consigliato per te

  • in

    Miriam Sylla accanto a UNHCR: “Senza scuola non c’è futuro”

    Foto Instagram Miriam Sylla

    Di Dania Tuccillo
    L’Agenzia Onu per i Rifugiati ha lanciato ieri la campagna “Fantastica Routine“: come riporta l’Ansa, la raccolta fondi è volta a contrastare l’emergenza umanitaria ed educativa in corso nel Sahel, nell’Africa subsahariana. Parte del ricavato, prosegue Ansa, sarà inoltre destinato a fornire i giusti mezzi per garantire la didattica a distanza, per formare gli insegnanti e per la fornitura di acqua e gel disinfettanti.
    Anche Miriam Sylla, tra le tante star dello spettacolo e dello sport, è scesa in campo accanto a UNHCR (The Un Refugee Agency) per sostenere la raccolta fondi:
    “Quanto era bella la nostra routine? Adesso che le nostre vite sono cambiate abbiamo capito tante cose che davamo per scontate. Tra queste, più di ogni altra, che la scuola è la cosa più importante per ogni bambino. Per i bambini rifugiati è fondamentale. È l’unico modo per sperare in un futuro migliore e per tornare a una vita quasi normale.È per questo che ancora una volta sono al fianco di UNHCR. Perché credo che senza istruzione, nessun bambino possa avere un futuro” scrive Sylla sul suo profilo Instagram.
    Per sostenere UNHCR, si può donare al 45588: con soli 2 euro verrà garantito un mese di scuola a un bambino rifugiato. LEGGI TUTTO

  • in

    Anzani presto papà: la romantica foto con la compagna

    Foto Ufficio stampa Cucine Lube Civitanova

    Di Redazione
    Una lieta notizia in casa Anzani: il centrale azzurro e della Lube e la compagna Carolina aspettano un bambino.
    Per comunicarlo ai suoi fan su Instagram, Anzani sceglie una romantica foto che lo ritrae mentre abbraccia la sua compagna, entrambi con una felpa che recita “Dad” e “Mom”.
    (Fonte: Instagram Simone Anzani) LEGGI TUTTO

  • in

    Millenium Zone vola a 19 con l’olandese Jasper e il vice coach Carasi

    Di Redazione
    L’approfondimento sul mondo Millenium condotto da Luca Piantelli ospita l’olandesina voltante Marrit Jasper, il vice allenatore Andrea Carasi, e lo sponsor Alessandro Bandera di Tecnosystem.
    Il primo ospite è Bresciano di Gussago, ventinove anni da compiere il prossimo 9 marzo: Andrea Carasi. Da giocatore ha militato nei campionati di B1 (come libero), C e D, e da alcune stagioni è passato dall’attività agonista a quella di allenatore. Per alcune stagioni ha operato nel settore femminile, in particolare con la società Volley Gussago nel ruolo di assistente, poi come primo allenatore nel settore giovanile del Collebeato Volley dove è stato anche direttore tecnico. Nella scorsa stagione Carasi è entrato come terzo allenatore al fianco di coach Enrico Mazzola dal 2020/21 è stato promosso a primo assistente.
    Olandese di Sneek, regione della Frisia, dove è nata il 28 febbraio 1996, Marrit Jasper è la seconda olandese che veste la maglia Millenium e sarà la Leonessa ospite di puntata.
    Nel corso dei quattro anni di militanza allo Sneek , vince complessivamente due campionati, una Coppa dei Paesi Bassi e due supercoppe olandesi. Nel 2016-17 si trasferisce in Germania per giocare con il Suhl, in Bundesliga, nella stessa stagione riceve prime convocazioni dalla nazionale olandese. Per la stagione 2017-18 si accasa al Dresdner con cui vince la Coppa di Germania e poi il PTSV Aachen con cui resta sino alla scorsa, interrompendo l’attività agonistica a causa della pandemia da covid-19. Per la sua prima avventura nella serie A1 italiana, Marrit Jasper ha scelto la Banca Valsabbina Millenium. Da ricordare che nel 2017 conquista la medaglia d’argento ai campionati Europei, tenutisi in Azerbaigian e Georgia.
    Sponsor time con Alessandro Bandera di Tecnosystem, azienda che opera nel campo della automazione industriale e industria 4.0.
    Ricordiamo che ogni martedì alle 19 il programma viene pubblicato sui social Millenium, e alle 22 la replica in chiaro su ÉliveBrescia TV, canale 16 del digitale terrestre.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Olimpiadi: approvato il “Decreto CIO”, l’Italia salva inno e bandiera

