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    Valentino Rossi, c'è il giallo sulla firma con Petronas: ecco cosa è successo

    “Sono stato fuori per un giro bici e ho letto la notizia… Ci stiamo ancora lavorando, Valentino non e? un pilota normale e c’è bisogno di tempo”. Con queste parole sulla propria pagina Facebook Razlan Razali, team principal di Yamaha Petronas Racing, gela i tifosi sulla trattativa con Valentino Rossi che i più davano ormai per conclusa, con un annuncio ufficiale atteso addirittura al termine del Gran Premio di Jerez de la Frontera, in programma domenica 19 luglio. Il post non mette di certo in discussione la possibilità di una fumata bianca in un prossimo futuro, ma servirà sicuramente ancora del  tempo. Il nove volte campione del mondo è concentrato sulla stagione 2020, ridotta per via dell’emergenza Coronavirus, ma siederà sulla M1 anche in quella successiva. Col team Petronas, quindi, si ragiona a partire dal 2022.

    Moto Gp, Stoner “consiglia” Rossi LEGGI TUTTO

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    MotoGp, i fratelli Marquez a Jerez con un casco celebrativo

    CERVERA – Un casco speciale per un’occasione speciale. Marc e Alex Marquez, i due fratelli che quest’anno correranno insieme in MotoGP con la Honda, hanno deciso insieme ad Allianz Seguros, loro sponsor personale, di sfoggiare dei caschi con una grafica speciale che rendesse omaggio a tutte le persone che in questi mesi hanno lavorato duramente per far fronte all’emergenza causata dal Coronavirus.
    Finalità benefica
    Dopo il Gran Premio di Jerez, i caschi verranno messi all’asta sulla piattaforma online Catawiki, e i fondi raccolti verranno utilizzati per acquistare 250 attrezzature per il personale sanitario mentre il resto delle donazioni verranno donate alla Croce Rossa. L’asta prenderà il via venerdì 17 luglio alle 12:00 e si concluderà lunedì 27 luglio alle 20:00. “Pushing Ahead Together” è il messaggio sui caschi dei fratelli Marquez per inviare un messaggio di solidarietà, gratitudine e speranza.
    Scelta ponderata
    Il campione del mondo Marc Marquez, a caccia del nono titolo assoluto, parla della scelta di correre con dei caschi speciali: “Dopo due mesi e mezzo di reclusione e dopo aver visto la crisi causata dalla pandemia di Covid-19, ho voluto rendere omaggio a tutte le persone che hanno sofferto e continuano a soffrire a causa di questa situazione e, allo stesso tempo, ringraziare tutti i professionisti che hanno lavorato instancabilmente in questi mesi. Dopo averci pensato molto e parlato con mio fratello Alex, abbiamo pensato che la possibilità di realizzare un casco con una grafica speciale sarebbe stato un bel tributo a tutti loro, e allo stesso tempo, attraverso l’asta che si concluderà dopo il Gran Premio, potremo aggiungere un altro granello di sabbia per combattere questa pandemia”.
    Sulla stessa lunghezza d’onda il fratello Alex al debutto in MotoGP: “Non potrei esordire in modo migliore se non con un casco bellissimo per il significato che ha. Ho trascorso giorni a parlare insieme a Marc di quello che avremmo potuto fare quando sarebbero ricominciate le competizioni. Progettare un casco speciale è stato un bel modo per mostrare la nostra solidarietà a tutte le persone che hanno vissuto un momento difficile in questo periodo e, allo stesso tempo, è un modo per ringraziare tutti i professionisti per il loro lavoro”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, annullato il Gran Premio delle Americhe

    AUSTIN – Cancellato anche il Gran Premio delle Americhe di MotoGP. Il motomondiale, che prenderà ufficialmente il via domenica 19 luglio da Jerez, perde così un altro pezzo.
    Annuncio social
    La corsa americana, in programma ad Austin, sarebbe dovuta essere, nel calendario originale, la terza dell’anno salvo poi essere messa in stand-by a causa della pandemia di Coronavirus. Sebbene non risultasse nel programma provvisorio, c’era la speranza che il Gran Premio delle Americhe venisse disputato ma così non è stato dopo l’annuncio del COTA (Cirtuit of The Americas) sulla pagina ufficiale Facebook: “Le moto più veloci del mondo torneranno l’anno prossimo per un ancora più grande e migliore MotoGP Red Bull Grand Prix of the Americas il 16-18 aprile 2021. L’evento di quest’anno, dal 13 al 15 novembre 2020, è stato cancellato. I possessori del biglietto riceveranno un’e-mail con ulteriori informazioni”.
    Il calendario, per il momento, prevede solo tappe europee con più gare corse sullo stesso circuito ma Carmelo Ezpeleta non perde la speranza di aggiungere un Gran Premio extra europeo: Sepang, in Malesia, potrebbe essere la pista prescelta. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Battistella: “Dovizioso ha varie opzioni sul tavolo per il futuro”

    BORGO PANIGALE – “Dovizioso vuole sempre una moto migliore per vincere e una evoluzione costante relativa a tutti gli aspetti tecnici. Credo però che Andrea debba anche migliorare nell’interpretazione della moto, questa è una delle critiche che faccio a lui e anche agli altri piloti”. Simone Battistella, manager di “Dovi” parla così del futuro del suo assistito. 
    Varie opzioni sul tavolo
    Parlando al podcast della MotoGP, Battistella ha analizzato presente e futuro del numero 4 della Ducati partendo proprio dalla Rossa a due ruote: “Ora non abbiamo delle trattative con Ducati. Stiamo definendo un accordo per il 2020. Borgo Panigale preferisce aspettare alcune gare prima di iniziare le trattative con Dovizioso. Quindi probabilmente dovremo attendere fino in Austria per parlare con loro. La decisione spetta a Ducati e per Andrea va bene così. Spero che questa situazione di attesa non crei tensione ad agosto che sarà un mese decisivo. Soprattutto lo saranno Brno e l’Austria”.
    La questione non appare però di natura economica: “È importante ma come lo è anche avere gli stessi obiettivi. In caso di dubbi meglio evitare. Tra Andrea e Gigi Dall’Igna c’è stata della tensione, è vero, ma più o meno questa non manca mai. Ricordiamoci che Ducati e Dovizioso sono stati gli unici a giocarsi il titolo con HRC e Márquez”.
    Si è parlato molto della KTM: “Sì, abbiamo parlato con loro ma ci siamo resi conto velocemente che non c’erano le condizioni per lavorare insieme” prosegue Battistella.
    C’è però anche la possibilità che non si concluda l’accordo con Ducati: “Ci sono varie opzioni davanti: Andrea vuole un programma interessante e le condizioni giuste per poter lavorare. Altrimenti non accetterà nessuna offerta in attesa che arrivi. Potrebbe anche restare fermo nel 2021. È un’opzione che prendiamo in considerazione. Vuole continuare ma ad alcune condizioni, altrimenti niente. Dovi però non sta pensando al ritiro. Si sente in forma, sta bene. Probabilmente, incidente in motocross a parte, si trova nel suo miglior momento a livello fisico e mentale. Aspetterà fino a quando non avrà un progetto interessante. Questo non significa ritirarsi ma solo non avere una squadra con cui gareggiare” ha concluso Battistella. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Marquez è il grande favorito ma le cose cambiano”

    ROMA – “Ovviamente, Marquez è il favorito. Vince ininterrottamente dal 2014, con l’eccezione dell’anno in cui ho vinto io il Mondiale (il 2015, ndr) e questo dice tutto. È arrivato in MotoGp e ha vinto all’esordio, e si è ripetuto quasi sempre. In questo momento Marc è il migliore, ed è difficile batterlo per gli altri, ma le cose cambiano”. Jorge Lorenzo fa le carte al motomondiale che partirà tra dodici giorni a Jerez.
    Mezzo è fondamentale
    Il cinque volte campione del mondo, ritiratosi alla fine dello scorso anno e oggi tester della Yamaha, sottolinea l’importanza del mezzo: “A differenza del Trial, in MotoGp la moto è molto importante, ci sono tanti aspetti che contano: motore, ciclistica, elettronica” sottolinea il maiorchino. “Se Marc dovesse avere problemi con la moto, o se la Honda non dovesse essere sufficientemente competitiva, potrebbe trovarsi in difficoltà contro la Yamaha di Quartararo, che è velocissimo e molto forte, o di Maverick, che in questo momento gode di una posizione di grande forza mentale. E non bisogna dimenticarsi di Dovi, Valentino o Rins con la sua Suzuki”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez si allena con il simulatore di F1

    CERVERA – Mancano 12 giorni al primo semaforo verde della stagione per la MotoGP ma i piloti iniziano a sentire la mancanza delle emozioni della pista e così cercano soluzioni alternative per sopperire. Uno di loro è sicuramente Marc Marquez: l’otto volte campione del mondo, grande appassionato di motori, attraverso un tweet sul suo profilo personale ha mostrato ai fan di impegnarsi con il simulatore di Formula 1 dopo aver visto il Gran Premio d’Austria domenica pomeriggio. “Ieri il primo GP di F1 !! Oggi è il mio turno … ma da casa!” le parole del fenomeno spagnolo.

    Ayer primer GP de F1!! Hoy mi turno…pero desde casa!Yesterday the first F1 GP!! Today my turn… but from home! pic.twitter.com/qDu3bvjLFX
    — Marc Márquez (@marcmarquez93) July 6, 2020 LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Binder: “Il motocross è l'allenamento migliore”

    ROMA – “Quasi tutti i piloti fanno motocross: sfortunatamente è un po’ rischioso, è solo una questione di tempo” prima di farsi male, ma vale la pena rischiare. Brad Binder è uno dei tanti piloti della MotoGP che usano il motocross come parte fondamentale del suo allenamento e, dopo il recente infortunio alla clavicola di Andrea Dovizioso su una moto da cross, ammette che si tratta di un allenamento un po’ pericoloso, ma difficilmente la scuderia proverà a limitarlo.
    Allenamento rischioso
    “Preferisco correre il rischio, perché per me non esiste una forma migliore di allenamento. Il motocross mi piace molto: fa lavorare molto duramente e l’ho sempre amato. Se dici alla scuderia che fai motocross sembrano contenti, ma se ti fai male ovviamente la storia è diversa”, spiega. “È sempre complicato. Cerco di non andare mai troppo oltre, mi spingo al massimo all’80% e cerco di usarlo di più per i benefici dell’allenamento. Ogni pilota ha avuto i suoi momenti con il motocross, ma l’infortunio è dietro l’angolo… Spero di evitarlo”, ha concluso.

    Ducati, Dovizioso vuole continuare e non pensa al ritiro LEGGI TUTTO

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    MotoGp, il padre di Lorenzo: “Jorge sta trattando con la Ducati”

    ROMA – “Al momento non c’è ancora nulla di certo, stanno negoziando, perché so che stanno negoziando. Lo fanno tutti e non c’è fumo senza fuoco“. Il padre di Jorge Lorenzo, Chicho, ha rivelato dell’esistenza di una trattativa in corso tra la Ducati e l’attuale tester della Yamaha, fatto che potrebbe far preoccupare Andrea Dovizioso, ancora a caccia del rinnovo per la stagione 2020 di MotoGP con la scuderia di Borgo Panigale. 

    Le rivelazioni di Chicho
    Il ritorno del cinque volte campione è caldeggiato da Gigi Dall’Igna, ma si tratta di un grosso rischio vista l’età e il fatto che è ormai fermo da un anno. Il padre dello spagnolo, comunque, sa che Lorenzo vorrebbe tornare su una moto ufficiale di questo calibro, anche per ritirarsi di nuovo con la coscienza pulita dopo l’addio da ‘perdente’ con la Honda: “La motivazione è molto importante, la sfida è molto importante. Se accetta la sfida e decide di fare di tutto per allenarsi, penso che potrebbe tornare, perché è molto testardo. Ha dovuto lasciare la Honda come un perdente, con la coda tra le gambe. Se ritorna e vince una sola gara, può ritirarsi con la coscienza pulita. Credo che ci sia molto di vero nel suo possibile ritorno“, ha concluso Chicho nel corso di una chiacchierata social coi suoi seguaci. LEGGI TUTTO