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    Nba, Durant trascina i Nets al successo e taglia un nuovo traguardo

    BROOKLYN (Stati Uniti) – Notte Nba da 7 partite con la stella di Kevin Durant a brillare su tutti. L’ex Warriors ha realizzato 36 punti nel successo casalingo dei Nets contro gli Indiana Pacers per 116-108 interrompendo la striscia di 4 ko consecutivi. Notte speciale per KD che grazie a questi 36 punti ha anche superato Vince Carter al 19° posto nella classifica marcatori di tutti i tempi salendo a 25,754. I Milwaukee Bucks vincono in volata 110-108 contro i Detroit Pistons e rimangono imbattuti (6-0): decisivi i 31 punti di Giannis Antetokounmpo e i 25 di Jrue Holiday.
    Utah spegne anche Morant
    Ja Morant torna in azione, dice 37 punti, ma i Grizzlies cadono nettamente a Salt Lake City contro i Jazz (sempre privi di Simone Fontecchio) 121-105 con Lauri Markkanen da 31 punti e 11 rimbalzi. Tornano al successo i Clippers che, sempre senza Kawhi Leonard, la scampano per 95-93 contro Houston grazie al fadeaway vincente a 6″ di Paul George (35 punti). Toronto spazza via Atlanta 139-109 con il solito Pascal Siakam (31 punti e 12 rimbalzi) oltre ai 21 punti a testa per Trent Jr-Barnes. Sacramento vince a Charlotte 115-108 infine Joel Embiid si prende un giro di riposo ma Philadelphia vince comunque a Washington 118-111 con James Harden da 23 punti e 17 assist e Tyrese Maxey da 28 punti.
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    Basket, il futuro di Banchero e della Nazionale

    ROMA – Una frase pronunciata in settimana dal presidente Fip Giovanni Petrucci ha creato apprensione in chi segue la Nazionale. L’augurio è che sia stata pronunciata ad arte, visto il viaggio che in tre si apprestano fare, il ct Pozzecco, il direttore delle nazionali Trainotti e appunto Petrucci per convincere la prima scelta del draft Nba 2022 (e ancor più gli Orlando Magic) a indossare l’azzurro ai Mondiali. La frase per chi non l’avesse letta è: “Banchero mira al Dream Team Usa, ma noi non siamo il terzo mondo”. Come noto Banchero ha preso il passaporto italiano grazie alle origini italiane, liguri, di papà Mario. E ha poi più volte sventolato virtualmente e realmente il tricolore, anche se non parla italiano. Banchero aumenterebbe di colpo il valore della nostra Nazionale e l’interesse mediatico e commerciale non solo nel nostro Paese. Dovrebbe integrarsi e non è automatico. Banchero ha stazza, atletismo, tecnica, maturità importanti. Non ha la bacchetta magica, ma sta già facendo parlare di nuovo di baske, qui. E questo a 12 giorni dal ritorno della Nazionale sulla Rai per le qualificazioni mondiali. Chiariamo: se Banchero non dovesse considerare l’azzurro, non sarebbe un insuccesso. La Fip ci ha provato in ogni modo, la pandemia non ha permesso che Paolo debuttasse prima.
    Ma al basket italiano serve soprattutto altro. Tornare a investire sui settori giovanili, sul reclutamento. Lo straordinario coach Trinchieri ha toccato un nervo scoperto, osservando che il volley porta via potenziali giocatori. Aggiungiamo, non solo il volley. La struttura del cestista ormai si ritrova in ogni disciplina. Bisogna tornare a essere coinvolgenti e convincenti nelle scuole. Chiudiamo con gli Mvp italiani di giornata: Rossato che nella sconfitta di misura di Scafati si conferma realizzatore (14 punti). Michele Vitali che a Reggio segna 22 punti e difende. E Lodovico Deangeli, triestino che nel primo successo di Trieste, a Napoli, segna 6 punti, con 11 rimbalzi, un plus minus di +12. Per vincere servono gli italiani. Cos’è del resto l’attaccamento? LEGGI TUTTO

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    Nba, Bucks imbattuti mentre cadono Warriors e Nets

    MILWAUKEE (Stati Uniti) – Notte Nba che vede Trae Young realizzare 42 punti ma il duo Antetokounmpo-Holiday combina per 68 punti (34 a testa) e Milwaukee batte Atlanta 123-115 rimanendo imbattuta (5-0). Colpo di scena a Charlotte dove i Warriors campioni in carica cadono all’overtime 120-113 contro gli Hornets malgrado i 31 punti e 11 rimbalzi di Steph Curry, per i padroni di casa 31 di P.J Washington. Quinta sconfitta in 6 partite per i Brooklyn Nets che perdono in casa contro Indiana 125-116 malgrado i 35 di Kyrie Irving.
    Utah c’è di misura contro Memphis
    Gli Utah Jazz (sempr senza Fontecchio) battono 124-123 i Grizzlies privi di Ja Morant: decisive le due triple consecutive di Olynyk e Beasley per dare il 124-120 a 23″. Joel Embiid torna in azione (25 punti) e grazie ad una sua tripla a 18″ è decisiva per il successo a Chicago per 114-109. Infine vana tripla doppia di Luka Doncic (31 punti, 16 rimbalzi e 10 assist) per i Mavericks sconfitti in casa dopo un tempo supplementare dai Thunder (117-111) con Shai Gilgeous-Alexader da 38 punti. Infine I Sacramento Kings centrano la prima vittoria stagionale lasciando solo i Lakers a 0 (0-5): i King hanno avuto la meglio per 119-113 contro i Miami Heat grazie ai 27 punti di Kevin Huerter.

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    Nba, Utah batte Memphis senza Fontecchio. I Bulls ancora ko

    Senza Fontecchio, bloccato dal Covid, Utah ha sconfitto al fotofinish i Memphis Grizzlies con il risultato di 124-123. Ottima la prova di Bane e Brooks, autori di 32 e 30 punti. Milwaukee resta l’unica imbattuta lega: grazie ai 34 punti di Giannis Antetokounmpo, i Bucks si impongono su Atlanta Hawks per 123-115. Anche Holiday colleziona 34 punti. Vittorie ai supplementari per Charlotte Hornets (120-13 su Golden State Warriors) e Oklahoma City Thunder (117-111 sul parquet dei Dallas Mavericks). Quinta sconfitta in sei incontri per i Brooklyn Nets, battuti dai Pacers per 125-116. Altri risultati: Sacramento Kings-Miami Heat 119-113. Ancora ko i Chicago Bulls, sconfitti dai Philadelphia 76ers 109-114. LEGGI TUTTO

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    Nba, altro show di Banchero: Magic al primo successo stagionale

    ORLANDO (Stati Uniti) – Doppia doppia di Paolo Banchero da 21 punti e 12 rimbalzi (più 7 assist) e prima vittoria stagionale per gli Orlando Magic che battono di forza gli Hornets per 113-93. Magic che rompono la partita nel 2° quarto dominandolo 29-11 per andare al riposo lungo avanti 51-30. Nel 3° quarto Banchero scrive la parola fine alla partita realizzando 10 punti e aiutando i suoi a scappare fino al +32. Paolo è diventato il 6° giocatore nella storia della Lega ad iniziare la carriera realizzando 20+ punti nelle prime 6 partite raggiungendo Wilt Chamberlain, Oscar Robertson, Elvin Hayes, Dominique Wilkins e Grant Hill.

    Colpo Cavs a Boston! Lakers sempre peggio

    Colpo dei Cleveland Cavaliers che sbancano dopo un tempo supplementare Boston per 132-123 grazie agli 82 punti (41 a testa) della coppia LeVert-Mitchell mentre non c’è pace per i Lakers: Anthony Davis out (schiena), Russell Westbrook parte dalla panchina ma i gialloviola la 5ª partita consecutiva e questa volta a Minnesota (111-102) sotto i 29 di Anthony Edwards. Vani i 28 punti di LeBron James. Atlanta domina a 136-112 con 36 punti e 12 assist di Trae Young, Philadelphia passa a Toronto 112-90 senza Joel Embiid ma con 44 punti di Tyrese Maxey, Indiana c’è a Washington 127-117 trascinata dal trio Turner-Hield-Haliburton mentre Milwaukee batte New York 119-108 con quasi tripla doppia di Giannis Antetokounmpo (30 punti, 14 rimbalzi e 9 assist).

    Fontecchio out e Jazz ko

    Doppia doppia per Nikola Jokic (12 punti e 10 rimbalzi) ma 26 punti per Bones Hyland nel successo dei Nuggets per 117-101 contro i Jazz con Simone Fontecchio che non ha giocato in quanto inserito nel protocollo Covid. DeMar DeRozan dice 33 punti, raggiunge quota 20 mila punti in carriera ma Chicago perde a San Antonio 129-124 con Keldom Johnson da 33 punti. Infine Phoenix batte New Orleans 124-111 con 27 punti di Mikal Bridges mentre Portland, priva di Lillard, supera Houston 125-111 con Anfernee Simons da 30 punti.
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    Nba, Banchero incanta: i numeri sono già da record

    Che Paolo Banchero potesse avere un buon impatto sull’NBA era opinione di molti, addetti ai lavori e tifosi. Ma con tutta probabilità nessuno, tranne lo stesso Banchero, si aspettava questo inizio di carriera tra i senior del nativo di Seattle. Nelle prime cinque partite disputate con la canotta degli Orlando Magic Banchero ha viaggiato a 24 punti, 7.6 rimbalzi e 3.6 assist di media: sono numeri notevoli per un rookie, per di più prima scelta assoluta e dunque con tutte le aspettative e le pressioni del caso. E invece Banchero gioca con una scioltezza e una forza mentale notevole, come se non avesse fatto altro nella vita che giocare contro gente più grossa e più esperta. Può dare un’idea di quanto sta combinando una statistica, che naturalmente va presa con tutte le molle del caso: nel terzo millennio nessuna matricola ha segnato più punti di lui nelle prime cinque partite di carriera, nemmeno Kevin Durant, nemmeno LeBron James, nemmeno Steph Curry. «Onestamente non sono sorpreso dal mio rendimento – ha confessato Banchero dopo la prestazione da 29 punti contro i Cleveland Cavs – ma ci sono ancora tante cose su cui lavorare, non posso distrarmi con i traguardi individuali». Anche perché di fronte a numeri così imperiosi c’è un problema non da poco: Orlando non ha ancora vinto. Cinque sconfitte di fila che testimoniano come attorno a Banchero ci sia ben poco: da un lato è una cosa buona, perché così Paolo ha più possibilità di emergere e di giocare minuti veri da leader assoluto; dall’altro però il rischio è che la crescita sia solitaria e non inserita all’interno di un contesto competitivo. Ma il classe 2002 non sembra preoccuparsene: «L’unico pensiero deve essere migliorare come squadra ed ottenere qualche vittoria. Ci arriveremo, ne sono sicuro, perché giochiamo di squadra, lottiamo e non rendiamo la vita facile a nessuno. Dobbiamo finire meglio ma siamo fiduciosi anche perché restano da giocare ancora 77 partite e sono davvero tante».Guarda la galleryDraft Nba 2022: Banchero prima scelta, e che look!

    La speranza

    Al di là dei parallelismi con il passato e al di là dei risultati dei Magic, resta l’evidenza di un talento notevole e ancora con enormi margini di crescita a 360 gradi. Inevitabile pensare a cosa potrebbe essere vedere Banchero con la maglia della Nazionale già al Mondiale 2023, per il quale l’Italia cercherà il pass già nella prossima finestra di qualificazione a novembre. Paolo ha sempre manifestato voglia e interesse a vestire l’azzurro e per ora non ci sono stati ripensamenti, ma è bene comunque che il corteggiamento della Federazione continui perché fino a quando il talento uscito da Duke non vestirà la canotta italiana in una gara ufficiale Team USA rappresenterà sempre un possibile disturbo.
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