    Di Redazione
    L’Italia si “salva” in extremis dalle possibili sanzioni del CIO: alla vigilia della riunione del Comitato Olimpico internazionale, il Governo ha approvato il decreto che garantisce l’autonomia al Coni e che dovrebbe evitare possibili sanzioni. Il rischio concreto era che il CIO vietasse agli azzurri di partecipare alle Olimpiadi 2020 con i simboli nazionali, come inno e bandiera, a causa della violazione della norma che impone la “piena autonomia gestionale, amministrativa e contabile delle federazioni sportive“.
    A quanto riporta la Gazzetta dello Sport, per sbloccare il decreto è stato necessario un intervento diretto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella stessa riunione del Consiglio dei Ministri in cui ha annunciato le proprie dimissioni. Il testo del decreto non è ancora stato reso noto, ma tra i provvedimenti presi ci sarebbero l’attribuzione al Coni di beni immobiliari (come i centri olimpici di Roma, Tirrenia e Formia) e di una dotazione di 165 unità di personale, oltre all’aumento degli stanziamenti governativi.
    Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha espresso soddisfazione per il provvedimento e ha informato immediatamente al telefono il presidente del CIO Thomas Bach, che avrebbe replicato con un semplice “Sono molto felice“.
    (fonte: Ansa.it) LEGGI TUTTO

  • in

    Hit Parade: canzoni dedicate alla rivalità, ai ritorni in campo e ai cambiamenti

    Di Stefano Benzi
    Prosegue la nostra rubrica dal titolo Hit Parade: canzoni che danno un significato diverso ad alcune delle notizie di pallavolo più interessanti degli ultimi giorni. Tra rinvii, recuperi e squadre che tornano finalmente in campo – alcune dopo quasi un anno – dedichiamo un po’ di attenzione alla rete che divide il campo. O che forse lo unisce…
    1) Quando il titolo di coda è un abbraccio
    Settimana di recuperi con due partite diverse che hanno fornito gli stessi titoli di coda. A Casnate con Bernate la Agnelli Tipiesse Bergamo conquista la tredicesima vittoria consecutiva battendo Cantù al termine di una partita meravigliosa il cui 0-3 conclusivo non rende giustizia alla Libertas. All’Allianz Cloud la Powevolley Milano sconfigge la Leo Shoes Modena al termine di una partita rutilante e imprevedibile. A fine gara giocatori a braccetto, anche se il malumore da parte degli sconfitti c’è tutto. Ma la scena di atleti che si scambiano complimenti e pacche sulle spalle, allenatori compresi, al termine di due feroci battaglie vale quanto un trailer promozionale. Fa male pensare che non ci fosse pubblico. Due partite che avrebbero meritato una standing ovation su un titolo di coda del genere.
    C’è una canzone che rispecchia più di ogni altra il senso di rivalsa che si vive quando si ha davanti un avversario che si stima, si rispetta, ma di fronte al quale non si cede di un centimetro. É  il 2000 quando Bon Jovi scrive per l’album “Crush” una delle sue canzoni più forti di sempre: sedici anni dopo “Livin’ on a Prayer”, Tommy e Gina stanno ancora combattendo la loro battaglia per una vita migliore. Non si tratta di sconfiggere o annichilire un avversario: ma di sopravvivere, e di farlo con dignità in un mondo difficile e pieno di insidie… “la mia vita è come un’autostrada sgombra e voglio vivere a pieno fino a che sono vivo e se domani sarà più dura non fare errori, perché nemmeno la fortuna è fortunata e ogni tanto si prende i suoi break…”
    I Bon Jovi dal vivo durante il tour mondiale di “Crush” – durato quasi tre anni – sul palco del Letzigrund di Zurigo

    2) La Serie B ritorna: dopo quasi un anno
    Questo fine settimana tornano in campo le squadre di Serie B, un campionato atteso spasmodicamente per mesi. Impossibile rendere l’idea di quello che deve essere stato il sacrificio di squadre e giocatori in attesa di poter finalmente scendere in campo. Ci sono volute settimane, mesi per vedere finalmente in campo le squadre. Si giocherà con campionati in divenire e con un format tutto nuovo nel tentativo di dare un minimo di regolarità a tornei imprevedibili. C’è da annotare qualche assenza, ci sono squadre che in attesa di cominciare sono sparite e altre che si sono fuse. É un anno così strano. Ma partire è l’unico segno di normalità possibile. E lo accogliamo con grande entusiasmo dedicando a tutti i giocatori al via non “il miglior anno possibile”. Ma una beata normalità. Allenarsi, giocare, magari divertirsi. La normalità sarebbe già molto.
    In questo senso, tra decine di canzoni entusiaste e inni trionfali, abbiamo scelto un brano soffuso, che pochi conoscono. Si intitola “Stepping Out” ed è di un grandissimo musicista inglese che si chiama Joe Jackson. Il brano racconta di un appuntamento tra un uomo e una donna che hanno litigato, ma decidono di vedersi ancora una volta: forse per lasciarsi, magari per fare la pace… “Siamo stanchi di tutta l’oscurità nelle nostre vite. Basta parole arrabbiate, prendiamoci la vita. Sali in macchina e guida con me, nella notte, nella luce…” Brano di un’eleganza suadente che dà un altro senso alla parola attesa. Si può anche partire lentamente, per fare la pace e non necessariamente per conquistare il mondo.
    La prima (e forse più bella) versione live di “Steppin’ Out” dal tour del 1982 di Joe Jakson

    3) Cambiare e adattarsi: seguire il flusso
    In tutta questa confusione e incertezza ci si continua a occupare di un mercato che ha pochi soldi e pochissime opzioni da offrire. La Turchia corteggia le nostre giocatrici migliori, Piacenza che rinnova con Bernardi per altre due stagioni, Firenze che firma Ogoms. Ma se volete trovare tutte le notizie di mercato le trovate qui. Esiste una canzone che parla di mercato? Forse no, ma ne esiste una che parla di cambiamenti.
    Citazione d’obbligo per “Changes” di David Bowie, o per i Tears For Fears di “Change” o per “Landslide” dei Fleetwood Mac. La scelte su una canzone non banale e che pochi conoscono: “A Change Would You Do Good”, dell’americana Sheryl Crow. Cambiare per il meglio… “inseguiamo draghi con una spada di plastica”. Il senso della canzone è accettare di cambiare, ma non tanto per farlo: al limite anche fare un passo indietro, o uno di lato se la strada più corta non è quella più adatta al momento. “I pessimisti si lamentano del vento, gli ottimisti lo aspettano, quelli che sanno stare al mondo aggiustano le vele”.
    Una versione live di “Change Would Do You Good” di Sheryl Crow dal tour mondiale del 2004.

