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    Giuseppe Manfredi: “Una medaglia che ripaga di tanti sacrifici”

    Di Redazione La Federazione Italiana Pallavolo festeggia la medaglia d’oro della nazionale femminile nei Campionati Europei: un trionfo importante anche per Giuseppe Manfredi, che finora aveva vissuto in modo decisamente difficile la sua prima estate da presidente. “È una gioia incredibile – commenta a caldo Manfredi – sono davvero al settimo cielo. Una medaglia vinta con pieno merito dalle ragazze, che hanno dimostrato di essere una grandissima squadra giocando una rassegna continentale eccezionale“. “In questo momento per me è difficile riuscire a esprimere ciò che provo – continua il presidente – ci tengo a dire che questa medaglia d’oro ripaga di tanti sacrifici un gruppo eccezionale, ma è anche motivo d’orgoglio per il nostro intero movimento che, sono sicuro, starà festeggiando insieme a noi. Ho da poco sentito telefonicamente il presidente Malagò che ci ha tenuto a complimentarsi, e questo naturalmente per noi è molto importante, perché abbiamo sempre sentito la vicinanza del CONI con il quale siamo in piena sintonia“. “Permettetemi di complimentarmi con tutte le ragazze, eccezionali in questa loro impresa – conclude Manfredi – e naturalmente con il CT Davide Mazzanti e tutto il suo staff. Dopo i Giochi Olimpici ho dichiarato a più riprese che le valutazioni vanno sempre fatte a fine stagione e, ora, i fatti mi hanno dato ragione; non è corretto fare processi a metà del percorso. È giusto che Davide, lo staff e le nostre ragazze possano ora festeggiare una medaglia d’oro davvero eccezionale“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’Italia è campione d’Europa: Serbia travolta in rimonta a Belgrado

    Di Redazione “It’s coming Rome“: l’Italia è campione d’Europa, per la terza volta nella storia e a 12 anni dall’ultimo successo. La storica vittoria nei Campionati Europei femminili arriva nel modo più straordinario e più difficile: al termine di un percorso immacolato, fatto di soli successi, e proprio a Belgrado in casa della più temibile delle concorrenti, quella Serbia che aveva negato alle azzurre il titolo mondiale e la qualificazione alle semifinali di Tokyo (oltre a essersi laureata campione nelle ultime due edizioni). L’Italia vince in un contesto d’altri tempi, per gli oltre 20mila spettatori assiepati in spregio a qualsiasi norma anti-Covid e anche per qualche tentativo di “condizionamento ambientale”, e lo fa con una prestazione meravigliosa. Perso di un nulla il primo set per qualche sbavatura che sembrava fatale, le azzurre sono andate crescendo punto dopo punto, vincendo il secondo in rimonta dal 20-22 al 25-22, rintuzzando il tentativo di reazione serba nel 3-8 e dominando letteralmente il quarto parziale fino a un umiliante 25-11 che rende ancora più enorme la portata dell’impresa. Foto CEV Il trionfo azzurro porta la firma di tutte le protagoniste, ma uno speciale riconoscimento va a Davide Mazzanti, che si prende la rivincita dopo la valanga di critiche post-Olimpiadi. Il CT azzurro le azzecca davvero tutte: ripagata la scelta di puntare su Miriam Sylla, assoluta protagonista della finale con la sua miglior partita dell’anno (20 punti, 54% in attacco, 2 muri e 2 ace), e anche l’esecrata alternanza in palleggio tra Alessia Orro e Ofelia Malinov, decisiva nel finale. Felice anche la decisione di non sovraccaricare in attacco Paola Egonu, che alla fine si libera dalla tensione e chiude con tre ace in fila come straordinario suggello, e di dare fiducia a Elena Pietrini, la più costante in questi Europei. Poi ci sono tutte le qualità che l’Italia ha sempre avuto, dalla straordinaria compattezza a muro (13 punti totali di cui 6 di una super Anna Danesi) al ritmo indiavolato della difesa guidata da Moki De Gennaro. Il tutto nonostante assenze pesanti come quelle di Caterina Bosetti e Sarah Fahr. Fa da contraltare all’incontenibile gioia dell’Italia la tremenda delusione della Serbia, che vede sfumare proprio all’ultimo un titolo che sentiva già in tasca e alla fine chiude l’estate con l’amaro bilancio di un bronzo olimpico e un argento europeo. La squadra di Zoran Terzic paga certamente le ben note difficoltà in posto 4, evidenziate dall’inutile staffetta tra Lazovic e Busa; ma la fotografia della finale è la prova di Tijana Boskovic, che dopo una partenza arrembante crolla nel finale subendo 7 murate e commettendo 6 errori di pura frustrazione. Una defaillance sanguinosa che potrebbe, speriamo, diventare il simbolo di un passaggio del testimone… Foto CEV I SESTETTI – Subito una buona notizia per Mazzanti, che recupera dall’inizio Sylla e dunque schiera la formazione titolare: Orro in regia, Egonu opposta, Danesi e Chirichella al centro, Pietrini in posto 4 con il capitano e De Gennaro libero. Terzic ripropone Lazovic nel sestetto iniziale dopo la buona prestazione della semifinale, insieme a Milenkovic; Ognjenovic è la regista, Boskovic l’opposta, Rasic e Mina Popovic le centrali e Silvija Popovic il libero. 1° SET – Il primo attacco di Boskovic è murato da Sylla e Danesi, ma è Popovic a procurare il primo break alle serbe con il muro su Chirichella (1-3). Rasic allunga sul 2-5, il servizio di Sylla però mette in difficoltà Lazovic e permette a Egonu di pareggiare (5-5). Boskovic va a segno per la prima volta con il punto del 7-8. L’Italia resta lì (9-9) e alla prima occasione passa avanti con la battuta di Egonu: un ace e un “quasi ace” trasformato da Pietrini per il 12-10. Sbaglia però Sylla e il muro di Milenkovic riporta avanti la Serbia (12-13), con conseguente time out azzurro. Al rientro la battuta di Popovic continua a fare danni: Rasic vince il contrasto con Orro e Boskovic allunga (12-15). Ma ancora il servizio, stavolta di Sylla, consente all’Italia di pareggiare e poi di sorpassare grazie al doppio aiuto del nastro (16-15). Si continua punto a punto con l’Italia avanti (19-18, 20-19), poi però Egonu non passa per due volte e spedisce out in palleggio: 20-22 e time out azzurro. Milenkovic sigla il pallonetto del 21-23, Boskovic si procura due set point: Sylla è straordinaria e li annulla entrambi (24-24). Rasic però si conquista una terza chance e Boskovic da seconda linea (con sospetta “pestata”) chiude sul 24-26. 2° SET – Grande reazione azzurra in avvio: due attacchi di Sylla per il 3-0 iniziale, ed è suo anche il punto del 4-1. L’errore di Chirichella consente però alla Serbia di riavvicinarsi (4-3) e il muro di Popovic su Pietrini vale il pareggio sul 7-7. Le azzurre ritrovano subito il break di vantaggio proprio con Pietrini (9-7) e lo mantengono a lungo (11-9, 14-12); basta però una piccola sbavatura – attacco out di Pietrini – e le padrone di casa si riportano di nuovo in parità sul 15-15. Il testa a testa prosegue, con scambio di cortesie tra Egonu e Boskovic (17-17); un muro di Ognjenovic e un recupero rocambolesco di Lazovic regalano il vantaggio alla Serbia (19-20) e spingono Mazzanti al time out. Boskovic tiene avanti le padrone di casa, l’errore di Egonu vale il 20-22; Popovic però sbaglia e Pietrini firma il pari sul 22-22. Finale imprevedibile: Boskovic sbaglia e Terzic chiama time out, Lazovic sbaglia a sua volta (smascherata dal challenge) e concede due set point alle azzurre, e un super muro di Danesi su Boskovic vale il 25-22 che rimette il punteggio in parità. Foto CEV 3° SET – La Serbia vuole subito riscattarsi e parte fortissimo: due errori azzurri e ace di Popovic per lo 0-3, poi arriva il muro di Rasic su Danesi (1-5). Egonu prova ad accorciare con due attacchi di fila (3-5), ma ancora Rasic ristabilisce le distanze con attacco e muro e l’errore dell’opposta azzurra vale il 3-8. Dentro Malinov in regia, Sylla riduce di nuovo lo svantaggio (5-8); Egonu tiene l’Italia in scia (7-10), poi l’attacco out di Milenkovic e il muro di Danesi la riportano a 10-11. La rimonta si completa con il muro vincente di Sylla per il 12-12; Terzic ferma il gioco, ma al rientro arriva anche il sorpasso con un ace di Pietrini (13-12). Il CT serbo cambia rotta inserendo Busa per Lazovic, ma le azzurre non si fermano: altro ace di Danesi per il 15-13, Boskovic sbaglia per il più 3 e Chirichella mette a segno il muro del 18-14 che costringe Terzic a giocarsi anche il secondo time out. La Serbia appare in confusione e regala anche l’invasione del 19-15, Malinov vince un contrasto a rete e la palla di Boskovic sull’astina appare come il segno della resa (23-17). Infatti Pietrini si procura ben 6 set point e Sylla trasforma con autorità il secondo per il 25-19 che vale il vantaggio. 4° SET – Busa e Malinov confermate nei due sestetti titolari. Continua il momento di crisi di Boskovic, che subisce il muro di Danesi e poi sbaglia concedendo a Egonu la palla del 2-0. Fallo a rete di Ognjenovic e altro “murone” di Sylla su Boskovic: 5-1 e inevitabile time out serbo. Sylla e Pietrini fanno impazzire le avversarie per l’8-2 e gli ennesimi muri, firmati da Chirichella e Malinov, valgono addirittura l’11-4. Boskovic prova a farsi sentire di nuovo (12-5) ma Danesi piazza un altro muro su Popovic per il 14-5 ed Egonu mette giù il pallone del 16-7. Ormai in campo c’è una squadra sola: dopo il muro del 18-8 di Malinov arriva l’apoteosi con tre ace consecutivi di Egonu, un attacco vincente di Sylla e una palla insaccata in rete da Boskovic (23-8). Scatta un po’ di “braccino” per le azzurre, che commettono tre errori di fila; poi però è Egonu a guadagnarsi il match point sul 24-11. L’ultima palla è un colpo da biliardo di Sylla per uno storico e straordinario 25-11. Serbia-Italia 1-3 (26-24, 22-25, 19-25, 11-25)Serbia: Busa, Lazovic 2, Caric ne, Popovic M. 13, Mirkovic ne, Ognjenovic 3, Veljkovic ne, Bjelica ne, Rasic 12, Popovic S. (L), Boskovic 20, Milenkovic 4, Blagojevic (L) ne, Kocic ne. All. Terzic.Italia: Gennari, Bonifacio ne, Malinov 2, De Gennaro (L), Orro, Chirichella 5, Danesi 8, Pietrini 13, Nwakalor ne, Sylla 20, Egonu 29, Parrocchiale, Mazzaro (L) ne, D’Odorico ne. All. Mazzanti.Arbitri: Burkiewicz (Polonia) e Ozbar (Turchia).Note: Spettatori 20560. Serbia: battute vincenti 1, battute sbagliate 12, attacco 40%, ricezione 41%-28%, muri 11, errori 22. Italia: battute vincenti 8, battute sbagliate 12, attacco 48%, ricezione 46%-39%, muri 13, errori 22. SEMIFINALITurchia-Serbia 1-3 (34-32, 26-28, 23-25, 13-25)Olanda-Italia 1-3 (19-25, 17-25, 25-16, 18-25) FINALE 3° POSTOTurchia-Olanda 3-0 (25-20, 25-19, 25-23) FINALE 1° POSTOSerbia-Italia LEGGI TUTTO

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    Quasi 2 milioni davanti alla tv per la semifinale Italia-Olanda

    Di Redazione La semifinale dei Campionati Europei femminili disputata ieri sera da Italia e Olanda alla Stark Arena di Belgrado è stata un successo anche in termini di ascolti. La partita, trasmessa in diretta da Rai3, è stata vista da 1 milione e 878mila spettatori per uno share del 9,8%. Stasera la finalissima andrà in onda sempre su Rai3 alle 20. Buoni gli ascolti anche per la nazionale maschile, che ieri pomeriggio su Rai2, per la gara d’esordio negli Europei contro la Bielorussia, ha fatto registrare il 4.9% di share con 542mila spettatori. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Azzurre in campo per la semifinale. Sylla: “Dimostriamo il nostro valore”

    Di Redazione Vigilia di semifinale ai Campionati Europei femminili per l’Italia, che venerdì 3 settembre alle 20 (diretta Rai3 e DAZN) affronterà l’Olanda nel penultimo atto della rassegna continentale. Nell’altra semifinale, in programma sempre alla Stark Arena di Belgrado ma alle 17, le padrone di casa della Serbia sfideranno la Turchia. Tutte e quattro le formazioni che scenderanno in campo domani hanno già la certezza della partecipazione ai Mondiali 2022: la Serbia come campione del mondo, l’Olanda come paese ospitante (insieme alla Polonia) e l’Italia e la Turchia come migliori classificate, escluse le qualificate di diritto. Nel corso della conferenza della vigilia hanno parlato il ct azzurro Davide Mazzanti e la capitana Miriam Sylla. “Nei quarti abbiamo giocato bene – ha detto la capitana azzurra – abbiamo fatto una buona prova contro una Russia che, pur essendo una formazione giovane, è riuscita a mettere in difficoltà la Serbia e diverse altre squadre. Nel corso di questo Europeo abbiamo fatto un buon lavoro e credo si sia visto, c’è stata una crescita nel lavoro e nelle intese“. “Domani abbiamo una prova importante – ha continuato Sylla – e sappiamo che quello che abbiamo fatto ieri non basta, vogliamo di più. Affrontiamo questa ultima fase dell’Europeo con lo spirito che abbiamo sempre. Abbiamo voglia di vincere, di fare bene, di dimostrare il nostro valore. In alcune occasioni si riesce, in altre no, ma questa volta vorremmo che si ricordasse bene quello che siamo in grado di fare“. “Ieri pomeriggio, nel quarto di finale con la Russia, abbiamo fatto una delle più belle partite dell’Europeo – ha aggiunto Mazzanti – sia per qualità che per intensità. Sicuramente il match di ieri ci ha aiutati a recuperare sensazioni buone che ci serviranno sicuramente in questi ultimi due giorni. Della sfida con la Russia mi è piaciuta particolarmente la costanza delle ragazze nel fare le cose perché, al di là degli aspetti tecnici o tattici, hanno spinto sempre e questo è stato l’aspetto più bello: non hanno mai lasciato spazio alle avversarie“. “Per affrontare al meglio queste ultime due partite – ha proseguito il CT – alla squadra chiederò nuovamente di ritrovare le sensazioni di quando giochiamo e gestiamo situazioni difficili. Quando diventiamo conservativi perdiamo un po’ la nostra identità, invece quando siamo coraggiosi e gestiamo il rischio con un po’ di follia le ragazze si riconoscono di più in questo tipo di pallavolo e mettono in campo una qualità nettamente diversa. La semifinale con l’Olanda sarà una bella sfida. Hanno una buonissima fase break e dovremo essere bravi a gestire la nostra fase d’attacco“. Sono 117 in totale i match disputati tra Italia e Olanda. Nelle precedenti sfide le azzurre hanno conquistato 59 vittorie e subito 58 sconfitte. IL ROSTER DELL’OLANDA1. Kirsten Knip (L), 4. Celeste Plak (S), 6. Maret Balkestein-Grothues (S), 7. Juliet Lohuis (C), 8. Demi Korevaar (C), 9. Myrthe Schoot (L), 11. Anne Buijs (S – cap), 12. Britt Bongaerts (P), 14. Laura Dijkema (P)16. Indy Baijens (C), 18. Marrit Jasper (S), 19 Nika Daalderop (S), 23 Eline Timmerman (C), 26 Elles Dambrink (O). All. Avital Selinger. SEMIFINALIVenerdì 3/9 a BelgradoTurchia-Serbia ore 17Olanda-Italia ore 20 FINALE 3° POSTOSabato 4/9 ore 17 a Belgrado FINALE 1° POSTOSabato 4/9 ore 20 a Belgrado (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Europei femminili: quasi 800mila spettatori per Italia-Russia

    Di Redazione Ancora un buon seguito televisivo per le partite della nazionale femminile ai Campionati Europei. Il quarto di finale contro la Russia, andato in onda mercoledì alle 17 su Rai2, ha fatto registrare 798mila spettatori: un dato non disprezzabile, considerando l’orario, che equivale infatti al 9,5% di share. La semifinale tra Italia e Olanda, in programma venerdì 3 settembre alle 20, sarà trasmessa in diretta da Rai3. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sarah Fahr operata al ginocchio: “È un nuovo inizio”

    Di Redazione È perfettamente riuscito l’intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro a cui si è sottoposta ieri Sarah Fahr, centrale della nazionale italiana e dell’Imoco Volley Conegliano. L’operazione è stata eseguita dall’equipe del professor Pier Paolo Mariani presso la clinica Villa Stuart di Roma. Su Instagram la giocatrice azzurra ha postato una sua foto dopo l’intervento, con il consueto sorriso e una didascalia eloquente: “New beginning“, un nuovo inizio. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Italia schiacciasassi: la Russia si dissolve, è semifinale europea

    Di Redazione La nazionale femminile torna tra le prime 4 ai Campionati Europei: come nel 2019, le azzurre sconfiggono la Russia nei quarti di finale e conquistano il diritto di sfidare l’Olanda nella final four di Belgrado. Questa volta, però, parlare di “sconfitta” è quasi un eufemismo: dopo un primo set per metà equilibrato, le giovani di Sergio Busato si dissolvono letteralmente di fronte a un’Italia mai così incisiva e brillante. Il dominio azzurro è certificato da numeri imbarazzanti: un vero record il 25-8 del secondo set, ma anche nel terzo la squadra di Mazzanti fa il bello e il cattivo tempo, guadagnando entusiasmo e fiducia ad ogni punto. Parlando di entusiasmo, la numero uno non può che essere Miriam Sylla, che si esalta via via con l’andare del match fino a chiudere con 10 punti, il 50% in attacco e una ricezione al 55%. Ma perfetta è anche la gara di Cristina Chirichella, che oltre al contributo offensivo (7 palloni su 10) riesce, insieme a Danesi, ad annullare completamente la temuta Fedorovtseva. Un premio speciale lo merita poi Alessia Orro, che non solo gestisce con oculatezza le sue attaccanti centellinando Paola Egonu, ma infila anche il terrificante turno di battuta che porta le azzurre sul 16-3 nel secondo set. Insomma, un’Italia che sembra essersi lasciata alle spalle le incertezze della prima fase e adesso può davvero sognare in vista della semifinale di venerdì 3 settembre contro le olandesi, che si giocherà alle 20 a Belgrado. I SESTETTI – Mazzanti ripropone lo starting seven schierato contro il Belgio, con Orro in regia, Egonu opposta, Danesi e Chirichella al centro, Pietrini e Sylla schiacciatrici e De Gennaro libero. Busato, invece, cambia volto alla sua squadra scegliendo Startseva in diagonale con Kadochkina, Enina e Brovkina centrali, Kapustina e Fedorovtseva in posto 4, con Pilipenko e Zaytseva ad alternarsi nel ruolo di libero. 1° SET – Parte male l’Italia con due errori che consegnano l’1-3 alle avversarie. La Russia ringrazia e allunga con Kadochkina e Fedorovtseva (3-6); le azzurre provano più volte a rientrare (5-6, 8-9) ma subiscono altrettanti allunghi firmati dalla giovane stella del Fenerbahce (6-9, 8-11). Danesi a muro riavvicina ancora le sue (10-11) e poi confeziona il pareggio (12-12), seguito immediatamente dal sorpasso di Pietrini. L’equilibrio dura fino al 14-14, poi Egonu e Sylla mettono la freccia con un pesante break di 3-0. Ancora Sylla allunga sul 19-15, Fedorovtseva prova con un ace a riaccendere la Russia (20-18) ma sul 22-20 ci pensa Pietrini a decidere con un attacco e un servizio vincente (24-20). Busato ferma il gioco, ma al rientro Sylla firma subito il punto finale (25-20). 2° SET – Due muri di Startseva e Brovkina neutralizzano il 2-0 iniziale delle azzurre, poi sul 4-3 va in battuta Orro e per la Russia è notte fonda: attacchi di Danesi e Pietrini, due ace della palleggiatrice ed è subito 9-3. Poi si iscrive anche alla festa anche Danesi, con due muri per il 12-3; le russe vanno in completa confusione e sbagliano anche la rotazione concedendo il più 10. Non è finita: Egonu e Pietrini arrotondano fino a un incredibile 16-3. Set ovviamente già in archivio: Busato cambia tutta la formazione, Chirichella sale in cattedra con tre punti consecutivi per il 21-7, Sylla fa il resto (23-7) e Pietrini chiude con un punteggio da record (25-8). 3° SET – Kotova, Matveeva, Lazareva e Smirnova: 4 cambi nel sestetto iniziale di Busato, ma le azzurre partono ancora a mille portandosi sul 4-0 con il servizio di Chirichella. La Russia stavolta reagisce e accorcia sul 4-3, ma viene di nuovo punita dal servizio di Orro e dal muro di Danesi (7-3). Accorcia Kotova a muro (7-5), ma per poco: arriva un altro parzialone firmato Pietrini, Egonu e Sylla (11-5). Sylla si esalta a muro (13-6), poi firma con due attacchi vincenti anche il break che ci porta sul 18-8, e infine ci mette il carico da undici con l’ace del 20-9; il finale è pura accademia, ci pensa Egonu a far scattare la festa con il punto del 25-15. Italia-Russia 3-0 (25-20, 25-8, 25-15)Italia: Gennari ne, Bonifacio ne, Malinov ne, De Gennaro (L), Orro 4, Chirichella 10, Danesi 6, Pietrini 13, Nwakalor ne, Sylla 10, Egonu 15, Parrocchiale, Mazzaro (L) ne, D’Odorico ne. All. Mazzanti.Russia: Kotova 5, Pilipenko (L), Matveeva 2, Fedorovtseva 7, Brovkina 2, Lazareva 1, Startseva 1, Kadochkina 5, Zaytseva (L), Kapustina 4, Smirnova 2, Enina 4. All. Busato.Arbitri: Fernandez Fuentes (Spagna) e Jankovic (Serbia).Note: Spettatori 1200. Italia: battute vincenti 5, battute sbagliate 5, attacco 48%, ricezione 51%-41%, muri 9, errori 10. Russia: battute vincenti 1, battute sbagliate 8, attacco 34%, ricezione 33%-23%, muri 6, errori 17. LEGGI TUTTO

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    Oltre 2 milioni e 200mila spettatori per l’ottavo di finale delle azzurre

    Di Redazione Ancora positivi i dati di ascolto della nazionale femminile impegnata nei Campionati Europei. L’ottavo di finale disputato lunedì pomeriggio a Belgrado tra Italia e Belgio, trasmesso in diretta da Rai2, ha ottenuto un picco di ascolto massimo di oltre 2 milioni e 200mila spettatori (esattamente 2.265.938), mentre l’indice di ascolto medio è stato di 747mila spettatori per uno share dell’8.3%. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO