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    Il boom delle biciclette tra incentivi Covid e sostenibilità…ma la sicurezza?

    In un mondo cambiato dalla pandemia, dove il distanziamento sociale diventa legge, la scelta di una mobilità sostenibile a sfavore dell’uso degli affollati mezzi pubblici si rivela cruciale anche nelle grandi città e gli italiani, con l’arrivo della bella stagione e la possibilità di beneficiare dai recenti incentivi introdotti dal governo, si sono scoperti amanti dei “mezzi alternativi” e soprattutto si sono rivelati attenti alla salvaguardia dell’ambiente scegliendo veicoli green. 
    Nel mese di maggio si è registrato in Italia un boom di acquisti di biciclette, subito dopo la fine del lockdown. I dati di Confindustria Ancma, Associazione nazionale ciclo motociclo e accessori, ci confermano che dalla riapertura dei negozi a oggi le vendite di bici tradizionali e a pedalata assistita hanno segnato un +60% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un aumento di circa 200mila pezzi venduti solo in maggio sul 2019: sono state circa 540.000 le biciclette acquistate dagli italiani dopo il periodo di lockdown.
    Da una ricerca SWG è emerso che, dopo il periodo di lockdown, 4 italiani su 10 hanno scelto monopattini e biciclette per gli spostamenti in città e, in generale, si prevede che nel post Covid si utilizzeranno più i mezzi individuali (auto, moto, bici, piedi) ed una buona parte di coloro che non utilizzava la bici tradizionale o elettrica inizierà a usarla. In particolare, il 6,4% degli intervistati ha dichiarato che non utilizzava la bici ed inizierà ad utilizzarla; il 9,9% inizierà ad usare la bici elettrica ed infine il 4,7% inizierà ad usare il monopattino.
    Allarme in Italia per gli incidenti in bici
    Tra 2010 e 2018, sulle strade europee sono morti 19.450 ciclisti, mentre in Italia, solo nel 2018, sono stati 219 i ciclisti che hanno perso la vita. Sono i dati salienti che emergono dal rapporto Etsc (European Transport Safety Council: Consiglio Europeo della Sicurezza dei Trasporti), che sottolinea come, nel periodo 2010-2018, i decessi tra i ciclisti abbiano subito una riduzione annua dello 0,4%: riduzione ben otto volte inferiore rispetto a quella degli occupanti di veicoli a motore (-3,1%).
    Da un lato, risulta evidente che il crescente uso della bicicletta nei centri urbani impone a governi, autorità locali e produttori di autoveicoli di investire maggiormente nelle misure di protezione dei ciclisti e quindi su un’infrastrutturazione ciclabile più sicura e rispettosa degli interessi di tutti gli utenti della strada, dall’altro impone alle compagnie assicurative di dedicare a loro maggiori garanzie e offerte per la una protezione completa.
    La risposta all’evoluzione della mobilità
    Zurich propone ai suoi clienti due nuove garanzie all’interno della polizza Zurigò (il prodotto di riferimento della Compagnia per l’RC Auto): la garanzia “RC della Mobilità e della Vita Privata” e “Infortuni della mobilità”.
    “Con l’evoluzione della mobilità, cambia anche il paradigma della protezione assicurativa – ha detto Elena Rasa, Chief Underwriting Officer di Zurich Italia -. La polizza non è più legata al singolo veicolo ma al concetto di mobilità in tutte le sue forme. Vogliamo offrire ai nostri clienti una protezione che parte dalla polizza auto ma che non si limita alla copertura del veicolo e include garanzie evolute che rispondono alle abitudini della mobilità contemporanea”.
    Con la garanzia Responsabilità Civile della mobilità e della vita privata, la persona (o un membro del suo nucleo familiare) è protetta per i danni che provoca a terzi nella vita di tutti i giorni, indipendentemente dal fatto di essere in auto: sono compresi i danni derivanti dall’utilizzo della bicicletta (che sia di proprietà o che si tratti di un servizio di bike sharing) o viaggiando a bordo di un’auto condivisa con altre persone, ma anche ad esempio i danni derivanti dall’utilizzo dell’abitazione (di residenza o presa in affitto per le vacanze) o provocati dagli animali domestici.
    La garanzia Infortuni della mobilità del Contraente assicura invece il cliente dagli infortuni che possono accadere alla guida di mezzi diversi dalla sua auto: per esempio in bicicletta, mentre si guida un’auto a noleggio o anche se si viene semplicemente urtati da un mezzo mentre si sta camminando per strada. LEGGI TUTTO

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    Ford Bronco, il 4×4 dell'Ovale Blu si aggiorna in tre nuove versioni

    Ford Bronco si presenta con la sua nuova gamma, Sport e due porte, sbarcata nel mercato europeo posizionandosi nel segmento delle compatte; e intanto, a Dearborn svelano un’inedita soluzione Bronco 4 porte che mostra specifiche diverse. Con i 4,81 metri di lunghezza per 185 centimetri in altezza è fuoristrada con altre mire rispetto allo specialista Bronco 2 porte, pure a condividerne lo schema di trazione 4x4con scatola di rinvio a due velocità e controllo elettromeccanico, nonché differenziali anteriore e posteriore bloccabili.
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    Nuovi motori, prospettive inedite
    Andrà su strada nella primavera del 2021, dove il primo modello a debuttare, a fine 2020, sarà Ford Bronco Sport. Lo farà con due motorizzazioni importanti, il V6 benzina Ecoboost da 2.7 litri (310 cv) e il turbo benzina Ecoboost 2.3 litri, un quattro cilindri da 270 cavalli. Entrambi, soluzioni dedicate a nuovo Bronco 2 e 4 porte, avranno la duplice opzione di trasmissione: manuale 7 marce o automatico 10 rapporti.

    Altro approccio, quasi europeo, sviluppa Bronco Sport, motorizzato dal 2.0 Ecoboost 245 cavalli e dal piccolo 1.5 litri Ecoboost 181 cavalli, entrambi con cambio automatico 8 marce. Ed è proprio la versione Sport a presentarsi nelle vesti un po’ più civilizzate, sebbene resti fuoristrada vero, pensato per accompagnare sui sentieri meno battuti. Non manca il generatore di energia e i fari installati sopra al lunotto.
    C’è il Cruise Control per i sentieri
    Declina anche alcuni Adas in chiave fuoristradistica, da un lato con la camera frontale – dotata di ugello di pulizia dell’ottica – per osservare da vicino i metri davanti al fuoristrada, dall’altro con un cruise control ritagliato per operare a velocità da trail, così da concentrarsi unicamente sul volante. Il sentiero può affrontarsi a velocità regolata autonomamente fino a 32 km/h, nelle operazioni in retromarcia a una velocità di 10 km/h.
    L’ampiezza del volume di carico nell’area Cargo del Bronco Sport è dichiarata per equivalenza: è in grado di trasportare due mountain bike con ruote da 27,5. Dell’assetto vanno segnalati gli ammortizzatori posteriori monotubo da 46 mm di diametro e i finecorsa idraulici, specifiche di un’impostazione con sospensioni a ruote indipendenti.
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    Bronco 4 porte, per gli amanti del fuoristrada
    Altra strada prevede Ford Bronco 2 porte e Bronco 4 porte, con assali posteriori rigidi, Dana. Svettano per luce libera da terra, siamo sui 30 centimetri, valore di riferimento tra i fuoristrada delle dimensioni del Bronco. Il telaio in acciaio è completato da sospensioni con barre stabilizzatrici semi-attive, in grado di scollegarsi e ampliare la possibilità di escursione delle singole ruote.
    Di serie, le ruote da 35 pollici, integrabili con l’optional di pneumatici antistallonamento.
    Quanto siano diversi i due Bronco più “duri e puri” dalla proposta Sport lo dicono le portiere rimovibili e la capote in tessuto, segmentata in più parti: si può decidere di aprire la porzione anteriore di destra o sinistra, oppure l’area posteriore sul Bronco 2 porte. In configurazione 4 porte si aggiunge la soluzione di un elemento centrale, rimovibile. LEGGI TUTTO

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    Incentivi auto, un miliardo dal Governo pronto per il mese di agosto

    Un miliardo di euro di incentivi per l’automobile dal Governo nel prossimo decreto legge. Un cambio di passo rispetto ai soli 50 milioni di euro stanziati del decreto Rilancio: una elemosina, se ci passate il termine, che non aveva soddisfatto né incoraggiato un settore che vale, ricordiamo, il 10% del PIL. Questo miliardo sarebbe ovviamente rivolto all’ecobonus e agli incentivi per la rottamazione. 
    L’agenzia Reuters ha indicato la cifra di un miliardo di euro di fondi per aiutare il settore auto all’interno di un nuovo decreto che prevede un totale di 20 miliardi di risorse, tra agevolazioni fiscali e fondi, rivolti a tutti i settori in difficoltà, soprattutto le autorità locali, gli enti pubblici, alla proroga della cassa integrazione, alle divieto di licenziamento, il rinvio delle scadenze fiscali.
    Non si tratta di un provvedimento immediato, ma comunque imminente. Con l’approvazione in programma ad inizio agosto. Con il governo che deve ottenere l’appoggio parlamentare per aumentare l’obiettivo di deficit dal 10,4% fissato ad aprile all’11,6%.
    La fonte governativa ha dichiarato a Reuters
    “Un po ‘meno di 1 miliardo di euro verrebbe utilizzato per rafforzare gli attuali incentivi per incoraggiare le vendite di automobili con motore a combustione avanzati e vetture elettriche e ibride”.
    Ovvero un potenziamento dei bonus attuali, secondo logica e non ideologia: tutte le auto Diesel, Benzina, GPL e metano Euro 6 e ovviamente il comparto delle elettrificate. Meglio tardi che mai: ma era quello che il settore chiedeva da aprile.
    FCA, luglio di incentivi LEGGI TUTTO

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    Fiat 500 La Prima, presentazione show a Mirafiori FOTO

    Come vederla dal vivo
    Un’auto che segnò una svolta nel settore negli anni ’60, quando divenne vero e proprio fenomeno di costume dell’Italia e degli italiani, e che nel 2020, con l’alimentazione 100% a zero emissioni, fa registrare un ennesimo, importante, passo in avanti verso la mobilità del futuro, ormai sempre più avviata verso l’elettrificazione.

    La vettura è quindi visibile presso il primo flagship store di FCA, che si trova all’interno del complesso industriale di Mirafiori, che fino al 1972 era anche la sede della produzione della vecchia generazione di 500. La visita è però da prenotare tramite appuntamento telefonico o presso il sito web MirafioriMotorVillage.it.
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    BMW e il motociclista Malagoli nel docufilm “50.000 passi”

    Un’impresa da raccontare, quella di Emiliano Malagoli. E da sostenere, come ha fatto BMW Motorrad Italia col suo Brand Ambassador. L’atleta è un motociclista paralimpico che ha perso una gamba in un incidente in moto nel 2011 ed è diventato protagonista del film documentario “50.000 passi” presentato all’Arena Palma di Trevignano Romano e diretto da Michelangelo Gratton. L’impresa è la Maratona di New York 2019 disputata da Emiliano superando gli ostacoli della propria disabilità: dopo il recupero dal grave incidente, è tornato in sella a una moto da corsa – la BMW S1000RR – e ha fondato l’associazione Di.Di Diversamente Disabili.

    TUTTI I 42,195 CHILOMETRI
    Con la sua associazione, Emiliano Malagoli ha voluto ridare fiducia e mezzi a tutti coloro che hanno subito danni e limitazioni fisiche dopo incidenti stradali e ha aggiunto a questa missione un’ulteriore testimonianza, completando i 42,195 chilometri della Maratona di New York. BMW Motorrad Italia ha supportato Emiliano in questa sfida insieme alla Scuola Holden, con cui collabora da anni: “Oggi più che mai infatti il tema della responsabilità sociale d’impresa è diventato centrale nella vita delle imprese e delle persone. Avere uno scopo più grande del semplice business è un dovere, soprattutto per le aziende leader. Ma altrettanto importante è lo storytelling, che viene insegnato alla Scuola Holden di Alessandro Baricco. Attraverso la narrazione, soprattutto di iniziative belle e capaci di ispirare come quelle che fa Emiliano, possiamo provare a cambiare la società, migliorandola. Facendone un luogo dove è più bello vivere e dove la cultura della differenza e della diversità diventa un fattore capace di arricchire la vita di ciascuno. In questa giornata vogliamo celebrare Emiliano, che abbiamo avuto modo di apprezzare sia in pista, dove corre con la nostra BMW S1000RR, ma anche nella vita al di fuori del circuito”, sono le parole del GM BMW Motorrad Salvatore Nicola Nanni parlando del programma BMW SpecialMente.
    SPECIALMENTE
    Questa non è l’unica iniziativa di BMW per i ragazzi con disabilità: la Scuola di SciAbile in Piemonte è un alto valido esempio che vede la collaborazione con lo stesso Malagoli e che si inserisce nel programma di Corporate Social Responsability curato dalla Casa motociclistica. Ancora Nanni: “Se volessimo fare una similitudine con lo sport, un programma strutturato di CSR è paragonabile a una maratona. La maratona non si improvvisa e necessita di un impegno costante, che dura nel tempo e che mira ad un obiettivo ambizioso, ma affascinante e appagante nel momento in cui si taglia il traguardo. Allo stesso modo un programma di Corporate Social Responsibility, come il nostro, è composto da tante iniziative che si susseguono, che concorrono a comporre un disegno più grande. Alla fine dello scorso anno abbiamo raggiunto un milione di persone attraverso le nostre attività “on land” (di esperienza diretta) e “on line”. E anche nel 2020 non ci siamo fermati, neppure nei mesi di lockdown, perché tematiche come l’inclusione sociale e l’intercultura non possono avere pause e hanno bisogno di ciascuno di noi ogni giorno. Affiancando Emiliano oggi, esprimiamo esattamente il desiderio di dare il nostro contributo, di diffondere un messaggio di speranza. Ci piace ricordare che almeno metaforicamente, una parte di quei 50 mila passi l’abbiamo fatta insieme. E che anche in futuro le nostre strade continueranno ad incrociarsi”.  
    DOCUFILM E LIBRO
    I 50.000 passi del titolo sono quelli che Malagoli ha calcolato di dover fare per completare il percorso newyorkese, passi di cui racconta anche nel libro autobiografico “Continua a correre” pubblicato il 18 giugno. “Dopo il mio incidente non mi sono fermato al problema, ma fin da subito ho cercato di capire come risolverlo e come valorizzarlo, perché solo in questo modo potevo superare la paura della disabilità: devi riuscire sempre a superare le tue paure altrimenti diventano i tuoi limiti. Per fare questo fin da subito mi sono posto obiettivi importanti: in primis ho voluto tornare a correre in moto! Potrà sembrare assurdo, ma ho capito che se fossi riuscito a ritornare su una moto da corsa, tanti altri limiti li avrei superati di conseguenza, a partire dal dovermi guardare allo specchio con un arto artificiale. Ho usato la passione per la moto come una freccia per il mio arco: dovevo fare centro e riprendere in mano la mia vita! Dare la possibilità ad altre persone di continuare ad inseguire i propri sogni è stato il secondo obiettivo creando la Onlus Di.Di, fino ad arrivare a correre la maratona di New York. I 50.0000 passi sono quelli che ho calcolato essermi necessari per chiudere gli oltre 42Km su cui si sviluppa questa gara. A New York ho voluto portare con me idealmente tutte quelle persone che almeno una volta nella vita hanno pensato di non farcela. Raggiungendo il traguardo, con la mia gamba in titanio e carbonio, ho voluto dimostrare che i limiti più grandi sono quelli che ci diamo noi stessi”.
    Suzuki V-Strom 1050 MACHI: l’enduro dallo spirito Adventure LEGGI TUTTO

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    FCA, incentivi di luglio per l'acquisto di auto nuove

    Visto il difficile momento attuale, FCA ha pensato a una serie di vantaggi e incentivi per i propri clienti con un luglio ricco di bonus per coloro che hanno intenzione di comprare nuova vettura Fiat, Alfa Romeo, Jeep e Lancia: fino a 10.000 euro di bonus, anche senza rottamazione della vecchia auto usata. Il Gruppo ha aggiunto anche altre offerte nel suo programma estivo: l’anticipo zero e la prima rata da pagare a gennaio 2021, avvalendosi nel finanziamento proposta da FCA Bank.
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    Fiat, i vantaggi
    Il programma pensato da FCA è accompagnato da una campagna di comunicazione multibrand, mirata a raggiungere il più alto numero di clienti. Entrando nel dettaglio, con l’iniziativa del Gruppo è possibile ricevere fino a 7.000 euro di bonus acquistano una nuova vettura Fiat (anche senza rottamazione della vecchia auto), con anticipo zero e prima rata a gennaio 2021. Sempre con la stessa formula, i clienti possono portare a casa una Fiat 500X a partire da 14.500 euro o una 500L o una Tipo a partire da 11.900 euro.

    Jeep, le offerte sui modelli
    Per chi fosse interessato a un’auto del marchio Jeep, anche in questo caso il bonus è fino a 7.000 euro per i modelli Renegade e Compass, senza rottamazione e con il finanziamento a 49 mesi Jeep Excellence che prevede “Zero Anticipo e Zero rate nel 2020”. Per le nuove Renegade e Compass 4xe stesso tipo di offerta. Oltre luglio e fino al 31 agosto, sono valide le iniziative sull’acquisto di Grand Cherokee e Cherokee in pronta consegna, con bonus che possono arrivare a 20.000 euro per Grand Cherokee e fino a 10.000 euro per Cherokee.

