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    Multa col rosso? Ecco perché vale anche se il rilevatore non è tarato

    Bruciare il semaforo rosso? Dal 28 luglio in poi la multa per aver commesso questa infrazione pericolosissima e gravissima del Codice della Strada sarà valida anche quando il rilevatore apposito non è tarato correttamente. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con l’ordinanza 16064 del 28 luglio 2020, resa nota solo in questi giorni. 
    Diversamente da quando un’automobilista viene sanzionato da un autovelox non segnalato o “acceso a tradimento”, la documentazione che attesta la revisione e il corretto funzionamento dell’apparecchiatura predisposta al rilevamento del passaggio di un’auto col semaforo rosso non deve essere indicata sui verbali.
    L’episodio
    Tutto ovviamente nasce da una sentenza che ha confermato quanto già indicato da precedenti pronunce sul merito e arrivata in seguito ad un ricorso presentato da un automobilista che era stato multato e che aveva contestato la sanzione sulla base delle norme sull’obbligo di revisione delle attrezzature per rilevare la velocità.
    Norme da cui, però, son a quanto pare esclusi i semafori e che riguardano solo gli autovelox, con la sentenza emessa dalla Corte di Cassazione che quindi non è in contrasto con le regole in vigore. Nello specifico, i T-Red non sono strumenti per rilevare la velocità e quindi la loro omologazione e sui controlli alle tarature non deve essere riportata sui verbali. Eventuali difetti, quindi, devono essere provati in quanto la mancanza di specifica documentazione non basta ad accertare malfunzionamenti.  LEGGI TUTTO

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    Gordon Murray Automotive T.50, ecco l'hypercar erede della McLaren F1

    Ridisegnare i confini e gli stilemi delle hypercar moderne. Questo l’imperativo che si è posto il sud africano Gordon Murray con la versione definitiva della T.50. Una supercar “inedita”, controcorrente, fuori dagli schemi, in grado però di garantire un perfetto connubio tra leggerezza, potenza e massimo divertimento alla guida. Ridurre il peso dell’auto in luogo dell’essenziale. 
    La fibra di carbonio fa la differenza

    Filosofia che ha portato a realizzare una vettura lunga 4,35 metri, larga 1,85, alta 1,16 e con il passo di 2,70 e dal peso di soli 986 kg. Massa così contenuta grazie all’utilizzo della fibra di carbonio per telaio e carrozzeria, oltre al largo uso di materiali come alluminio e titanio per il resto della componentistica e la scelta di rendere motore e cambio semi strutturali per risparmiare altri 25 kg sulla bilancia. Paragone pratico: la T.50 ha dimensioni paragonabili alla Porsche 718 e peso vicino a quello di una MX5… ma con un V12 sotto al cofano.
    Un motore senza eguali
    Propulsore realizzato in collaborazione con la Cosworth, un opera d’arte della tecnica, ma anche dell’estetica: Murray, infatti, ha dato indicazioni precise su come e dove posizionare gli organi del motore, per renderlo bello da vedere come una vera e propria scultura. L’unità, come detto, è un V12 aspirato con le bancate da 65°, da 3.9 litri di cubatura, che eroga la potenza massima di 663 cv e 467 Nm di coppia a 9.000 giri, ma già a 2.500 il motore sprigiona il 71% della sua potenza di fuoco. I valori che impressionano, però, sono altri, L’unità, realizzata tutta in alluminio, pesa appena 178 kg e in tre decimi passa dal regime di rotazione minimo, alla zona rossa del contagiri fissata a 12.100 giri per minuto. Il propulsore, montato in posizione posteriore centrale, invia la potenza alle ruote posteriori tramite una trasmissione manuale trasversale della Xtrac a sei rapporti, con le prime 5 marce corte e la sesta dalla rapportatura più lunga, praticamente una marcia di “riposo” per veleggiare in autostrada. Proprio così perché la T.50 non è stata pensata per battere i record di velocità o mangiarsi i cordoli delle piste, infatti lo 0-100 km/h non è stato dichiarato, ma per godersi al 100% un’esperienza di guida assoluta. Piacere dietro al volante garantito da sospensioni push-rod, su entrambi gli assi e l’impianto frenante carboceramico fornito dalla Brembo, con dischi da 370 mm all’anteriore e 340 mm al posteriore. Di ispirazione F1 anche i mozzi monodado, mentre i cerchi, forgiati in alluminio, sono da 19” e 20”.
    Aerodinamica a ventola

    Il design è la rivisitazione in chiave moderna della McLaren F1. Il muso piatto e basso e le linee pulite della fiancata ricordano molto la hypercar diventata leggenda negli anni ’90. In più, per non sporcare la pulizia stilistica, gli specchietti retrovisori sono stati sostituiti da due telecamere che trasmettono le immagini a due display nell’abitacolo. La scelta di non voler estremizzare l’auto con ali visibili è voluta perché figlia del concetto aerodinamico seguito per realizzare la T.50, spiegato dalla ventola che campeggia sul retrotreno. La turbina da 400 mm di diametro, azionata da un motore elettrico da 48 volt che la fa muovere al ritmo di 7000 giri al minuto, non è altro che una citazione della Brabham BT46B del 1978, monoposto di F1 realizzata proprio da Murray, ma bandita dopo una gara perché soluzione giudicata ben oltre l’interpretazione dei regolamenti aerodinamici dell’epoca. In pratica l’elemento, assieme al diffusore posteriore, ha la funzione di accelerare i flussi d’aria in uscita dal fondo per incollare la vettura all’asfalto: la Gordon Murray Automotive dichiara che la T.50 genera, in questo modo, il 50% del carico aerodinamico in più in curva e il 12,5% di drag in meno rispetto a una vettura normale. Inoltre, la GMA T.50 è dotata di aerodinamica attiva, con alette installate ai lati della ventola che si azionano automaticamente e migliorano la tenuta aerodinamica in funzione della modalità di guida. Ad esempio, in caso di frenata di emergenza, si alzano di scatto opponendo un freno aerodinamico che permette alla macchina di andare da 240 km/h a 0 in soli 10 metri.
    Gordon Murray Automotive T.50 si fa in quattro
    Il guidatore può scegliere come sfruttare bilanciare la downforce in accelerazione, frenata e tenuta secondo 4 modalità di guida: High Downforce, che aumenta la motricità del 30%, la Streamline, configurazione più scarica per andare forte sul dritto a caccia della velocità massima, la Test, che da auto attiva il sistema dimostrandone il funzionamento e la Vmax, che dà un boost in più la motore pompando più aira in camera di combustione facendo raggiungere all’unità i 700 cv di potenza. Ma visto che è sempre un’auto pensata “per tutti i giorni”, il motore ha anche una mappa specifica basata su un’erogazione più morbida della potenza limitata a 600 cv.
    Gli interni

    Come erede della McLaren F1 e figlia dello stesso padre, la T.50 non poteva non avere la configurazione dell’abitacolo basata sul posto di guida centrale e due sedili laterali. I comandi sono tutti orientati verso il guidatore, ma nonostante l’impostazione minimal, ci sono comodità essenziali come l’impianto audio da 700 watt e infotelematica con possibilità di dialogo con Apple CarPlay e Andoid Auto. Un gioiello per pochi e facoltosi appassionati perché il prezzo di partenza per ognuno dei 100 esemplari previsti è di 2.62 milioni di euro, escluse tasse e personalizzazioni. Prime consegne a partire dal 2022. LEGGI TUTTO

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    Immatricolazioni auto, continua il calo per il Covid: a luglio si registra un -11%

    Il mercato auto ha fatto segnare a luglio l’11% di auto vendute in meno rispetto allo stesso periodo del 2019: secondo quanto diffuso dal ministero dei trasporti, sono stati venduti 136.455 pezzi rispetto ai 153.335 di un anno fa. I numeri calcolati sui primi sette mesi del 2020, dicono che il crollo delle vendite è pari al 42% con 720.620 auto vendute rispetto al 1.236.520 dell’anno scorso.
    Quel -11%, però, va contestualizzato perché è sì un valore negativo, ma certifica come gli sforzi delle Case auto e delle reti di vendita, con offerte e sconti arrivati in anticipo rispetto all’intervento dello Stato, abbiano dato frutti.
    Danni limitati, dunque, che hanno permesso di contenere il calo della domanda comprensibile visto lo start degli incentivi dato dal primo agosto e che hanno già prodotto risultati: nei primi 3 giorni usati già 12 milioni di euro del fondo messo a disposizione della Legge Rilancio. La stima fatta dall’UNRAE è che: “Risorse adeguate – ha dichiarato il presidente Crisci – consentirebbero, invece, un’aggiuntività nel solo anno in corso di circa 200.000 unità. La Legge di Bilancio poi dovrà pensare seriamente al 2021”.
    Ecobonus, la lista delle auto più convenienti
    Buone notizie dal noleggio
    L’ultimo mese senza incentivi ha detto che il settore più in ripresa è quello del noleggio, settore che fa segnare un incremento dell’8,8% rispetto a un anno fa, con una quota di mercato che arriva al 22,2%. Evidentemente i privati, in attesa dell’aiuto statale, hanno scelto questa modalità per spostarsi durante le vacanze, infatti è proprio il noleggio a breve termine a tirare il settore con l’incremento del 112% a fronte del calo del 2,7% del noleggio a breve termine. Una boccata d’aria in un contesto che fa segnare il -45% nel cumulativo gennaio-luglio.
    Immatricolazioni, dati per alimentazioni
    Capitolo vendite per alimentazioni. Benzina, Diesel e Gpl, sono in calo, rispettivamente del 38,6%, 36,9% e 6,4%. Giù anche le auto a metano che però toccano il 2,6% di quota. Potendo contare sull’ecobonus e su un’offerta sempre più ampia, le vetture ibride (HEV) crescono del 108%, salendo al 12,7% di quota (+7,3 punti). Deciso balzo anche per le plug-in, forti di un incremento del 438%, mentre le vetture elettriche segnano un +70,5%. Nel complesso le vetture a ricarica esterna (ECV) crescono del 178%.
    CO2 in calo
    Le scelte degli automobilisti, sempre più orientate su motorizzazioni più efficienti e green, contribuisce a far calare le emissioni medie di CO2. Infatti, il valore di luglio si ferma a 112,5 g/km, -6% rispetto a luglio 2019. Nei 7 mesi la riduzione è del 6,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. LEGGI TUTTO

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    Auto storiche, svolta in Piemonte: arriva il via libera alla circolazione

    Svolta in Piemonte per le auto di interesse storico, ovvero quelle con immatricolazione superiore ai 40 anni. La Giunta regionale ha detto sì alla proposta dell’Assessore all’Ambiente Matteo Marnati, permettendo la libera circolazione delle auto storiche nel territorio piemontese, weekend compresi. Una decisione che non coinvolgerà però le auto con carta di immatricolazione compresa tra i 20 e i 39 anni, per le quali, invece, la circolazione in libertà sarà prevista solo nei giorni festivi e prefestivi.
    Nel listino dell’usato di Auto, tante occasioni da non perdere a portata di click!
    Valorizzazione turistica del Piemonte al primo posto
    In base alle argomentazioni e ai dati che l’Automotoclub Storico Italiano ha continuato a produrre negli ultimi mesi, allo scopo di dimostrare le differenze tra il parco veicolare obsoleto e i mezzi storici ad elevato valore culturale e sociale, è arrivata la tanto attesa decisione, volta a valorizzare la Regione anche attraverso le proprie auto storiche.

    “Le auto storiche – ha evidenziato il presidente della Regione, Alberto Cirio – in una terra come il Piemonte che ha scritto la storia dell’auto, non rappresentano solo una tradizione ma sono anche un’importante opportunità di valorizzazione turistica del nostro territorio”.
    Fiat 8V Coupé, all’asta un fiammante modello del 1954
    ASI, una battaglia vinta
    “Ritengo – ha detto l’assessore Marnati – che si debba distinguere le auto dal vero valore storico da quelle vecchie. Con questa deroga chi possiede il Certificato di Rilevanza Storica potrà finalmente viaggiare”.

    “Le decisioni della Giunta Regionale piemontese – ha sottolineato il presidente ASI, Alberto Scuro – sono un riconoscimento all’operato di ASI e un effetto dell’iniziativa che la Federazione ha perseguito con il contributo dell’Istituto Superiore di Sanità per dimostrare scientificamente come i veicoli storici non impattino sull’ambiente, ma costituiscano una leva di sviluppo per l’indotto economico ed occupazionale. Inoltre, il Certificato di Rilevanza Storica si conferma come strumento essenziale per la fondamentale distinzione tra i veicoli vecchi e quelli di reale interesse collezionistico. La Regione Piemonte ha fatto un primo, importante passo verso la corretta regolamentazione e la tutela del motorismo storico”. LEGGI TUTTO

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    Zagato IsoRivolta GTZ omaggia il mito: ecco la granturismo esclusiva

    Iso Rivolta, Casa automobilistica che chiuse i battenti nel 1974, rivive i fasti del passato grazie alla Carrozzeria milanese Zagato che, per omaggiare la leggenda dell’azienda fondata a Genova nel 1953, ha realizzato la granturismo IsoRivolta GTZ.
    Solo 19 esemplari, 10 sono già prenotati
    Ispirata alla Iso Rivolta A3 del 1963, la granturismo della Carrozzeria lombarda è una coupé realizzata interamente in fibra di carbonio, sinuosa ed elegante come tradizione del brand richiede, e commercializzata in un’edizione super limitata a 19 esemplari in tutto, di cui 10 già prenotati.
    Aston Martin V12 Zagato, in vendita un esemplare unico
    Il frontale è un inno alla semplicità, definito praticamente dalle sole griglie superiore e inferiore, dai fari a goccia sagomati e da un cofano nontroppo ampio. Nella zona posteriore, spiccano i quattro fanali arrotondati.

    Sotto il cofano il V8 sovralimentato di origine Corvette
    Capitolo motorizzazione. Sotto al cofano della GT c’è il V8 sovralimentato da 6.2 litri di origine Corvette Z06, ritoccato dal Carrozziere nel valore di cubatura arrivata a 6.8 litri. Non ancora comunicati i dati che riguardano la potenza e l’accelerazione da 0 a 100 km/h. Per saperne di più, dovremo attendere il mese di ottobre, quando la prima unità verrà consegnata al proprietario e quindi Zagato fornirà i dati tecnici. E anche il prezzo, sicuramente non per tutti. LEGGI TUTTO