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    MotoGp, Valentino Rossi: “Tecnici Yamaha sentono i piloti ma decidono loro”

    TAVULLIA – “Gli ingegneri della Yamaha ascoltano i piloti perché sanno che da molto tempo abbiamo sempre gli stessi problemi ma alla fine fanno come vogliono loro”. Va giù duro Valentino Rossi nei confronti della casa di Iwata.

    Coinvolti nello sviluppo
    Il Dottore, che quest’anno passerà dal team Factory a quello Petronas, non lesina critiche ai tecnici nipponici che non sembrano dare la giusta importanza alle indicazioni dei piloti: “Ci ascoltano ma hanno già in mente cosa vogliono fare” le parole di Valentino Rossi riportate da Sport Mediaset.
    La Yamaha, in questa stagione, ha vinto più Gran Premi di tutti in MotoGP ma ha visto sfumare entrambe i titoli, quello costruttori a favore della Ducati e quello piloti finito nelle mani di Joan Mir con la Suzuki.
    Valentino Rossi, nonostante sia passato nel team satellite della Yamaha, sa che non ci sarà grande differenza: “Quest’anno sarò coinvolto nello sviluppo come la scorsa stagione, quindi non cambierà molto. Dovrò comprendere il livello del mio coinvolgimento: cercherò di mettere a disposizione la mia esperienza per capire ciò di cui abbiamo bisogno” conclude il Dottore. LEGGI TUTTO

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    Sky Racing Team VR46, svelate le livree per il 2021

    ROMA – Come da tradizione, anche quest’anno lo Sky Racing Team VR46 ha svelato le livree della nuova stagione del Motomondiale nell’Ante Factor della finale di X Factor in diretta su Sky Uno. Questa volta con una novità: Luca Marini per la MotoGP e Marco Bezzecchi e Celestino Vietti Ramus per la Moto2, si sono collegati direttamente dalla sede della VR46 Riders Academy di Tavullia, con Guido Meda ad accompagnarli durante l’incursione nella puntata conclusiva del talent show musicale.

    Le nuove livree
    Le nuove livree MotoGP e Moto2 della stagione 2021, rivisitate nei colori dal reparto grafico e creativo della VR46, presentano lo stesso aspetto in entrambe le categorie: il tocco di grigio chiaro satinato diventa nero lucido, con un gioco di contrasti introdotto dall’azzurro cromato, che ridisegna in maniera più “racing” la veste grafica dei due Team. Dopo i grandi risultati del 2020, con il titolo Mondiale a squadre in Moto2, il secondo posto in classifica generale di Luca Marini e il raggiungimento di numeri importanti – in totale, 17 podi e 7 vittorie – il Team nato nel 2014 dal progetto condiviso tra Sky e la VR46 di Valentino Rossi per sostenere la crescita dei giovani talenti italiani del motociclismo, si proietta verso il prossimo Campionato confermando così l’impegno in due categorie, tra cui la grande novità della MotoGP. Dopo Francesco Bagnaia, Campione del Mondo Moto2 nel 2018, Luca Marini sarà il secondo pilota del Team a esordire in top class il prossimo febbraio grazie all’accordo tra lo Sky Racing Team VR46, Esponsorama Racing e Ducati. In Moto2, invece Marco Bezzecchi, quest’anno quarto in Campionato, è pronto a dire la sua insieme a Celestino Vietti Ramus, rookie nella categoria dopo aver impressionato in Moto3. In entrambe le categorie, lo Sky Racing Team VR46 potrà contare sull’impegno e la fiducia di partner che hanno sposato la filosofia della squadra. WITH U, Monster Energy e Bardahl continueranno a essere i main partner del progetto. Confermati anche Fassi insieme a Dainese e AGV, al fianco del Team fin dalla sua nascita. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, M. Marquez: “Anno duro, tornerò più forte di prima”

    ROMA – “Come ben sapete questa stagione è stata difficile per me, sia per il Covid-19 che per i problemi al braccio”. Sono queste le parole dell’otto volte campione del mondo Marc Marquez a margine della presentazione della Honda dei piloti per la stagione 2021.

    Tornare più forte
    Il pilota di Cervera ha vissuto una annata travagliata ma vuole tornare presto in sella e al vertice della MotoGP: “Successivamente ho avuto difficoltà a recuperare ma mi sto concentrando in vista del 2021 che sarà differente. Tornerò più forte di prima. Voglio ringraziare tutti gli sponsor e i fan, ci vediamo presto” ha concluso Marc Marquez.
    Attesa per i tifosi
    Nel corso dell’evento streaming della casa giapponese ha parlato anche il più piccolo dei fratelli Marquez, Alex, che affiancherà Takaaki Nakagami nel Team LCR Honda: “Sono riuscito a salire sul podio quest’anno. Nel 2021 proverò nuovamente a sfruttare questa opportunità che mi è stata data. Voglio ringraziare tutti i nostri tifosi, non vedo l’ora di vedervi sugli spalti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargarò: “Honda progettata per Marc Marquez? Non ci credo”

    ROMA – “Alla fine si è sempre sentito dire che la moto è fatta per Marc, io non ci credo tanto. Il pilota fornisce alcune linee guida e gli ingegneri portano alcune componenti che tutti i piloti del marchio testano”. Pol Espargarò non è d’accordo con chi pensa che la RC213V sia stata progettata per Marc Marquez, compagno di box nella prossima stagione. “Ognuno in Honda sceglie una strada diversa. Jorge Lorenzo ha provato milioni di cose e alla fine ha avuto una Honda sua”, prosegue Espargarò. E sul ritorno in pista dello spagnolo: “Mi piacerebbe poter fare una stagione insieme a Marc Marquez per dare il massimo, per sapere se sto andando al 100% – spiega a Motorsport.com –. Non posso occuparmi di sviluppare una moto che non conosco”.

    L’arrivo di Pol secondo Marquez
    L’arrivo di Pol Espargarò non impensierisce Marc Marquez che – poco prima di entrare in sala operatoria per la terza volta in cinque mesi – parla del suo nuovo compagno di box. “Proviene dalla KTM, un progetto che ha sofferto per alcuni anni e che ora sta facendo buone gare”, ha raccontanto ai microfoni di DAZN. “Con Pol ti assicuri un pilota che è regolarmente tra i primi 6 o 7, che lotta per i podi e, perché no, che lotta per i campionati, che è quello che si viene a fare in HRC. Sarà interessante, penso sia un buon passo per Honda, per Pol… non so. Non gli ho chiesto se se ne pente, perché ovviamente, vedendo come sta adesso la KTM, potresti pensare ‘Perché non sono rimasto?'”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marc Marquez: “Devo raggiungere il traguardo”

    ROMA – “Grazie a tutti per i messaggi di sostegno! A poco a poco mi sento meglio, ma la cosa piu’ importante in questa gara è raggiungere il traguardo, e ci riusciremo!”. Così Marc Marquez – attraverso un post sul proprio profilo Twitter – ha voluto ringraziare i suoi fan che gli hanno augurato una pronta guarigione dopo essersi sottoposto al terzo intervento al braccio destro. Il pilota della Honda potrebbe tornare a gareggiare non prima del maggio 2021, perdendo quindi le prime gare del prossimo Mondiale. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, dalla Spagna: “Marquez potrebbe essere operato di nuovo”

    ROMA – “Le infezioni ossee sono a volte difficili da curare, i germi si accumulano nell’osso, che è un tessuto che ha pochissimi vasi sanguigni e, quindi, le nostre difese hanno poco accesso, come accade con gli antibiotici che usiamo per combatterli e che allo stesso modo devono raggiungere la fonte dell’infezione attraverso il sangue”. Esordisce così Angel Villamor nella sua intervista rilasciata ad As, per mezzo della quale ha spaventato tutti i tifosi di Marc Marquez. Il noto traumatologo, infatti, non ha escluso che dopo l’infezione al braccio operato il pilota spagnolo di MotoGP possa essere sottoposto all’ennesimo intervento chirurgico: “La complicazione principale è che i germi impediscono la formazione del callo e quindi provocano pseudoartrosi o incapacità di guarire e questo porta alla necessità di nuovi interventi chirurgici. A volte siamo costretti a intervenire nuovamente per rimuovere il materiale metallico perché è un altro punto focale in cui il germe può depositarsi, anche più facilmente che nell’osso”.

    Le parole di Angel Villamor
    Secondo il prestigioso luminare, però, non è ancora il momento per valutare se davvero servirà un’ulteriore operazione per lo sfortunato pluricampione della Honda: “Ci vorrà almeno una settimana per capire se sarà necessaria un’operazione. Successivamente, deve essere iniziato il trattamento antibiotico, che può richiedere alcuni giorni di somministrazione endovenosa e poi diverse altre settimane per via orale. È possibile che l’antibiotico e le difese naturali di Marc possano con il germe senza la necessità di ulteriori interventi chirurgici. È sempre difficile sapere se l’infezione proviene dalla sala operatoria o ha raggiunto la frattura attraverso il flusso sanguigno da un altro focolaio infettivo. Il ritardo che sta subendo la formazione del callo potrebbe avere un’origine infettiva, ma potrebbe anche essere un fattore meccanico che è stato risolto con quest’ultimo intervento”. LEGGI TUTTO