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    Marta Menegatti e Viktoria Orsi Toth qualificate alle Olimpiadi di Tokyo!

    Di Redazione Dalla tappa del World Tour 4 Stelle di Sochi arriva una bellissima notizia per il Beach Volley italiano: Marta Menegatti e Viktoria Orsi Toth sono qualificate alle Olimpiadi di Tokyo. La coppia dell’Aeronautica Militare si è garantita il pass malgrado l’eliminazione negli ottavi del torneo per mano delle olandesi Keizer-Meppelink: per le azzurre, visti i risultati delle altre coppie in corsa per i Giochi, la qualificazione era una certezza già dopo la vittoria nel primo turno sulle austriache Schutzenhofer-Plesiutschnig. Per Marta Menegatti si tratterà della terza Olimpiade dopo Londra 2012 e Rio 2016, mentre Orsi Toth sarà alla sua prima esperienza ai Giochi, avendo saltato l’edizione brasiliana a causa della squalifica per doping. L’Italia sarà dunque presente a Tokyo in entrambi i tornei, maschile e femminile: Daniele Lupo e Paolo Nicolai hanno infatti conquistato il pass già nel 2019 vincendo il torneo di qualificazione. La pattuglia azzurra ha buone possibilità di allargarsi ulteriormente con Enrico Rossi e Adrian Carambula, in piena corsa per qualificarsi. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Miki Ishii e Megumi Murakami rappresenteranno il Giappone alle Olimpiadi

    Di Redazione Saranno Miki Ishii e Megumi Murakami le due beacher che rappresenteranno il Giappone, in qualità di paese ospitante, alle Olimpiadi di Tokyo. La vittoria decisiva è arrivata nelle finali nazionali femminili disputate a Tachikawa, in cui Ishii-Murakami hanno sconfitto in finale per 2-0 (21-16, 21-12) Suzuki-Sakaguchi; in semifinale le due coppie avevano eliminato rispettivamente Nishibori-Mizoe e Hasegawa-Futami. Per le due esperte beacher (31 anni per Ishii, 35 per Murakami), nettamente ai vertici delle classifiche nazionali, si tratta di una rivincita personale dopo la mancata qualificazione a Rio 2016. Il torneo di qualificazione maschile si terrà nella stessa sede sabato 5 e domenica 6 giugno. (fonte: Japan Volleyball Association) LEGGI TUTTO

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    Elia Viviani e Jessica Rossi portabandiera olimpici: niente da fare per Egonu

    Di Redazione Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha ufficializzato oggi la scelta degli atleti che ricopriranno il ruolo di portabandiera alle prossime Olimpiadi di Tokyo. Per la prima volta dall’introduzione della figura, ai Giochi di Stoccolma 1912, saranno due gli alfieri della squadra italiana: Jessica Rossi ed Elia Viviani, entrambi campioni olimpici, rispettivamente nel tiro al volo e nel ciclismo. Una parziale delusione per gli appassionati di pallavolo, che a lungo avevano sperato nella nomina di Paola Egonu, considerata una delle favorite e a sua volta dichiaratasi disponibile in un’intervista. La scelta del Coni va a premiare due discipline che non avevano mai avuto un portabandiera in passato, ma che insieme hanno portato in dote all’Italia quasi 100 medaglie olimpiche: il 15% del totale dell’Italia e circa un quarto delle medaglie d’oro complessive. Jessica Rossi, in particolare, ha trionfato a Londra 2012, stabilendo al tempo stesso il record del mondo della sua specialità (il Trap) e diventando la seconda atleta azzurra più giovane della storia a vincere un oro individuale. Elia Viviani ha invece portato a casa l’oro nell’Omnium a Rio 2016, dimostrandosi un ciclista di altissimo livello sia su pista sia su strada, dove ha vinto un oro e un argento europeo e diverse tappe dei grandi Giri. La pallavolo resta invece nel limbo degli sport che non hanno mai avuto un rappresentante alla cerimonia inaugurale, malgrado l’assidua presenza ai Giochi. L’edizione numero 32 poteva sembrare quella “buona”, vista anche la grande visibilità mediatica di Egonu, uno dei pochi personaggi a “sfondare” la cerchia degli appassionati per imporsi a livello nazionale. Ma la candidatura della campionessa azzurra è stata sostenuta piuttosto timidamente anche a livello istituzionale e, alla fine, per il volley è sfumata un’altra occasione. (fonte: Coni.it) LEGGI TUTTO

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    Convocazioni, prospettive e sogni azzurri: l’analisi di Paolo Cozzi

    Di Paolo Cozzi Con la conferenza stampa di ieri del CT Blengini è iniziata ufficialmente la stagione della nazionale maschile, una stagione – inutile dirlo – che ruota tutta intorno ai Giochi Olimpici, appuntamento clou dell’estate nel quale la Federazione ripone speranze di medaglia importanti sia con la compagine maschile che, soprattutto, con quella femminile. In campo maschile cominciano a delinearsi le prime scelte di avvicinamento all’evento di fine luglio con la nascita di due gruppi ben distinti. Uno che lavorerà in palestra con poche amichevoli, formato da un gruppo di veterani certi del posto a Tokyo mixato ad atleti che cercheranno di conquistarsi un pass per il Giappone, e avranno come compito quello di tenere alto il livello dell’allenamento. L’altro gruppo sarà quello con Sbertoli capitano, che affronterà la VNL nella bolla di Rimini: un gruppo composto da giovani che hanno bisogno di fare esperienza di campo a livello internazionale, da cui potrebbero uscire il secondo palleggiatore, il quarto centrale e la quarta banda per le Olimpiadi. Trovo ottimale l’idea di due gruppi, perché al termine di una stagione lunga e usurante sia dal punto di vista fisico che mentale, resa ancor più pressante dai continui protocolli Covid, i giocatori più esperti come Juantorena, Zaytsev e Giannelli non hanno bisogno di giocare altre 10 partite chiusi nello stress della bolla di VNL, ma hanno bisogno di tirare il fiato, lavorare bene soprattutto sul piano fisico, recuperare energie che saranno preziose nel rush finale dell’Olimpiade. E il ritiro di Cavalese offrirà loro tutte queste possibilità. A chi dice che prima di un appuntamento importante bisogna giocare tante partite per trovare il ritmo gara (partite che comunque saranno organizzate nel mese di luglio) posso assicurare che nel 2004 siamo arrivati sul podio ad Atene senza giocare una sola amichevole nell’ultimo mese e mezzo di preparazione. L’unico piccolo dubbio ce l’ho sullo staff della nazionale che seguirà la VNL, ma prima mi preme sottolineare a caratteri cubitali che il mio non è un attacco a Valentini (che peraltro stimo e conosco personalmente) e a Mattioli. Forse però avrei affiancato loro alla guida di questo gruppo, vista anche la particolarità della situazione nella quale si svilupperà la VNL, un allenatore con più esperienza, considerando anche che da questo gruppo usciranno atleti per Tokyo, e i due incaricati hanno pochissimi precedenti in fatto di gestione totale di una squadra. Per il resto, come dicevo in precedenza, ho la sensazione che da questo gruppo qualche giocatore a fine giugno raggiungerà Blengini nel ritiro di Cavalese. Provando ad indovinare le intenzioni del coach direi che i papabili sono Sbertoli, Michieletto e Balaso (nel caso in cui il CT decidesse di convocare due liberi). In questo gruppetto sarebbe certamente rientrato anche Russo, se non fosse stato per il brutto infortunio che l’ha purtroppo escluso dai giochi, in tutti i sensi. Per il resto dei ragazzi la VNL sarà comunque un’ottima possibilità