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    Consegnato a Nicola Pietrangeli il ‘Premio Enzo Bearzot’ alla carriera

    Nicola Pietrangeli nella foto

    Una lunga ed emozionante standing ovation ha accolto Nicola Pietrangeli sul palco della Sala dei Baroni presso il Maschio Angioino di Napoli. Nel corso della cerimonia di consegna del ‘Premio Enzo Bearzot’, che in questo 2023 è andato al tecnico del Napoli Luciano Spalletti, alla leggenda del tennis italiano è stato assegnato il Premio Speciale alla Carriera. Per la prima volta nella sua storia il ‘Premio Bearzot’ valica i confini del suo sport e viene assegnato ad un atleta non legato direttamente al mondo del calcio. “Un premio calcistico per la prima volta ad un atleta di un altro sport: un altro dei miei record!”, ha dichiarato Pietrangeli visibilmente commosso.
    Gli innumerevoli trionfi, su tutti due edizioni del Roland Garros e degli Internazionali d’Italia, il fondamentale ruolo avuto nella trionfale edizione 1976 della Coppa Davis, il suo passato da calciatore e la capacità di conquistare il cuore degli appassionali; questi i motivi che hanno spinto la giuria a scegliere Nicola Pietrangeli per il prestigioso riconoscimento.“Il più grande tennista italiano di sempre arriva alla soglia dei 90 anni anche con la soddisfazione di aver vinto da allenatore – o come si diceva un tempo ‘capitano non giocatore’ – il suo mondiale, portando in Italia nonostante le polemiche e i venti contrari la famosa Coppa Davis del 1976 – si legge nella motivazione – . Uomo dai tanti talenti, Pietrangeli ha sempre intrecciato la sua vita con il mondo del calcio, allenandosi per anni e con buoni risultati con la Lazio e con la Roma. Soprattutto, nell’alternare le palle da tennis al pallone ha piazzato nei primi anni Cinquanta un colpo vincente, inventando con un gruppo di amici il calcetto e regalando così meritoriamente un’opportunità di fare squadra e sport a generazioni di appassionati dopolavoristi italiani”.
    Istituito nel 2011 per onorare la memoria del commissario tecnico della Nazionale Italiana Campione del Mondo nel 1982 in Spagna, il ‘Premio Nazionale Enzo Bearzot’ -promosso da ACLI e FIGC, quest’anno anche con il patrocinio della FITP- viene conferito ogni anno al miglior tecnico italiano.
    L’albo d’oro:2011 – Cesare Prandelli2012 – Walter Mazzarri2013 – Vincenzo Montella2014 – Carlo Ancelotti2015 – Massimiliano Allegri2016 – Claudio Ranieri
    2017 – Maurizio Sarri2018 – Eusebio Di Francesco2019 – Roberto Mancini2020 – Paolo Rossi (alla memoria)2022 – Roberto De Zerbi2023 – Luciano Spalletti LEGGI TUTTO

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    Pietrangeli: “Musetti gioca il tennis più bello. Sinner è il miglior italiano al momento. Berrettini? Troppe pubblicità”

    Nicola Pietrangeli, classe ’33

    Nicola Pietrangeli ieri a Roma ha ricevuto il premio alla carriera dalla stampa estera. “Questo premio inaspettato mi rende molto felice perché non si tratta solo di campanilismo ma è il riconoscimento di chi lavora e si interfaccia con l’estero” afferma Pietrangeli. “Ho parlato anche con chi lo ha vinto prima e sono molto contento di aggiungermi a questo club di persone scelte dalle testate di tutto il mondo”.
    Al termine della cerimonia, l’89enne ex campione azzurro ha rilasciato ai cronisti presenti alcune considerazioni sui migliori tennisti italiani del momento. Parole secche, che di sicuro faranno discutere gli appassionati. Il due volte campione a Roland Garros non ha nascosto la propria ammirazione per il bel gioco di Musetti, per la forza di Sinner, e ha un po’ tirato le orecchie a Berrettini.
    “Se c’è un nuovo Nicola Pietrangeli? Sinner è il miglior tennista italiano al momento. Lui “canta” in un modo, io cantavo in un altro. Rispetto a me lui ha un vantaggio: è tedesco” afferma Pietrangeli. “Quello che attualmente gioca meglio in Italia è Lorenzo Musetti, ma Sinner non si fermerà certo qui. Se vincerà uno Slam? Se lo sapessi andrei a scommetterci sopra… Anche se non sta simpatico a tutti, il migliore è Novak Djokovic. Nadal mi sembra un po’ logoro”.
    “È cambiato il mondo ed è cambiato anche il tennis. È un altro gioco, che a me pare più brutto. Un tempo, se eri un talento stava a te diventare un atleta, oggi se non sei un atleta non entri neanche in campo”.
    “Mi sembra che Matteo si stia dedicando più alla pubblicità che al tennis… Non vorrei che facesse la fine di Volandri, che dopo aver battuto Federer a Roma non vinse più una partita. Berrettini è un bravo ragazzo, ma è un po’ come era Panatta: fantastico dalla vita in su, ma le gambe…” LEGGI TUTTO

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    Nicola Pietrangeli: “chi più forte tra me e Panatta? Io ho vinto 47 tornei, lui 14… Il campione si racconta ad Un Giorno da Pecora

    Nicola Pietrangeli nella foto

    Nicola Pietrangeli si racconta a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1. Ospite in studio di Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, il campione di tennis, quasi novantenne, ha spiegato di esser in forma ma di aver avuto qualche problema di salute, per fortuna ormai alle spalle. Ha quasi 90 anni: se li sente tutti? “Me ne sento tanti, anche se di testa sto benissimo, mi ricordo tutto. Sono un uomo molto fortunato: pensate che anni fa ho avuto un brutto cancro al colon, sono stato operato da un mio amico medico il quale però mi rivelò solo dieci anni dopo l’intervento che avevo un male così grave”.
    Ha giocato a tennis fino a pochi anni fa: le è capitato di sfidare anche dei politici? “Certo, da La Malfa al presidente dell’Argentina Menem, con cui facevo il doppio. Ma ho giocato insieme a grandissimi attori…” Ad esempio? “Antony Quinn e Charlton Heston. Entrambi avevano un servizio bomba”. Si ricorda qualche match particolarmente interessante? “Per un periodo abitai a casa di Quinn a Los Angeles, e giocavamo in doppio contro due fenomeni, Tiriak e Nastase. Antony Quinn era convinto di vincere, e per farlo contento chiesi ai nostri avversari di farci vincere un set”. E loro accettarono? “Si, però poi Anthony, vedendo che stavamo vincendo, se la prese con me dicendomi: vedi che possiamo batterli? Sei tu che sei scarso!” Oggi lo può dire: chi è stato più forte tra lei e Panatta? “Leggiamo chi ha vinto di più”. Cosa vuol dire? “Lui ha vinto 14 tornei, io 47. Però abbiamo giocato contro 4 volte e lui ne ha vinte 3. Va detto che ha 17 anni meno di me… Non tutti sanno che lei è anche un asso in fatto di barzellette… “Ho una sfida aperta con Berlusconi, lo batterò a colpi di barzellette”. Come mai? “Una volta, non ricordo bene quando, Berlusconi convoco’ alcuni membri della Federazione Tennis perché aveva piacere di conoscerci di persona. Dopo un po’, inizio a raccontare barzellette. Appena conclusa, mi guarda e mi fa: anche lei ama raccontarle? E io: certo, si…” E poi? “Ne raccontammo tre a testa, e finimmo in ‘pareggio’: tre a tre”. Fu una vera e propria sfida. “In parte – ha detto Pietrangeli a Un Giorno da Pecora – perché mancava una giuria vera e propria. Tanto che Berlusconi in quell’occasione disse all’allora ministro dello Sport Rocco Crimi di organizzarla, aggiugendo “questa sfida la vinco io che so più 1.400 barzellette!” L’invito alla sfida è ancora aperto? “Certo, facciamola. Lui mi disse però che quando si sarebbe tenuta ognuno si sarebbe portato il suo pubblico…” Ha conosciuto altri ‘celebri’ barzellettieri? “Si, il principe Ranieri di Monaco. Mi faceva chiamare dalla segretaria e poi, quando rispondeva, attaccava a raccontarmene qualcuna. Un altro era Marcello Mastroianni”. Il grande attore? “Si, una volta mi porto’ Londra con lui, e mi chiese se avevo qualche amica da presentargli. Io avevo una agendina piena di numeri ma ci dissero tutte di no. Alla fine andammo al ristorante da soli e, usciti, incontrammo nientemeno che Jeanne Moreau e Rudolf Nureev, il grande ballerino. Entrambi, secondo Marcello, volevano provarci con lui…” LEGGI TUTTO

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    Coppa Davis: Sinner nel Dream Team azzurro con Panatta, Pietrangeli, Fognini e Barazzutti

    Bella iniziativa degli organizzatori delle Davis Cup Finals che, vista la mancata disputa del torneo a causa dell’emergenza Coronavirus, hanno scelto, nei giorni scorsi, di proporre una serie di sondaggi sui canali social per determinare le rose delle diciotto squadre inserite nei sei gironi della manifestazione, con il possibile impiego di ex giocatori. Il Dream Team […] LEGGI TUTTO

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    Nicola Pietrangeli senza stipendio da Marzo. La replica di Angelo Binaghi ” Eravamo pronti a tutto ma non al ‘fuoco amico’. Tu sei il simbolo attorno al quale da 20 anni abbiamo ricostruito una nuova federazione”

    Nicola Pietrangeli, due volte campione del Roland Garros negli anni ’60 e il miglior tennista italiano di tutti i tempi, ha dichiarato questo fine settimana che il suo contratto è stato sospeso con la Federazione Italiana Tennis (FIT), per colpa della crisi causata dal coronavirus. Pietrangeli era un consulente della Federazione, che ha deciso di […] LEGGI TUTTO