    Ed ecco, come di consueto, la nostra playlist completa su Spotify: LEGGI TUTTO

  • in

    Nino Di Giacomo: “La qualificazione è un tema a me molto caro”

    Di Redazione
    Tra i tanti temi approfonditi all’interno del programma elettorale “collettivo” proposto da Nino Di Giacomo, candidato alla Presidenza di Fipav Sicilia per il quadriennio 2021/2024, gli argomenti di formazione e qualificazione sono tra quelli ai quali il candidato sta prestando un’attenzione particolare, condivisa anche con la squadra di consiglieri che via via si sta ufficialmente componendo in questa marcia di avvicinamento alle prossime elezioni.
    Proprio formazione e qualificazione sono tra gli argomenti più cari proposti da Antonio Locandro, consigliere regionale uscente (in carica dal 2018) e terzo candidato al Consiglio Regionale al fianco di Nino Di Giacomo. Un passato da giocatore di alto livello iniziato a soli 15 anni in giro per l’Italia per calcare per tanto tempo i palcoscenici di Serie A e Serie B: giovanissimo, dal 1991 al 1996, si trasferisce a Città di Castello e poi Catania, Padova e Napoli in Serie A, infine tanta Serie B tra Sicilia e Calabria. Poi spazio alla carriera da tecnico, con la gavetta e la scalata dalla Prima Divisione fino alla B1, il ruolo di Selezionatore della Rappresentativa maschile del Comitato Territoriale di Messina con la quale ha conquistato un preziosissimo primo posto e due medaglie d’argento, ed inoltre ha fatto parte dello Staff Tecnico Regionale maschile raggiungendo un prestigioso quinto posto al Trofeo delle Regioni. Con i Club esperienze importanti come Direttore Tecnico a Brolo e come Direttore Sportivo alla Saracena Volley.
    A proposito di formazione, però, Locandro ha decisamente le competenze per portare delle novità importanti all’interno del Comitato Regionale, grazie all’esperienza di importanza assoluta maturata nel 2017 come Responsabile del Centro di Qualificazione del Comitato Territoriale di Messina, occasione durante la quale riuscì a costruire insieme al suo staff un progetto talmente completo da estendere a macchia d’olio la qualificazione a tutti gli atleti e portare anche la Rappresentativa Femminile a raggiungere il primo posto dopo oltre 50 anni. In quell’occasione, inoltre, riuscì ad inserire 2 tecnici maschili e femminili liberi da vincoli societari, un elemento innovativo e sino a quel momento mai attuato che permise di svolgere l’attività di selezione e qualificazione senza alcun conflitto d’interessi con le varie società, collaborando senza distinzione di settore ed in totale armonia con tutte le società territoriali. Le esperienze di Locandro nell’ambito della formazione, tra l’altro, non si limitano al mondo della pallavolo ma investono anche la sua attività lavorativa, con tanti anni di esperienza in qualità di Tutor nel settore della formazione professionale della Regione Sicilia, attività che inizia nel lontano 2000.
    “Per me la parola d’ordine è qualificazione – questa l’analisi di Antonio Locandro – ho passato tanti anni nel mondo del volley ricoprendo tanti incarichi anche a livello federale, per questo posso definirmi un candidato completo, in grado di decifrare e rispondere alle esigenze di tutte le categorie di tesserati appartenenti al nostro movimento. E la qualificazione sono convinto che sia la chiave di volta per accelerare la rinascita del nostro movimento. Soprattutto in questo momento particolare dobbiamo investire sul futuro dei nostri atleti, dando la possibilità di formarsi al numero maggiore possibile di loro, cosi come deve esser fatto anche per tecnici e dirigenti, puntando ad un numero superiore di incontri andando anche oltre quelli tradizionalmente programmati ma creando un percorso di specializzazione senza obbligo ma con formatori d’eccellenza, in grado di trasferire competenze, esperienze ed entusiasmo a tutti i livelli. Cosi come va delineato una volta per tutte il ruolo di Selezionatore Provinciale/Regionale ed allenatore, due gruppi distinti ma con lo stesso obiettivo: puntare alla crescita omogenea della pallavolo siciliana”.
    “Quando si parla di qualificazione sappiamo tutti che tocchiamo un tema a me molto caro – cosi Di Giacomo fa eco all’analisi di Locandro – nel mio programma collettivo abbiamo riversato un’attenzione molto particolare a questo argomento perchè lo ritengo la vera chiave di volta per ripartire puntando sulle competenze e sulla professionalità: solo in questo modo possiamo dare lo slancio corretto ad un movimento che, altrimenti, senza le solide basi portate dalla conoscenza non riuscirebbe a trasferire l’entusiasmo nei nostri giovani ed a guidarli nella maniera corretto durante il loro percorso di crescita. Competenza a tutti i livelli ovviamente: dobbiamo ridisegnare anche tutta la nostra organizzazione in chiave più manageriale, puntando a massimizzare i nostri sforzi nell’ottica di crescere tutti insieme e sotto questo profilo sono convinto che l’esperienze e le conoscenze di Antonio Locandro potranno aiutarci ad indirizzare questo percorso nella maniera corretta. Con lui abbiamo parlato di diversi argomenti e siamo entrambi fortemente convinti che con una programmazione attenta i risultati non tarderanno ad arrivare”.
    L’aspetto della qualificazione molto spesso nel disegno della nuova Fipav Sicilia delineato da Nino Di Giacomo va di pari passo con una l’idea di programmare con attenzione i prossimi passi, puntando su progetti ben definiti che non lasciano spazio ad alcun tipo di improvvisazione. “Con Nino Di Giacomo sono convinto che avremo la possibilità di uscire da questo momento complicato, una situazione peggiorata in maniera sensibile dal Covid. La sua preparazione e la sue esperienza potranno portare all’unità dell’intero network siciliano e, attraverso una corretta programmazione, permetterci di tornare tra le prime Regioni d’Italia. Ci tengo anche a ringraziare il Presidente Giorgio Castronovo per l’impegno continuo che ha dedicato alla pallavolo siciliana”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    L’organizzazione delle società secondo Di Giacomo e Giovenzana

