “Mi ricordo quando tutte le sere tu e la mamma vi telefonavate perché eravate tutti e due soli e tu ci rallegravi le serate inventando storie e imitando la voce dei personaggi come la Rita Levi Montalcini, la mia preferita, oppure una bambina che voleva giocare con me. Abbiamo riso tanto, abbiamo fatto mille esperienze insieme. Mi ricordo la dolcezza della tua mamma la Signora Corolla. Eravamo una famiglia diversa ma pur sempre una famiglia. Poi abbiamo preso strade diverse, ma comunque quello che c’è stato ha contribuito a formare la persona che sono oggi. Quindi grazie Paolo – conclude l’opposta del KGC Ginseng Corporation – dietro quel personaggio frivolo c’è sempre stato molto di più, e io lo so perché ho avuto la fortuna di conoscerti. Sarai sempre con me…“.
    (fonte: Instagram Valentina Diouf) LEGGI TUTTO

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    Alessandra Marzari al fianco di San Patrignano: “Lavoro e sport contro le droghe”

    Di Redazione
    L’uscita su Netflix di “SanPa – Luci e tenebre di San Patrignano“, docuserie sulla discussa figura di Vincenzo Muccioli, ha riacceso i riflettori sull’esperienza della Comunità di San Patrignano, la comunità di recupero per tossicodipendenti attiva ormai dagli anni Settanta in Romagna. Sull’argomento è intervenuta anche Alessandra Marzari, presidente del Consorzio Vero Volley, che ricopre la carica di Ambassador della ONG e fa parte del CdA della Fondazione, con un’intervista e un’inserzione pubblicate oggi dalla Gazzetta dello Sport.
    “Ho guardato con interesse la serie – ha detto Marzari – ma alla fine qualcosa non mi tornava, cioè il messaggio di cosa questa comunità in realtà ha fatto negli anni. Dal secondo processo a Muccioli sono passati quasi 25 anni, un tempo lunghissimo. E i numeri, come accade nello sport, non mentono. La comunità ha una percentuale altissima di ‘non ricadute’ nelle dipendenze: attorno al 72%, contro altre che non arrivano al 30%. Qualcosa vorrà dire“.
    La numero uno del Vero Volley ha poi ricordato la stretta collaborazione in atto da anni tra il Consorzio brianzolo e la Comunità: “Lavoro e sport sono punti saldi di questa idea, ma d’altra parte la fatica e il sacrificio sono elementi fondanti di ogni squadra sportiva. Prima dell’emergenza Covid avevamo portato oltre 700 dei ragazzi del Consorzio e molti studenti delle scuole medie di Monza a vedere lo spettacolo dei Ragazzi Permale, messo in piedi dai ragazzi della Comunità per raccontare ai soggetti sensibili quali erano stati i loro disagi, il loro malessere e le scappatoie che hanno cercato attraverso le droghe. Un incontro importante anche per far arrivare il messaggio alle famiglie, quelle dei nostri atleti“.
    “Siamo andati molte volte all’interno della Comunità – ha continuato Marzari – con la prima squadra e con i nostri allenatori. Prima accadeva tutte le settimane, perché è molto importante il messaggio da dare a chi sta dentro e sta lottando: che fuori c’è qualcuno che aspetta, qualcuno che crede in loro, c’è una speranza“.
    E in cantiere, ormai da tempo, c’è anche un’altra iniziativa: “Abbiamo commissionato ai Fabbri della Comunità una scultura in ferro che rappresenta i pallavolisti. La porteremo a Monza, sarà dedicata alla città. La cosa importante è che i ragazzi della Comunità, ancora una volta, verranno da noi per un altro momento di condivisione autentico. Al di là della solidarietà, delle esperienze condivise, c’è un’identità di vedute in questa partnership: fare bene le cose e puntare sulla rinascita umana“.
    (fonte: Gazzetta dello Sport) LEGGI TUTTO

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    “Prendeteci sul serio”: il progetto The Bigger Picture contro i calendari “sexy”

    Di Redazione
    Pallavoliste in pose “sexy” e ammiccanti, ritratte in costume da bagno, abiti succinti o lingerie: nel corso degli anni ne abbiamo viste tante ritratte sui calendari ufficiali, tradizionale oggetto da collezione per gli appassionati di volley (soprattutto di genere maschile). Oggi però, in un clima di crescente insofferenza per quello che viene considerato un esempio di mercificazione del corpo femminile, c’è anche chi si oppone con forza a questo fenomeno: è il progetto The Bigger Picture, lanciato da un gruppo di giocatrici ed ex giocatrici statunitensi con l’eloquente hashtag #TakeUsSeriously, “prendeteci sul serio”.
    “Crediamo – recita il manifesto del collettivo – che le giocatrici di pallavolo debbano essere riconosciute per il loro carattere, l’intelligenza e le qualità atletiche, non solo per la bellezza estetica. Finché tutte le pallavoliste non saranno trattate con rispetto continueremo a produrre il calendario ‘The Bigger Picture’, con la partecipazione di atlete che in passato sono state ritratte in maniera sgradita a loro stesse e a molte altre giocatrici“. E poi un’ulteriore dichiarazione d’intenti: “Sappiamo quanto sia importante essere un buon esempio per la nuova generazione di atlete, e siamo determinate a farlo con le nostre azioni. Siamo qui per essere modelli di comportamento, non modelle di costumi da bagno“.
    Nel calendario, acquistabile online, ognuna delle giocatrici aderenti all’iniziativa – tra cui Ciara Michel, Michelle Bartsch, Rachael Adams e molte altre – compare in una posa ben lontana dai cliché del classico calendario femminile e accompagnata da una breve intervista su carriera, aspirazioni e obiettivi. Il calendario ha anche uno scopo benefico: i fondi raccolti saranno donati alla charity Let’s Keep the Ball Flying.
    (fonte: The Bigger Picture) LEGGI TUTTO

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    Top Volley in lutto. Scomparso il fondatore Giulio Di Mario

    Di Redazione
    Nella notte è venuto a mancare Giulio Di Mario, fondatore, ex presidente ed ex dirigente della Top Volley. Dalla nascita del club, nel 1972, e fino al 2005, Di Mario è stata una delle colonne della società pontina con cui ha conquistato anche la prima storica promozione in serie A1.
    «Sono addolorato prima di tutto per la scomparsa di un caro amico e poi perché Giulio è stato un dirigente molto apprezzato con cui abbiamo lavorato per moltissimi anni – commenta Gigi Goldner, storico dirigente della Top Volley – Con Giulio ero legato da un rapporto molto stretto sia a livello umano sia professionale, con lui abbiamo tagliato traguardi importanti nella storia di questa società, dalla nascita fino alla storia più recente: lascia un vuoto notevole nel cuore di tutti quelli che lo hanno conosciuto».
    Il funerale di Giulio Di Mario è in programma domani (venerdì) alle 15:00 presso la cattedrale di San Marco a Latina.
    La redazione di Volley NEWS si unisce al cordoglio della famiglia e degli amici ed è vicina alla società pontina.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    “L’opposto”: il nuovo libro di Mauro Scarpa, con la prefazione di Andrea Zorzi

    Di Redazione
    L’opposto, il nuovo libro di Mauro Scarpa con la prefazione a cura di Andrea Zorzi, è arrivato nelle librerie. Nella pallavolo si chiama opposto il giocatore che occupa la zona opposta all’alzatore e schiaccia deciso, portando a termine l’azione. Non ha compiti di ricezione, bensì licenza di attaccare forte. È quello che fa Francesco, che in campo si ispira alle gesta di Andrea Zorzi e alle pagine della sua rivista preferita Supervolley.
    Con l’amico Antonio, giocatore come lui, condivide partite e panchine, birre e chiacchierate, negli anni in cui la nazionale italiana del volley vince per la prima volta i mondiali guidata da Julio Velasco e un nuovo approccio allo sport si fa strada, basato sulla volontà della mente e sulla motivazione personale.
    Ma al di fuori del campo di gioco le cose sono più complicate. Crescere e diventare uomini, è complicato. Accettarsi e non sentirsi sbagliati, è complicato. Mentre Antonio colleziona flirt e storielle convinto di essere innamorato di tutte, Francesco si sente fuori posto. Anche se l’OMS ha appena cancellato l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, lui ha paura di avere qualcosa che non va in una società chiusa, che vorrebbe omologare tutto, perfino i sentimenti. Ma quando l’amore bussa alla porta, sarà pronto a riconoscerlo?
    Una storia di amicizia senza giudizio che insegna il coraggio di essere opposti. Un tuffo nei meravigliosi anni ’90 che parla con intensità ed emozione ai ragazzi di oggi e a quelli di ieri.
    Crescere è superare i conflitti
    «Sono un grande appassionato di sport, ho praticato pallavolo per 30 anni sia come giocatore che come allenatore di settori giovanili. La pallavolo ti insegna a crescere con gli altri e le dinamiche che si creano sono quelle di una piccola società. Francesco è un adolescente pieno di talento ma bloccato emotivamente dal suo sospetto di essere un malato mentale. Sta cercando risposte perché avverte una forte dissociazione tra quello che sente come buono e quello che invece dice la società. È il simbolo della crescita, perché tutti noi cresciamo attraverso il superamento dei conflitti. E questo libro è un inno alla gioia, dà speranza e dice che si può vincere nella vita». dichiara l’autore, Mauro Scarpa.
    L’opposto è l’unico giocatore della squadra che ha la licenza di tirare forte ogni palla, è quello che ha più diritto di sbagliare. Francesco vuole sbagliare tutto perché la vita ordinata lo sta uccidendo.
    La prefazione del libro è firmata da Andrea Zorzi, soprannominato Zorro, atleta simbolo della pallavolo italiana e internazionale degli anni Novanta, colonna portante della nazionale azzurra fino al 1996. Ha disputato in totale 325 partite, facendo parte da protagonista nel ruolo di opposto del gruppo che ha meritato l’appellativo di generazione di fenomeni e il titolo di squadra del secolo.
    «La popolarità è asimmetrica: in tanti conoscono te e tu ne conosci pochi: sai che esistono, sai che sono persone vere, che meritano rispetto, ma tu sei uno solo. La lettura di questo libro ha dato una vita vera a quelle responsabilità che sapevo di avere, ma che restavano astratte, sospese. Io pensavo a giocare (per la verità cercavo di pensare il meno possibile da buon opposto) senza sapere che alcuni effetti di quelle mie schiacciate non potevo vederli, non potevo controllarli, ma erano ugualmente importanti» (Andrea Zorzi).
    L’opposto sarà disponibile nelle migliori librerie da oggi, 5 gennaio, e in prevendita dal 17 dicembre presso la libreria Read Red Road di Roma e sulla piattaforma Bookdealer.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO