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    Velasco: “Egonu? Aveva la pressione bassa. Antropova e Giovannini sono state davvero brave”

    Le azzurre hanno battuto 3-0 (29-27, 25-18, 25-19) l’Olanda nel secondo match di questi Giochi Olimpici conquistando così l’accesso ai quarti di finale del tabellone femminile. 

    JULIO VELASCO: “Intanto siamo contenti di esserci qualificati per i quarti di finale; ovviamente non abbiamo idea di chi andremo ad affrontare, ma era importante raggiungere questo primo traguardo. In questa Olimpiade le partite facili non esistono, in entrambi i tabelloni ci sono squadre davvero forti; ora pensiamo alla Turchia, dopodiché ci concentreremo sui quarti di finale”.

    “La gara di oggi è stata una buona prova di squadra, Paola aveva la pressione bassa e quindi l’ho tenuta a riposo, Kate al suo posto ha fatto una grande prestazione e anche Gaia è stata davvero brava nel momento in cui l’ho chiamata in causa; tutto questo dà sicurezza e tranquillità al gruppo. Noi dobbiamo giocare sempre meglio dei nostri avversari per vincere anche perché ora come ora il livello della pallavolo internazionale è molto alto. La nostra è stata una buona prova, sono state davvero brave le ragazze”.

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    Parigi 2024: Italia-Olanda 3-0, azzurre già qualificate ai quarti… con Antropova titolare (33 punti!)

    È una Italia fa-vo-lo-sa quella che spazza via l’Olanda senza concedere neanche un set nella sua seconda uscita parigina a questi Giochi Olimpici 2024. Una uscita alla quale non ha partecipato Paola Egonu, in panchina per scelta tecnica, ma Kate Antropova che alla fine ne ha messi a referto 33. No, non abbiamo scritto male, 33 punti tondi tondi.

    Un bottino pesantissimo, in soli tre set e con il primo giocato addirittura maluccio dall’opposta di Scandicci, grande protagonista alla fine di un match che ci spalanca già le porte dei quarti di finale con matematica certezza.

    Nel primo set Orro gioca anche fin troppo su Kate (20 palloni) e troppo poco sulle centrali. Ci tengono a galla gli attacchi di Sylla (oltre il 60% in attacco nel primo parziale) e quelli di Giovannini, entrata subito al posto di una Bosetti in grande difficoltà in ricezione, i muri (4 di squadra) e alla fine la spuntiamo ai vantaggi 29-27.

    Nel secondo set cambio radicale nel gioco azzurro: Antropova e Giovannini fanno la differenza in attacco, De Gennaro in ricezione e difesa, Orro cerca e trova finalmente anche le centrali e per l’Olanda è notte fonda.

    Nel terzo le cose si fanno più complicate, ma solo per la prima metà di set. Ad annullare ogni tentativo di riapre il match delle oranje ci pensano ancora Kate “tira forte” Antropova, Moki “non passa nulla” De Gennaro e Gaia “ci penso io” Giovannini. Alè, les jeux sont faits! Due match giocati, 6 punti in classifica e ultima sfida della fase a gironi da giocare contro la Turchia domenica 4 agosto alle ore 9.00 del mattino. Con quale opposta titolare?

    SESTETTI – Egonu parte dalla panchina per scelta tecnica, al suo posto Velasco schiera Antropova in diagonale con Orro, Sylla e Bosetti in posto 4, Danesi e Fahr coppia centrale, De Gennaro libero. Koslowski risponde con Bongaerts in regia, Plak opposta, Daalderop e Knollema le bande, Lohuis e Baijens centrali, Reesink libero.

    1° SET – Le battute di Antropova portano subito l’Italia avanti (6-2), poi subiamo una valanga di ace (4 dei primi 10 punti dell’Olanda arrivano da battute vincenti), Velasco sostituisce Bosetti con Giovannini e ottiene subito risposte confortanti che valgono un nuovo allungo: 13-10, 17-12.

    Quando le oranje si rifanno sotto (17-16), Velasco opta per il doppio cambio Cambi-Egonu. Sylla trova punti a raffica (21-19), chiudiamo il doppio cambio ma Antropova continua a non trovare la giusta misura dei suoi attacchi: nuova parità ai 21 e timeout Velasco.

    Il primo set-ball è per l’Italia, ma lo sprechiamo e si va ai vantaggi. Un muro di Orro ci offre una seconda chance, sprechiamo anche questa ma l’inerzia resta dalla nostra parte. Altro buco a terra di Sylla, in assoluto la migliore delle azzurre in attacco in questo set, ma ancora non chiudiamo. Dai e dai, alla fine ci riusciamo al quarto tentativo (29-27) con Antropova.

    foto Volleyball World

    2° SET – In difesa ora tiriamo su di tutto, in attacco mettiamo finalmente palla a terra con regolarità, giocando anche al centro. L’Olanda si innervosisce, ci mette anche del suo e in un amen ci ritroviamo avanti 7-1.

    Ma non finisce qua. Antropova entra definitivamente in partita e dà l’impressione che potrebbe segnare anche in infradito (11-4, 14-7). Ci mette tantissima ‘garra’ anche Giovannini, in attacco (anche lei) non sbaglia un colpo e l’Italia ora è uno spettacolo per gli occhi (18-10).

    Menzione d’onore anche per la solita De Gennaro (aiutateci a trovare un nuovo aggettivo per lei perché abbiamo finito da tempo tutto il vocabolario) e l’Italia gira campo avanti due set a zero (25-18).

    foto Volleyball World

    3° SET – Nel terzo Antropova continua a martellare e accrescere il proprio bottino personale, ma le olandesi ora tentano il tutto per tutto per riaprire il match con Daalderop e Knollema (5-6, 11-11).

    Antropova dai nove metri è un generatore di free-ball, occasioni che l’Italia concretizza sempre dimostrandosi fortissima in fase break (15-12). Giovannini continua a difendere anche le cause perse, Fahr a muro sporca sempre qualunque attacco olandese: Koslowski non sa più cosa inventarsi (18-13).

    Chiudiamo con un altro muro, lasciando l’Olanda a 19. Siamo ai quarti di finale, siamo finalmente bellissime da vedere. Ora sì che siamo l’Italia!

    [IN AGGIORNAMENTO]

    ITALIA-OLANDA 3-0(29-27, 25-18, 25-19)ITALIA: Antropova 33, Sylla 11, Giovannini 7, Danesi 6, Fahr 6, Ordo 2, Bosetti 1, De Gennaro (L), Lubian, Cambi, Egonu, Omoruyi. All. Velasco.OLANDA: Daalderop 13, Plak 10, Baijens 10, Knollema 8, Lohuis 4, Jasper 2, Dambrink 2, Van Aalen 1, Buijs, Bongaerts, Timmerman,Reesink (L). All. Koslowski.Arbitri: Grass Angela (BRA), Myoi Sumie (JPN)

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Parigi 2024, Orro verso Italia-Olanda: “Non ci regaleranno nulla, dovremo imporre noi il ritmo”

    Ultima giornata di riposo per la Nazionale italiana femminile, prima della sfida di domani contro l’Olanda (ore 17, diretta Rai2, Raisport+HD, Eurosport, DAZN). Le ragazze di Julio Velasco, vittoriose all’esordio olimpico 3-1 sulla Repubblica Dominicana, cercheranno di compiere un altro passo verso la qualificazione ai quarti di finale di Parigi 2024. L’Olanda, invece, è reduce dalla sconfitta 3-2 per mano delle Turchia, in un match in cui la formazione “oranje” era avanti 2-0.L’ultimo precedente tra Italia e Olanda risale alla finale 3°-4° posto del Campionato Europeo 2023, vinta delle Olandesi 3-0 a Bruxelles. A livello olimpico l’unica sfida tra le due squadre si è disputata nel 2016 a Rio de Janeiro: 3-0 in favore delle olandesi. CAMBI ROSTER – Per la prossima partita la Turchia potrà contare sulla centrale Zehra Gunes, che rientrerà nella lista delle 12 al posto di Beyza Arici. Gli Stati Uniti (Pool A), invece, hanno comunicato la sostituzione dell’alzatrice Lauren Nicole Carlini, con la pari ruolo Micha Hancock.

    ALESSIA ORRO: “Disputare un’Olimpiade ti regala sempre grandi emozioni, per me si tratta della terza e la sto vivendo diversamente dalle altre. Diciamo che in ogni Olimpiade ho provato delle sensazioni differenti. La prima quella di Rio de Janeiro era tutta una novità e si avvertiva allo stesso tempo tanta tensione ed emozione. Tokyo, invece, è stata un po’ una via di mezzo, mentre questa è quella che sto affrontando con più consapevolezza”.“In estate abbiamo fatto un gran lavoro e c’è tanta soddisfazione per la vittoria della Volleyball Nations League, adesso però non dobbiamo guardare a quanto fatto in passato, ma concentrarci totalmente sulle prossime partite. Siamo un gruppo che gioca assieme da tantissimi anni e questo può essere un punto di forza. Ci conosciamo molto bene e di conseguenza le cose ci vengono in automatico, il nostro è un sistema di gioco consolidato”. “Per il resto, come dice Julio (Velasco n.d.r.), dobbiamo pensare partita dopo partita, senza guardare né al passato, né al futuro. Nella prima partita con la Repubblica Dominicana in un set abbiamo accusato un calo, però anche per merito delle nostre avversarie che hanno mostrato una pallavolo di alto livello.Dopo quel momento negativo, la squadra ha reagito con grande determinazione, tirando fuori il carattere, oltre ad attacchi fisici e difese determinanti su ogni palla. Questo penso sia la nota positiva, perché se avessimo reagito in maniera diversa la partita sarebbe diventata davvero complicata”.“Domani affronteremo l’Olanda, una squadra che conosciamo bene e nella quale ci sono diverse giocatrici che hanno giocato nel nostro campionato. Loro sono una nazionale fisica, con giocatrici molto alte e, inoltre, esprimono una buona pallavolo, basta vedere l’esordio con la Turchia. Noi dovremo prestare la massima attenzione, così come con tutte le altre formazioni, questa è una competizione completamente diversa dalle altre e nessuno è venuto alle Olimpiadi solo per partecipare, ma anzi tutti sono disposti a combattere su ogni palla. Sono sicura che l’Olanda non ci regalerà niente e sarà importante imporre il nostro ritmo fin da inizio partita”.“Rispetto alle altre competizioni, tra un match e l’altro ci sono diversi giorni di riposo, io cerco di tenermi un po’ occupata e di non rimanere sempre in camera. Abbiamo la fortuna di stare a Parigi e quindi c’è sempre qualcosa di bello da vedere, oltreché andare a sostenere gli atleti e le atlete italiane degli altri sport. Sentirsi un’unica grande squadra è qualcosa di bellissimo, solo un’Olimpiade è in grado di regalarti quest’atmosfera magica”. 

    1° agosto, ore 17.00Italia-Olanda4 agosto, ore 9.00Italia-Turchia

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Luci e ombre all’esordio per le nostre Nazionali, ma vietato vedere tutto nero

    Con due vittorie, entrambe in quattro set, le Nazionali azzurre della pallavolo si sono scrollate di dosso i rispettivi match d’esordio a questi Giochi di Parigi 2024. Due vittorie diverse ma uguali nel risultato, e alla fine della fiera è questa l’unica cosa che conta in un torneo olimpico reso più corto dal nuovo format rispetto alle passate edizioni.

    Meno partite significa meno margini d’errore concessi, ma anche più giorni per rifiatare e confrontarsi tra una gara e l’altra.

    foto Volleyball World

    I ragazzi di Fefè De Giorgi sono stati i primi a scendere in campo all’Arena Parigi Sud e hanno portato a casa, da tre punti, un match tutt’altro che semplice contro il Brasile (QUI cronaca e tabellino). Lo hanno fatto gestendo bene la pressione, tirandosi fuori da squadra vera dai momenti di difficoltà, soprattutto nel primo set, e finendo in crescendo. Aspetti entrambi, quello della resilienza e della compattezza, che sono tratti distintivi di una squadra che punta a essere vincente. E la Nazionale maschile li possiede entrambi.

    foto Fipav/Tarantini

    Il tallone d’Achille resta però il servizio: 24 errori dalla linea dei nove metri sono un dazio che in altre partite si potrebbe pagare a caro prezzo.

    A saltare all’occhio, in particolare, sono stati i 7 errori in battuta di Galassi (1 solo ace) e i 4 di Michieletto (zero ace), così come anche i 5 di Romanò, seppur mascherati da due ace sparati a terra in momenti cruciali del match.

    Tutti giocatori che, chi più chi meno, possiamo consideriamo specialisti in questo fondamentale. Michieletto ha chiuso l’ultimo campionato al 5° posto nella classifica degli ace, primo degli italiani, con un totale di 32 (0,43 di media per set). Yuri Romanò 8° con 29 (0,47/per set). Gianluca Galassi 43° con 14 (0,17/per set).

    Nella prossima sfida contro l’Egitto (martedì alle ore 9.00, diretta TV Discovery, DAZN, Rai 2), bisognerà fare meglio, alzare l’asticella, prendersi altri tre punti e arrivare all’ultimo scoglio del girone, contro la Polonia, con più certezze.

    foto Volleyball World

    Passando alla Nazionale femminile, le uniche cose da salvare del match contro la Repubblica Dominicana (QUI cronaca e tabellino) sono state il risultato e le prestazioni individuali delle nostre due stelle, Paola Egonu e Moki De Gennaro.

    Una partita vinta, bisogna essere onesti, anche grazie al generoso contributo delle avversarie, capaci di regalarci la bellezza di 38 punti, quattro dei quali addirittura per fallo di formazione nel solo quarto set. Una cosa che si fatica a vedere nelle peggiori partite dei nostri campionati di Serie C.

    foto Tarantini/Fipav

    Lato nostro, di cose fatte bene se ne sono viste davvero poche. Male nei muri vincenti (9 contro 13) e nella correlazione muro-difesa, che pure dovrebbero essere una delle nostre armi migliori. Poco incisive dai nove metri con 5 ace totali segnati da sole tre giocatrici (3 dalla sola Egonu), anche se gli errori di squadra sono stati solo 9.

    Male alcune alzate alle centrali, in primis, ma non solo. Male, o comunque rivedibili, le nostre bande in attacco con 12 punti totali messi a terra da Sylla (9) e Bosetti (appena 3), a cui si sono poi aggiunti uno a testa di Giovannini e Omoruyi. Davvero poca roba. Dopo i forfait di Pietrini prima e Degradi poi sapevamo che in posto 4 la coperta sarebbe stata corta, ma così tanto corta forse no.

    foto Volleyball World

    Ma attenzione, vietato vedere tutto nero quando di mezzo c’è uno come Julio Velasco. D’altronde la stessa identica cosa l’avevamo già vista contro la modesta Francia nel primo match di Week 2 dell’ultima Volleyball Nations League.

    In quella partita, la prima con tutte le titolarissime a disposizione, non funzionò quasi nulla. Si vinse sì in tre set, ma con una prestazione decisamente di basso livello per una squadra come quella azzurra, che infatti in quella occasione, come a Parigi contro le dominicane, era stata troppo brutta per essere vera.

    foto Volleyball World

    In VNL nelle gare successive la crescita delle singole giocatrici (Sylla su tutte, è bene ricordarlo) e del gioco in generale, fu costante fino a raggiungere il suo picco proprio alle Finals. Ci auguriamo possa ripetersi la stessa cosa anche a Parigi.

    Questa Italia oggi è più forte di Olanda e Turchia, prossime avversarie nel girone, ma lo deve dimostrare sul campo. Anche dal punto di vista mentale perché, come detto, questo sarà un torneo molto corto e le partite non si possono sbagliare. Tantomeno regalare.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Parigi 2024: le parole di Sylla, Orro e Giovannini dopo Italia-Repubblica Dominicana

    Esordio tra luci e ombre quello della Nazionale femminile di Julio Velasco ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 contro la Repubblica Dominicana, ma comunque un esordio vincente (QUI cronaca e tabellino), e alla fine è questo che più conta.

    foto Tarantini/Fipav

    MYRYAM SYLLA: “Se avessimo pensato a un inizio potenzialmente non duro probabilmente non saremmo state qui alle Olimpiadi, ovvio che qui ci sono le migliori squadre pronte a esibire la loro migliore pallavolo, sapevamo che prima o poi loro avrebbero spinto sull’acceleratore e che noi saremmo potute andare in difficoltà, cosa che poi si è verificata. Ritengo sia normale, è un gioco e ci può stare. Mi è piaciuto l’atteggiamento, la reazione e il fatto che ci siamo aiutate quando c’è ne è stato bisogno, è questo il modo giusto per affrontare un torneo come questo che nasconde molte difficoltà”. 

    foto Tarantini/Fipav

    ALESSIA ORRO: “Non è stata una gara semplice, c’è stata una fase in cui ci hanno messo in difficoltà, ma con grande equilibrio e tanta pazienza siamo riuscite a riprendere in mano la partita uscendo dalle difficoltà. Loro sono delle avversarie toste, qui nessuno ci regalerà nulla, se vogliamo vincere ogni singola partita ce lo dovremo conquistare. Era importante rompere il ghiaccio con una vittoria, sono felice anche per l’ingresso di Gaia e Loveth che hanno contribuito alla causa. Ora continueremo a lavorare per trovare gli equilibri giusti e proseguire il nostro cammino come vogliamo; dobbiamo stare lì concentrate con carattere, forza e pazienza”.

    foto Volleyball World

    GAIA GIOVANNINI: “Ovviamente per me è una gioia aver esordito nei Giochi Olimpici, sono felice di aver dato il mio contributo; sento la fiducia del commissario tecnico e questo per me è uno stimolo importante per migliorare giorno dopo giorno cercando di farmi trovare pronta tutte le volte che vengo chiamata in causa. Essere entrata nel gruppo azzurro è qualcosa di bello ed emozionante, ma io sto vivendo tutto questo con grande serenità nonostante per me sia davvero il massimo disputare una stagione così in azzurro”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Parigi 2024, Velasco: “Vittorie così creano anticorpi. In VNL avevamo sofferto troppo poco”

    La Nazionale Femminile ha iniziato il suo percorso in questi Giochi Olimpici con una vittoria per 3-1 (25-19, 24-26, 25-21, 25-18) contro la Repubblica Dominicana. Un successo maturato al termine di un match che ha riservato delle insidie e nel quale le azzurre hanno concesso qualche pausa di troppo, delle fasi durante le quali, le caraibiche facendo la loro onesta partita, hanno creato delle difficoltà al gruppo tricolore che non si è espresso al meglio delle sue potenzialità. Ma su questo Velasco non fa drammi, anzi…

    JULIO VELASCO: “Sarà una partita che ci servirà molto, innanzitutto, come ovvio, per i tre punti, ma poi per come è maturata, soprattutto dopo aver perso quel secondo set dopo essere stati in vantaggio. Le ragazze potevano innervosirsi e perdere un po’ il bandolo della matassa, invece sono state brave a rimanere concentrate e rimettere la partita nei binari giusti”.

    “Ho effettuato anche dei cambi e credo che questo possa essere motivo di tranquillità per tutto il gruppo, il sapere di poter contare sulle proprie compagne è qualcosa di estremamente importante. A volte è importante vincere le partite soffrendo un po’, in questo modo abbiamo la possibilità di creare anticorpi”.

    “Noi ad esempio abbiamo vinto la VNL soffrendo troppo poco e questo non è un bene. Il merito è tutto delle ragazze, brave ad andare avanti nonostante qualche errore di troppo un qualche fase. Ora dobbiamo pensare solo all’Olanda, il torneo va affrontato partita dopo partita”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Parigi 2024: un’Italia imballatissima supera 3-1 la Repubblica Dominicana all’esordio

    Esordio olimpico con vittoria, ma esordio da dimenticare in fretta per l’Italia di Velasco, scesa in campo con le gambe fin troppo bloccate contro una Repubblica Dominicana sì modesta (38 errori gratuiti totali sono un’enormità), ma comunque più spavalda, come dimostrano i 13 muri punto (9 quelli dell’Italia) e la prestazione dell’opposta mancina Gaila Martinez (21 punti), capace da sola di far venire il mal di testa alle nostre centrali, gente come Danesi e Fahr che sono due top a livello mondiale.

    Non benissimo anche le nostre schiacciatrici titolari, Sylla e Bosetti, sostituite (bene) nel corso del match da Giovannini e Omoruyi, ma Degradi avrebbe dato un contributo di altro livello. Manca e mancherà Alice nel corso di questo torneo, ma le cose sono andate così e quello che possiamo fare è solo mandare a lei un grande abbraccio e sperare che a questa Italia la sua assenza non diventi determinante in negativo.

    Per nostra fortuna abbiamo in casa una fuoriclasse assoluta, anzi due. Stiamo parlando di Paola Egonu, partita contratta anche lei, ma devastante in attacco (25 punti) e dai nove metri (3 ace) nel terzo e quarto set. Stiamo parlando di Moki De Gennaro, tornata ai suoi livelli altissimi in ricezione e difesa dopo alcune prestazioni sotto tono viste in VNL che sapevamo avrebbero rappresentato solo un’eccezione alla regola, dove la regola è “io sono leggenda”.

    Tornando alla partita, come dicevamo, è un’Italia davvero fin troppo imballata quella che inizia questo match d’esordio, ma alla fine il primo set, con un finale in crescendo, riusciamo comunque a portarlo a casa. Nel secondo le azzurre partono meglio, ma avanti di sei punti si rilassano fin troppo, permettono alle dominicane di rientrare e alla fine perdono un set che di fatto era già vinto.

    Nel terzo è show tra le due opposte: la mancina Gaila Gonzalez fa venire i sorci verdi al muro azzurro, ma dall’altra parte sale in cattedra anche Paola Egonu e quelli che mette a segno sono punti pesantissimi e decisivi per la vittoria del set. Nel quarto finalmente le azzurre si sciolgono e chiudono la pratica difendendo un vantaggio di cinque/sei punti dall’inizio alla fine.

    Alla fine della fiera dobbiamo ringraziare che le prime avversarie fossero queste, e così fallose, altrimenti sarebbe potuta finire molto male. La vittoria è comunque arrivata, la tensione l’abbiamo smaltita, la polvere l’abbiamo scrollata. Ora però sarà necessario cambiare marcia e tornare a giocare come sappiamo.

    SESTETTI – Velasco inizia questa Olimpiade con la formazione tipo: Orro in regia, Egonu opposta, Sylla e Bosetti in 4, Danesi e Fahr al centro, De Gennaro libero. Kwiek risponde con Marte opposta a Gaila Gonzalez, schiacciatrici Jineiry Martinez e Arias Perez, centrali Brayelin Martinez e Yonkaira, Castillo libero.

    1° SET – Velasco alla vigilia lo aveva detto, l’Italia avrebbe fatto i conti con l’ansia e a inizio match così è stato. Le azzurre partono contratte, sbagliando tanto in attacco, ma per fortuna dall’altra parte della rete ci sono le dominicane, che con rispetto parlando non sono un top team, e per fortuna dalla nostra c’è Sylla, unica delle azzurre a non avere gambe e mani che tremano.

    Ai 10 il punteggio è di perfetta parità, poi grazie ai loro errori e ai punti di Myriam ci ritroviamo in un amen sul +5 (15-10). Sul 18-13 doppio cambio per Velasco. De Gennaro tira su una palla impossibile in difesa e Bosetti chiude il punto in parallela da posto 2, ma contro le dominicane non c’è da abbassare la guardia.

    Ne sa qualcosa Antropova che si fa murare a uno da Yonkaira, ma poco male, alla fine torniamo a scioglierci e portiamo a casa questo primo set con un largo 25-19.

    2° SET – Nel secondo le azzurre partono meglio (6-3) ma senza riuscire a scrollarsi di dosso le avversarie (7-6). Yonkaira mura a uno anche Egonu, sempre su un attacco di Paola la Repubblica Dominicana trova una difesa d’istinto che pizzica addirittura la riga nel nostro campo, muro anche su Sylla e poi addirittura parità agli 11 con un ace davvero figlio di un grandissimo ‘fattore C’, con palla che pizzica il nastro, si impenna, lo ritocca e muore dalla nostra parte a fil di rete.

    Quando si subiscono punti di questo tipo bisogna tenere alta la concentrazione e tirare dritto continuando a fare il proprio gioco. Lo facciamo con le difese di Sylla e De Gennaro e gli attacchi di Danesi, Bosetti e Fahr: +6 sul 18-12 e timeout di Marcos Kwiek.

    Altro passaggio a vuoto delle azzurre (18-15) e a fermare il gioco questa volta è Velasco, che cerca di infondere tranquillità alle sue ragazze. Egonu trova subito un gran punto in parallela pizzicando il piede di Castillo, sua compagna di club nell’ultima stagione, ma a muro le dominicane continuano a lavorare molto bene (20-18) e in attacco passano sempre con la mancina Gaila Gonzalez. Le teniamo in partita anche troppo (23-23) e alla fine capitoliamo, giustamente, ai vantaggi subendo troppo e sbagliando tanto (24-26).

    3° SET – Egonu trova il primo ace della sua partita, Sylla mette a terra un pallone fantastico con una scarpata no-look, ma a muro le azzurre non incidono per nulla e le dominicane mettono addirittura la freccia (5-7). Velasco prova a cambiare qualcosa, dentro Lubian per Fahr.

    Ci rimettiamo in scia, ma continuiamo a soffrire terribilmente senza riuscire a trovare una contro misura che sia una. Sotto 8-11 altro timeout di un Velasco che resta stoicamente pacato, ma dentro probabilmente è una pentola a pressione. Bisogna ringraziare le avversarie, capaci addirittura di commettere quattro falli di formazione solo in questo set, ma l’Italia resta purtroppo la brutta (e stropicciata) copia di quella vista alle Finals di VNL, e non se ne comprende il motivo.

    Paola Egonu, finalmente, aumenta i giri del suo motore e firma un buon parziale che ci riporta avanti (15-13). Tutto vanificato, ancora, dalle diagonali fuori misura di Bosetti, sostituita alla fine da Giovannini. Grazie a Paola, e solo a Paola, teniamo a fatica il naso avanti (19-17) e alla fine vinciamo il set, trovando anche buoni punti di Danesi e Giovannini, con il punteggio di 25-21.

    4° SET – Adesso la paura e l’ansia bisogna davvero scrollarsele di dosso una volta per tutte perché il match va chiuso in questo set. Senza se e senza ma. Egonu continua a tirare a tutto braccio tanto in attacco quanto dai nove metri e l’Italia prova subito a scappare via (6-2). In campo resta Giovannini, che trova un ace anche lei, e il gioco azzurro ora appare più fluido ed efficace.

    Le due attaccanti di punta, Gaila soprattutto, ma anche Jineiry, continuano a farci fare brutte figure nelle coperture a muro, ma restiamo avanti con buon margine (15-10, 19-13), nonostante gli errori in ripetizione ora di Sylla, sostituita alla fine da Omoruyi.

    Danesi prende la targa a Gaila Gonzalez, la mura e allarga le braccia come a dire “Finalmente”. In effetti, era ora… Anna spara a terra anche in primo tempo e il traguardo ormai è li a un passo (21-13). Lo tagliamo con con un muro di Orro su Yonkaira.

    ITALIA – REP. DOMINICANA 3-1(25-19, 24-26, 25-21, 25-18)ITALIA: Egonu 25, Danesi 11, Sylla 10, Bosetti 5, Fahr 4, Antropova 2, Giannini 2, Orro 1, Omoruyi 1, Lubian, Cambi, De Gennaro (L). All. VelascoREP. DOMINICANA: Gaila Gonzalez 21, Yonkaira 12, Jineiry Martinez 12, Arias 6, Tapia 3, De La Cruz 2, Marte 1, Castillo (L), Ariana, Geraldine Gonzalez, Guillen. All. Kwiek.Arbitri: Ozbar Nurper (TUR), Grass Angela (BRA)

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Parigi 2024, Velasco prima dell’esordio: “Come priorità ho stabilito quella di combattere l’ansia”

    Giornata di vigilia per la Nazionale italiana femminile, chiamata all’esordio domenica nel torneo olimpico contro la Repubblica Dominicana. Le ragazze di Julio Velasco scenderanno in campo alla South Paris Arena 1 (ore 9.00) con match trasmesso in diretta su RAI2 e sui canali Eurosport, presenti nel bouquet Discovery, DAZN e SKY. La nazionale tricolore fa parte della Pool C, composta da: Turchia, Olanda e dalla formazione dominicana. Notizia di oggi è che la squadra caraibica non potrà contare sulla centrale Lisvel Eve Mejía, fermata a causa di una positività al doping, e al suo posto entrerà nelle 12 la riserva a Geraldine González. 

    Si registra un cambio anche nella Turchia, fuori per infortunio la centrale Zehra Gunes, sostituita da Beyza Arici.Italia e Repubblica Domicana nelle Olimpiadi si sono affrontate solo una volta, a Londra 2012 quando le azzurre s’imposero 3-1. In totale i precedenti tra le due squadre sono 36: 30 successi per la nazionale italiana e sei sconfitte.

    A meno di 24 ore dall’esordio queste le parole del ct Julio Velasco: “Ho visto le ragazze molto bene, sin dal primo giorno qui a Parigi ci siamo allenati nella giusta maniera, qualche problemino c’è, ma è normale e siamo fiduciosi. “Come priorità ho stabilito quella di combattere l’ansia, cercando di isolarsi anche perché a volte, per esempio, anche in buona fede i parenti e gli amici ti pongono la domanda allora vinciamo, no? Questo credo crei ansia, noi invece, dobbiamo pensare e concentrarci partita dopo partita, facendo i conti nel torneo olimpico dalla prima all’ultima, le partite al massimo sono sei e quindi c’è una grande differenza rispetto a un campionato, i margini di errore sono minimi”. “Io sono convinto che l’obbligo di vincere sia il nemico numero di uno sportivo e per spiegare questo spetto cito cosa è successo a Djokovic a Tokyo, doveva vincere la medaglia d’Oro e, invece, non è riuscito a conquistare nemmeno il Bronzo”. “Alle mie ragazze ho ripetuto alle che nello sport vale il qui e ora, né ieri, né domani. Noi adesso dobbiamo affrontare la Repubblica Dominicana, esiste solo quello. Poi sarà lo stesso con l’Olanda e la Turchia. Dopo vedremo che cosa ci succederà e qualunque cosa ci aspetti l’affronteremo con determinazione e convinzione, perché un altro nemico da sconfiggere è il dubbio”.“Le motivazioni in un’Olimpiade, così come in un Mondiale, sono l’ultimo dei problemi. La squadra va motivata in una partita facile, ma in generale per tutti gli atleti che prendono parte ai Giochi Olimpici la motivazione è forse perfino eccessiva. Da questo punto di vista, quindi, non ho alcuna preoccupazione”.

    I precedenti delle azzurre con la Repubblica Dominicana36 totali: 30 vittorie e 6 sconfitte.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO