consigliato per te

  • in

    Vanno all’asta per beneficenza le maglie azzurre di Giannelli e Sylla

    Di Redazione È in pieno svolgimento anche quest’anno l’iniziativa benefica Desideri all’Asta, nata nel 2000, che ogni anno propone – con il sostegno di personaggi dello spettacolo, dell’arte e dello sport – regali di Natale “speciali” attraverso i quali è possibile sostenere una causa benefica. Quest’anno il ricavato dell’asta sarà destinato a OBM Onlus, associazione che opera all’interno dell’Ospedale Buzzi di Milano, e tra i personaggi coinvolti ci saranno anche due volti noti del mondo della pallavolo. Sul sito ufficiale di Desideri all’Asta, infatti, è già possibile fare un’offerta per le maglie della nazionale italiana maschile e femminile autografate dai due capitani delle squadre vincitrici degli ultimi Europei: Simone Giannelli e Miriam Sylla. Tra gli altri personaggi che hanno partecipato all’iniziativa ci sono poi Fiona May, Gianna Nannini, Vasco Rossi, Ghali, Pietro Castellitto. Il ricavato dell’asta contribuirà, in particolare, al progetto Una Culla per la Vita, finalizzato a dotare il reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Buzzi (che ogni anno cura circa 400 neonati prematuri) di speciali culle incubatrici Babyleo, in grado di ricreare le condizioni presenti nell’utero materno, con la possibilità di fare musicoterapia o di trasmettere al neonato la voce della mamma. Le culle sono completate da un sistema di respiratori e monitor. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Zaytsev: “In campo per risentirmi vivo. Nazionale? Per lei giocherei anche sull’Everest”

    Di Redazione Ivan il Terribile, lo Zar di tutte le Russe…comunque lo si voglia chiamare, Ivan Zaytsev porta con sè ancora tutta la grinta degli anni d’oro e, a 33 anni, è pronto a tornare in campo. Dopo essersi sottoposto a un intervento al ginocchio, a fine agosto, e aver speso ore in palestra per la riabilitazione, Zaytsev scalpita all’idea di vestire la maglia della squadra e contribuire alle vittorie della sua Lube Civitanova. Un doppio ritorno, quindi: sia alla Lube che lo accolse dal 2012 al 2014, sia su quel campo di 18×9 che lo cresce dal 2001. Proprio questa sera, i Cucinieri danno il via all’avventura in CEV Champions League sfidando i russi del Novosibirsk: “Con la Champions ci ho sempre litigato un sacco, ho sempre visto vincere. Quest’anno spero di dare una mano alla squadra per provare ad arrivate in fondo. E’ tosta, se il Covid ci lascia in pace, sarà una competizione ai massimi livelli” racconta in un’intervista di Giorgio Burreddu per il Corriere dello Sport. Il ruolo di Ivan Zaytsev è tenuto bene al caldo, occupato da un giovane Garcìa che ha dimostrato di essere capace di grandi cose: “Sta andando alla grande. lo non sono assillante in alcun modo. E’ giovane, alla prima esperienza nel campionato più forte del mondo. Bisogna lasciar vivere l’esperienza al ragazzo. Ma a lui, come a tutti i compagni, l’ho sempre detto: Se avete bisogno di un consiglio, di una cazzata, qualsiasi cosa, io ci sono”. Zaytsev c’è, per la squadra, per la pallavolo, per il suo ritorno: “E’ una stagione di voglia e di rilancio dopo l’esperienza in Siberia. Una stagione di emozioni, per risentirmi vivo, per emozionarmi in campo e anche con il pubblico. Per un atleta è quella la figata. Tre cose: ottenere risultati, stare bene e far emozionare le persone. Noi siamo un po’ come attori a teatro. Per ora l’attore è zoppo e non può performare”. Lo Zar non può non tornare indietro alla scorsa estate, quei Giochi Olimpici delle occasioni perse per la nazionale azzurra, riscattate in un ottimo Europeo che, però, non contava Ivan nel roster, già alle prese con il problema al ginocchio. “Cosa mi porto dietro da Tokyo? Una leggera, grande rosicata. Quella di non essere stato in grado di dare un contributo alla squadra. E poi il rammarico di non esserci guadagnati la possibilità di giocarci le medaglie. Ma questo è il passato, guardiamo avanti”. Ma a 33 anni la voglia di riscatto è forte e l’opposto non nasconde la possibilità di un ritorno in azzurro: “L’obiettivo è tornare ai livelli di cinque anni fa. Voglio stare bene, giocare bene per il club e poi vedere se la Nazionale avrà ancora una porta aperta. Il mio amore per la maglia azzurra è infinito, non finisce e non finirà mai. Se sto bene, e De Giorgi vuole, vado a giocare in azzurro pure sull’Everest” chiosa Ivan Zaytsev. LEGGI TUTTO

  • in

    Gazzetta Sport Awards: pallavolo in prima fila nelle nomination

    Di Redazione La Gazzetta dello Sport ha presentato la settima edizione dei Gazzetta Sport Awards, i premi annuali dedicati allo sport italiano e ai suoi grandi campioni. Otto i diversi premi, che raggrupperanno gli atleti e le atlete azzurre che si sono distinte di più nel 2020-2021: uomo, donna, allenatore, squadra, atleta paralimpico, performance, exploit e rivelazione. Cinque le nomination per ogni categoria rese note oggi, nelle pagine speciali sulla Gazzetta per il lancio dell’evento. Come e più delle precedenti edizioni sono tanti i protagonisti del volley candidati a ricevere i premi, in una stagione eccezionale per la pallavolo italiana. Nella categoria “Squadra dell’anno“, in particolare, troviamo la nazionale femminile e quella maschile, entrambe medaglia d’oro ai Campionati Europei, e le campionesse d’Italia e d’Europa dell’Imoco Volley Conegliano, che contenderanno il premio alla nazionale di calcio di Roberto Mancini e all’Inter campione d’Italia. Il tecnico dell’Imoco, Daniele Santarelli, ha poi ricevuto la nomination anche nella categoria “Allenatore dell’anno“. I vincitori delle categorie tradizionali saranno designati da una giuria di esperti nominata dal quotidiano. Il voto popolare, invece, passerà attraverso i social network della Gazzetta e riguarderà in particolare la categoria della medaglia d’oro più emozionante conquistata dagli azzurri alle Olimpiadi di Tokyo. La premiazione si terrà nel corso del Gran Galà della notte delle stelle, in programma martedì 14 dicembre, che sarà successivamente trasmesso da La7. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Consiglio Federale a Roma: presentate le relazioni dei CT azzurri

    Di Redazione Si è tenuta oggi nella sede della Federazione Italiana Pallavolo di via Vitorchiano a Roma una riunione del Consiglio Federale, dedicata interamente alle relazioni sull’attività delle squadre nazionali. A prendere la parola sono stati nell’ordine il commissario tecnico della nazionale maschile Ferdinando De Giorgi, il CT della nazionale femminile Davide Mazzanti, il direttore tecnico del settore giovanile maschile Julio Velasco e il dt del settore giovanile femminile Marco Mencarelli. I quattro allenatori hanno relazionato il Consiglio sulla stagione conclusasi, ripercorrendo un 2021 ricco di soddisfazioni per le formazioni azzurre sia a livello Seniores (la doppia vittoria dei Campionati Europei), sia a livello giovanile, dove spiccano tra le tante medaglie i due titoli Mondiali: Under 21 maschile e U20 femminile. I CT e i direttori tecnici hanno poi parlato dei programmi per la stagione 2022, un altro anno ricco di eventi con in primo piano i Campionati Mondiali seniores e gli Europei delle categorie giovanili. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Fefè De Giorgi: “Troppi 4 stranieri in campo, io li ridurrei”

    Di Redazione Il CT della nazionale maschile Fefè De Giorgi è stato tra i protagonisti della giornata organizzata a Genova per celebrare i 75 anni dell’USSI, l’Unione Stampa Sportiva Italiana. L’evento “Il Racconto dello Sport“, svoltosi a bordo della nave Msc Seaview, ha visto sfilare alcuni grandi personaggi del mondo dello sport, tra cui anche il CT campione del mondo di calcio Marcello Lippi, e del giornalismo sportivo. Nell’occasione De Giorgi si è espresso anche su un tema sempre “caldo” nel mondo pallavolistico: quello dei giocatori stranieri in Italia. “Gli stranieri – ha detto l’allenatore – nella pallavolo sono importantissimi. Ma non bisogna esagerare. Oggi ci sono 4 stranieri su 6 in campo, io li ridurrei. Bisognerebbe prendere gli stranieri bravi ma lasciare spazio ai nostri giovani. Nei primi anni, quando arrivò Velasco in Italia, avevamo bisogno che ci fossero allenatori che portassero culture diverse; ora però sono i nostri allenatori che vanno a lavorare all’estero“. Il CT azzurro è poi tornato sulla vittoria ai Campionati Europei: “Non c’è stato nulla di magico. Per la nostra nazionale i valori e la maglia azzurra sono diventati un tema centrale. Le cose particolari degli Europei sono state il cambio generazionale e il poco tempo a disposizione: abbiamo avuto 8 esordienti, la squadra più giovane del torneo, e abbiamo fatto 10 giorni di preparazione. L’urlo ‘Noi Italia’ lo hanno scelto i ragazzi: due parole fondamentali, perché il Noi ci ricorda che stiamo facendo un lavoro insieme e poi c’è l’Italia, ovvero l’orgoglio di rappresentare la propria nazione“.  (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Fefè De Giorgi alla festa per i 75 anni dell’Unione Stampa Sportiva Italiana

    Di Redazione Ci sarà anche Fefè De Giorgi, CT della nazionale maschile campione d’Europa, alla grande festa organizzata dall’Unione Stampa Sportiva Italiana per i 75 anni della sua attività. L’evento si svolgerà martedì 9 novembre a Genova, a bordo della nave MSC Overview (anche la nascita dell’associazione, nel 1946, avvenne nello stesso contesto, sulla motonave Philippa), e vedrà la partecipazione di prestigiose firme del giornalismo sportivo e alcuni grandi campioni dello sport italiano di questi ultimi 75 anni. “Il Racconto dello Sport“, questo il titolo della cerimonia organizzata dall’Ussi e dal Gruppo Ligure Giornalisti Sportivi, sarà visibile anche in diretta streaming sul sito dedicato. Oltre a De Giorgi saranno presenti tra gli altri il CT campione del mondo di calcio Marcello Lippi, il cestista Charlie Caglieris, oro agli Europei 1983, il tiratore con l’arco Mauro Nespoli, tre volte medagliato alle Olimpiadi, il pallanuotista Eraldo Pizzo, oro ai Giochi di Roma 1960, i fratelli Fulvio e Sabina Valbusa, vincitori di tre medaglie olimpiche nello sci di fondo, il giocatore di beach soccer Gabriele Gori e Andrea Liverani, bronzo nella carabina 10 metri alle Paralimpiadi di Tokyo. Sul fronte giornalistico sono previste le testimonianze di Roberto Beccantini, Gianni Merlo, Filippo Grassia, Xavier Jacobelli, Lucia Blini, Piero Sessarego, Vito Romaniello, Guido Zucchi e molti altri. “Nei suoi settantacinque anni di vita – sono parole di Giovanni Malagò, presidente del Coni – l’Unione Stampa Sportiva Italiana ha contribuito allo sviluppo culturale, etico, agonistico e sociale dello sport italiano e non solo. Oggi che il modo di comunicare è completamente cambiato e che nuove figure si affacciano sul fronte dell’informazione, attraverso i new media, mentre le nuove tecnologie hanno reso possibile la narrazione sportiva anche ai diretti protagonisti o a figure non giornalistiche, l’USSI ha il dovere di ampliare il suo orizzonte. Ha la necessità di pensare, come già sta facendo, ad una casa diversa più inclusiva e stimolante pur mantenendo fermi i principi di etica professionale a cui si è sempre ispirata“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Campioni e campionesse d’Europa alla Scala per la Giornata della Ricerca

    Di Redazione Torna in presenza, dopo lo stop imposto dalle restrizioni legate alla pandemia, la Giornata della Ricerca di lunedì 8 novembre, istituita da Regione Lombardia e dedicata alla memoria di Umberto Veronesi per valorizzare il contributo della conoscenza scientifica e tecnologica al progresso economico-sociale e al miglioramento della qualità della vita. Tra gli ospiti di questa edizione dell’evento, che si svolgerà a partire dalle 9.30 nella straordinaria cornice del Teatro alla Scala di Milano, ci saranno anche alcuni dei protagonisti dei trionfi azzurri ai Campionati Europei di pallavolo maschile e femminile. Per la nazionale maschile saranno presenti infatti Yuri Romanò, Francesco Recine, Gianluca Galassi e Filippo Federici, mentre in rappresentanza della squadra femminile ci saranno Anna Danesi e Sofia D’Odorico. Tutti insieme racconteranno ai giovani e agli studenti delle scuole superiori di secondo grado presenti in teatro le loro storie, dentro e fuori dal mondo dello sport; con loro anche l’olimpionico Mauro Nespoli, argento nel tiro con l’arco maschile a Tokyo 2020. Il tema della quarta edizione dell’evento è la sostenibilità ambientale. Tra musica, scenari di innovazione e ospiti – come l’esploratrice Chiara Montanari, prima italiana a ricoprire il ruolo di capo spedizione in Antartide -, cuore dell’evento sarà come sempre la cerimonia di consegna del Premio internazionale “Lombardia è Ricerca” da 1 milione di euro. Il “Nobel lombardo” per l’edizione 2020-2021 è stato assegnato a tre insigni studiosi per le loro ricerche sulla fotosintesi naturale e su materiali e tecnologie per la fotosintesi artificiale: il biologo Pierre Joliot, professore emerito al Collège de France, Marcella Bonchio, professore ordinario di Scienze Chimiche all’Università di Padova, e Markus Antonietti, direttore dell’Institute for Colloids and Interfaces del Max Planck Institute. Come da tradizione, l’avvio dell’evento prevede un omaggio musicale, quest’anno affidato al cantante Giuliano Sangiorgi e al tastierista Andrea Mariano. I musicisti hanno scelto, in occasione dell’ultima edizione di Sanremo, di esibirsi in abiti sostenibili. Prevista poi la consueta partecipazione di Gerry Scotti, ambasciatore della Ricerca per Regione Lombardia. Tra le autorità presenti, il Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e l’assessore all’Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione Fabrizio Sala. La giornata sarà condotta da Alessia Ventura. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    L’estate speciale di Matteo Piano: “La mia vita è una strada sterrata”

    Di Roberto Zucca Milano è speciale. È questo l’aggettivo che Matteo Piano ha deciso di dedicare alla città che ha scelto e alla squadra, l’Allianz Milano, alla quale si è legato per la quinta stagione di fila, confermandosi nel ruolo di capitano: “È una città che mi ha dato tanto, che scopro col passare del tempo, e nella quale vivo come in pochi altri posti. Powervolley è una casa, una famiglia alla quale mi sento particolarmente legato, che mi ha regalato delle stagioni importanti e con la quale ho scelto di essere qui anche in questa stagione“. “La mia vita è stata una strada sterrata”… “Una frase di Irene Grandi che ho riscritto quest’estate e che appartiene al mio percorso. Mi piacciono le strade sterrate, quelle dove non basta una bici da corsa o un paio di infradito per camminare. Ma che devi vivere intensamente, e in cui devi sudare ogni passo che fai“. Foto FIVB Due mesi fa tornava da Tokyo. Si riferiva a quello? “Tokyo me la sono goduta. Avevo già fatto un’Olimpiade e sapevo cosa sarei andato ad affrontare. Quindi ho cercato di vivere delle emozioni e di sentirmi a mio agio con i cinque cerchi e con tutto il contesto che mi stava attorno. Quando sono entrato in campo per la prima volta ho capito che si trattava di un regalo, ed è stato quello lo spirito che mi ha accompagnato per tutta l’avventura“. Quello spirito è figlio di un percorso fatto con Cecilia Morini, la sua terapista. È l’essere pronto a tutto, in tutte le situazioni della carriera. “(ride, n.d.r.) Non so se sono pronto a tutto. Sicuramente ho imparato a non scacciare ogni cosa che è capitata in senso negativo, ma a viverla e accettarla per quello che è o che è stata. Poi forse sono uno che, vivendo molto intensamente la vita, ha capito esattamente la misura che può avere ogni momento negativo“. Foto Instagram Matteo Piano Tornato dall’Olimpiade, ha deciso di partire da solo per un viaggio in Italia. “Solitamente sono un esterofilo. Dopo Tokyo però ho avuto bisogno di staccare e di partire per stare nel mio paese, in posti poco turistici e lontano dalla confusione. Ho visitato Abruzzo, Puglia, Molise. Ho visto posti bellissimi, conosciuto persone altrettanto belle e mi sono goduto ciò che mi hanno restituito settimane di mare e di terra“. E soprattutto ciò che le ha restituito la gente. “Mi sono ritornati indietro un affetto e una delicatezza che mi hanno molto colpito. Certi incontri umani ti arricchiscono, ti fortificano. Ma soprattutto nei confronti di certi incontri esprimo una profonda gratitudine. Credo sia una delle parti più belle del mio lavoro“. Foto Instagram Matteo Piano Anche il suo lavoro è stato una strada sterrata. Franco Baresi ha scritto che gli infortuni lo hanno reso un giocatore migliore… “Sono avvenimenti che ognuno vive in maniera intima. E che ti aiutano a dare un senso più ampio a tutto il resto della carriera. Anche a me credo che gli infortuni siano serviti per migliorare alcuni aspetti della tenuta mentale del mio lavoro. Non sono stati facili, penso all’infortunio che ho vissuto durante il lockdown, quando oltre alla forza di volontà per la guarigione, serviva una maturità superiore per capire il momento e per vivere bene il ritorno“. Per Baresi è stata importante la vicinanza della famiglia. “Fondamentale. Nel mio caso ne parlo anche nel libro. Io ho avuto la fortuna di ritrovarmi quella famiglia che spesso racconto, fotografo, condivido. Quest’estate ho avuto il bisogno di ritrovarmi in mezzo alle persone che davvero mi vogliono bene, per cercare di ritornare ad essere presente dopo questo ennesimo viaggio“. Foto Powervolley Milano Molti suoi colleghi alla fine del viaggio vengono cercati dalla televisione. Lei prenderebbe in considerazione l’idea di una trasmissione o di un reality? “Guardi, io non ho nemmeno il televisore. In più non potrei mai prendere parte a trasmissioni televisive come i reality, Ballando con le stelle o cose simili. Sono cose e contesti che non mi appartengono“. Ho pensato alla sua esperienza radiofonica. Nemmeno il veejay di MTV, un po’ anni 90? “(ride, n.d.r.) Ah sì, quello tutta la vita. Stare in radio mi diverte, è un altro contesto. Posso esprimere delle idee, parlare di me e della mia carriera in un certo modo o raccontare la musica che ascolto“. LEGGI TUTTO