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Nicola Pietrangeli senza stipendio da Marzo. La replica di Angelo Binaghi ” Eravamo pronti a tutto ma non al ‘fuoco amico’. Tu sei il simbolo attorno al quale da 20 anni abbiamo ricostruito una nuova federazione”

Nicola Pietrangeli, due volte campione del Roland Garros negli anni ’60 e il miglior tennista italiano di tutti i tempi, ha dichiarato questo fine settimana che il suo contratto è stato sospeso con la Federazione Italiana Tennis (FIT), per colpa della crisi causata dal coronavirus. Pietrangeli era un consulente della Federazione, che ha deciso di sospendere unilateralmente il contratto.

Il taglio è sato fatto all’inizio della pandemia con circa 300 impiegati e Pietrangeli era uno di loro. “L’ho presa molto male, come chiunque altro quando sono passato da un giorno a all’altro senza stipendio. Il tennis mi ha dato molta fama, ma pochi soldi “, ha confessato nel” Corriere Della Sera “.

“Il 10 marzo il presidente Angelo Binaghi mi ha comunicato che, a causa dell’emergenza Coronavirus sono stati sospesi tutti gli stipendi dei collaboratori esterni. Successivamente ho scoperto che questa decisione riguardava non tutti gli sport, ma esclusivamente il mondo del tennis. A quel punto l’ho presa davvero male, non mi ricoprivano d’oro, ma era sicuramente una retribuzione dignitosa per una persona della mia età. Per me sicuramente è un brutto colpo. Il tennis mi ha dato tanta fama e pochi soldi, ora chi vince il Roland Garros ha milioni di euro, io guadagnai 150 dollari. Credo di aver fatto qualcosa per il mondo del tennis, credo che almeno una chiamata me l’aspettavo. Binaghi? Lo conosco da quando era ragazzo, lo ringrazio per aver collaborato assieme in questi anni però ora proprio non lo capisco. Un’altra cosa che mi ha ferito riguarda gli Assoluti che inizieranno il 15 Giugno a Todi, nessuno mi ha invitato per quell’evento. Io e Lea Pericoli abbiamo vinto 51 titoli in due eppure ci hanno tenuto fuori da tutto“.

“Se non vogliono rinnovarmi il contratto devono comunicarmelo 6 mesi prima della scadenza, certo avrei preferito un trattamento diverso. In futuro al massimo cambierò posto agli Internazionali, non andrò in tribuna FIT ma in quella del Coni”.

E’ arrivata anche la replica di Angelo Binaghi, Presidente della Federtennis:

“Eravamo pronti a tutto ma non al ‘fuoco amico’. Tu sei il simbolo attorno al quale da 20 anni abbiamo ricostruito una nuova federazione. Una federazione vincente. Abbiamo dovuto prendere decisioni inimmaginabili ma siamo sicuri che siano temporanee.

“Abbiamo dovuto sospendere tutti i contributi agli atleti. Abbiamo messo tutti i dipendenti in cassa integrazione. Abbiamo sospeso tutte, centinaia di collaborazioni: Nicola, i capitani delle nazionali Barazzutti e Garbin. Noi siamo sempre qua, se tu lo vorrai. Dimenticavo: ricordati che il 5 luglio compio 60 anni e devi venire alla mia festa. E questo è un invito formale”.


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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