di mettersi in mostra per alcuni, di proseguire la crescita intrapresa negli ultimi anni e diventare più che una semplice promessa per altri. Se devo fare un nome su tutti, punterei su Bottolo, con la curiosità di vedere Gardini al rientro in Italia dopo l’esperienza nei college americani. Tornando invece al gruppo principale, quello che si allenerà a Cavalese con Blengini, la vera novità è rappresentata dal ritorno di Jiri Kovar, e credo che a questo punto lo schiacciatore abbia avuto più di una certezza da parte del CT (suo allenatore anche nel club) di potersi giocare concretamente le sue chance per Tokyo. Meno certo Vettori, anche lui al rientro dopo qualche anno, che in teoria si contenderà il posto a distanza con Nelli, impegnato con il gruppo della VNL. Insomma, strade divise per i tanti giocatori azzurri, ma un unico obiettivo comune: guadagnarsi il biglietto aereo per il Giappone e andare a lottare e sudare per tornare a casa con una medaglia, magari la più ambita… LEGGI TUTTO

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    La lista di Blengini per la VNL. Alle Olimpiadi “obiettivo medaglia”

    Di Eugenio Peralta Dopo Mazzanti è la volta di Gianlorenzo Blengini: il CT della nazionale maschile ha presentato oggi i programmi degli azzurri per l’estate 2021. Come per la squadra femminile, anche in questo caso il gruppo sarà diviso in due, anche se meno rigidamente: 16 giocatori disputeranno la VNL a Rimini e altri 14 continueranno a prepararsi nel corso di tre collegiali tra Roma e Cavalese. A fine giugno verranno poi selezionati tra i due gruppi i 14-16 giocatori da cui usciranno i 12 “fortunati” che parteciperanno alle Olimpiadi di Tokyo. Della doppia lista non farà parte Fabio Ricci, escluso in extremis dal gruppo per un problema medico, su cui per ora non si conoscono altri dettagli. Daniele Lavia e Marco Vitelli, inizialmente fuori dall’elenco per la Volleyball Nations League, verranno inseriti nel gruppo nell’unica “finestra” consentita dal regolamento della competizione, l’8 giugno. “La nostra priorità sono evidentemente i Giochi – dice Blengini – intorno ai quali ruota la prenotazione di ciò che avviene prima, cioè la VNL ma anche la preparazione e i collegiali. Ringrazio la Federazione perché mi dà la possibilità di lavorare con due gruppi, su cui certamente non tutti i miei colleghi possono contare. La divisione non è definitiva: il gruppo è diviso in due funzionalmente alle esigenze che l’uno o l’altro giocatore hanno. Voglio dire che i giocatori che andranno alla VNL non hanno meno chance di essere coinvolti per le Olimpiadi: alcuni la faranno perché ritengo che abbiano bisogno di giocare più partite per dare un contributo alla causa olimpica. Ovviamente sarei ipocrita se dicessi che tutti partono dalle stesse possibilità, alcuni sono quasi certi di andare a Tokyo“. Ecco la lista dei 16 giocatori per la VNL di Rimini:Palleggiatori: 15 Riccardo Sbertoli, 21 Luca Spirito.Opposti: 20 Gabriele Nelli, 23 Giulio Pinali.Centrali: 12 Roberto Russo, 11 Gianluca Galassi, 26 Lorenzo Cortesia, 30 Leandro Mosca.Schiacciatori: 18 Alessandro Michieletto, 28 Francesco Recine, 29 Mattia Bottolo, 24 Oreste Cavuto, 1 Davide Gardini.Liberi: 7 Fabio Balaso, 31 Filippo Federici, 27 Leonardo Scanferla.L’allenatore, come già annunciato, sarà Antonio Valentini, assistito da Francesco Mattioli; scoutman Alessandro Zaroli, preparatore atletico Pasquale Libero Piraino, fisioterapista Federico Aoli, medico Fabio Marzilli e team manager Samuele Papi. La fascia di capitano sarà affidata a Riccardo Sbertoli, uno dei giocatori che Blengini terrà particolarmente d’occhio: “È fondamentale che alcuni giocatori come lui, Nelli, Russo, Balaso giochino qualche partita in più a livello internazionale. Il sestetto che ho in testa è Sbertoli-Nelli, Russo-Galassi, Balaso libero, e Michieletto schiacciatore con uno tra Recine, Bottolo e Cavuto. Poi ovviamente dal loro rendimento dipenderà quanto giocheranno, non c’è nessuno che ha il posto assicurato anche se gioca male. L’obiettivo resta quello di vincere più partite possibili“. Il secondo gruppo, che sarà al lavoro a Roma fino al 20 maggio e dal 22 al 31 del mese e poi a Cavalese dal 15 al 26 giugno, è così composto:Palleggiatori: Simone Giannelli, Davide Saitta.Opposti: Ivan Zaytsev, Luca Vettori.Schiacciatori: Osmany Juantorena, Jiri Kovar, Filippo Lanza, Oleg Antonov, Daniele Lavia*.Centrali: Matteo Piano, Simone Anzani, Daniele Mazzone, Marco Vitelli*.Libero: Massimo Colaci.Al fianco di Blengini ci saranno l’assistente allenatore Giacomo Tomasello, lo scoutman Fabio Dalla Fina, il preparatore atletico Alberto Di Mario, i fisioterapisti Davide Lama e Sebastiano Cencini, il medico Piero Benelli e il team manager Giacomo Giretto. “Per questi giocatori – spiega il CT – ho ritenuto che fosse più funzionale un periodo di riposo più strutturato, dopo una stagione così lunga. Il percorso migliore per loro è lavorare con continuità per un tempo più prolungato, con meno necessità di giocare partite a livello internazionale. Le incognite che riguardano la VNL, e mi riferisco alla disponibilità di campi, palestre e sale pesi per gli allenamenti, hanno contribuito a farmi prendere la decisione di non coinvolgerli nemmeno parzialmente nella manifestazione“. Blengini parla anche di due rientri eccellenti in azzurro: “Con Jiri Kovar era una decisione condivisa da tempo. Nelle precedenti convocazioni era rimasto fuori non per sua volontà, ma perché le condizioni fisiche non gli permettevano di partecipare. Per Luca Vettori il discorso è completamente diverso: lui aveva fatto scelte diverse, ma io credo di avere la responsabilità di coinvolgere i giocatori che possono garantire alla squadra il miglior rendimento possibile, al di là dell’anagrafe, dell’esperienza e di tutte le altre considerazioni“. Il programma di lavoro prevederà anche un certo numero di amichevoli (probabilmente 5), anche se Blengini specifica che “non è stato facile reperire nazionali disponibili, ad esempio sono saltate alcune gare con l’Olanda perché è stata richiamata in VNL“. Gli azzurri disputeranno tre test match con la Tunisia nel corso del secondo collegiale, mentre nel quadro del terzo sono in fase di organizzazione altre due partite. Altre due amichevoli, una delle quali contro la Francia, si disputeranno direttamente a Tokyo prima dei Giochi. Sulle Olimpiadi il commissario tecnico non ha dubbi: “L’obiettivo è la medaglia“. Qualche certezza in più riguarda la composizione della rosa per Tokyo: “Credo che non avrò il dubbio sui 3 centrali, il tema sarà piuttosto se portare due liberi o 4 schiacciatori di ruolo. Credo molto che l’Olimpiade sia un torneo in cui avere dei cambi specifici e fissi possa essere funzionale: un cambio in battuta, a muro, o appunto in seconda linea se la squadra ne ha bisogno può essere la chiave“. “Non ho paura – aggiunge Blengini – di presentarmi alle Olimpiadi senza aver prima giocato partite importanti. I nostri sono giocatori che hanno una grande esperienza internazionale e la squadra ha un impianto strutturato da tempo, poi vedremo se ci saranno innesti. È chiaro che una scelta ideale non esiste, bisognava prendere una decisione: ci sarebbero stati rischi sia nel portarli alla VNL, sia nel lasciarli fuori. Le avversarie? Credo che gli equilibri, sulla carta, saranno