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    Russia squalificata per due anni: niente Olimpiadi, a rischio i Mondiali 2022?

    Di Redazione
    Sanzione ridotta nell’entità, ma confermata nella sostanza: il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha ridotto a due anni la squalifica inflitta un anno fa dalla Wada alle nazionali della Russia, in precedenza escluse per 4 anni da Olimpiadi e Mondiali per il mancato rispetto dei regolamenti antidoping da parte della Rusada, l’agenzia antidoping nazionale.
    La Russia aveva impugnato la decisione, rivolgendosi appunto al Tas, ma ha ottenuto una soddisfazione solo parziale: la squalifica scadrà il 16 dicembre 2022, e questo significa che gli atleti russi potranno partecipare alle Olimpiadi di Tokyo soltanto come “neutrali”, senza bandiera e senza che venga suonato l’inno nazionale. Una proibizione che varrà anche per le due nazionali di pallavolo, entrambe qualificate ai Giochi.
    Il bando comprende però anche il divieto di ospitare eventi internazionali e partecipare alle gare per la loro assegnazione: quest’ultima precisazione potrebbe mettere a rischio i Mondiali maschili 2022, organizzati appunto dalla Russia, di cui sono stati presentati proprio pochi giorni fa il logo ufficiale e le sedi di gara. Secondo i media russi, tuttavia, il divieto si applicherà soltanto nel caso in cui esista un’opzione valida e immediata per il trasferimento dell’evento, cosa che appare improbabile nel caso della manifestazione organizzata dalla FIVB.
    (fonte: Corriere dello Sport, Sport Business Gazeta) LEGGI TUTTO

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    Venezuela: la nazionale maschile è la squadra sportiva dell’anno

    Di Redazione
    Prestigioso riconoscimento per la nazionale maschile del Venezuela, che in gennaio ha centrato lo storico pass per le Olimpiadi di Tokyo vincendo (in modo rocambolesco) il torneo di qualificazione in Cile. Grazie a questo insperato risultato, i vinotintos sono stati premiati come squadra dell’anno del paese sudamericano dall’associazione nazionale dei giornalisti sportivi. Anche l’allenatore Ronald Sarti ha ricevuto il premio per il coach dell’anno.
    Per il Venezuela quella di Tokyo sarà la seconda partecipazione ai Giochi dopo Pechino 2008; la nazionale di pallavolo è, finora, l’unico team del paese a essersi qualificato. “Questo premio è un riconoscimento per tutti gli sforzi e i sacrifici che abbiamo dovuto compiere – ha detto Sarti –. Abbiamo dovuto superare diversi ostacoli per ottenere questo risultato, che rende orgogliosi noi e il nostro paese. Sono davvero onorato, perché ognuno di noi ha dato il massimo e ogni giorno impariamo qualcosa l’uno dall’altro“.
    (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    Tomaso Totolo seguirà Alekno in Iran: “È stato un lungo corteggiamento”

    Di Redazione
    Alle Olimpiadi di Tokyo ci sarà un italiano in più: Tomaso Totolo, allenatore che è già stato protagonista di due rassegne a cinque cerchi (con l’Italia ad Atene 2004 e con la Russia a Rio 2016) e che l’anno prossimo seguirà Vladimir Alekno, con cui collabora ormai da 8 anni, sulla panchina dell’Iran. Il tecnico veronese, che dal 2013 allo Zenit Kazan e che proprio oggi ha ufficialmente ottenuto la cittadinanza russa, ha raccontato la sua scelta e quella del CT russo nel corso della trasmissione After Hours – La Superlega di Notte condotta da Andrea Zorzi e Andrea Brogioni:
    “È stato un lungo corteggiamento da parte della Federazione iraniana – ha spiegato Totolo – cercavano un allenatore che avesse già avuto esperienze olimpiche di alto livello. Alekno era già stato chiamato da tutte le nazionali del mondo, dalla Polonia in giù, e aveva sempre rifiutato, ma questa volta gli si è accesa una lampadina. All’inizio ha un po’ nicchiato, anche perché la sua figura in Russia ha un valore particolare: si è consultato prima con la Federazione, e quando ha ricevuto un feedback positivo ha deciso. A quel punto ci hanno chiesto di sviluppare un progetto e lui mi ha detto: ‘Tom, sviluppa un progetto…’“.
    L’obiettivo dell’Iran a Tokyo è chiaro: “Vogliono arrivare in semifinale – dice l’allenatore italiano – e in effetti la scelta di accettare l’offerta è stata favorita dal fatto che il girone iniziale può essere considerato abbordabile, la possibilità di qualificarsi per i quarti è concreta. Poi lì sappiamo bene che può succedere tutto e il contrario di tutto. Il gruppo è consolidato da diversi anni, formato da un nucleo storico di giocatori e ha avuto un periodo di grande crescita e poi si è confermato; però hanno anche dei giovani molto interessanti, tra cui il gruppo dei campioni del mondo Under 20, e forse l’Olimpiade giusta per l’Iran potrebbe essere la prossima“.
    Totolo ha rivelato inoltre che, anche senza l’imprevista avventura in Iran, le Olimpiadi giapponesi lo avrebbero potuto vedere come protagonista: “Sarei dovuto andare a Tokyo come assistente di Sergio Busato nella nazionale femminile“.
    (fonte: YouTube Lega Pallavolo Serie A) LEGGI TUTTO

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    La ministra Hashimoto: “Le Olimpiadi si faranno ad ogni costo”

    Di Redazione
    Le Olimpiadi di Tokyo si dovranno svolgere regolarmente, “ad ogni costo“. Lo ha dichiarato ieri la ministra giapponese Seiko Hashimoto, chiamando in causa “gli sforzi degli atleti che continuano a impegnarsi per essere pronti“. Le frasi di Hashimoto hanno seguito di 24 ore la presa di posizione di John Coates, vicepresidente del Cio, che aveva assicurato che le Olimpiadi si sarebbero tenute comunque nel 2021 “con o senza Covid-19“, cioè indipendentemente dall’evoluzione della pandemia di coronavirus e dall’eventuale disponibilità di vaccini.
    Più prudente ma ottimista il portavoce di Tokyo 2020 Masa Takaya, che si è limitato a dichiarare: “Il team del Cio è determinato a organizzare i Giochi del prossimo anno“. L’inaugurazione dei Giochi è fissata per il 23 luglio 2021; la possibilità di un ulteriore rinvio è stata più volte smentita e il Giappone è pronto a fare di tutto per non perdere l’opportunità, anche se i sondaggi d’opinione rivelano che la maggioranza della popolazione sarebbe favorevole all’annullamento definitivo.
    (fonte: Ansa) LEGGI TUTTO

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    La fiducia di Blengini: “Si sono create le condizioni per ripartire ancora meglio”

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Di Redazione
    È stata un’estate senza nazionali, la prima nella lunga storia della pallavolo italiana. Ma il CT azzurro Gianlorenzo Blengini non si è perso d’animo e non ha smesso di lavorare, come spiega in un’intervista concessa a Diego De Ponti per Tuttosport: “Ci siamo adattati alle circostanze, evitando collegiali che avrebbero comportato tanti rischi, complessità e responsabilità importanti. Abbiamo lavorato a distanza con tutti i ragazzi di interesse nazionale, accompagnandoli fino alla presa in carico dei rispettivi club. Abbiamo poi seguito Zaytsev e Nelli fino a quando si sono uniti alle loro nuove squadre in Russia. Ora dobbiamo far ripartire il lavoro di contatti e confronto con le società e i procuratori“.
    Blengini è convinto che la condizione di emergenza in cui sono ripresi gli allenamenti possa addirittura costituire un vantaggio in chiave nazionale: “In questa situazione negativa si sono create le condizioni per ripartire dopo un lavoro di preparazione progressiva come da molto tempo non era più possibile. Sarebbe stato diverso se ci fosse stata fretta di ricominciare, come è avvenuto nel calcio. Il nostro movimento ha avuto la possibilità di pianificare una progressività ideale. Questo ci tutelerà rispetto agli infortuni e darà agli atleti la possibilità di raggiungere la condizione ottimale. Per la prima volta giocatori come Juantorena, Zaytsev, Giannelli e Colaci potranno arrivare all’appuntamento decisivo della stagione forti di questa preparazione“.
    Lo sguardo resta ovviamente rivolto alle Olimpiadi di Tokyo, che però sono sempre a rischio per la pandemia di coronavirus: si teme che possano essere annullate o anche disputate senza pubblico. Blengini è categorico: “Non ci voglio neanche pensare. L’Olimpiade è un momento di sport, di gioco, di festa che senza la sua cornice sarebbe snaturato. Ci sarà un summit a novembre per definire il prima possibile come fare e sono fiducioso“. LEGGI TUTTO