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    Juantorena, il tanto atteso selfie con la medaglia…non sua!

    Di Redazione C’è chi gioisce per la semifinale raggiunta ai Campionati Europei dalla Nazionale di De Giorgi, chi spera in un successo contro la Serbia e, osando ancora di più, nell’oro e chi invece non riesce ad archiviare la cocente delusione della prematura, secondo i pronostici, eliminazione dell’Italvolley dalle Olimpiadi di Tokyo. Complice, probabilmente, anche l’esclusione dal roster che sta partecipando ora all’Europeo, Osmany Juantorena continua a sottolineare come la maglia azzurra sia per lui solo un ricordo, anche se forse non dipeso dalla sua volontà, e come quella medaglia mancata bruci come il sale in una ferita aperta. Ma il sale della vita è anche l’ironia, secondo lo schiacciatore in maglia Lube Civitanova. Di qualche ora fa, infatti, è una “story” sul suo profilo Instagram che lo ritrae mentre stringe tra le mani la medaglia di bronzo targata “Tokyo 2020”. E’ sua? Ovviamente no. A prestargliela è stato Luciano De Cecco, terzo posto olimpico con la sua Argentina e palleggiatore nel club italiano con Juantorena. “Alla fine Luciano ci ha fregato!! Ma tranquillo, ci rifaremo a Parigi 2024… l’umorismo è il sale della vita 🤐” La frecciatina è chiara: Osmany avrebbe avuto tutta la voglia di lottare ancora con la maglia dell’Italia e provare a riscattarsi dopo le ultime Olimpiadi. (Fonte: Instagram Osmany Juantorena) LEGGI TUTTO

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    ASICS torna ai piedi delle azzurre: annunciata la partnership con la Fipav

    Di Redazione Come preannunciato dopo il consiglio federale dello scorso luglio, la Federazione Italiana Pallavolo ritrova un suo storico sponsor tecnico: sarà di nuovo ASICS a fornire le calzature da volley e da tempo libero ad atleti e staff di tutte le squadre nazionali, dalle seniores alle giovanili. Un accordo accolto con grande soddisfazione dal presidente federale Giuseppe Manfredi: “Tornare ad avere ASICS al nostro fianco mi fa molto piacere. La FIPAV e il marchio nipponico negli anni si sono resi protagonisti di una partnership di notevole successo, che ha visto le nostre nazionali salire sul podio di manifestazioni in tutto il mondo. Sono certo che negli anni noi e ASICS continueremo a toglierci grandi soddisfazioni a livello sportivo, ma ciò che più conta è che i nostri atleti possano avere a loro disposizione prodotti di qualità che li aiutino ad avere prestazioni sempre migliori. I nostri obiettivi sono chiari così come lo è la volontà di avere a cuore la salute dei nostri ragazzi“. “ASICS è storicamente un brand legato al mondo del volley – commenta Elena Bosticardo, Marketing Manager di ASICS Italia – e riconosciuto come leader grazie alla continua ricerca di nuove tecnologie per fornire la scarpa ideale per ogni tipologia di giocatore. Sotto questo aspetto tornare ad avere una partnership con la FIPAV, una tra le federazioni più vincenti degli ultimi trent’anni sia a livello maschile che a livello femminile, non può che dare lustro sia alla nostra azienda che alla Federazione stessa“. ASICS metterà a disposizione degli atleti azzurri le calzature sviluppate grazie alle competenze maturate presso l’ASICS Research Institute of Science che ha sede a Kobe, in Giappone, per garantire ad ogni atleta la fornitura della calzatura migliore in base non suolo al ruolo ricoperto ma anche alle sue caratteristiche fisiche e tecniche. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Giannelli una gioia per gli occhi, Pinali convince

    Di Paolo Cozzi A sei anni di distanza dall’ultima semifinale continentale, l’Italia ritorna là dove è stata di casa per tanti decenni e lo fa con l’ennesima prova convincente di questi Europei. Sette vittorie consecutive, ma soprattutto la sensazione che questa squadra abbia la forza per provare ad andare al di là di qualche limite tecnico-tattico che un gruppo appena nato porta chiaramente con sé. Artefice di questo exploit sicuramente Fefè De Giorgi, tecnico che si è trovato “catapultato” sulla panchina azzurra con un anno di anticipo, ma che nonostante il poco tempo e la necessità di gestire atleti reduci da Tokyo è riuscito a dare da subito alla squadra una filosofia di gioco ben precisa, dei dettami tattici chiari, e anche nel non facile compito di riportare Giannelli al centro del progetto. Ed è proprio Simone il giocatore che sembra rinato fra tutti, leader in campo e perfetto in cabina di regia; ma la mano del coach pugliese si vede anche nella gestione degli errori, nella gestione della battuta… insomma, un cambio di strategia netto rispetto al passato che al momento sta dando i suoi frutti. Se l’arrivo in semifinale contro la Serbia è molto importante anche per i punti in palio nel ranking mondiale, è soprattutto un bel segnale per una squadra giovane che può crescere tanto nei prossimi anni. Partita quasi perfetta quella contro la Germania, con il muro e il servizio che ancora una volta sono stati punti fermi nel nostro gioco, senza dimenticare un attacco che chiude al 56% con solo 4 errori diretti. Foto CEV Giannelli voto 8,5. Lucido, preciso e veloce nelle alzate, spietato a muro. Un Simone così in fiducia non lo si vedeva da un po’, ed è una gioia per gli occhi. Pinali voto 7,5. Una bella prova convincente per l’opposto azzurro, che in attacco trova potenza e angoli, e continua ad essere terminale offensivo importante anche dalla linea dei 9 metri. Lavia voto 8. Top scorer di giornata con un buon 56% in attacco e soprattutto 4 muri punto. Bene anche in ricezione dove non subisce neanche un ace. Michieletto voto 8. Cresce di partita in partita e anche al servizio è diventato uno di quei giocatori capaci di trovare l’ace nei momenti caldi del match. Ottimo in ricezione e perfetto in attacco… Michieletto, what else! Anzani voto 7. In attacco vive una giornata da dimenticato, ma è bravo a rimanere lucido e concentrato e portare la sua esperienza a muro. Qui non solo trova 4 punti personali, ma guida tutta la prima linea ad una ottima performance di squadra. Galassi voto 6,5. Anche lui finisce nel dimenticatoio, ma è bravo a restare concentrato e a fare le cose giuste quando viene chiamato in causa. Balaso voto 7,5. Altra gran prova del nostro libero, che in un gruppo alle prime armi è comunque uno dei giocatori più esperti e vincenti. Ordinaria amministrazione in attesa dei bombardieri serbi! LEGGI TUTTO

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    Italia-Serbia in campo sabato alle 21. Diretta tv su Rai 2

    Di Redazione
    Si disputerà sabato 18 settembre alle 21 la semifinale dei Campionati Europei maschili tra Italia e Serbia. La CEV ha infatti comunicato il programma definitivo della final four di Katowice: i primi a scendere in campo, alle 17.30, saranno proprio i padroni di casa della Polonia, contro la Slovenia. Poi toccherà agli azzurri, che hanno conquistato ieri l’accesso alle semifinali battendo la Germania per 3-0.
    L’incontro sarà trasmesso in diretta tv da Rai 2 e in streaming da DAZN.
    SEMIFINALISabato 18/9 a KatowicePolonia-Slovenia ore 17.30Serbia-Italia ore 21.00
    FINALE 3° POSTODomenica 19/9 ore 17.30 a Katowice
    FINALE 1° POSTODomenica 19/9 ore 20.30 a Katowice
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’Italia è in semifinale! Show a muro e al servizio, battiamo 3-0 anche la Germania

    Di Redazione Un’Italia perfetta, e cinica, fa a brandelli una Germania timida, e fallosa, e vola alle semifinali degli europei archiviando la pratica con un altro 3-0 dopo quello rifilato alla Lettonia nei quarti. Il primo set gli azzurri lo vincono, dominando, facendo la differenza soprattutto a muro (5) e al servizio (4 ace) e concedendo agli avversari appena 13 punti. Stesso copione anche nel secondo set (vinto 25-18) con Galassi, Pinali e Michieletto che in attacco fanno quello che vogliono. Nel set decisivo manteniamo sempre alta la concentrazione, e tanto basta per chiuderla. E fare festa! I SESTETTI – Ancora stesso starting six per l’Italia, che si presenta con Giannelli in regia, Pinali opposto, Anzani e Galassi centrali, Michieletto e Lavia schiacciatori e Balaso libero. Giani schiera la sua Germania con Zimmermann in palleggio, Grozer opposto, Brehme e Krick centrali, Karlitzek e Kaliberda schiacciatori e Zenger libero. 1° SET – La Germania va subito avanti 0-2, ma l’Italia c’è e impatta con un ace di Michieletto. Sull’11-7 per gli azzurri Giani chiama il timeout per spezzare il ritmo. Tentativo vano, perché l’inerzia del match è tutta dalla parte dell’Italia che allunga ancora 17-10: +7 firmato da Anzani al servizio e altra chiacchierata in panchina per Grozer e compagni. Muro e servizio sono le armi letali dei ragazzi di De Giorgi in questo primo set, che vola via un monster block e un ace dopo l’altro (alla fine saranno rispettivamente 5 e 4), in totale scioltezza. I tedeschi vanno letteralmente nel pallone, gli azzurri non fanno sconti e chiudono il parziale concedendo appena 13 punti agli avversari. 2° SET – Alla ripresa del gioco si viaggia punto a punto fino al 6-6, poi è ancora l’Italia a trovare doppio e triplo vantaggio per il primo allungo, aiutata anche dagli avversari, oggi decisamente fallosi al servizio (e non solo). A dare la scossa ai suoi è un uomo che esce dalla panchina, Linus Weber, ma sono solo lampi isolati. Il vantaggio di Pinali e soci diventa presto di cinque lunghezze (15-10), poi si gioca in controllo grazie ai primi tempi e i servizi devastanti di Galassi, protagonista assoluto di questo secondo parziale. Vanno, e fanno male, anche le braccia di Pinali da una parte e Michieletto dall’altra. Morale della favola, si va sul 2-0 lasciando questa volta la Germania a 18 punti. 3° SET – A un passo dalla vittoria, bisogna affrontare il terzo set come se si fosse ancora sullo zero a zero, anche perché la Germania prova subito a tornare in partita (4-6). La concentrazione dei ragazzi di De Giorgi però non cala, e anzi si mette ancora la freccia del sorpasso poche azioni più tardi con tre punti in fila di Michieletto (9-7) che costringono ancora Giani al timeout. Quando la Germania si rifà sotto (10-10 e poi 13-12), a ricacciarla ancora indietro ci pensa questa volta Daniele Lavia. Troviamo così prima il +4 (16-12) e poi il +6 (19-13). Vantaggio importante che amministriamo fino ai punti decisivi. Gli ultimi tre sono due muri di Anzani e un errore (l’ennesimo) al servizio della Germania. Italia-Germania 3-0 (25-13, 25-18, 25-19) LEGGI TUTTO

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    Italia-Germania si giocherà mercoledì alle 16. Diretta su Rai3

    Di Redazione Con la sorprendente vittoria della Repubblica Ceca ai danni della Francia si è completato il quadro dei quarti di finale dei Campionati Europei maschili. A Ostrava i padroni di casa, che affronteranno la Slovenia, scenderanno in campo alle 19 di mercoledì 15 settembre; la sfida tra Italia e Germania, dunque, si disputerà alle 16 dello stesso giorno. L’incontro sarà trasmesso in diretta tv da Rai3 e in streaming da DAZN. La vincente affronterà in semifinale una tra Olanda e Serbia, che si sfideranno oggi alle 17.30; in serata alle 20.30 l’altro match tra Polonia e Russia. La final four è in programma a Katowice, con le semifinali sabato 18 settembre e le finali domenica 19. QUARTI DI FINALEOlanda-Serbia mar 14/9 ore 17.30 a GdanskPolonia-Russia mar 14/9 ore 20.30 a GdanskItalia-Germania mer 15/9 ore 16.00 a OstravaSlovenia-Rep.Ceca mer 15/9 ore 19.00 a Ostrava SEMIFINALISab 18/9 a Katowicevincente Polonia/Russia-vincente Slovenia/Rep.Cecavincente Olanda/Serbia-vincente Italia/Germania FINALE 3° POSTO Dom 19/9 ore 17.30 a Katowice FINALE 1° POSTODom 19/9 ore 20.30 a Katowice (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Yuri Romanò e i giovani talenti sacrificati all’esterofilia

    Di Paolo Cozzi Nella nostra nazionale maschile, che ieri si è imposta con un veloce 3-0 contro la Lettonia negli ottavi di finale dei Campionati Europei, c’è un giocatore che tanti appassionati italiani forse conoscono poco, visto che è giovane e arriva dritto dritto dalla Serie A2. Lui è Yuri Romanò e di ruolo fa l’opposto, per la precisione il secondo opposto per la precisione della nuova nazionale targata De Giorgi. A 24 anni il giovane brianzolo ha già alle spalle ben 4 campionati di serie A2 giocati da titolare e da grande protagonista nelle fila di Potenza Picena, Olimpia Bergamo ed Emma Villas Aubay Siena, risultando nelle ultime stagioni uno dei migliori bomber del campionato. Proprio per queste sue qualità, con una buona lungimiranza, l’Allianz Milano ha deciso di riportarlo a casa e di usarlo come alternativa a Jean Patry… peccato solo che quest’ultimo, ora, campione olimpico, sia un titolare inamovibile, e che trovare spazio sarà una autentica mission impossible. E proprio questo è il punto: possibile che nessuna squadra di Superlega abbia trovato il coraggio di investire su un giovane italiano come titolare? Possibile che solo Milano, e a quanto si dice anche Vibo Valentia, abbiano offerto al ragazzo un ruolo nella massima categoria nazionale, anche se da secondo opposto? Andando ad analizzare i roster delle squadre di Superlega, ci si chiede se davvero Jensen, Klapwijk, Linus Weber o Swarcz (quest’ultimo addirittura adattato dal ruolo di centrale), per citarne solo alcuni, valgano di più di Yuri. Davvero non c’era spazio in campionato per il secondo opposto della nostra nazionale? È un problema di ingaggio? Non credo, avrebbe firmato al minimo sindacale pur di giocare titolare in Superlega. È un problema di costi legati al prestito del cartellino? O, come penso, è un problema di esterofilia, inteso come propensione ad affidarsi a giocatori stranieri anche se magari dietro non ci sono grandi garanzie tecniche? Credo che prima o poi bisognerà affrontare la questione nella stanza dei bottoni del volley italiano, perché se è un bene che le società spendono tanto per portare nel nostro campionato dei grandi campioni, è anche vero che ogni anno arrivano anche, nei vari pacchetti dei procuratori, atleti che poco hanno da offrire, ma che tolgono spazio ai nostri giovani. Sono contrario al blocco degli stranieri o all’Under obbligatoriamente schierato in campo come qualcuno propone; i giovani italiani il campo devono guadagnarselo, non ottenerlo per grazia ricevuta. Ma un’occasione, quella sì, se la meritano. Ed è proprio quello che spero per il futuro del nostro movimento: più chance per i giovani che si mettono in mostra e meno stranieri di scarso valore, per costruire insieme un nuovo ciclo vincente che da troppi lustri manca alla nostra nazionale. LEGGI TUTTO

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    L’Italia fa polpette della Lettonia ed entra tra le prime 8 degli Europei

    Di Redazione L’Italia vola ai quarti di finale dei Campionati Europei maschili: basta poco più di un’ora agli azzurri per travolgere in tre set la malcapitata Lettonia nel primo turno a eliminazione diretta, e conquistare quel posto tra le prime 8 del continente che era un traguardo tutt’altro che scontato alla vigilia della manifestazione. La nazionale di Fefè De Giorgi tornerà in campo mercoledì 15 settembre contro la vincente della sfida tra Germania e Bulgaria, che avrà inizio tra poco (ore 19). Troppo ampio il divario tra i nostri e la Lettonia, ma l’Italia è brava a sfruttarlo da subito, prendendo il volo sul 14-11 del primo set e non mollando più fino allo scontato finale. Ancora bravissimo Simone Giannelli a dare fuoco alle polveri di tutti i suoi attaccanti, sfruttando spesso e volentieri i centrali Gianluca Galassi (100% su 7 palloni!) e Simone Anzani; ancora decisivi il muro (12 punti) e la battuta, ancora protagonisti Daniele Lavia, che si carica la squadra sulle spalle nel terzo set senza commettere neppure un errore, e Fabio Balaso. Le novità positive, anche in chiave futura, sono la discreta prestazione di Giulio Pinali, che chiude con 9 punti e il 41% in attacco, e soprattutto l’impatto di Francesco Recine, entrato dal secondo set al posto di Michieletto e capace di sigillare secondo e terzo parziale. Poco da dire su una Lettonia che non riesce a entrare in partita neppure quando, nel terzo set, gli azzurri le concedono qualche errore in più: annullato l’atteso Egleskalns, decisamente negativo anche l’apporto dei due “italiani” Freimanis (Taranto) e Dardzans (Perugia). I SESTETTI – Nessun cambiamento nello starting six dell’Italia, che ancora una volta si presenta con Giannelli in regia, Pinali opposto, Anzani e Galassi centrali, Michieletto e Lavia schiacciatori e Balaso libero. La Lettonia schiera Petrovs in palleggio in diagonale a Egleskalns, Freimanis e Svans al centro, Ozolins e Smits in posto 4 e Ivanovs con la maglia del libero. 1° SET – La Lettonia inizia molto aggressiva spingendo Michieletto all’errore dell’1-2 e si tiene nella scia degli azzurri, grazie alla fisicità dei propri attaccanti e a numerosi errori in battuta (7-7). Il primo break lo sigla Galassi a muro per l’11-9, ma un’invasione rimette subito il punteggio in parità. Per poco: Galassi e Lavia riportano avanti gli azzurri e Pinali tira fuori dal cilindro l’ace del 14-11, costringendo la Lettonia al time out. Quando in battuta va Lavia, però, per gli avversari è notte fonda: un muro di Galassi (17-12) e due consecutivi di Giannelli per aumentare a dismisura il vantaggio (20-12). Gli azzurri volano sul 23-13 e chiudono senza problemi con Michieletto e Lavia (25-15). 2° SET – Dentro Dardzans nella Lettonia al posto di un disastroso Egleskalns, ma il copione non cambia: subito due muri di Anzani (2-0), poi l’Italia vola sul 5-2 con un errore di Smits e sull’11-4 con l’ennesimo block di Michieletto. Gli azzurri imperversano e, dopo l’ace del 16-7 del talento trentino, De Giorgi lo toglie per lasciare spazio a Recine; intanto Pinali va a segno ancora una volta dai nove metri (19-9). Nel finale sale in cattedra proprio Recine: muro-punto (21-10), due attacchi vincenti consecutivi (24-11) e per chiudere in bellezza anche l’ultimo punto, dopo due set point annullati (25-13). 3° SET – Confermato Recine nel sestetto di partenza azzurro, mentre Keel propone Jansons al centro. Il set si apre con due muri consecutivi di Smits su Pinali (0-2), ma Lavia rimedia subito sul 3-3 ed è sempre lui a mettere la firma sul controbreak azzurro (8-5). Ancora Lavia, stavolta con l’ace, per il 10-7; poi due errori azzurri, a cui però fanno da contraltare il muro di Recine e l’ace di Galassi per il 13-8. Il time out della Lettonia non cambia la situazione: Recine sigla il più 6, Anzani e Galassi fanno volare gli azzurri (16-11, 18-12). Entra Romanò, che si iscrive alla festa con il muro del 20-12; Galassi fa uscire l’Italia da una situazione complicata (22-12) ed è ancora una volta di Recine l’ultimo pallone per il 25-16. Italia-Lettonia 3-0 (25-15, 25-13, 25-16)Italia: Giannelli 4, Balaso (L), Galassi 8, Sbertoli ne, Romanò 1, Anzani 6, Michieletto 8, Lavia 13, Piccinelli (L) ne, Ricci ne, Pinali 9, Cortesia ne, Recine 8, Bottolo ne. All. De Giorgi.Lettonia: Ivanovs (L), Svans 3, Sauss 1, Smits 7, Egleskalns 1, Petrovs D. 1, Buivids ne, Skruders ne, Freimanis 4, Petrovs A. (L) ne, Platacs ne, Ozolins 3, Dardzans 4, Jansons 1. All. Keel.Arbitri: Rajkovic (Croazia) e Aro (Finlandia).Note: Spettatori 575. Italia: battute vincenti 5, battute sbagliate 13, attacco 53%, ricezione 71%-55%, muri 12, errori 18. Lettonia: battute vincenti 0, battute sbagliate 7, attacco 29%, ricezione 43%-38%, muri 2, errori 18. LEGGI TUTTO