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    Nba, muore a 86 anni la leggenda dei Celtics Tommy Heinsohn

    BOSTON – Tommy Heinsohn, leggenda dei Boston Celtics, si è spento all’età di 86 anni. Heinsohn è stato giocatore, allenatore e infine, anche commentatore delle partite della squadra. In carriera ha contribuito alla vittoria di ben 8 titoli da giocatore sui 17 totali del roster biancoverde, mentre da allenatore ha portato a casa due anelli della Nba. Inoltre, ha vinto il premio di rooky dell’anno della Nba nel 1956. Questi numeri gli hanno permesso di entrare nella Hall of Fame del club si acome giocatore che come coach.  LEGGI TUTTO

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    Nba, morto a 86 la leggenda dei Celtics Tommy Heinsohn

    BOSTON – Ci ha lasciati all’età di 86 anni Tommy Heinsohn, leggenda dei Boston Celtics. Heinsohn è stato giocatore, allenatore e commentatore delle gare della squadra. In carriera ha contribuito alla vittoria di ben 8 titoli da giocatore sui 17 totali del roster biancoverde, mentre da allenatore ha portato a casa due anelli della Nba. Inoltre, ha vinto il premio di rooky dell’anno della Nba nel 1956. Questi numeri gli hanno permesso di entrare nella Hall of Fame del club si acome giocatore che come coach.  LEGGI TUTTO

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    Ufficiale: l'Nba ripartirà il 22 dicembre

    ROMA – È arrivata l’ufficialità: l’Nba ricomincerà il 22 dicembre. Il campionato di basket americano ha annunciato di aver trovato l’accordo con i giocatori per poter riprendere l’attività. Ci sono, però, dei cambiamenti. Le partite per questa stagione non saranno 82, ma 72. Inoltre, le trattative free agent potranno partire dalle 18.00 del 20 novembre, mentre gli acquisti sono consentiti a partire dalla mezzanotte del 22 novembre. Di solito era possibile ufficializzare gli acquisti dopo una settimana dall’inizio delle trattative, ma visto l’inizio dei ritiri il 1° dicembre, le parti hanno deciso di non prolungare i tempi. Inoltre, il draft Nba è stato programmato il 18 novembre, mentre per il 2021-22 sarà garantito un incremento tra il 3% e il 10%.
    Nei prossimi giorni è in programma un’altra riunione fra i massimi dirigenti della National Basketball Association perché il rappresentante del sindacato dei giocatori ha espresso preoccupazioni riguardo l’effettivo completamento di tutte le questioni logistiche entro il 22 dicembre. Ci sono innumerevoli altri problemi da risolvere, come tutti i protocolli di salute e sicurezza ora che le partite non saranno giocate nella sicurezza di una “bolla” e le squadre viaggeranno di nuovo nelle varie città.  LEGGI TUTTO

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    L'Nba riparte ufficialmente il 22 dicembre

    ROMA – Ora è ufficiale: l’Nba ricomincerà il 22 dicembre. Nei giorni scorsi ancora non era sicura la notizia, mentre ora il campionato di basket americano ha annunciato di aver trovato un accordo con i giocatori per poter riprendere l’attività. Ovviamente ci sono dei cambiamenti, le partite per questa stagione non saranno 82, ma 72. Inoltre, le trattative free agent potranno partire dalle 18.00 del 20 novembre, mentre gli acquisti sono consentiti a partire dalla mezzanotte del 22 novembre. Di solito era possibile ufficializzare gli acquisti dopo una settimana dall’inizio delle trattative, ma visto l’inizio dei ritiri il 1° dicembre, le parti hanno deciso di non prolungare i tempi. Inoltre, il draft Nba è stato programmato il 18 novembre, mentre per il 2021-22 sarà garantito un incremento tra il 3% e il 10%.
    Nei prossimi giorni è in programma un’altra riunione fra i massimi dirigenti della National Basketball Association perché il rappresentante del sindacato dei giocatori ha espresso preoccupazioni riguardo l’effettivo completamento di tutte le questioni logistiche entro il 22 dicembre. Ci sono innumerevoli altri problemi da risolvere, come tutti i protocolli di salute e sicurezza ora che le partite non saranno giocate nella sicurezza di una “bolla” e le squadre viaggeranno di nuovo nelle varie città.  LEGGI TUTTO

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    Nba, accordo giocatori-team: si riparte il 22 dicembre

    ROMA – Finalemnte c’è la data, l’Nba ripartirà il 22 dicembre. Nella notte italiana è stato raggiunto un accordo fra l’associazione dei giocatori e quella dei team che hanno accordato i metodi per ripartire. Scongiurato lo spettro del rinvio dell’inizio della prossima stagione addirittura al 2021. L’accordo ha anche un enorme valore economico, perché cominciare a giocare durante il periodo delle festività natalizie ha salvato una perdita che era stata stimata in circa un miliardo di dollari. La trattativa fra giocatori e team deve invece ancora essere definita nel dettaglio riguardo al ‘contributo’ da destinare al fondo salva team. Il contratto collettivo dei giocatori prevede il versamento di una percentuale degli stipendi, a fine anno redistribuita fra i proprietari dei club per ripianare almeno in parte le perdite che quest’anno, causa pandemia, saranno sostenute. LEGGI TUTTO

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    Kukoc: “Rodman? Una sera mi fece bere 40 bicchieri di vodka e 10 birre”

    Dennis Rodman è stato uno dei pilastri dei Chicago Bulls negli anni d’oro, sotto la guida di Michael Jordan e Phil Jackson. Ma non è mai stato esattamente un tipo in linea con i regolamenti interni del team e ora Toni Kukoc, il croato con il quale Rodman ha condiviso lo spogliatoio dei Bulls, ha parlato dell’ex compagno, in un’intervista a Record, della sua predilezione per la vita notturna, sempre in compagnia di belle donne, che lo ha trasformato in uno dei giocatori più estroversi della storia dell’Nba. “Non riuscivo a tenere il suo passo. Sono uscito con lui solo una volta, poi mi sono serviti sette-dieci giorni per riprendermi dal suo ritmo selvaggio”, ricorda Kukoc. L’ex ala racconta di un giorno in cui “eravamo in quattro con lui: la prima cosa che Dennis chiese fu di bere 40 bicchierini di vodka e 10 birre. Gli chiesi se sarebbero arrivate altre persone e lui disse di no. Era importante mantenere l’open bar… Quella sera, tutti al bar avevano cibo e bevande gratis, a sue spese”. LEGGI TUTTO