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    Nba, morto l'ex coach dei Sooners Billy Tubbs

    Billy Tubbs, noto come ‘Billy Ball’ che portò alla ribalta il basket dell’Oklahoma negli anni ’80, è morto ieri all’età di 85 anni. La famiglia di Tubbs ha dichiarato che l’ex coach ha combattuto una forma di leucemia da quando gli venne diagnosticata nel 2015. Tubbs ha detenuto un record di 333 vittorie (e 132 sconfitte) in 14 stagioni in Oklahoma ed è stato quattro volte Big Eight Coach of the Year. In tre stagioni, i Sooners hanno registrato una media di oltre 100 punti a partita. LEGGI TUTTO

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    Nba, Toronto Raptors in Kentucky a causa della pandemia

    TORONTO – Al centro dei primi progetti per preparare la prossima stagione di Nba c’è quello legato ai viaggi, soprattutto in Canada. L’attuale pandemia renderebbe difficile il via vai delle franchigie statunitensi e per questo i vertici della lega stanno ipotizzando di spostare i Toronto Raptors in Kentucky. Del resto quest’anno è già successo nel calcio, dove il Toronto Fc, ex squadra di Sebastian Giovinco, gioca le sue partite casalinghe a East Rutheford, in Connecticut, 800 km ad est della città canadese, mentre i Toronto Blue Jays del baseball sono dovuti emigrare a Buffalo, nello stato di New York, a 161 km di distanza. Adesso si pensa di fare la stessa cosa con i Raptors, la cui sede sarebbe stata individuata in Louisville, città del Kentucky celebre per avere dato i natali a Muhammad Ali. Toronto giocherebbe le proprie partite interne nel KFC Yum! Center, impianto che ha una capienza di 22.090 spettatori. LEGGI TUTTO

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    Nba, i Toronto Raptors potrebbero spostarsi in Kentucky

    TORONTO – L’Nba comincia a preparare la prossima stagione. Al centro dei primi cambiamenti c’è quello legato ai viaggi, soprattutto in Canada. L’attuale pandemia renderebbe difficile il via vai delle franchigie statunitensi e per questo i vertici della lega stanno ipotizzando di spostare i Toronto Raptors in Kentucky. Del resto quest’anno è già successo nel calcio, dove il Toronto Fc, ex squadra di Sebastian Giovinco, gioca le sue partite casalinghe a East Rutheford, in Connecticut, 800 km ad est della città canadese, mentre i Toronto Blue Jays del baseball sono dovuti emigrare a Buffalo, nello stato di New York, a 161 km di distanza. Adesso si pensa di fare la stessa cosa con i Raptors, la cui sede sarebbe stata individuata in Louisville, città del Kentucky celebre per avere dato i natali a Muhammad Ali. Toronto giocherebbe le proprie partite interne nel KFC Yum! Center, impianto che ha una capienza di 22.090 spettatori. LEGGI TUTTO

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    «Vorrei che Kobe e Gigi vedessero»

    Chiamatelo segno del destino. «Vorrei che Kobe e Gigi fossero qui per vedere tutto ciò», così in una storia su Instagram Vanessa, moglie di Kobe Bryant si congratula con i Lakers per il successo a 10 anni dall’ultima volta. Lakers sul tetto della Nba e le dediche a Kobe non sono mancate, così come il pensiero di tutti i compagni di squadra e gli appassionati del basket a quel drammatico incidente in cui morirono insieme ad altri passeggeri a bordo, Kobe e Gianna, una delle figlie, quella che più gli assomigliava e che come lui amava giocare a basket. Era il 26 gennaio scorso quando Kobe, Gianna, tredicenne e altre sette persone persero la vita. Ma il loro ricordo sarà immortale. LEGGI TUTTO

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    NBA, LeBron: “Io il più forte di sempre? Decidete voi”

    ORLANDO – “Significa tanto rappresentare questa squadra storica, quando sono venuto ho detto che l’avrei rimessa nella posizione in cui deve essere. Rob Pelinka ha meritato il vostro rispetto, coach Vogel ha meritato il vostro rispetto, i miei compagni hanno meritato di essere rispettati. E anche io merito il vostro dannato rispetto”. Queste le parole di LeBron James, stella dei Lakers, al termine della vittoria che ha permesso al club gialloviola di vincere il loro 17esimo titolo. “Io il migliore di tutti i tempi? Lascio a voi la discussione. A me interessa rendere fieri i miei compagni, la mia squadra e la mia famiglia”, ha aggiunto.
    NBA, Lakers sul tetto del mondo

    Il messaggio dedicato alla mamma
    “Ti amo, ti adoro. Sei la ragione per la quale io sono riuscito a fare tutto questo”. Così LeBron si è rivolto alla madre, alla quale ha telefonato dopo la conquista del titolo con i Lakers sdraiandosi fuori dallo spogliatoio. La scena è stata immortalata dagli smartphone e diffusa sui social. LEGGI TUTTO