    Anche Alfa Romeo e Lancia
    Mancano all’appello Alfa Romeo e Lancia. Per il marchio torinese, il Gruppo FCA ha pensato a una soluzione finanziaria che prevede anticipo zero e prima rata a gennaio 2021. Inoltre, su un’ampia selezione di Giulietta in pronta consegna c’è un bonus che arriva fino a 10.000 euro (anche senza usato da rottamare), aderendo al finanziamento FCA Bank. Infine, per la Lancia Ypsilon il bonus può arrivare a 4.000 euro, anche in questo caso senza usato da rottamare.
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    Milano, aggredisce autista e fugge col tram: arrestato

    Nell’ultimo anno abbiamo più volte sentito parlare di aggressioni ai conducenti dei mezzi pubblici. Nelle ultime ore ci sono stati episodi del genere sia a Roma che a Milano. Nel capoluogo lombardo un uomo ha aggredito l’autista di un tram mentre si trovava al posto di guida, fermo al capolinea. Successivamente è stato lui a mettersi al posto del conducente e a far partire il tram numero 3 a Gratosoglio.
    ZTL, adesso le telecamere scoprono se sei senza assicurazione
    Una fuga che durava da alcune ore
    Per fortuna, l’uomo ha fatto pochi metri prima di essere fermato e arrestato da una pattuglia dei carabinieri che passava nella zona. Ma c’è di più: già da qualche ora lo stavano cercando gli agenti della polizia stradale. L’aggressore, infatti, era stato ripreso dalle telecamere sull’autostrada A7 alle 9 del mattino quando, in macchina con la madre, aveva strattonata la donna e poi l’aveva costretta a scendere. Dopo l’episodio aveva fatto perdere le sue tracce, ma gli agenti della stradale avevano ritrovato la sua auto poco dopo, con le chiavi inserite e il motore acceso.
    Tramite localizzazione del cellulare, l’uomo era stato rintracciato nella zona dove è avvenuta l’aggressione. A fermare la sua corsa ci ha pensato l’autista che, dopo essere stato colpito, ha avvisato la sala operativa di Atm chiedendo l’interruzione della corrente elettrica.
    La beffa della nullatenente: possiede 315 auto ma ha il reddito Covid-19 LEGGI TUTTO

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    Honda NSX Type R del 1993: 250mila euro per averla

    Per chi avesse voglia di un revival degli anni ’90, la Speedart Motorsports di Miami ha messo in vendita una Honda NSX Type R del 1993. Si tratta di una variante speciale che molti appassionati si ricorderanno. Ma le cose speciali, si sa, hanno un prezzo: la Type R viene venduta al costo di di 285mila dollari (poco più di 250mila euro).

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    Un’auto focalizzata sul guidatore
    La Casa giapponese ha lavorato sulla riduzione del peso, eliminando tutte le parti ritenute inutili. Quali? Il materiale fonoassorbente, il servosterzo, l’impianto stereo, la ruota di scorta, l’aria condizionata e alcune apparecchiature elettriche. Sulla NSX-R è stata anche montata una batteria più piccola e il vetro usato nel lunotto è più sottile. Non solo: anche i sedili hanno subìto un’opera di alleggerimento, spogliandosi della pelle di Alcantara che c’era nella versione standard e vestendosi di tessuto Recaro in carbonio-kevlar Recaro.
    Sfoglia la gamma Honda: tutti i modelli sul mercato
    Gli ingegneri, insomma, sono dovuti scendere a compromessi per trovare il giusto equilibrio tra sportività e uso quotidiano, per trasformare la NSX-R in una vettura più focalizzata sul guidatore. Sono stati tolti circa 120 kg.
    Esternamente, non ci sono molte differenze con la Honda NSX base. Spiccano i cerchi in lega leggera forgiati di Enkei, che riducono ulteriormente il peso, le nuove prese d’ariae il logo Honda R sul frontale.
    In ottime condizioni
    La NSX-R monta un VTEC V6 DOHC 90 ° da 3 litri interamente in lega, dotato di un albero a gomiti bilanciato. Uno sguardo alle prestazioni: 270 CV a a 7100 giri/min, con velocità massima di 262 km/h e accelerazione da 0 a 100 in 5 secondi.
    L’auto, costruita alla fine del 1992, ha avuto quattro proprietari, fino alla sua attuale collazione, negli Usa presso Speedart Motorsports. Il contachilometri mostra 49.616 km e l’auto si presenta in ottime condizioni.
    Honda NSX, Type R in arrivo al Salone di Tokyo LEGGI TUTTO