Fast & Furious, in Canada collezione record di auto replica
Un collezionista canadese ha deciso di dichiarare il suo amore per la saga automobilistica, ricreando in maniera fedele e curata alcune delle auto più iconiche del film LEGGI TUTTO
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Un collezionista canadese ha deciso di dichiarare il suo amore per la saga automobilistica, ricreando in maniera fedele e curata alcune delle auto più iconiche del film LEGGI TUTTO
Esempi di profonde sinergie tecniche, modelli personalizzati nel design per riflettere gli stilemi del marchio su una sostanza meccanica condivisa, sono all’ordine del giorno e da tempo. Tanto più logici quanto maggiori il tempo e le risorse economiche da investire sullo sviluppo di soluzioni, ad esempio, elettrificate.
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Mazda ha un solido bagaglio di innovazioni tecniche all’attivo, dai motori SkyActiv benzina aspirati ad alto rapporto di compressione all’inedito SkyActiv-X con accensione “simil-diesel”, passando per l’elettrico progettato per MX-30 e il futuro range extender con motore rotativo.
Mazda 2 full hybrid
In casa Mazda 2, l’utilitaria di famiglia, in un segmento presidiato con un modello aggiornato e motori benzina con mild-hybrid, si prospetta un interessante cambio di prospettiva, che guarda al full hybrid e ricorre alla partnership da anni in atto con Toyota (già nel 2015 ampliata).
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Mazda 2, le foto del restyling dell’utilitaria giapponese
Secondo quanto riportato da Autocar – e con una replica ufficiale a confermare l’utilizzo dell’ibrido Toyota tra le molteplici soluzioni di motorizzazione proposte da Mazda – la prossima generazione di Mazda 2 nascerà intorno alla tecnica della nuova Yaris.
Si parla di sistema full hybrid e di una produzione affidata all’impianto francese Toyota, sinergia dalla quale trarre benefici diretti in termini di emissioni di Co2 – fronte sul quale, in Europa, Mazda e Toyota costituiscono un “pool” nella valutazione della media di Co2 emessa della flotta –.
Le tempistiche non sono ancora certe, si parla di un lasso di tempo di due anni prima del lancio della Mazda 2 full hybrid, come anche della possibilità che venga temporaneamente affiancata al modello oggi su strada.
Full hybrid ed emissioni di Co2
Attinge a un sistema full hybrid migliorato a fondo, in grado di dare una sforbiciata netta alle emissioni di Co2 rispetto ai 94 g/km dichiarati da Mazda 2 mild hybrid 1.5 litri 90 cavalli: 64 g/km il dato dichiarato da nuova Yaris ibrida. La condivisione tecnica resterebbe circoscritta a tale motorizzazione ed è verosimile immaginare un trattamento diversificato nel look, su architettura TNGA-B.
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Nuova Yaris da 116 CV: tutte le immagini
A parti invertite e sul mercato USA, nel 2019 Toyota ha lanciato la Yaris personalizzando alcuni dettagli del design di quella che per tecnica era una Mazda 2. Da ultimo, sul mercato europeo, da ricordare l’operazione, questa volta con Suzuki a beneficiare di RAV4 e Corolla per lanciare le proprie Across e Swace.
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Aspettando il 6 in linea SkyActiv-X
Secondo la replica prodotta da Mazda ad Autocar, “(…) la collaborazione è il risultato di discussioni incentrate sulla nostra politica di partnership Toyota-Mazda per utilizzare in modo efficiente le risorse di entrambi gli affari delle compagnie, rispettando a vicenda l’indipendenza del management e del marchio”. Sinergie tecniche che, in una direzione opposta, con tecnologia Mazda al centro, potrebbero vedere l’utilizzo del nuovo motore benzina 6 cilindri SkyActiv-X, atteso sulla futura generazione di Mazda6, su un modello a marchio Lexus, rumour da verificare nei prossimi mesi. LEGGI TUTTO
Ovviamente, leggendo e scavando tra i vari divieti in giro per il globo, una domanda sorge quasi spontanea: qual è stata la reale necessità che ha spinto alcuni paesi a crearli? Infatti, molti di questi – non tutti, ci teniamo a precisarlo -, oltre a sembrare inutili, appaiono anche piuttosto fantasiosi e bizzarri. Dalla lingerie ai cammelli, passando per il cibo e il lavaggio dell’auto, fino alle panchine in autostrada e al sesso in auto.
