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    MotoGp, festa per Valentino Rossi: il Dottore compie 42 anni

    ROMA – Valentino Rossi spegne 42 candeline. Il 16 febbraio 1979, infatti, nasceva quello che poi sarebbe diventato per tutti il Dottore, un campione in grado di fare da spartiacque al motomondiale. Nove titoli mondiali vinti, una serie di record difficili anche solo da ricordare ma soprattutto un’impronta indelebile sulla storia del motociclismo. Rossi, nel 2021, rincorrerà ancora una volta la Decima, quel titolo solo sfiorato nel 2015 a causa della lotta con Marquez e finito nelle mani di Jorge Lorenzo; l’ennesima occasione, per il pilota della Yamaha Petronas, di dimostrare come l’età anagrafica sia solo un numero.

    Rossi, una carriera da leggenda
    Una carriera leggendaria quella di Rossi che, fino ad ora, lo ha visto disputare 414 gare cogliendo 115 vittorie, 235 podi, 65 pole e 96 giri veloci; il primo titolo iridato arriva nel1997 seguito da altri otto, vinti in tutte le classi possibili: dalla 125 alla 250 guidando l’Aprilia, passando per l’ultima stagione della 500 due tempi (2001, con la Honda), fino ad arrivare alla MotoGp, categoria nella quale domina fino al 2005 nonostante l’azzardo dell’abbandona alla casa dell’ala dorata e il passaggio in Yamaha. Nel 2008 e nel 2009 ancora una doppietta prima dell’arrivo di Lorenzo e Marquez, la coppia che più di tutti lo ha messo in difficoltà nel corso della sua carriera. Il passaggio alla Ducati, con il sogno di veder trionfare un pilota italiano su una moto italiana, si rivela un incubo con zero vittorie all’attivo e il ritorno in Yamaha lo riporta a lottare per il titolo fino al 2015, l’anno della grande guerra con Lorenzo e Marquez conclusa con il contatto in Malesia che gli costà la penalità e l’abbandono della speranze iridate.  Ora una nuova opportunità con il team Petronas per dimostrare che, nel caso di Rossi, la voglia di stupire non sembra svanire con l’avanzare degli anni.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp: improvviso peggioramento per Gresini tra venerdì e sabato

    ROMA – Fausto Gresini ha visto peggiorare improvvisamente le sue condizioni nella notte tra venerdì 12 e sabato 13 febbraio. A dare la notizia è il figlio Lorenzo. Il manager del team che tornerà in MotoGp nel 2022 è ricoverato presso l’Ospedale Maggiore Carlo Alberto Pizzardi di Bologna da fine dicembre, a causa di un’insufficienza respiratoria dovuta alle complicanze dell’infezione da Covid. La situazione sembrava migliorata, con Gresini che era stato anche svegliato, ma il peggioramento degli ultimi giorni ha costretto i medici a sedarlo nuovamente.

    In ospedale da dicembre
    “Non scrivo da qualche giorno per via di un improvviso peggioramento delle condizioni generali avvenuto nella notte fra venerdì e sabato, ora la situazione è stabile e con valori sufficienti, babbo è stato sedato nuovamente in modo profondo – si legge in un post del figlio su Facebook -. Sono state iniziate nuove terapie per combattere la grave infiammazione polmonare, seguiranno aggiornamenti nei prossimi giorni”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, presentata la Yamaha 2021 con Vinales e Quartararo

    ROMA – Il team Yamaha si presenta nella sua nuova veste per il Mondiale 2021 di MotoGp. La casa diretta dal managing director Lin Jarvis e dal team director Massimo Meregalli arriva alla nuova stagione con un cambio tra i piloti. Al fianco del confermato Maverick Vinales (con il numero 12), infatti, ci sarà Fabio Quartararo (con il 20), arrivato dalla squadra satellite Petronas. Il francese, al suo terzo anno in classe regina, sostituirà Valentino Rossi, che ha fatto percorso inverso accasandosi a Petronas. “L’anno scorso è stato dimostrato che la M1 è una moto molto veloce, ma è mancata la costanza” – ha detto Meregalli durante la presentazione.

    Una nuova pagina da scrivere
    Dopo quattro stagioni si separa quindi la coppia formata da Rossi e Vinales. Il pilota di Tavullia, dopo un anno difficile con tante gare senza punti e una moto quasi mai competitiva, ha lasciato libero il posto a Fabio Quartararo, anche lui in difficoltà nel 2020 e in cerca di riscatto, viste le ambizioni con qui aveva iniziato l’ultimo Mondiale.  L’obiettivo sarà lottare per il titolo, arrivato nell’ultima volta nel 2015 con Jorge Lorenzo in sella, davanti al compagno di squadra Valentino Rossi. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo senior sui piloti Ducati: “Miller impreparato, Zarco piedi d'argilla”

    ROMA – Il padre di Jorge Lorenzo, Chicho, noto a tutti all’interno dell’ambiente MotoGP, come di consueto senza peli sulla lingua analizza in una diretta sul proprio canale Youtube le prestazioni dei piloti della Ducati al via nel Mondiale 2021. Non sono parole al miele quelle nei confronti dell’australiano Jack Miller: “La linea di Miller non è quella di un pilota sempre al top. E le cose non cambiano, o lo sei o non lo sei. Parte male e poi migliora con il passare delle gare, questo succede a piloti che non sono preparati. È un pilota molto fiero, ha molto talento ma non si limita a prendere sul serio la sua professione. Non è un pilota risolutore. In sei anni non abbiamo assistito a grandi evoluzioni, anche se in molte occasioni ha brillato“.

    I giudizi del padre di Lorenzo
    Lorenzo senior non riserva elogi anche a Johann Zarco che correrà con l’Avintia: “È un pilota dai momenti brillanti ma anche dai piedi d’argilla. Ha 30 anni, non ha più margini di miglioramento, ha bisogno di un miracolo come Miller“. Chicho considera anche gli esordienti Martin, Bastianini e Marini come molto altalenanti e apprezza invece Pecco Bagnaia: “Bagnaia ha il suo lato A e il suo lato B. È un pilota molto testardo, come mio figlio. Penso che abbia tante buone carte, ha vinto tanto e penso che possa raggiungere l’atteggiamento che gli fa raggiungere la sua migliore prestazione. Se fai questo passo e lo consolidi, penso che possa riservarci delle sorprese”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Dovizioso: “L'anno in Yamaha l'unico che non mi è piaciuto”

    ROMA – “L’unico momento che mi ha molto disgustato… Per varie circostanze. L’unico anno che ho trascorso in Yamaha è stato con una moto che non era quella ufficiale. E nonostante non avessi avuto evoluzioni durante la stagione, sono riuscito a fare una buona stagione ed essere il secondo pilota Yamaha“. Andrea Dovizioso si allena in motocross in Sardegna, nel frattempo ha trovato il tempo per una chiacchierata con Dazn in cui ha ricordato i momenti peggiori della sua carriera in MotoGP, vale a dire l’anno – il 2012 – trascorso alla guida della Yamaha cliente.

    I ricordi del pilota forlivese
    Il pilota forlivese sperava dunque di poter salire in sella alla Yamaha ufficiale nella stagione successiva, ma Valentino Rossi aveva appena deciso di tornare alla casa di Iwata e così al fianco di Lorenzo non c’è stato posto per Dovizioso ma per il Dottore: “Lorenzo è stato il primo pilota Yamaha ed io il secondo. Pertanto, sarebbe stato del tutto naturale entrare nel team ufficiale l’anno successivo. Ma le circostanze non lo permettevano. Dopo aver trascorso due anni in Ducati, Valentino ha deciso di tornare in Yamaha, che lo hanno accolto senza pensarci due volte. Quello è stato l’unico momento che non mi è piaciuto perché non ho avuto la possibilità di lavorare“. LEGGI TUTTO