    Di Redazione
    Confermato il successo di partecipanti ed interazioni anche per la puntata numero 6 del “Salotto del Volley”, il format di dirette Facebook ideato da Nino Di Giacomo, candidato alla Presidenza di Fipav Sicilia, che tutti i martedì sera riunisce nell’arena virtuale della propria pagina Facebook ufficiale tantissimi appassionati ed addetti ai lavori scandendo il viaggio di avvicinamento alle prossime elezioni regionali per il quadriennio 2021/2024, programmate per il 28 febbraio prossimo.
    Per questa puntata il “padrone di casa” ha avuto il grande piacere ed onore di ospitare Rodolfo Giobbe Giovenzana, attuale Docente Nazionale della Federazione Italiana Pallavolo con un trascorso da giocatore che lo portò anche a giocare Mondiali ed Olimpiadi con indosso la maglia azzurra e, ancora, una lunga carriera in panchina alla guida di numerose squadre di Serie A femminile. Oltre 60 minuti di altissima qualità, ricchi di esperienze, di approfondimenti e spunti interessanti su svariati argomenti, partendo dall’organizzazione societaria con riguardo alla mission giovanile per poi spaziare su formazione ed educazione sportiva da trasmettere ai giovani, affrontati con particolare attenzione grazie alla preziosa presenza di Giovenzana che, più che un semplice Docente, rappresenta un autentico innovatore nel campo della formazione. Fondatore e Presidente onorario della Scuola di Pallavolo Anderlini Modena, Giovenzana supera il classico ruolo istituzionale e, convinto che la condivisione delle idee stia alla base della crescita di ogni individuo, da vita al Progetto Anderlini Network, un progetto innovativo sul piano dell’educazione e della formazione al quale aderiscono negli anni oltre 60 Società italiane, 6 Società europee ed anche realtà sportive del Messico, della California e di Miami.
    “Abbiamo con noi una figura di assoluto spessore con la quale abbiamo l’opportunità di parlare di società e di giovani – cosi Di Giacomo analizza gli argomenti della puntata – Ancora una volta esprimo la ferma convinzione che, soprattutto in questo particolare momento di emergenza, è necessaria una decisa riorganizzazione delle nostre società sportive che punti concretamente alla crescita dei nostri giovani prima ancora di puntare al risultato finale. Tecnici e dirigenti di una società hanno la grande opportunità di plasmare i ragazzi, curandone la crescita non solo sportiva ma anche e soprattutto la maturazione personale. È importantissimo, dunque, sostenere questo processo di cambiamento delle società verso una nuova organizzazione, più funzionale alla crescita del ragazzo e, di conseguenza, allo sviluppo dello stesso movimento pallavolistico”.  
    “Il tema della riorganizzazione societaria mi tocca molto da vicino perchè noi con la Scuola Anderlini siamo stati lungimiranti in questo senso – questo l’approfondimento di Giovenzana – La Scuola Andrelini nasce nel 1985 ma nel 1997 cambiamo completamente i paradigmi gestionali della società sportiva per costruire un progetto futuro che mirava a diversi obiettivi tra i quali c’era anche quello di creare posti di lavoro. Un argomento, quello del lavoro sportivo, che oggi più che mai è di assoluta attualità. Oltre a questo obiettivo abbiamo cercato anche di organizzazione la nostra attività diventando una società di servizi legati al mondo della pallavolo e rivolti al territorio. Parlo di cose forse oggi normali ma che ai tempi erano delle novità assolute e mi riferisco ai centri estivi, ai dopo scuola sportivi, allo sport a scuola ed a tante altre attività che danno la possibilità alla società sportiva di fornire servizi al contesto territoriale ed alle famiglie, permettono di attrarre bambini e di reperire anche risorse economiche utili a finanziare la società stessa. Su questa banale riflessione abbiamo già toccato diversi spunti importanti che oggi quasi ogni società mette in pratica anche se, molto spesso, in maniera disorganizzata: dal branding al reclutamento, dalla formazione a marketing sportivo e territoriale vero e proprio. Bisogna, dunque, passare dall’improvvisazione ad un’organizzazione programmata di queste attività di marketing che diventano fondamentali per il rilancio del nostro movimento”.
    “Il modello Sicilia che ho in mente – incalza Nino Di Giacomo – deve avere la mission di portare le società ad organizzarsi in modo tale da sviluppare questi valori e questi progetti e la Fipav Sicilia che immagino dovrà istituire dei meccanismi di premialità a tutte le Società che opereranno in questo modo, sia al loro interno sia all’esterno attraverso dei meccanismi virtuosi con il network pallavolistico e territoriale di riferimento. Probabilmente per lo stato attuale del movimento pallavolistico siciliano sembra una visione lontana anni luce rispetto ma sono convinto che, con la giusta programmazione strategica e con la corretta visione di cooperazione da parte di tutto il network regionale e provinciale, possiamo raggiungere l’obiettivo lungimirante di guardare ad un futuro fatto di competenza e professionalità, formazione costante e qualificazione”. 