Di seguito ve ne proponiamo alcuni e lasciamo a voi i giudizi finali.
Ubriaco al volante, non riesce a soffiare per l’alcool test e scopre che ha il Covid
San Francisco dice no alla biancheria
È già, avete capito bene. Se per caso un giorno vi doveste trovare in giro per le strade di San Francisco a bordo della vostra nuova Ford Mustang e avete intenzione di lavarla perché troppo sporca, non provate neanche lontanamente ad avvicinarvi ad un autolavaggio con in mano la vostra vecchia biancheria intima. In California, infatti, nella contea di San Francisco è severamente vietato lavare la macchina, in un autolavaggio, utilizzando biancheria intima.
Auto, alcol e cibo
Molto si è discusso, soprattutto qui in Italia, sulle leggi che riguardavano la guida in stato di ebrezza. Ma se siete dei veri irriducibili delle serate alcoliche in compagnia dei vostri amici non preoccupatevi, in Costa Rica esiste una bizzarra legge che consente di bere alla guida del proprio veicolo, ma a patto che non vi ubriachiate. Avete sentito bene, nello Stato dell’America Centrale, infatti, è permesso guidare se non si è oltre il limite di 0.75 g/L, un’enormità se si pensa che in Italia è vietato mettersi alla guida superati gli 0.5 grammi per litro.
Restando in tema, anche in Macedonia esiste una legge molto particolare che riguarda il tasso alcolemico. Ovviamente, qui è vietato mettersi alla guida del proprio veicolo se si è ubriachi, ma per certi versi si va anche oltre. Infatti, è anche severamente vietato sedersi sul sedile del passeggero superati i limiti consentiti. Insomma, hai bevuto ? Siediti dietro se non vuoi prenderti una bella multa.
Se pensate che una sosta per mangiare qualcosa sia la cosa giusta dopo ore di guida, fate molta attenzione. A South Berwick, nel Maine, è vietato parcheggiare di fronte ad un Dunkin Donuts, mentre a Cipro è del tutto fuorilegge mangiare e bere quando si è alla guida.
Amore in automobile
In Thailandia è possibile visitare posti meravigliosi, ma se mai vi venisse in mente di guidare un tuk-tuk in topless sappiate che non la passerete tanto liscia. Infatti, come specificato dalle leggi stradali thailandesi, è severamente vietato guidare senza nulla addosso. Quindi, se non volete rovinarvi la vacanza, mettetevi almeno una t-shirt di ritorno dalle bellissime spiagge di Phuket.
Se, invece, vi trovate dalle parti dell’Idaho (Stati Uniti) non preoccupatevi del topless. Non solo non importa a nessuno se non indossate la maglietta, ma è possibile anche fermarsi a fare l’amore in un luogo pubblico, a patto di usare tendine o altri mezzi in grado di garantire tutta la privacy di cui si ha bisogno. Se questo non bastasse, anche in New Mexico è possibile fare sesso in auto, ma l’importante è farlo in pausa pranzo e sempre con tendine ben sistemate.
Nello Utah e in Massachusetts, invece, non sono così permissivi. Di fatti è vietato per legge fare sesso in ambulanza o fra tassisti, anche se questi ultimi se colti sul fatto nei sedili posteriori potrebbero passarla liscia.
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Automobili e animali
Gli Stati Uniti sono un posto veramente bizzarro quando si parla di divieti alla guida. Oltre alle varie leggi sul sesso in auto, infatti, ce ne sono alcune che non prevedono il trasporto di animali. In Missouri, ad esempio, è vietato guidare il proprio autoveicolo se a bordo è presente un orso libero. Mentre in Alaska non è possibile legare cani sul tetto dell’auto. Anche se basterebbe un po’ di buon senso per rendersi conto che orsi a bordo e cani sul tetto non sono poi così normali, in America pare servano leggi apposite.
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Paese che vai, usanze che trovi. Recitava così un vecchio proverbio. Ma, senza neanche allontanarsi dal paese appena citato, sembra che negli Stati Uniti auto e animali non vadano proprio a genio. In Massachusetts, infatti, oltre ad essere vietato il sesso in ambulanza, è altrettanto vietato lasciare animali domestici sul sedile posteriore, ma nessuna legge vieta di lasciarli seduti davanti. Tuttavia, in Tennessee non ci sono leggi che vietano il trasporto di animali, ma ce ne sono alcune che proibiscono, invece, di sparargli se seduti sul sedile della propria auto, a meno che non sia una balena. A quel punto nessuno potrà dirvi nulla…
Altri strani divieti
Per concludere questa stravagante lista abbiamo deciso di segnalare quelle leggi che secondo noi possono essere tranquillamente etichettate come le più stravaganti.
In Alabama, per esempio, è illegale guidare bendati, ma è permesso guidare contromano se si ha una lanterna davanti alla propria auto. Evidentemente si tratta di una vecchia regola, mai abrogata. In Spagna, tuttavia, se avete l’obbligo di guidare con le lenti non dimenticatevi gli occhiali di scorta, perché molto probabilmente la Polizia potrebbe chiedervi di mostrarli.
In Ohio, invece, è severamente vietato cavalcare il tettuccio dei taxi in stile surfista, mentre in Colorado è vietato guidare un’auto nera di domenica. Anche questa, forse, una vecchia regola mai annullata.Se vi trovate a Manila, nelle Filippine, fate bene attenzione ai numeri della vostra targa. Infatti, se il vostro mezzo finisce con 1 o con 2 il lunedì non potrete guidare, quindi meglio chiamare un taxi.
Sul podio segnaliamo il Nevada con ben due divieti: il primo, in cui è severamente vietato “guidare” cammelli in autostrada e il secondo, in cui è altrettanto vietato piazzare delle panchine in mezzo alla carreggiata. Solo terza – si fa perd dire – la Danimarca dove, secondo la legge, prima di lanciarsi alla guida della propria auto è obbligatorio controllare che non ci sia nessuno attaccato sotto.
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Di Biden e della sua grande passione per per quella Chevrolet Corvette Stingray del 1967 che non potrà più guidare ve ne abbiamo già parlato. Ma a differenza del nuovo presidente americano, l’uscente Trump ha un debole per auto molto più lussuose. La Mecum Auctions batterà all’asta due delle sue ex vetture, che hanno in comune proprio il lusso e l’esclusività: una Ferrari F430 e di una Rolls Royce Phantom.
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Ferrari F430 di Donald Trump all’asta: gli scatti
Il lusso le accomuna
L’asta si svolgerà dal 7 al 17 gennaio 2021 a Kissimmee, in Florida. Le due auto in questione sono state acquistate nuove da Trump prima che iniziasse la sua scalata politica, ma la sua carriera di imprenditore lo aveva già consacrato come uno degli uomini più ricchi al mondo. La Ferrari risale al 2007 e la Rolls Royce al 2010: entrambe, però, non hanno avuto lunga vita del garage dell’ex presidente americano. Il collezionista che le ha attualmente messe in vendita le aveva acquistate rispettivamente nel 2017 e nel 2018. Il fatto di essere appartenute a Trump fa aumentare, e non di poco, il loro valore attuale. Senza contare che sul libretto di manutenzione della Rolls Royce, il tycoon ha lasciato il suo autografo per i futuri proprietari “Ho amato questa macchina. È una grande auto. I miei auguri”. L’appartenenza al magnate è documentata anche sui documenti originali che riportano nell’intestazione il nome di Donald J. Trump e il suo indirizzo di New York.
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Rolls Royce Phantom di Donald Trump all’asta: gli scatti
Pochi km per entrambe
Considerate le caratteristiche delle due auto, la base d’asta non potrebbe comunque essere bassa. Il V8 di 4,3 litri e da 490 CV che spinge la Ferrari le ha fatto percorrere appena 6.910 miglia, ovvero poco più di 11.000 km. Ha fatto un po’ di strada in più la Rolls Royce – 56.700 miglia, circa 91mila km – con il suo V12 da 6,75 litri e 460 CV. Lusso a dismisura per entrambe le auto, com’è nello stile di Trump. La Ferrari, per esempio, è dotata di sedili elettrici, climatizzatore automatico, scarico sportivo e interni personalizzati.
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L’intera gamma Fiat 500X torna nel 2021 con una ritrovata versione Diesel. Poche le informazioni su eventuali modelli totalmente elettrici, anche se con molta probabilità verrà presentata una versione con motorizzazione ibrida.
Tutti gli allestimenti sono stati semplificate e le potenze disponibili si attestano tra i 95 e i 150 cv. Prezzi variabili a seconda del modello, ma che comunque saranno compresi tra i 21.000 e i 27.100 euro.
4 diversi allestimenti
Cult presenta di serie clima manuale, radio DAB, cerchi da 16 pollici, Hill Holde, Cruise Control, Lane Departure Warning e Traffic Sign Recognition.
Connect offre in più il sistema di infotainment UConnect con schermo da 7″ con Apple CarPlay e Android Auto, fari diurni a led, cerchi da 17 pollici, vetri posteriori oscurati, volante in pelle e sensori pioggia e luci.ù
Cross aggiunge climatizzatore automatico, paraurti specifici, barre sul tetto, cerchi da 18 pollici, interni dedicati e finiture esterne in allumino.
Al vertice c’è Fiat 500X Sport che mette in più sul piatto rispetto a Cross i sedili anatomici, i fari full led, i cerchi da 18 pollici bruniti, il terminale di scarico cromatico, le minigonne e i paraurti dedicati.
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Fiat 500X Sport la presentazione a Coverciano: Foto
Fiat 500X Sport 2019, il test di Auto
Ecco le motorizzazioni, l’allestimento e il prezzo della gamma Fiat 500X 2021
Benzina
500X Cult 1.0 T3 120 cavalli – 21.000 euro500X Connect 1.0 T3 120 cavalli – 22.700 euro500X Cross 1.0 T3 120 cavalli – 23.700 euro500X Sport 1.0 T3 120 cavalli – 24.500 euro500X Connect 1.3 T4 150 cavalli – DCT 25.200 euro500X Cross 1.3 T4 150 cavalli – DCT 26.200 euro500X Sport 1.3 T4 150 cavalli – DCT 27.000 euro
Diesel
500X Cult 1.3 Mjet 95 cavalli – 22.900 euro500X Connect 1.3 Mjet 95 cavalli – 24.600 euro500X Cross 1.3 Mjet 95 cavalli – Cross 25.600 euro500X Sport 1.3 Mjet 95 cavalli – 26.400 euro500X Connect 1.6 Mjet 130 cavalli – 24.400 euro500X Cross 1.6 Mjet 130 cavalli – 26.100 euro500X Sport 1.6 Mjet 130 cavalli – 27.100 euro
Oltre 500.000 km con una Fiat Punto LEGGI TUTTO
La Nuova Toyota Mirai si migliora sotto molti punti di vista: dalla pila della fuel cell ai serbatoi di idrogeno, dal convertitore a corrente continua al pacco batterie. Tutto è pronto per trasportare i clienti europei nella nuova frontiera dei sistemi di propulsione ad idrogeno.
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L’auto della Casa nipponica, che si presenta sotto il motto di “zero emissioni, solo gocce d’acqua”, è stata migliorata, quindi, seguendo alla lettera alcune nuove direttrici di sviluppo. Importanti sono state, infatti, le riduzioni di peso e di ingombro, l’incremento della potenza e la maggior abitabilità degli interni.
Presente un terzo serbatoio di idrogeno
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Toyota Mirai Concept 2020, scatti
La novità principale è l’adozione di un terzo serbatoio di idrogeno, per complessivi 5,6 kg contro i 4,6 kg immagazzinati dal sistema della prima Mirai. Vuol dire poter fare più strada, un incremento del 30% nell’autonomia di marcia, dichiarata in circa 650 km.
Idrogeno, vettore energetico trasformato in energia elettrica dalla pila a combustibile, ottimizzata nei materiali delle membrane dalle quali scaturisce la produzione di elettroni, ad alimentare una batteria adesso agli ioni di litio anziché nichel-metallo-idruro, composizione chimica accompagnata da una riduzione di peso pari a 2,3 kg, per 44,6 kg e una potenza erogata di 31,5 kW per 10 secondi contro i 25,5 kW della precedente generazione.
Il sistema nel suo insieme vede la nuova Toyota Mirai sviluppare 174 cavalli contro i 155 della prima serie, soprattutto però registra la pila a combustibile dalla maggior potenza specifica per densità, con un valore di 5,4 kW/l, e in grado di avviare l’auto anche a temperature ambientali di -30° C.
Meno ingombrante, ma più spaziosa
Dall’architettura Toyota GA-L derivano nuove possibilità di installazione, con il serbatoio longitudinale avanzato, la pila della fuel cell nel vano motore mentre sopra l’asse posteriore, tra sedili e bagagliaio, è installato il motore elettrico con la batteria.
Nell’insieme, l’equilibrio delle masse – valore complessivo non ancora dichiarato da Toyota – vale il 50:50, accompagnato dalla riduzione del baricentro, merito dell’installazione più bassa delle tre bombole di idrogeno come dell’altezza complessiva della berlina, ben 6,5 centimetri in meno, per 1,47 metri di valore assoluto. Molto più spazio anche a bordo, dal passo di 2,92 metri (+14 cm) e la maggiore larghezza di 7,5 cm, su ingombri in lunghezza che dicono 4,97 metri.
Prezzo inferiore del 20%
Con la nuova Mirai, Toyota punta a moltiplicare le vendite in tutto il mondo, arrivando a volumi 10 volte superiori la prima generazione e con prezzi che saranno inferiori del 20%. Resta il punto di una rete di rifornimento in molti Paesi tutta da potenziare, dove non completamente da strutturare, con l’Europa tra le aree che necessitano di un sostanziale potenziamento dell’infrastruttura, da portare avanti con progetti dedicati per la produzione dell’idrogeno in modo completamente green e direttamente presso le stazioni di rifornimento, con l’utilizzo di energia verde.
Sfoglia il listino Toyota di Auto.it: tutti i modelli sul mercato
Quanto agli scenari di una futura diffusione dell’elettrico a idrogeno, è soprattutto dai grandi mezzi pesanti, dal trasporto pubblico e con un’attenzione alle auto di grandi dimensioni che può svilupparsi il potenziale alternativo all’elettrico a batteria, del quale i veicoli a fuel cell superano diversi limiti. LEGGI TUTTO
Qualche settimana fa, con le prime zone rosse accertate, il ministro dei Trasporti Paola De Micheli aveva sospeso gli esami di guida nelle regioni con più alto rischio. A ciò erano seguite numerose polemiche in particolare dall’Unasca, ente che raggruppa le autoscuole italiane, in prima linea per un settore già profondamente colpito dalla crisi causata dal Covid. Adesso le cose sono un po’ cambiate. Alcune regioni sono scese di fascia, diventando arancioni: in Piemonte e in Lombardia, infatti, tornano gli esami pratici di guida.
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Manca ancora la Calabria
A darne notizia Confarca, confederazione italiana che rappresenta le scuole guida. “A partire da lunedì 30 novembre – dice Paolo Colangelo, presidente della confederazione – si potranno riprendere le prove pratiche di guida. Auspichiamo che lo stesso provvedimento venga adottato tempestivamente anche per la Calabria”. Il passaggio da zone rosse ad arancioni ha spinto la Motorizzazione civile a comunicare la ripresa degli esami nelle due regioni del Nord Italia. “La categoria con i mini-lockdown – conclude Colangelo – sta rivivendo l’incubo della scorsa primavera, senza avere neanche diritto a ristori economici, poiché nell’attuale Dl non è previsto il nostro codice Ateco”.
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Nell’anno che apre il decimo anniversario di Leaf e Juke, la Casa giapponese ha avuto non poche difficoltà. Se da una parte si è dovuta piegare alla pandemia globale dovuta dal coronavirus; dall’altra ha dovuto combattere anche contro le vicende interne nate in relazione all’eredità della gestione Ghosn e dei rapporti tesi con Renault, partner dell’Alleanza che comprende anche Mitsubishi. Ma tutto questo trambusto non ha di certo interrotto i buoni propositi per il nuovo anno e ora Nissan è pronta a rilanciarsi sul mercato.
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Nuova Nissan Juke, gli scatti
Il 2021, infatti, sarà l’anno del ritorno del Costruttore giapponese, che proporrà nei primi mesi il nuovissimo Qashqai. Mentre, nel periodo relativo al secondo semestre, proporrà il SUV elettrico da 500 chilometri di autonomia denominato Arya.
Nissan X-Trail, nuovo abito per il SUV
Nel frattempo, Nissan punta tutte le sue carte proprio sulla sua Casa dei Suv. Se il primo Juke, infatti, dieci anni fa aveva sparigliato le carte del mondo di quelli piccoli, ora assume gli stilemi adottati sull’intera gamma Nissan, senza per questo perdere la sua distintiva originalità. Fiancate muscolose, gruppi ottici anteriori affilati su un frontale distintivo, posteriore squadrato e coda pronunciata: questi i segni di riconoscimento di famiglia, cui Juke affianca il profilo coupé. Ma di certo quello che fa la differenza, oltre al motore turbo 1 litro, 3 cilindri, da 117 cv, è l’utilizzo del ProPilot, la guida autonoma di livello 2 che per la prima volta approda su Juke. Stupisce il rendimento di un motore che oltre a essere leggero e reattivo, consuma poco: 6 litri/100 km. I prezzi partono da 20.000 euro.
E se il Qashqai, almeno sul mercato italiano, ha ampliato la sua offerta con la gamma N-Tec Start, con il top della tecnologia Nissan Intelligent Mobility e motori Diesel da 115 cv e benzina da 140 e 160 cv – nella prima e ultima versione anche con l’automatico a doppia frizione DCT, la stessa Nissan X-Trail si è voluta presentare con un abito particolarmente rinnovato. La versione speciale Salomon infatti – anche questa esclusiva del mercato italiano – sembra disegnata e realizzata su misura per una vacanza d’avventura. Oggi è ancora complicato capire e se e quando sarà possibile organizzare viaggi sulla neve per godersi una delle stagioni più belle dell’anno. Ma di certo, qualora si sbloccasse la vicenda Covid, la Nissan X-Trail Salomon con le sue 4 ruote motrici, i 7 posti le barre al tetto e le due borse da viaggio Salomon Prolog70, è una soluzione intelligente da prendere in considerazione.
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Nissan Qashqai 2021: foto
5 nuove versione per Micra
Fuori dalla casa dei Suv, per Nissan poi c’è la nuova gamma Micra, che il prossimo anno verrà offerta in cinque diverse versioni. Oltre a Visia, Acenta e Tekna, Micrà sarà proposta in allestimento N-Design, e con l’integrazione della versione N-Sport. Elementi di design, attenzione ai dettagli, due diverse colorazioni per le finiture, i fari Led in opzione, i nuovi cerchi da 16” (o 17”) two tone denominati “Genki” regalano alla Micra N-Sport un look premium e sportivo, senza rinunciare al comfort dei sedili con inserti in Alcantara e un’estetica di elevata qualità. Insomma, una personalizzazione accessibile che ben si sposa con le tecnologie di bordo più avanzate (sulla versione Tekna) per il piacere di guida e l’intrattenimento. Dalle telecamere del sistema Intelligent Around View Monitor di Nissan per parcheggi semplii e sicuri, all’impianto audio BOSE Personal, fino all’Apple CarPlay con riconoscimento vocale Siri e Android Auto con Assistente Google. Il motore? Il turbo da 1,0 litro garantisce consumi ridotti e bassi livelli di emissioni, oltre ad una guida decisamente piacevole. I prezzi partono da 16.315 euro. LEGGI TUTTO
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