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    Myriam Sylla: “Alle critiche non penso più. Sono soddisfatta di me stessa”

    Di Eugenio Peralta

    Una nuova città, una nuova maglia, una nuova avventura. Una nuova Myriam Sylla, a cominciare dal nome di battesimo: esatto, Myriam con la “Y”, e non con la “I” come siamo sempre stati abituati a leggerlo negli ultimi 15 anni e rotti. Nessuna variazione all’anagrafe, il motivo lo spiega la stessa schiacciatrice della Vero Volley Milano e della nazionale: “È che all’inizio con la ‘Y’ mi sentivo troppo diversa, così sui social lo avevo scritto in modo più ‘normale’. Poi invece ho imparato che è bellissimo e ho cominciato a scriverlo come si deve“. Risposta che dice già tutto del carattere, e della maturità, che la campionessa azzurra rivela (o meglio, conferma) nell’intervista concessa in esclusiva a Volley NEWS.

    foto LVF

    Togliamoci subito il pensiero: hai guardato Sanremo?

    “L’ho guardato sì, diversamente dagli altri anni, quando non lo vedevo mai. È stato emozionante vedere Paola scendere quelle scale, è stata molto elegante e devo dire che se l’è cavata molto bene. Penso che da casa tutti noi pallavolisti ci siamo un po’ immaginati nei suoi panni, e non so quanti ce l’avrebbero fatta a reggere davanti a un pubblico del genere“.

    E di tutto quello che è successo dopo, e intorno, all’intervento di Egonu cosa hai pensato?

    “Devo dire che spesso alcune frasi vengono estrapolate dal contesto e ingigantite in tantissimi modi differenti. Ci sono tante sfumature nelle parole e tanti modi di analizzarle; bisogna anche capire che Paola è una ragazza giovane, e in alcuni momenti è istintiva. Poi tutti i commenti e i discorsi sui social… be’, sono sempre gli stessi, sono 28 anni che li sento ed è sempre la stessa storia, anzi si va peggiorando. Sinceramente, mi astengo e vado avanti così“.

    Foto Gabriele Sturaro

    Passiamo alla pallavolo giocata. Milano per te è una grande sfida: sei arrivata in una squadra che “deve” vincere, per come è stata costruita.

    “Non lo so se ‘deve’, ma sicuramente vuole vincere. Noi vogliamo arrivare a realizzare i nostri sogni. È una cosa bella ma… ok, da un lato anche brutta, perché a differenza degli anni scorsi in questa stagione non ho ancora nulla in bacheca e siamo in via di costruzione. Sono cambiate tante cose, perché sono cambiate anche le compagne di squadra: integrarsi e creare un nuovo sistema non è mai facile, ma è sempre molto divertente. Un atleta è sempre più stimolato quando ci sono nuove sfide“.

    La pressione c’è alla Vero Volley, ma c’era sicuramente anche a Conegliano. Quali sono le differenze?

    “Be’, sono passata da una squadra che ha vinto tutto e sta ancora vincendo a livello mondiale a una che sta cercando di affermarsi sempre di più, dopo aver già dato filo da torcere all’Imoco. La pressione c’è da entrambe le parti, ma chi gioca in queste squadre vuole proprio questo tipo di pressione: ci stimola essere sempre un po’ sul filo del rasoio, è il nostro lavoro“.

    Foto Rubin/LVF

    Negli anni sei diventata la giocatrice delle partite decisive, quella che dà il meglio nelle semifinali e nelle finali, quando l’obiettivo conta. È qualcosa di voluto o che riesci a gestire?

    “(ride, n.d.r.) Pensa che all’inizio della carriera mi dicevano esattamente il contrario… Ma secondo te, se avessi questo tipo di potere, non lo avrei usato – ad esempio – per vincere la Coppa Italia? Assolutamente per me non esiste il concetto di risparmiare energie, se gioco male è perché gioco male e basta, io faccio sempre ‘all in’ in tutte le partite“.

    Spesso ti è capitato di essere sostituita e di non avere il “posto fisso”, soprattutto in nazionale. Come si gestiscono queste situazioni a livello emotivo e mentale?

    “È capitato spesso e capiterà ancora, perché credo che il posto sicuro non ce l’abbia nessuno. Non è che io non abbia mai subito la cosa: ci rimango male se vado in panchina o se non vengo schierata. Il fatto è che io ho fiducia in me stessa, conosco Myriam e so che ci metterò tutto l’impegno possibile per arrivare al mio obiettivo. Poi se arriva quello che spero sarò ancora più contenta, altrimenti continuerò a lavorare per far sì che avvenga“.

    Foto Volleyball World

    Tra le giocatrici della tua generazione sei quella che è esplosa più tardi, facendo il definitivo salto di qualità quando avevi 22-23 anni. Cosa è cambiato per te in quel periodo?

    “È una questione di occasioni. Prima ero sempre stata la giocatrice ‘sì, ma…’, quella non abbastanza convincente, anzi a dire la verità per qualcuno lo sono ancora. Poi ho avuto la mia occasione con i Mondiali del 2018, sarà che quell’anno sono successe tante cose importanti nella mia vita, ma era ciò che volevo e ci ho messo tutto quello che potevo per arrivare. Quello è stato l’inizio di tutto per me“.

    Davvero c’è qualcuno che ancora, dopo tutto quello che hai vinto, non ti considera “abbastanza convincente”?

    “Lo sento dire spesso, in realtà. Ma non mi interessa. Quando avevo 25 anni ci rimanevo male, mi chiedevo: ‘Perché la gente non mi capisce?’. Adesso ne ho 28, non posso stare ancora dietro a quelle cose. Non ci penso più, quando torno a casa e mi guardo allo specchio vedo un’atleta che si è fatta un c… così per arrivare a quello che si è guadagnata, tra medaglie e premi individuali. Nessuno mi ha regalato niente e io sono soddisfatta. Poi non si può piacere a tutti, come nella vita: anche Paola, che è un fenomeno, ha gente che la accusa di essere scarsa… figuratevi io!“.

    Un’ultima cosa: qual è stata la persona più importante per la tua carriera, quella che ti ha aiutato di più?

    “I miei genitori sono stati l’esempio di quello che sono io. In campo e fuori, il modo in cui mi comporto, è tutto merito loro in primis. Poi ci sono stati tantissimi allenatori che mi hanno aiutato ad arrivare fino a qui, tante compagne di squadra, è difficile citare una persona sola: per arrivare a fare una carriera così hai bisogno di tante persone buone e brave, ma anche di persone cattive, che ti danno contro. Servono anche quelle“. LEGGI TUTTO

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    VNL, ufficializzati calendari e orari dell’edizione 2023

    Di Redazione

    La FIVB ha ufficializzato il calendario e gli orari di gioco dell’edizione 2023 della Volleyball Nations League. La nazionale azzurra femminile detentrice del trofeo, inizierà il proprio percorso ad Antalya, contro la Thailandia il 30 maggio, mentre la data d’esordio degli azzurri Campioni del Mondo è fissata per il 6 giugno a Ottawa, in Canada contro l’Argentina. L’atto conclusivo della manifestazione femminile, come noto, si terrà ad Arlington, Texas dal 12 al 16 luglio presso il College Park Center.Il torneo maschile si concluderà invece dal 19 al 23 luglio presso l’Ergo Arena di Danzica, Polonia. 

    Il calendario completo della VNL 2023 è disponibile QUI

    IL CALENDARIO DELLE AZZURRE (orari di gioco italiani)

    Week 1 (Antalya, Turchia)30 maggio: Italia-Thailandia ore 161 giugno: Polonia-Italia ore 162 giugno: Stati Uniti-Italia ore 193 giugno: Turchia-Italia ore 19

    Week 2 (Hong Kong)14 giugno: Italia-Bulgaria ore 1115 giugno: Repubblica Dominicana-Italia ore 14.3017 giugno: Olanda-Italia ore 1118 giugno: Italia-Cina ore 14.30

    Week 3 (Bangkok, Thailandia)28 giugno: Brasile-Italia ore 15.3030 giugno: Canada-Italia ore 81 luglio: Italia-Croazia ore 82 luglio: Italia-Giappone ore 12

    Quarti di finale (Arlington, Stati Uniti)12 luglio ore 2313 luglio ore 2.30, 17.30, 21

    Semifinali (Arlington, Texas, Stati Uniti)15 luglio ore 2316 luglio ore 2.30

    Finali (Arlington, Stati Uniti)16 luglio 3-4 posto ore 2117 luglio 1-2 posto ore 0.30

    IL CALENDARIO DEGLI AZZURRI (orari di gioco italiani)

    Week 1 (Ottawa, Canada)6 giugno: Italia-Argentina ore 22.308 giugno: Italia-Stati Uniti ore 22.309 giugno: Italia-Cuba ore 22.3010 giugno: Germania-Italia ore 19

    Week 2 (Rotterdam, Paesi Bassi)21 giugno: Iran-Italia ore 1322 giugno: Cina-Italia ore 1323 giugno: Serbia-Italia ore 2025 giugno: Italia-Polonia ore 12.30

    Week 3 (Pasay City, Filippine)4 luglio: Brasile-Italia ore 56 luglio: Canada-Italia ore 97 luglio: Slovenia-Italia ore 98 luglio: Giappone-Italia ore 13

    Quarti di finale (Danzica, Polonia)19 luglio ore 17 e 20.3020 luglio ore 17 e 20.30

    Semifinali (Danzica, Polonia)22 luglio ore 17 e 20.30

    Finali (Danzica, Polonia)23 luglio 3-4 posto ore 1723 luglio 1-2 posto ore 20.30

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Europei, all’Arena di Verona si gioca: c’è l’ok del Ministero

    Di Redazione

    Sospiro di sollievo a Verona: la tanto attesa gara inaugurale dei Campionati Europei femminili, il prossimo 15 agosto, si giocherà all’Arena (meteo permettendo). Lo storico anfiteatro scaligero tornerà dunque a ospitare la pallavolo dopo 35 anni e per la prima volta accoglierà la nazionale italiana, opposta alla Romania. L’ok definitivo è arrivato dal Ministero della Cultura, dopo che nei giorni scorsi si era sparsa la voce di una mancata concessione della deroga, e anche la Fondazione Arena ha espresso parere positivo. Al momento la deroga riguarda soltanto la partita di Ferragosto, ma l’intenzione dell’amministrazione è quella di rivedere il regolamento per permettere l’organizzazione di altri eventi sportivi all’interno del monumento.

    “Ora l’obiettivo è portare a compimento l’evento – dice il sindaco Damiano Tommasi al quotidiano L’Arena – sarà un percorso lungo, durante il quale sarà necessario lavorare insieme per la buona riuscita della manifestazione. Si apre una sfida culturale, che vede l’anfiteatro luogo non solo della lirica e della musica ma anche dello sport, anche in vista delle Olimpiadi 2026“.

    (fonte: L’Arena) LEGGI TUTTO

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    Non arriva la deroga dal Ministero, a rischio gli Europei all’Arena di Verona?

    Di Redazione

    La data è già fissata e l’appuntamento attesissimo: gli appassionati di pallavolo attendono con trepidazione il 15 agosto, giorno in cui il volley dovrebbe finalmente tornare all’Arena di Verona per la gara inaugurale dei Campionati Europei femminili tra Italia e Romania. Ma anche questa volta, come già accaduto in passato, il grande evento è a rischio: secondo quanto riportato dal quotidiano L’Arena, infatti, non sarebbe arrivata l’attesa deroga richiesta dal Comune di Verona al Ministero della Cultura, attraverso la Soprintendenza archeologica. Un’autorizzazione indispensabile, perché nel protocollo per l’utilizzo del monumento stilato nel 2013 non è previsto lo svolgimento di manifestazioni sportive al suo interno.

    Il Comune è ancora in attesa di una risposta, ma intanto il tempo stringe: già in dicembre c’era stato un primo sopralluogo di Fipav, CEV e Infront, e si era pensato a giocare una partita “di prova” per testare l’impianto in primavera. Se però la deroga non dovesse arrivare, sarà necessario studiare un’alternativa: si parla di Firenze, che ospiterà anche ottavi e quarti di finale. Le altre due sedi italiane della manifestazione sono Monza e Torino, in cui si disputeranno le restanti gare del girone delle azzurre.

    (fonte: L’Arena) LEGGI TUTTO

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    Davide Mazzanti sulla convocazione di Egonu: “Il nodo si scioglierà più avanti”

    Di Redazione

    Non parla di azzurro ma… ne parla Davide Mazzanti, a margine dell’udienza in cui Papa Francesco ha ricevuto in Vaticano le nazionali. Il CT della nazionale femminile rilascia soltanto poche parole, ma significative, ai microfoni dell’ANSA, chiarendo che “c’è l’accordo di non parlare di convocazioni. Tutto quello che uscirà si saprà a maggio“. E sul possibile ritorno (o non ritorno) in azzurro di Paola Egonu dice: “sarà un nodo che scioglieremo più avanti“, confermando quindi che il dubbio esiste ancora.

    Il CT ha aggiunto di non aver sentito l’opposta del VakifBank, e sulla sua partecipazione al Festival di Sanremo ha dichiarato: “Paola ha tanti talenti e sa gestire tanti palcoscenici in modo autentico. Dirà le cose in modo molto netto, come lei è“.

    (fonte: ANSA) LEGGI TUTTO

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    Altra novità per la Final Four: presente anche la Nazionale Italiana del 2002

    Di Redazione

    Manca sempre meno alla Final Four di Coppa Italia Frecciarossa che si svolgerà all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno sabato 28 e domenica 29 gennaio. Dopo gli annunci sulla presenza dei Disco Club Paradiso nel giorno delle Finali e sulla masterclass di telecronaca tenuta da Francesco Pancani e Flavio Tranquillo, arriva un’altra conferma importante: la Nazionale Italiana del 2002, unica selezione femminile nella storia della nostra pallavolo a vincere un Mondiale e recentemente inserita nella Hall of Fame della Pallavolo Italiana, sarà presente all’evento e premierà le finaliste dei tornei giovanili che si svolgeranno in contemporanea alla due giorni emiliana. 

    Nel weekend della Final Four infatti, la Lega Volley Femminile e Master Group Sport, in collaborazione con FIPAV Emilia-Romagna e il Comitato Territoriale di Bologna, hanno organizzato un torneo Under14, denominato Pink Gen: in diverse palestre dell’hinterland bolognese si affronteranno nove squadre, sette di Serie A (Lecco, Milano, Perugia, Chieri, Scandicci, Busto e Macerata) e due della zona (San Lazzaro e Ravenna). Inoltre, nella giornata di domenica, si svolgerà anche un Concentramento VolleyS3 con le società del territorio. Tutti i partecipanti saranno invitati alle gare dell’Unipol Arena e contribuiranno a rendere unica la cornice delle quattro partite.  La Nazionale Italiana del 2002 è stata l’unica selezione femminile di volley a vincere un Campionato del Mondo. Il Mondiale si svolse in Germania dal 30 agosto al 15 settembre 2002.

    Nella prima fase, le azzurre furono inserite nel Girone A con Germania, Bulgaria, Giappone, Messico e Repubblica Ceca. Il raggruppamento fu dominato dalla selezione di Marco Bonitta, che vinse tutte e cinque le partite senza perdere neanche un set.

    Le cose si fecero molto più complicate nella seconda fase a gironi: l’Italia finì in un gruppo di ferro con Russia, Cuba e Grecia. Arrivò una sconfitta sia contro le russe, al tie-break, che contro le cubane, 3-1. L’Italia riuscì però a vincere l’ultima partita, 3-0 alle greche, e a passare ai Quarti di Finale come una delle migliori terze, staccando al fotofinish i Paesi Bassi grazie al quoziente set (1 per l’Italia, 0,857 per le olandesi).

    Nella fase ad eliminazione diretta, le azzurre superarono agilmente la Corea del Sud e in semifinale la Cina, in una gara più combattuta terminata 3-1. In finale, il grande capolavoro su una delle squadre favorite, gli Stati Uniti d’America, che si qualificarono alla partita per l’oro battendo Cuba e Russia, le due squadre che inflissero una sconfitta alle italiane. Trascinata da Elisa Togut, premiata a fine partita come MVP della rassegna iridata, l’Italia vinse al tie-break dopo due ore di gioco, laureandosi Campione del Mondo. 

    La rosa: 2 Simona Rinieri, 3 Elisa Togut, 4 Manuela Leggeri, 5 Sara Anzanello, 10 Paola Paggi, 11 Darina Mifkova, 12 Francesca Piccinini, 13 Rachele Sangiuliano, 14 Eleonora Lo Bianco, 15 Valentina Borrelli, 16 Anna Vania Mello, 17 Paola Cardullo, CT: Marco Bonitta

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sarah Fahr al QS: “Salvata da un libraio, incontrarlo mi ha cambiato la vita”

    Nella carriera di uno sportivo ci sono cadute dalle quali ci si rialza subito e altre che rischiano di stenderti mettendo un punto. Un punto che può rappresentare la fine di una storia o essere trasformato in uno dei tanti punti e a capo all’interno del proprio racconto. Sarah Fahr questo tipo di cadute le conosce entrambe a causa di due brutti infortuni. “La prima volta lo stop non mi era pesato, anche se fu lunga. Ma dopo la riabilitazione, alla quinta gara con Conegliano mi sono rotta di nuovo lo stesso legamento crociato. E lì mi è crollato il mondo addosso, vedevo tutto nero” racconta la centrale in una bella intervista rilasciata al collega Doriano Rabotti per il QS.

    Da questa seconda caduta, insomma, Fahr credeva di non riuscire più a rialzarsi, poi tutto cambiò durante un viaggio in treno: una giornata come tante, un incontro casuale, due chiacchiere e… tutto cambia trasformando quel punto finale in un altro punto e campo che rimanda a un nuovo capitolo ancora tutto da scrivere. A maggior ragione in questo caso, perché a “salvare” Fahr sono stati proprio i libri. Anzi, per essere proprio precisi, un libraio.

    “Stavo andando a Roma per la seconda operazione – racconta la 21enne nativa di Kulmbach, in Baviera –. In treno un signore si accorge che sto leggendo un libro e inizia a parlarmi. Era un libraio di Conegliano, coincidenza. Mentre gli raccontavo la mia storia vedevo che non faceva le facce degli altri, che mostravano tutti compassione. Lui non era dispiaciuto. Ho capito perché quando mi ha raccontato la sua storia”.

    “Era nato semiparalizzato – prosegue – e ci aveva messo 18 anni di fisioterapia per camminare. Ho pensato: io dopo un mese tornerò a fare una vita normale, e mi lamento? Stai zitta e mettiti lì con la testa”.

    Grazie a quell’incontro, dunque, la ragazza figlia di uno skipper tedesco che a 12 anni preferì abbandonare le regate (gareggiava nella categoria Optimist con la sua barca a cui aveva dato il nome di “Streghetta del mare”, ndr) per paura “delle onde grosse del mare d’inverno”, alla fine l’onda più grande è riuscita a cavalcarla.

    Altro incontro casuale Fahr lo aveva fatto diversi anni fa in un negozio di bricolage, dove vide un post con la scritta “Fai della tua vita un sogno e di un sogno una realtà”. Motto che ora ha fatto suo: “Mi capitò in mano un po’ per caso, ora è diventata la frase della mia vita”. Che il prossimo sogno sia quello di tornare a vestire l’azzurro? Noi glielo auguriamo di tutto cuore. LEGGI TUTTO

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    Tutti i CT azzurri per il 2023. Ufficiale la conferma di Mazzanti

    Di Redazione

    La Federazione Italiana Pallavolo, a conclusione dei lavori del Consiglio Federale, ha annunciato i nomi dei CT e vice allenatori delle nazionali italiane per la stagione 2023. Non ci sono sorprese dell’ultim’ora: confermati tutti i protagonisti di un’annata che, del resto, è stata straordinaria per le rappresentative azzurre. Anche Davide Mazzanti, come ampiamente preannunciato dal presidente federale Giuseppe Manfredi, resterà al timone della nazionale femminile.

    Questo il quadro completo degli allenatori azzurri (l’elenco completo degli staff sarà pubblicato nelle prossime settimane):

    Seniores maschile: Ferdinando De Giorgi (1° allenatore); Massimo Caponeri (2° allenatore).Nazionale B maschile: Vincenzo Fanizza (1° allenatore); Luca Leoni (2° allenatore).Under 21 maschile: Matteo Battocchio (1° allenatore); Nicolò Zanni (2° allenatore).Under 19 maschile: Michele Zanin (1° allenatore); Moreno Traviglia (2° allenatore).Under 17 maschile: Monica Cresta (1° allenatore); Giovanni Preti (2° allenatore).

    Seniores femminile: Davide Mazzanti (1° allenatore), Matteo Bertini (2° allenatore).Under 21 femminile: Marco Mencarelli (1° allenatore), Gaetano Gagliardi (2° allenatore).Under 19 femminile: Michele Fanni (1° allenatore), Matteo Dall’Angelo (2° allenatore).Under 17 femminile: Pasquale D’Aniello (1° allenatore), Oscar Maghella (2° allenatore).

    La riunione del Consiglio Federale si era aperta con gli aggiornamenti sull’istruttoria portata avanti dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti della Fipav sul tema del vincolo sportivo e sull’Assemblea Straordinaria che si svolgerà nel weekend al Rome Marriott Park Hotel, proprio per approvare le necessarie modifiche allo Statuto federale su questo argomento.

    Sempre nel corso della riunione, il Segretario generale della Fipav ha comunicato che anche la Federazione si mobiliterà per sostenere l’appello inviato da Mauro Berruto all’ambasciata dell’Iran per il patrocinio politico di Fahimeh Karimi, allenatrice di pallavolo condannata a morte nella Repubblica islamica. L’intenzione della Fipav è quella di organizzare un’iniziativa che coinvolga tutto il mondo della pallavolo italiana.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO