consigliato per te

  • in

    Montepremi US Open 2020: primo turno d’oro e titolo milionario

    Manca meno di due settimane all’inizio degli US Open 2020, il secondo Grande Slam dell’anno dopo l’Australian Open. In quel di New York si ritornerà a giocare dopo la pandemia di Coronavirus, anche se molti tennisti e tenniste (tra cui Rafael Nadal, Nick Kyrgios, Simona Halep, Ashleigh Barty e molti altri) hanno deciso di non partecipare visto l’elevato numero di contagi negli Stati Uniti. Questa situazione inciderà anche sul denaro in circolo per il Grande Slam: il montepremi si abbassa ma è record per chi perderà al primo turno. Ecco di seguito i dettagli

    US Open – Il montepremi si abbassa ma primo turno da record
    Gli effetti della pandemia e l’enorme calo delle entrate che l’evento avrà perché non potrà contare su un pubblico tra gli spalti hanno portato ad un montepremi più basso. Lo hanno confermato gli organizzatori tramite un comunicato della USTA (US Tennis Federation), che in dettaglio hanno parlato dei montepremi.
    I campioni dei due tornei singolari (Maschile e Femminile) di questa edizione riceveranno tre milioni di dollari, importo più basso rispetto agli ultimi due anni. Ad esempio, l’anno scorso Rafael Nadal e Bianca Andreescu si sono portati a casa 3,85 milioni di dollari. Questa situazione non riguarda tutti, infatti chi perderà al primo turno lascerà il torneo di New York con ben 61 mila dollari, contro i 58 mila dello scorso anno. Ecco qui di seguito tutti i montepremi.
    Il montepremi US Open 2020
    Ecco il montepremi nel singolare:Vincitore – $3,000,000Secondo classificato – $1,500,000Semifinalisti – $800,000Quarti di finale – $425,000Round of 16 – $250,000Round of 32 – $163,000Round of 64 – $100,000Round of 128 – $61,000

    Montepremi nel doppio:Vincitori – $400,000Secondi classificati – $240,000Semifinalisti – $130,000Quarti di finale – $91,000Round of 16 – $50,000Round of 32 – $30,000 LEGGI TUTTO

  • in

    Novak Djokovic è a New York. Ha scelto Ivanisevic come suo coach in terra Usa

    Novak Djokovic è a New York. Ha scelto Ivanisevic come suo coach in terra Usa

    Novak Djokovic, numero uno nella classifica mondiale e grande favorito per vincere il titolo nei tornei di New York (Cincinnati e Us Open) che iniziano la prossima settimana, di solito viaggia con un gruppo molto numeroso, quindi è uno dei più colpiti dalla limitazione imposta dalla Federazione USA, che impedisce ai tennisti di portare con sé più di tre persone.

    Il 33enne serbo ha due allenatori, lo slovacca Marian Vajda e il croato Goran Ivanisevic, e ha dovuto sceglierne uno – Ivanisevic – per viaggiare con lui nella Grande Mela. Ricordiamo che sia Djokovic che Ivanisevic hanno avuto il coronavirus nei “postumi della sbornia” del controverso Adria Tour. Hanno anche attraversato l’Atlantico per raggiungere Ulises Badio e il suo manager Edoardo. LEGGI TUTTO

  • in

    Novak Djokovic dona altri 100.000 dollari per costruire una scuola in Serbia

    Novak Djokovic, numero uno al mondo, continua a cercare di fare la differenza anche fuori dal campo attraverso la sua fondazione e questo venerdì è stata annunciata una nuova donazione di 100.000 dollari, questa volta per aiutare a costruire una scuola a Trstenik, in Serbia. L’annuncio della donazione della Fondazione, guidata dalla moglie di Novak, […] LEGGI TUTTO

  • in

    Novak Djokovic non ha ancora deciso se disputare gli Us Open

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Il tennista serbo Novak Djokovic, n.1 del mondo, non ha ancora preso una decisione sulla sua presenza agli US Open che inizieranno il prossimo 31 agosto a New York.
    Tuttavia, dopo che Rafael Nadal ha annunciato questo martedì che non parteciperà agli US Open e Roger Federer ha già detto che non giocherà più nel 2020, Novak Djokovic ha un’occasione d’oro per vincere il suo 18esimo titolo del Grand Slam arrivando a -1 da Rafael Nadal e -2 da Federer.

    Una decisione definitiva verrà presa dal campione serbo nei prossimi giorni. LEGGI TUTTO

  • in

    Novak Djokovic ed il sogno dell’Oro Olimpico

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Il serbo Novak Djokovic, numero uno della classifica mondiale, è stato intervistato dal sito della Federazione Internazionale di Tennis e ha parlato ancora una volta del suo sogno di vincere l’oro olimpico in singolare ai Giochi di Tokyo che sono stati rinviati al 2021 a causa del coronavirus.
    “È uno dei miei sogni, naturalmente. Non voglio sembrare ingrato per aver vinto la medaglia di bronzo (Pechino’2008) perché già di per sé è stato un grande successo. Ho raggiunto le semifinali a Londra (2012), ma ho perso quell’incontro e anche la partita per il terzo posto, ma trovo sempre una motivazione in più per essere al meglio quando rappresento il mio Paese, soprattutto ai Giochi Olimpici, che sappiamo essere l’evento sportivo più storico del mondo”.

    Djokovic ricorda il carattere unico dei Giochi Olimpici. “Avere l’opportunità di essere circondati da atleti d’elite nei loro rispettivi sport e avere la possibilità di vederli gareggiare nel più grande evento è un onore. Un privilegio”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

  • in

    Filippo Volandri, Il primo avversario di Novak Djokovic nel circuito ATP: “Sentivo che era speciale”.

    Filippo Volandri nella foto

    Filippo Volandri, il primo avversario di Novak Djokovic nel circuito ATP, ha rilasciato un’intervista all’ATP dove rivela come si è sentito quando ha giocato contro il serbo ad Umago nel 2004.
    “Ho iniziato la partita molto bene, stavo vincendo facilmente, stavo vincendo 5-1 e mi sentivo di giocare molto bene. Gli mancava in quel momento la forza fisica per infastidirmi. Si vedeva che lottava con se stesso perché aveva seri problemi di respirazione. Improvvisamente ha iniziato ad alzare il livello in una reazione impressionante ed ho vinto il parziale soltato al tiebreak, Questo modo di reagire alle avversità o ce l’hai o no e ci sono pochissimi che possono farlo alla sua età”.

    “È strano ricordare quell’ incontro. Non si può mai dire che un giocatore a quell’età sarà il numero uno al mondo, ma chiaramente aveva qualcosa di speciale. Ha uno dei migliori rovesci della storia del tennis e nei momenti decisivi dimostra di essere un grande campione”. LEGGI TUTTO