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    Inarrestabile Djokovic: “Sono super motivato a finire alla grande la stagione”

    Novak Djokovic in campo nella finale di Astana

    90. Djokovic ad Astana ha fatto cifra tonda, vincendo il suo novantesimo torneo in carriera e soprattutto confermando che quando il “Djoker” scende in campo al meglio, l’uomo da battere resta ancora lui. Nella finale del torneo kazako (un 500 che valeva quanto un 1000 per i partecipanti al via) ha regolato Tsitsipas in 75 minuti, dimostrando ancora un discreto gap tecnico ed agonistico sulla nuova generazione.
    Dopo il successo ha parlato ai microfoni dell’ATP, confermando di sentirsi benissimo, motivato, pronto a chiudere alla grande una stagione per lui molto difficile, senza l’Australian Open e con i punti di Wimbledon (sarebbero stati ben 2000…) non assegnati per la nota questione sui giocatori russi. Nonostante queste notevoli difficoltà, il suo percorso dalla scorsa primavera resta piuttosto impressionante – come sottolinea nelle dichiarazioni: dalla sconfitta patita da Alcaraz a Madrid, il serbo ha vinto al 1000 di Roma, ha perso a Parigi dal “solito” imbattibile Nadal, quindi ha una striscia aperta di vittorie da Wimbledon, con i successi a Tel Aviv e Astana. Tutto lascia pensare che se avesse potuto prendere parte ai tornei sul cemento USA (due M1000 e gli US Open) e soprattutto avesse potuto contare sui 2000 punti di Wimbledon, quasi sicuramente il n.1 al mondo sarebbe ancora lui. Con buona pace di tutti.
    “I 90 titoli? Ho sempre sognato in grande, ho sempre sperato di fare una grande carriera” dichiara Novak, “ovviamente non sapevo il numero di finali che avrei giocato e il numero di tornei che avrei vinto, ma la mia intenzione era quella di raggiungere la vetta nel nostro sport. Sono molto grato e fortunato di poter giocare ancora così bene in questa fase della mia vita. 35 anni non sono 25. Probabilmente l’esperienza, in questo tipo di partite e nelle grandi occasioni, aiuta anche mentalmente ad affrontare le partite nel modo giusto”.
    In effetti in campo oltre ai valori tecnici, è evidente vinccome un Djokovic ben preparato resti un grandissimo agonista e giochi quasi sempre alla perfezione i punti importanti, massimizzando il rapporto rischio-rendimento. La qualità dei grandi campioni.
    Djokovic è molto felice di aver ripreso subito a vincere: “Non potevo chiedere una ripresa migliore della stagione. Dopo più di tre mesi dalla finale di Wimbledon, lo stop era davvero lungo. Praticamente da Madrid ho perso solo contro Rafa, tutto il resto sono state vittorie. Sono super carico e motivato a finire la stagione al massimo, continuando a giocare come ho fatto in queste ultime due settimane. Questo titolo ad Astana significa molto per me, considerando tutto quello che è successo quest’anno. Non ho mai avuto tre mesi di pausa, tranne le volte in cui sono stato infortunato. Ricominciare non è mai facile, sta andando tutto per il verso giusto e ora non mi voglio fermare”.
    Parole forti e chiare. I rivali a Bercy e soprattutto a Torino, sono avvisati…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Medvedev: “Voglio vincere sempre, ma soprattutto contro Nadal”

    Daniil Medvedev, oggi in campo contro Djokovic

    Daniil Medvedev sarà protagonista oggi con Novak Djokovic di una sfida stellare all’Astana Open. I due si sono affrontati già 10 volte, con un bilancio di 6 vittorie a 4 per il campionissimo serbo. Due tennis molto diversi e due personalità opposte, a creare un’interessante rivalità che ha già vissuto pagine molto importanti. Su tutte le loro sfide spicca quella del settembre 2021 a New York, nella finale di US Open, quando Daniil ha impedito un clamoroso Grande Slam a Novak vincendo quello che è stato finora il suo primo e unico major. Una bella rivalità, ma secondo il moscovita l’avversario che desidera battere più di ogni altro è Rafael Nadal. Ecco le parole di Medvedev a riguardo.
    “Djokovic è il mio prossimo avversario, sì. Se è quello che desidero sconfiggere più di ogni altro? In realtà no. Voglio battere tutti quando scendo in campo, ma Rafa (Nadal) ancora di più di ogni altro, perché contro di lui ho perso due finali del Grande Slam”.
    “Sono felice di giocare contro Novak, perché ci siamo incontrati solo in un torneo quest’anno, il Roland Garros” continua Daniil, “penso che non sia la migliore rivalità la nostra, nemmeno lontanamente paragonabile a quella che lui ha vissuto contro Roger (Federer) o Rafa. Per vincere dovrò essere al mio miglior livello”.
    Djokovic è ottima forma dopo il rientro la scorsa settimana a Tel Aviv. L’ex n.1 del mondo non giocava dal successo di Wimbledon, quindi anche se con una lunga pausa nella scorsa estate viene da una striscia di 14 vittorie consecutive. LEGGI TUTTO

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    Djokovic rivela cosa dovrà accadere per tornare agli Australian Open

    Novak Djokovic classe 1987, n.7 del mondo – Foto Getty Images

    Con il passare del tempo, i segnali che Novak Djokovic riceve riguardo agli Australian Open lo fanno sperare. Tuttavia, non c’è ancora nulla di confermato, anche se ormai è possibile entrare in Australia senza essere vaccinati contro il Covid-19.
    Ora, il problema del serbo è che la pena di tre anni di divieto di ingresso in territorio australiano – dovuta all’espulsione – venga annullata. “Sto ancora aspettando notizie sulla revoca della sanzione di tre anni che mi hanno imposto all’inizio dell’anno. Quando la ritireranno, sarà necessario richiedere un visto. Si tratta di un processo in due fasi. Spero che questo accada perché voglio giocare in Australia. Ma qualsiasi cosa accada, prenderò una decisione solo nei prossimi mesi”, ha rivelato.
    Con il cambio di governo in Australia, tutto lascia pensare che Djokovic possa viaggiare, anche senza essere vaccinato. LEGGI TUTTO