consigliato per te

  • in

    Domani gli azzurri incontrano la Lettonia. De Giorgi: “Sviluppare il nostro gioco”

    Di Redazione Dentro o fuori. Domani a Ostrava l’Italia è chiamata a disputare una gara attenta, durante la quale sarà importante non concedere nulla. Gli azzurri di De Giorgi affronteranno agli ottavi di finale la Lettonia (diretta tv Rai 3 e DAZN, ore 16.00). Un match inedito dato che Italia e Lettonia non si sono mai affrontate. I baltici, che hanno chiuso al quarto posto la pool D giocata a Tallin, infatti, sono alla loro seconda partecipazione nei Campionati Europei dopo la prima avvenuta nel lontano 1995 quando chiusero all’undicesimo posto. Hanno poi disputato quattro volte l’European League con il miglior risultato rappresentato dal quinto posto del 2019; nell’edizione 2021 si sono piazzati decimi. Le parole del Commissario Tecnico Ferdinando De Giorgi sull’incontro: “Dobbiamo giocare nel miglior modo possibile avendo massimo rispetto per i nostri avversari, ma guardando ai nostri meccanismi di gioco focalizzando la massima attenzione su ogni gara che andiamo ad affrontare”. Il CT poi prosegue “La nostra prima fase è stata senza dubbio interessante, abbiamo iniziato il torneo avendo avuto poco tempo a disposizione da trascorrere assieme anche in termini di partite. Abbiamo iniziato con grande voglia di fare, ma consapevoli di dover cercare miglioramenti nei meccanismi di gioco anche all’interno delle stesse partite“. Ancora De Giorgi: “I ragazzi in campo hanno dimostrando coesione, feeling, attaccamento alla maglia e voglia di venire fuori dai momenti di difficoltà che ci sono stati e che ci permetteranno di fare dei passi in avanti nel nostro percorso di crescita”. La conclusione è naturalmente sugli avversari: “Domani mi aspetto di fare la nostra partita, semplicemente. La Lettonia è una di quelle squadre che in rosa non ha grandi nomi, ma che è coesa e gioca la sua pallavolo, per noi sarà importante entrare nei nostri ritmi e meccanismi di gioco, pensando molto allo sviluppo della manovra”. (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Per Italia-Repubblica Ceca 550mila spettatori su RaiSport

    Di Redazione Continuano i buoni risultati sul campo e anche quelli in termini di audience per la nazionale maschile: l’ultimo incontro della prima fase dei Campionati Europei, che ha visto l’Italia battere la Repubblica Ceca, è stato seguito in tv da 550.802 spettatori con uno share del 3,15%. Un dato di tutto rispetto se si considera che la partita è stata trasmessa su RaiSport +HD e non, come le precedenti, sui canali generalisti. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    La prima volta di Italia-Lettonia. Balaso: “Dobbiamo partire carichi”

    Di Redazione La 32esima edizione dei Campionati Europei maschili entra nel vivo: da sabato, infatti, si giocheranno gli ottavi di finale della rassegna continentale. Le prime partite, tra le formazioni delle Pool A e C, si disputeranno a Gdansk, in Polonia; a Ostrava, invece, giocheranno da domenica le squadre dei gironi B e D. Proprio gli azzurri saranno i primi a scendere in campo in Repubblica Ceca, domenica 12 settembre alle 16 contro la Lettonia. Il match, che sarà trasmesso in diretta su Rai3 e DAZN, sarà una prima assoluta: le due nazionali, infatti, non si sono mai affrontate in passato. In casa Italia si vive con serenità la prima di due giornate di riposo, arrivata dopo una fase preliminare durante la quale i ragazzi di Ferdinando De Giorgi hanno collezionato cinque vittorie in altrettante gare, al pari della Polonia (Pool A), che però ha conquistato un punto in meno, e dei campioni olimpici della Francia (Pool D). Tra gli azzurri che hanno già vissuto momenti simili in passato c’è Fabio Balaso: “Siamo molto soddisfatti di come sono andate le cose in questa prima fase – dice il libero – cinque vittorie su cinque è sicuramente un buon risultato che ci rende felici, ma ora siamo già tutti proiettati sulla prossima gara che sarà fondamentale per noi e per il nostro cammino. il nostro è un gruppo molto giovane nel quale non ci sono più i big che c’erano prima, ma nel quale riusciamo a stare bene tra di noi e a esprimere un bel gioco di squadra. Credo che questa cosa sia molto importante perché si è creato un bellissimo clima. Tornando alla gara con la Repubblica Ceca, è stato bello giocare con il pubblico, anche se ovviamente era tutto per loro e si è fatto sentire; le partite con i fan sugli spalti sono sempre diverse e più belle da vivere“. Balaso poi prosegue: “L’obiettivo è focalizzare le attenzioni sul nostro gioco analizzando e concentrandoci su di noi. Abbiamo affrontato questa manifestazione cercando di sviluppare una ben precisa idea di gioco e credo che questa cosa si veda in campo. Nella prima parte del torneo ci siamo espressi abbastanza bene, ma ora dobbiamo solo pensare a continuare a lavorare con questa continuità“. “Quella di domenica – continua l’azzurro – sarà una gara emozionante che andrà affrontata con determinazione, sarà importante partire carichi e farci trovare subito pronti perché gli avversari non ci regaleranno nulla. Noi dobbiamo giocare con serenità, pensando solo a esprimere le nostre qualità e rimanendo focalizzati su ciò che prepariamo in allenamento; il resto verrà da sé“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Michieletto sempre più leader, Fefè “trasforma” Giannelli

    Di Redazione Si chiude in bellezza il girone dell’Italia ai Campionati Europei, con i giovani azzurri che si tolgono lo sfizio di battere anche una Slovenia arrivata con l’obiettivo della vittoria e una Repubblica Ceca che si aggrappa al braccio potente del suo opposto Finger per provare a rimanere in partita. Cinque vittorie su cinque quindi, per un gruppo giovane che in questo Europeo deve fare esperienza, ma anche provare a buttare il cuore oltre l’ostacolo, e tentare di agguantare una medaglia che solo un mese fa sembrava impensabile. Piace e cresce questa nazionale targata De Giorgi, che seppur in poco tempo ha dato a Giannelli e compagni un netto imprinting su filosofia di gioco, gestione dell’errore e muro. Quello che stupisce di più è proprio il ridotto numero di errori diretti, specialmente al servizio, soprattutto se paragonati alla squadra di Blengini che con la battuta superava costantemente i 20 errori. Questo è un bel segnale per la squadra, un segnale di fiducia che oltre al piano A, ovvero la battuta a tutto braccio, c’è anche un piano B, ovvero la possibilità di giocarsi il punto con la correlazione muro e difesa… e questo fa crescere enormemente la fiducia del gruppo. Se la ricezione tutto sommato sta tenendo, è l’attacco il fondamentale in cui siamo ancora zavorrati, e in cui fatichiamo a trovare continuità soprattutto con i tre giocatori laterali, mai in partita in contemporanea. Il tabellone ci riserva ora un ottavo di finale con la Lettonia che dovrà essere un trampolino di lancio per arrivare ai quarti e prendere di forza la Germania di Giani, molto probabilmente nostra avversaria. Mai come quest’anno è importante arrivare più avanti possibile e fare punti per il ranking mondiale, perché in caso contrario – dopo una VNL avara di soddisfazioni e le Olimpiadi terminate ai quarti – rischieremmo di finire in un a zona da allarme Rosso. Ultima nota per il giovane Yuri Romanò, opposto di riserva di questa nazionale e sconosciuto per lo più al grande pubblico del volley perché arriva dalla A2 dove è stato fra i migliori giocatori nelle ultime tre stagioni. In un anno di ristrettezze economiche, in cui tante squadre hanno fatto scelte conservative ed esterofile, perché nessun club ha avuto il coraggio di puntare su un giovane italiano? Brava Milano a riportare a casa il monzese Romanò, ma saperlo in panchina tutto l’anno dietro ad un campione Olimpico come Patry lacera il cuore… Foto CEV Ma veniamo alle pagelle del girone. Giannelli voto 8. La mano di De Giorgi si vede già sul nostro capitano, che spinge molto il gioco al centro sia in ricezione che in contrattacco. Deve ancora sistemare l’intesa con Pinali e Lavia, a volte lasciati troppo ai margini del gioco, ma la sensazione è che nelle sue mani stia ritornando il fluido giusto! Molto bene anche a muro e battuta. Pinali voto 5,5. La serie di battute contro la Repubblica Ceca è da 10 con lode, ma per il resto il giovane opposto dell’Itas sta faticando davvero tanto a trovare i colpi in attacco, soprattutto sulle palle spinte che dovrebbero essere il suo pane. È bravo a non buttarsi giù, ma continua a sembrare leggerino a questo livello. Michieletto voto 9. Sempre più leader di questo gruppo, è una gioia per gli occhi vederlo giocare con la maturità di un veterano. In attacco, a parte qualche pausa, continua a essere il nostro principale terminale offensivo, e anche in pipe, palla non semplicissima per un mancino, comincia a essere devastante. Lavia voto 6,5. Giocatore dai due volti anche nelle ultime due partite, capace di giocate di classe con la Slovenia per poi sparire lentamente dal campo con la Repubblica Ceca. Dalla sua tenuta passeranno molte delle nostre speranze nei quarti di finale. Galassi voto 7,5. Giannelli ha aperto i rubinetti dei primi tempi spostati, e lui a suon di anticipi ripaga il suo palleggiatore. Se l’attacco non è un problema, vanno però limitati gli errori al servizio e a muro c’è ancora spazio per migliorarsi. Anzani voto 6,5. Qualche alto e basso nel corso del girone, come contro la Slovenia quando, poco servito, non riesce mai ad incidere neanche a muro. Molto meglio contro i cechi, partita in cui torna ad essere perfetto coordinatore della fase muro e trova anche 6 block personali. Bene anche in attacco, anche se a volte l’intesa con l’altro Simone zoppica. Balaso voto 7. Un girone tutto sommato tranquillo per il libero della nostra nazionale, che trasmette serenità a tutta la seconda linea azzurra, ma in difesa manca qualche guizzo nei momenti chiave. De Giorgi voto 9. Cinque vittorie su cinque e a letto i bambini…! Non poteva esserci esordio migliore per il tecnico salentino, che sembra essere in gran sintonia con Giannelli tanto da cambiare un po’ il suo modo di giocare. Il difficile arriva ora, ma dopo i dolori estivi se non altro questa nazionale piace e mostra atteggiamento. LEGGI TUTTO

  • in

    Battuti anche i cechi, Italia agli ottavi a punteggio pieno

    Di Redazione L’Italia di Fefé De Giorgi, è giovane, ha talento, ma sa anche soffrire e riorganizzarsi quando serve. Soprattutto, sa vincere, e lo fa anche contro la Repubblica Ceca: 3 set a 1 che ci spediscono agli ottavi a punteggio pieno. Come noi solo la Francia. E ora appuntamento a domenica 12 per la sfida contro la Lettonia. I SESTETTI – Italia che vince non si cambia, e allora De Giorgi ripropone ancora gli stessi starters: Pinali opposto a Giannelli, Anzani e Galassi al centro, Lavia e Michieletto schiacciatori e Balaso libero. I cechi, invece, sono costretti ad andare a caccia di punti preziosi per ottenere un piazzamento migliore, e allora Jiri mescola un po’ le carte schierando Finger opposto al regista Bartunek, Galabov e Vasina schiacciatori, Sedlacek e Polak centrali e Monik come libero. 1° SET – I padroni di casa servono per primi con Vasina ma il primo punto del match lo mette a terra l’Italia con un ottimo primo tempo di Anzani. In avvio, però, manchiamo di precisione al servizio e sul 9-6 per i cechi De Giorgi chiama prontamente il timeout. La reazione degli azzurri c’è e si impatta di nuovo sul 10 pari. Michieletto, poi, con un ace dei suoi, ci porta avanti (12-11). Con Giannelli di tocco, Lavia di forza e ancora Michieletto al servizio si vola sul +4. Da qui in avanti si gioca in controllo, mantenendo un vantaggio che oscilla sempre tra un minimo di tre e un massimo di cinque punti. E infatti il set si chiude agevolmente con il punteggio di 25-20 a firma di Gianluca Galassi con un muro imperiale. foto Cev 2° SET – Nel secondo set si torna a giocare ancora punto a punto, con i cechi che provano a scappare (come sul 5-3 o sul 9-7) per poi subire prontamente il ritorno degli azzurri. Quando i punti di distacco diventano però 3 (11-8), De Giorgi ferma ancora il gioco per richiamare all’ordine i suoi, che nelle ultime azioni avevano effettivamente perso la bussola in attacco. Il timeout, come nel primo set, si rivela “illuminante”: in un amen si impatta sull’11 pari, poi si mette la freccia con il terzo ace del match di Michieletto. Finger, dall’altra parte, continua però a non sbagliare nulla e si viaggia affiancati fino al 22-21 per l’Italia. A questo punto Pinali decide che il tira e molla è durato anche troppo: 3 ace di fila e altro set vinto (25-21). 3° SET – Tornati in campo si rivede ancora Mattia Bottolo, esordio oggi per lui a questi Europei, entrato a metà del secondo set al posto di Lavia. La Repubblica Ceca prova ancora a scappare in avvio di set, e questa volta sembra riuscirci. La carta del timeout De Giorgi la gioca sul -5 (12-7), ma non basta. Ce ne vuole un secondo (sul 15-9), ma serve a poco anche questo. Siamo nervosi in difesa, imprecisi in attacco e gli avversari prendono il largo. Solo Pinali, il migliore degli azzurri, e Bottolo tengono l’Italia in linea di galleggiamento. Recuperiamo dal 22-17 al 23-21, ma cediamo comunque il set 25-23. foto Cev 4° SET – Di ritorno in campo, siamo noi a partire forte (5-2) e questa volta a chiamare il timeout è Jiri. Galassi a muro e le pipe di Michieletto ci (ri)mettono in condizione di giocare in scioltezza e controllare, come fatto ottimamente in avvio di match. L’Italia vola così sul +5 (10-5), poi sul +8 (16-8), ma il finale è thrilling. Bartunek al servizio, e le solite schiacciate chirurgiche di Finger, riportano la Repubblica Ceca a un solo punto di distanza (22-21). Si soffre, ma arriviamo a vedere il traguardo con tre match point a disposizione. Il closer, ancora una volta, si chiama Gianluca Galassi: gran veloce al centro, dopo tre attacchi respinti, e palla a terra per il 25-22 che ci consegna la quinta vittoria di fila. Repubblica Ceca-Italia 1-3 (20-25, 21-25, 25-23, 22-25) LEGGI TUTTO

  • in

    Michieletto parla già da leader: “Imparo dai grandi, questo gruppo sarà vincente”

    Di Redazione Se ancora ce ne fosse bisogno, per Alessandro Michieletto questi Campionati Europei sono il palcoscenico della definitiva consacrazione, se non proprio dell’investitura a leader (è stato il migliore in campo contro la Bulgaria) di un gruppo giovane che vuole crescere in salute sotto la guida di De Giorgi per tornare lì, in alto, dove l’Italia del volley maschile deve stare. Lui di anni ne ha ancora 19, ma convive con l’etichetta del predestinato ormai da tempo: figlio d’arte di Riccardo, giocatore dal valore indiscusso e dirigente altrettanto vincente in quel di Trento, dove Alessandro è cresciuto e si è affermato conquistando presto sia un posto in prima squadra che in nazionale. “Mio padre mi segue sempre – racconta Michieletto sulle colonne del Corriere dello Sport -. Abbiamo un ottimo rapporto e lui è sempre molto diretto con me. Mi consiglia, mi spiega le situazioni di gioco, mi dice sempre di dare tutto e stringere i denti quando serve. E così credo d’aver fatto fin qui”. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto in questa lunga estate azzurra tra Olimpiadi ed Europei. Due rassegne che possono far tremare le gambe a molti giocatori, soprattutto a questa età. Un rischio che però Michieletto ha e sta affrontando come sempre a modo suo “con grande tranquillità e spensieratezza. Se non si è spensierati – racconta – si lascia spazio alle tensioni e alle emozioni, che poi giocano brutti scherzi. La serenità mi aiuta anche ad essere sempre concentrato, cerco sempre di giocare divertendomi”. Osmany Juantorena e Alessandro Michieletto Pensieri e parole da veterano, ma come detto la personalità e la mentalità di Michieletto ormai non sorprendono più. Così come la consapevolezza che il suo percorso di crescita è appena iniziato e la voglia di imparare è ancora tanta: “Da sempre guardo tutti per apprendere il più possibile i segreti dei grandi giocatori – continua -. Pur non avendo mai avuto in camera il poster di nessuno, sono tanti quelli a cui mi ispiro. Li osservo da vicino e da lontano e spero di poter fare tanta strada apprendendo qualcosa da tutti loro”. Non fa nomi Michieletto, così come quando si parla di sogni ammette di averne, ma di non voler specifica quali “perché, come si dice, i sogni stanno in un cassetto ed è lì che devono rimanere finché non si realizzano”. Ci sarà un titolo europeo nel cassetto di Michieletto? Presto o tardi, lo scopriremo lungo il percorso di una carriera che, ne siamo certi, sarà ricca di successi. Anche in nazionale. “Siamo giovani, ma abbiamo tanta voglia di fare qualcosa di importante. E credo che abbiamo tutte le carte in regola per riuscirci”. (fonte: Corriere dello Sport) LEGGI TUTTO

  • in

    Giannelli, un giovane capitano: “La nostra sarà un bella storia, tutta da scrivere”

    Di Redazione Simone Giannelli, 25 anni e la responsabilità di guidare il gruppo azzurro nell’Europeo, possibilmente emulando la Nazionale femminile e trovando il riscatto dopo Tokyo. Per il momento, la strada intrapresa dal gruppo di Fefè De Giorgi è sicuramente favorevole, il vento soffia nella nostra direzione in un primo posto di pool consolidato. Il percorso è ancora lungo ma “Bisogna imparare a sottolineare le cose positive” ammonisce Giannelli alla Gazzetta dello Sport. Un avvio alla grande considerato anche che questa squadra ha giocato insieme solo due amichevoli col Belgio prima dell’Europeo. «Infatti è proprio così. Una parte di questi ragazzi ha lavorato duramente in estate mentre noi eravamo a Tokyo. Al completo abbiamo fatto una decina di giorni. Non abbiamo lavorato tantissimo, ma quello che abbiamo fatto in allenamento lo abbiamo fatto bene e lo stiamo facendo anche adesso». Questa Nazionale è una storia totalmente nuova. Che storia è? «Spero che diventi una bella storia. L’ho già detto, lo ripeto. la parola giusta è: costruire. Bisogna avere pazienza e prendere le cose belle di quello che succede qui, non fare come facciamo spesso noi italiani che sottolineiamo solo la parte negativa. Ci vuole pazienza, ci devono dare il tempo di costruire perché le potenzialità ci sono». Nel ciclo precedente è entrato da ragazzino, qui è il più esperto e il capitano. Come la sta vivendo? «È una grande responsabilità. lo sono sempre disposto a dare un contributo a tutti i ragazzi, ma anche a farmi aiutare. Essere giovani non è un difetto e alla fine io ho solo 25 anni. Magari sono vecchio di testa – ride -, ma sono giovane, ho ancora tanto da imparare e migliorare». LEGGI TUTTO

  • in

    Il Pagellone di Paolo Cozzi – De Giorgi inizia bene. Lavia, che impatto

    Di Paolo Cozzi Spinti dall’onda emotiva che ha travolto di affetto le nostre azzurre, fresche campionesse europee, anche i nostri portacolori al maschile hanno impattato alla grande negli Europei 2021, portando a casa tre bei successi. La sensazione è quella di un gruppo che, pur conscio di alcuni limiti tecnici, stia provando a gettare il cuore oltre la rete per far divertire i tifosi e cancellare quel quarto di finale olimpico con l’Argentina che ancora lacera e brucia nelle vene di tutti gli appassionati. Chiaramente, in un Europeo a 24 squadre, non tutte le avversarie possono essere considerate di alto profilo, ma ciò non toglie che gli azzurri, seppur con qualche alto e basso, stiano dimostrando quell’atteggiamento, quella voglia di arrivare che il nuovo coach De Giorgi ha chiesto loro sin dal primo giorno di ritiro estivo. E non lasciatevi stupire dai parziali, a volte sicuramente troppo tirati come nel terzo set con il Montenegro: a volte giocare con avversari nettamente inferiori tecnicamente e fisicamente, che hanno una palla più lenta e schiacciano ad altezze diverse dal solito, può dar più fastidio che affrontare le big. Parlando in generale delle tre partite, stiamo ottenendo buoni risultati dal servizio, costringendo gli avversari a giocare con palla spesso scontata e lenta, e questo ha dato una mano anche alla nostra correlazione muro-difesa, con il nostro muro che più di una volta ha trovato il guizzo vincente. Altalenante l’attacco, anche se Giannelli dà la sensazione di essere due spanne avanti rispetto alla sua versione giapponese e di trovarsi molto a suo agio nella versione di capitano trascinatore, libero mentalmente dal dover gestire top player… Bene anche la ricezione, fondamentale in cui Michieletto ricorda a tutti di essere nato come libero e non come schiacciatore! Infine, l’aspetto di discontinuità che mi piace di più rispetto alla nazionale di Blengini è che stiamo sbagliando poco, sia al servizio che in attacco, credendo maggiormente nelle nostre doti di muro e difesa. Ma veniamo ad una veloce analisi del nostro sestetto. Foto CEV Giannelli voto 7,5. De Giorgi gli consegna le chiavi di questo nuovo gruppo, e lui sembra trarre forza da questa decisione. Bene con la Bielorussia, fatica un po’ di più con i montenegrini, ma è contro la Bulgaria che sfodera una prestazione top: preciso e veloce in palleggio, ottimo a muro e sui secondi tocchi. Pinali voto 5,5. La gara di apertura sembrava un ottimo viatico per il giovane opposto italiano, ma poi ha cominciato a sbagliare tanto e a perdere fluidità sia nella seconda che nella terza gara. Ci si aspettavano alti e bassi da lui, ma serve ritrovare subito la quadra. Michieletto voto 7,5. A vederlo giocare sembra un veterano della maglia azzurra, invece è un ragazzo alla prima estate da titolare. In ricezione è molto bravo, a muro riesce a trovare ottimi spunti, e in attacco pur non essendo potentissimo la prende davvero alta, e a tratti risulta inarrestabile. Lavia voto 8. Osservato speciale dopo un’Olimpiade opaca, il neo-trentino in attacco sembra divertirsi molto ad alternare tutti i colpi sulle fucilate che Giannelli gli alza. Discreto anche a muro e preciso in ricezione, davvero bello vederlo così protagonista in questa fase iniziale dell’Europeo. Galassi voto 7,5. Ha chiuso l’esperienza di Tokyo a suon di primi tempi, e continua a farlo anche in questa competizione continentale con il suo braccio veloce e la rincorsa anticipata. Anche a muro sembra aver trovato maggior continuità di rendimento, speriamo continui a battere bene con pochi errori, cosa che purtroppo lo ha caratterizzato quest’estate. Anzani voto 7. Passaggio a vuoto nella gara con il Montenegro, ma quando le sfide si fanno più importanti – come con la Bulgaria – c’è e si fa sentire subito, sia a muro che in attacco. Bene, perché anche lui si lascia alle spalle un’Olimpiade fatta di luci e ombre. Balaso voto 7,5. Finalmente titolare, si impossessa delle chiavi della seconda linea azzurra e se le tiene belle strette. Cresciuto molto a Civitanova proprio sotto la guida di De Giorgi, ora è chiamato alla consacrazione fuori dai confini italiani. De Giorgi voto 8. È vero, le avversarie non hanno un pedigree degno di nota, e anche la stessa Bulgaria sembra più una nobile decaduta che altro, ma questa Italia gioca e piace, sbaglia ma guarda oltre. Non deve essere stato facile accettare di prendere la nazionale subito dopo le Olimpiadi: i rischi di flop, soprattutto senza i pezzi da 90 Osmany e Ivan, c’erano e ci sono tutti, ma il lavoro paga sempre e tanti piccoli dettagli mi piacciono, come la gestione dei time out e il fatto che la squadra sbagli poco. LEGGI TUTTO