gli stessi di due anni fa“. Dopo Tokyo ci saranno i Campionati Europei, e Blengini conferma sostanzialmente che sarà ancora lui a guidare la squadra nella rassegna continentale: “Non ho accordi diversi“. Sulla composizione del gruppo invece spiega: “È ancora presto per definirlo in maniera chiara, ma è evidente che con le Olimpiadi alcuni giocatori chiuderanno il loro percorso in nazionale, almeno per quanto mi riguarda. Gli Europei rappresentano già la prima tappa di un nuovo percorso e credo che la cosa più logica sia ragionare su una squadra più simile possibile a quella che disputerà i Mondiali tra un anno e le Olimpiadi tra altri 3“. Una battuta anche sul successivo passaggio di consegne con il futuro CT Fefè De Giorgi: “Sono assolutamente disponibile al confronto e alla condivisione. Stiamo parlando della nazionale e chi rappresenta il movimento, è per il bene di tutti, e poi con Ferdinando abbiamo un ottimo rapporto“. Blengini parla poi del suo ritorno al lavoro, prima con la Cucine Lube Civitanova e poi con la nazionale, dopo quasi due anni di stop: “Quando ci si ferma così a lungo ci si rende conto che è un po’ come andare in bicicletta. I ritmi si innescano subito, anche perché il lavoro stesso ti dà gli strumenti per organizzare la quotidianità. La Lube? Quando alleni la nazionale pensi alla nazionale e non ad altre cose, e viceversa. Devi essere prima di tutto onesto con te stesso e agire di conseguenza“. Ancora una volta alla conferenza stampa è intervenuto anche il presidente federale Giuseppe Manfredi: “Andiamo a Tokyo per giocarsi le nostre chance. Al di là del fatto che la squadra è abbastanza importante e la stanno preparando molto bene dal punto di vista tecnico e fisico, dobbiamo essere coscienti e consapevoli che siamo l’Italia, abbiamo la nostra storia e la nostra esperienza e quindi lotteremo per essere tra le migliori“. LEGGI TUTTO

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    Olimpiadi 2020: Menegatti-Orsi Toth a un passo da Tokyo

    Di Redazione Si avvicina la conclusione del processo di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo anche per il Beach Volley femminile: con soli due tornei ancora da disputare (a Sochi in Russia e Ostrava in Repubblica Ceca), la FIVB fa il punto sulla corsa ai Giochi. Ottime notizie per Marta Menegatti e Viktoria Orsi-Toth: le azzurre sono al momento l’ultima coppia qualificata tramite il ranking, ma vantano ben 680 punti di vantaggio sulle contendenti più accreditate, le ceche Plesiutschnig-Schutzenhofer, che avrebbero bisogno di andare a medaglia in entrambi i tornei per poter effettuare il sorpasso. La corsa più accesa è invece quella tra le coppie statunitensi, dato che soltanto due formazioni per nazione possono partecipare al torneo olimpico: per gli USA le prime sono ovviamente le numero 2 al mondo (e numero 1 del ranking olimpico) Alix Klineman e April Ross, mentre il secondo slot è occupato da Kerri Walsh Jennings – che sarebbe alla sua quinta Olimpiade – e Brooke Sweat. A inseguire queste ultime ci sono Sarah Sponcil e Kelly Claes, che sono nella top ten mondiale ma, se le qualificazioni finissero oggi, sarebbero escluse dai Giochi per 400 punti: per “salvarle” serve almeno una medaglia tra Sochi e Ostrava, a patto naturalmente che le rivali non facciano altrettanto. Anche un’altra coppia degli USA, Stockman-Kolinske, è ancora matematicamente in gara, ma in questo caso i punti di distacco sono 600 e due le posizioni da recuperare, il che rende l’impresa estremamente complicata. Altre 17 coppie sono invece già certe di partire per Tokyo: Ross-Klineman, Pavan-Humana Paredes, Agatha-Duda, Ana Patricia-Rebecca, Clancy-Artacho del Solar, Bansley-Brandie, Betschart-Huberli, Makroguzova-Kholomina, Kelzer-Meppelink, Heidrich-Vergé Dépré, Wang-Yia, Hermannova-Slukova, Sude-Borger, Kozuch-Ludwig, le due vincitrici del torneo di qualificazione del 2019 Liliana-Elsa e Graudina-Kravcenoka e infine le giapponesi Ishii-Murakami in rappresentanza del paese ospitante. Gli ultimi 5 team qualificati arriveranno infine dalle nazioni vincitrici delle rispettive Continental Cup: la fase finale di quella europea, a cui parteciperà anche l’Italia, si terrà a L’Aia dal 23 al 26 giugno. (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    Il Brasile presenta le nuove maglie per le Olimpiadi

    Di Redazione La CBV (Confederazione brasiliana) ha presentato ieri le nuove maglie delle nazionali Brasile per le Olimpiadi di Tokyo, realizzate da ASICS. Le nuove divise verdeoro nascono da quattro anni di studi realizzati dall’azienda per conferire alle maglie caratteristiche di elevata traspirabilità, elasticità e vestibilità; in particolare è stata sfruttata la tecnologia Actibreeze per identificare le zone del corpo più soggette all’aumento e alla diminuzione di temperatura, in modo da garantire più equilibrio alla temperatura corporea di giocatori e giocatrici. Dal punto di vista estetico la maglia ha una base gialla con stampe triangolari più chiare e più scure e inserti verdi sul colletto e sulle maniche. Le divise sono anche sostenibili a livello ambientale, essendo realizzate con tessuti vegetali e materiali in poliestere ricavati da abiti riciclati, e una tecnica di tintura che utilizza meno acqua rispetto a quelle convenzionali. Le maglie saranno messe in vendita nel corso della settimana al prezzo di 249,99 real (circa 40 euro). (fonte: Cbv.com.br) LEGGI TUTTO

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    Le scelte di Mazzanti per VNL e Olimpiadi. Miriam Sylla nuovo capitano

    Di Eugenio Peralta Tante novità, qualche sorpresa e un approccio radicalmente diverso alla gestione della stagione internazionale: il CT Davide Mazzanti ha svelato oggi i programmi della nazionale femminile per il 2021. L’allenatore azzurro ha chiarito intanto che le 32 giocatrici convocate saranno divise in due gruppi: uno disputerà la VNL a Rimini (entrando in “bolla” il 21 maggio) e l’altro si preparerà per le Olimpiadi di Tokyo. Nessuna giocatrice del gruppo olimpico parteciperà alla Volleyball Nations League, mentre è possibile che una o più atlete del primo gruppo vengano selezionate per i Giochi. L’altra notizia è la nomina di Miriam Sylla come capitano al posto di Cristina Chirichella, che Mazzanti ha spiegato così: “Ho in mente l’idea di portare 3 centrali a Tokyo, e visto il livello delle giocatrici a disposizione ho chiesto a Cristina il sacrificio di rinunciare alla fascia, per dare a tutte le centrali la possibilità di esprimersi al meglio partendo dallo stesso piano, e a me di scegliere basandomi solo sui valori che l’estate mi suggerirà. Questo non toglie nulla, ovviamente, al valore di Cristina. Ho scelto Miriam per quello che ho visto nel corso degli ultimi Europei, per il percorso che ha fatto all’interno della nazionale e per la sua energia molto contagiosa“. Il CT ha poi specificato che Sylla ricoprirà il ruolo di capitano anche in caso di convocazione di Chirichella per le Olimpiadi. Il gruppo di 15 giocatrici per Tokyo sarà così composto:Palleggiatrici: Alessia Orro (Saugella Monza), Ofelia Malinov (Savino del Bene Scandicci), Giulia Gennari (Imoco Volley Conegliano).          Opposto: Paola Egonu (Imoco Volley Conegliano).   Centrali: Cristina Chirichella (Igor Gorgonzola Novara), Anna Danesi (Saugella Monza), Sarah Fahr (Imoco Volley Conegliano), Raphaela Folie (Imoco Volley Conegliano).Schiacciatrici: Indre Sorokaite (Toyota AB Queenseis), Alessia Gennari (Unet E-Work Busto Arsizio), Caterina Bosetti (Igor Gorgonzola Novara), Elena Pietrini (Savino del Bene Scandicci), Miriam Sylla (Imoco Volley Conegliano).Libero: Monica De Gennaro (Imoco Volley Conegliano), Beatrice Parrocchiale (Saugella Monza).La rosa definitiva dovrà comprendere solo 12 giocatrici: ferma restando l’ovvia esclusione di una delle palleggiatrici, Mazzanti ha specificato che al momento la sua intenzione è quella di convocare 3 centrali e un solo libero, dando spazio quindi a 6 tra schiacciatrici e opposte. Lo staff tecnico sarà formato, oltre a mazzanti, dagli assistenti allenatori Luca Pieragnoli e Simone Bendandi, dal preparatore atletico Alessandro Mattiroli, dal fisioterapista Andrea Marconi, dallo scoutman Massimiliano Taglioli, dal team manager Marcello Capucchio e dal medico Alessandra Favoriti. Agli allenamenti in corso a Cavalese partecipano anche tre sparring partner d’eccezione come gli ex giocatori Andrea Giovi e Michele Parusso e il palleggiatore Nicola Daldello, ancora in attività con l’Allianz Milano. Al termine del collegiale in corso sono previsti un raduno del gruppo olimpico a Cavalese (21-29 maggio) e due periodi di allenamento a Caorle, dal 1° al 12 giugno e dal 15 al 26 dello stesso mese. È poi in fase di definizione uno stage di preparazione all’estero, dal 29 giugno al 10 luglio, nel corso del quale si sta cercando di organizzare almeno 8 amichevoli. Infine le azzurre convocate per le Olimpiadi si raduneranno a Roma il 14 luglio e partiranno per Tokyo il 16. Queste invece le 17 giocatrici convocate per la Volleyball Nations League (dal 25 maggio a Rimini), con relativi numeri di maglia:Palleggiatrici: n.2 Francesca Bosio (Reale Mutua Fenera Chieri), n.22 Rachele Morello (Olimpia Teodora Ravenna), n.26 llaria Battistoni (Igor Gorgonzola Novara).Opposte: n.15 Sylvia Nwakalor (Il Bisonte Firenze), n.19 Camilla Mingardi (Unet E-Work Busto Arsizio).Centrali: n.4 Sara Bonifacio (Igor Gorgonzola Novara), n.21 Marina Lubian (Savino Del Bene Scandicci), n.24 Alessia Mazzaro (Reale Mutua Fenera Chieri), n.27 Eleonora Furlan (Delta Despar Trentino), n.30 Federica Squarcini (Saugella Monza).Schiacciatrici: n.12 Anastasia Guerra (Il Bisonte Firenze), n.25 Rebecca Piva (Olimpia Teodora Ravenna), n.28 Giulia Melli (Delta Despar Trentino), n.29 Sofia D’Odorico (Delta Despar Trentino), n.32 Loveth Omoruyi (Imoco Volley Conegliano).Liberi: n.23 Chiara De Bortoli (Reale Mutua Fenera Chieri), n.31 Eleonora Fersino (Zanetti Bergamo).Piva e Morello, impegnate nei Play Off Promozione di Serie A2, saranno le uniche ad unirsi successivamente al gruppo nel corso della “finestra” per i cambi prevista dal regolamento della manifestazione. Lo staff tecnico per la VNL sarà composto dall’allenatore Giulio Cesare Bregoli, dall’assistente Matteo Bertini, dallo scoutman Lorenzo Librio, dal preparatore atletico Davide Partegiani, dal fisioterapista Sandro Gennari, dal medico Marco Penza e dal team manager Federico Cristofori. Riguardo all’inserimento di Bertini, Mazzanti ha specificato che “ha diverse esperienze con la Federazione e può dare un valore aggiunto dal punto di vista tattico“. Il CT ha spiegato così la decisione di separare rigidamente i due gruppi: “È stato un anno complicato e non riuscivo a gestire in modo puntuale le problematiche fisiche delle giocatrici. Anche dal punto di vista della preparazione i tempi erano molto stretti, e inoltre ho tenuto conto delle difficoltà di gestire dal punto di vista mentale un’estate vissuta sempre in ‘bolla’, soprattutto per ragazze che di fatto non ne sono mai uscite, come quelle di Conegliano. Il ‘contro’ è ovviamente il fatto che il gruppo olimpico non potrà disputare match di alto livello: il calendario della VNL, però, non ci proponeva nelle ultime due settimane della manifestazione test validi per riuscire ad accelerare la preparazione“. Per i Campionati Europei in programma ad agosto l’intenzione è quella di puntare ancora sul gruppo olimpico, ovviamente con le integrazioni del caso. “L’anno vissuto sul campo – ha aggiunto poi Mazzanti parlando della composizione della rosa per la VNL – mi ha permesso di vedere ancora più da vicino le atlete; il campionato mi ha detto che ci sono vari percorsi, anche quelli che magari una giocatrice non riesce a completare in ambito giovanile a causa di infortuni importanti o situazioni particolari. A volte ci confonde le idee vedere talenti che esplodono giovanissimi, come Orro o Egonu, ma la normalità è invece riuscire a esprimersi bene dai 22 anni in poi“. Riguardo alla stagione appena conclusa il CT ha detto: “Credo che questo anno abbia lasciato segni più sul fisico che sulla mente. È stata una stagione stressante sia per le vicende di Covid sia per i tanti recuperi, ma dalle difficoltà ci si porta dietro anche il fatto di essere molto più centrati sul lavoro in palestra. C’è un’attenzione alla pallavolo che raramente ho respirato, sia nel gruppo che ha iniziato per primo sia in quello olimpico. La cosa più difficile rispetto agli altri anni sarà gestire le problematiche fisiche, ma dal punto di vista mentale le ragazze sono più concentrate che mai sull’estate che le aspetta“. Una battuta anche su Paola Egonu e sulle sue prestazioni spettacolari tra campionato e Champions League: “Quando guardo le squadre in cui gioca Paola – dice Mazzanti – mi sembra di vedere un concerto dei Queen, con grandi solisti e un grande performer che esprime tutto il suo talento. Noi dobbiamo essere consapevoli di avere tanti solisti che si esprimono alla grande in campo e un performer che forse non ha nessuno al mondo, però a volte nella narrativa si perde il concetto che dobbiamo suonare tutti insieme. Per dare valore a Paola, che se lo merita a mille, a volte non si dà il giusto valore al sistema: Conegliano ha un sistema che funziona, altrimenti le altre giocatrici non sarebbero così in alto nelle classifiche di rendimento“. Infine le Olimpiadi e le grandi attese che circondano le azzurre: “A memoria, le aspettative sulle nazionali alle Olimpiadi sono state sempre altissime – conclude Mazzanti – però di fatto non sono mai state rispettate, abbiamo fatto quasi sempre peggio di quello che ci attendevamo. L’aspettativa è di per sé fragile, perché è legata a quello che è stato fatto in passato. Dobbiamo stare attenti a non cadere in questo tranello, perché le Olimpiadi hanno la capacità di amplificare le emozioni come nessun’altra manifestazione, e il non saper gestire questa situazione potrebbe metterci in difficoltà“. Alla conferenza stampa di presentazione è intervenuto anche il presidente della Federazione Italiana Pallavolo, Giuseppe Manfredi: “Iniziamo oggi l’avventura, è un momento strano e inusuale ma finalmente riprendiamo l’attività interrotta più di un anno fa. L’obiettivo ovviamente sono le Olimpiadi, sperando di farle. Non possiamo nasconderci, non andiamo a Tokyo come l’ultima arrivata: dopo i risultati di Mondiali ed Europei andiamo per giocarcela, anche perché conosciamo benissimo il valore del nostro lavoro e dei nostri tecnici. Daremo il massimo per le Olimpiadi, poi ci sarà anche l’Europeo ma è evidente che l’obiettivo è puntare al massimo su Tokyo“. LEGGI TUTTO