    Proprio sul futuro della nostra pallavolo Giovenzana fa eco a Di Giacomo: “Il futuro a mio modo di vedere è quello di professionalizzare tutti i ruoli sportivi. Per noi della Scuola Anderlini è ormai attualità: è una strada che abbiamo già percorso ed oggi ci ha portato ad essere non più solo una società sportiva ma una vera e propria azienda che conta quasi 1500 ragazzi ed oltre 100 tecnici. Se dobbiamo guardare al futuro dobbiamo continuare ad operare con lo spirito degli educatori ma con assoluta professionalità, dando spazio alla divisione dei ruoli, alla formazione, al merito delle competenze e, di contro, se vuoi mantenere delle professionalità elevate devi garantire loro un futuro, e il futuro è quello di riuscire a far si che il mondo dello sport produca dei posti di lavoro e che le persone all’interno delle società possano trovare un’occupazione sviluppando le proprie passioni insieme allo sviluppo di competenza e professionalità. Solo cosi possiamo avere delle persone felici”.
    Educazione, cooperazione e promozione dei valori sportivi. Temi cari a Nino Di Giacomo e più volte ripresi nel suo programma collettivo: “Ho ribadito che credo fermamente nella programmazione. Negli ultimanti ho visto che da noi in Sicilia ci siamo mossi secondo una logica di semi improvvisazione, soprattutto per quanto riguarda il movimento giovanile. L’obiettivo, invece, deve essere quello di costruire un progetto fatto di sinergie con tutte le realtà territoriali, di condivisione di conoscenza e di cooperazione reciproca finalizzata alla crescita collettiva del movimento pallavolistico isolano. La nuova Fipav Sicilia deve puntare fermamente in questa direzione e, con un’attenta e lungimirante programmazione a medio-lungo termine, puntare su strategie ben definite e professionisti competenti per una crescita a 360°, che ovviamente sia anche resa sostenibile attraverso dei collaterali progetti di marketing, fondamentali per lo sviluppo dei progetti che abbiamo in cantiere”.
    Tra cooperazione e marketing Giovenzana rafforza i concetti di Di Giacomo facendo appello alle proprie esperienze personali: “Il Network Anderlini è nato tanti anni fa dallo spirito di condividere i percorsi e le idee. Ancora oggi le società si chiudono in sé stesse ma non capiscono che più è la condivisione e maggiore sarà il ritorno ed il vantaggio che si riuscirà ad ottenere, riuscendo ad avere maggiori risorse economiche in conseguenza alla maggiore condivisione di know how. Noi l’abbiamo fatto con il Network ed i risultati sono stati incredibili. Personalmente l’ho fatto non solo con la pallavolo ma con la scuola perchè credo che cooperazione e scuola siano i punti più importanti dai quali dobbiamo partire – Nel 2013 Giovenzana si dedica per la scuola ad un progetto di Cooperazione Internazionale in Etiopia dal grande successo sociale denominato “oltre la rete” – Noi dobbiamo imparare a “vendere” valori, dobbiamo imparare a farci apprezzare per i valori sociali e sportivi che offriamo, la vera forza delle società sportive, dobbiamo diventare patrimonio del territorio ed essere considerati tali e la risorsa economica sarà una conseguenza dei nostri valori. Ecco perchè nel mondo dello sport ci vogliono educatori, professionali e competenti, in grado di trasmettere e condividere valori ai nostri giovani. Una volta che avremo compreso che il nostro è un mondo di valori positivi allora dovremo imparare a veicolarli nella maniera corretta, attraverso delle precise e studiate strategie di marketing che investono il territorio all’interno del quale operiamo trasmettendo il valore aggiunto della nostra attività”.
    Anche in questo caso, ancora una volta, il tema centrale diventa quello della riorganizzazione societaria puntando sulla divisione dei ruoli e sulla valorizzazione delle competenze, argomento ripreso in chiusura da Di Giacomo quando argomenta sul binomio, tanto caro al candidato, tra sport e turismo. “Dobbiamo mettere al centro l’interesse delle società sportive siciliane e solo puntando alla valorizzazione delle nostre migliori risorse riusciremo a ristabilire la centralità del nostro movimento in Italia. Quando parlo di risorse mi riferisco anche delle meravigliose bellezze territoriali che offre la nostra Sicilia, location uniche al mondo che abbiamo il dovere morale di promuovere attraverso il messaggio positivo della nostra pallavolo. In questo senso sport e turismo camminano di pari passo: abbiamo risorse e potenzialità per organizzare e portare i grandi eventi sulla nostra Isola. Potrei sembrare un sognatore ma nella mia vita ho realizzato tante attività e tanti eventi. Anche questa volta sono convinto che, attraverso la squadra che mi affiancherà ed affiancato da tutti coloro che vorranno mettersi a disposizione per collaborare, costruendo degli specifici gruppi di lavoro settoriali come quello del marketing o quello dei grandi eventi, potremo finalmente dare nuova vita alla pallavolo siciliana”. 
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO