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MotoGp, presentata la Yamaha 2021 con Vinales e Quartararo
ROMA – Il team Yamaha si presenta nella sua nuova veste per il Mondiale 2021 di MotoGp. La casa diretta dal managing director Lin Jarvis e dal team director Massimo Meregalli arriva alla nuova stagione con un cambio tra i piloti. Al fianco del confermato Maverick Vinales (con il numero 12), infatti, ci sarà Fabio Quartararo (con il 20), arrivato dalla squadra satellite Petronas. Il francese, al suo terzo anno in classe regina, sostituirà Valentino Rossi, che ha fatto percorso inverso accasandosi a Petronas. “L’anno scorso è stato dimostrato che la M1 è una moto molto veloce, ma è mancata la costanza” – ha detto Meregalli durante la presentazione.
Una nuova pagina da scrivere
Dopo quattro stagioni si separa quindi la coppia formata da Rossi e Vinales. Il pilota di Tavullia, dopo un anno difficile con tante gare senza punti e una moto quasi mai competitiva, ha lasciato libero il posto a Fabio Quartararo, anche lui in difficoltà nel 2020 e in cerca di riscatto, viste le ambizioni con qui aveva iniziato l’ultimo Mondiale. L’obiettivo sarà lottare per il titolo, arrivato nell’ultima volta nel 2015 con Jorge Lorenzo in sella, davanti al compagno di squadra Valentino Rossi. LEGGI TUTTO - in Motori
MotoGp, Lorenzo senior sui piloti Ducati: “Miller impreparato, Zarco piedi d'argilla”
ROMA – Il padre di Jorge Lorenzo, Chicho, noto a tutti all’interno dell’ambiente MotoGP, come di consueto senza peli sulla lingua analizza in una diretta sul proprio canale Youtube le prestazioni dei piloti della Ducati al via nel Mondiale 2021. Non sono parole al miele quelle nei confronti dell’australiano Jack Miller: “La linea di Miller non è quella di un pilota sempre al top. E le cose non cambiano, o lo sei o non lo sei. Parte male e poi migliora con il passare delle gare, questo succede a piloti che non sono preparati. È un pilota molto fiero, ha molto talento ma non si limita a prendere sul serio la sua professione. Non è un pilota risolutore. In sei anni non abbiamo assistito a grandi evoluzioni, anche se in molte occasioni ha brillato“.
I giudizi del padre di Lorenzo
Lorenzo senior non riserva elogi anche a Johann Zarco che correrà con l’Avintia: “È un pilota dai momenti brillanti ma anche dai piedi d’argilla. Ha 30 anni, non ha più margini di miglioramento, ha bisogno di un miracolo come Miller“. Chicho considera anche gli esordienti Martin, Bastianini e Marini come molto altalenanti e apprezza invece Pecco Bagnaia: “Bagnaia ha il suo lato A e il suo lato B. È un pilota molto testardo, come mio figlio. Penso che abbia tante buone carte, ha vinto tanto e penso che possa raggiungere l’atteggiamento che gli fa raggiungere la sua migliore prestazione. Se fai questo passo e lo consolidi, penso che possa riservarci delle sorprese”. LEGGI TUTTO - in Motori
MotoGP, Dovizioso: “L'anno in Yamaha l'unico che non mi è piaciuto”
ROMA – “L’unico momento che mi ha molto disgustato… Per varie circostanze. L’unico anno che ho trascorso in Yamaha è stato con una moto che non era quella ufficiale. E nonostante non avessi avuto evoluzioni durante la stagione, sono riuscito a fare una buona stagione ed essere il secondo pilota Yamaha“. Andrea Dovizioso si allena in motocross in Sardegna, nel frattempo ha trovato il tempo per una chiacchierata con Dazn in cui ha ricordato i momenti peggiori della sua carriera in MotoGP, vale a dire l’anno – il 2012 – trascorso alla guida della Yamaha cliente.
I ricordi del pilota forlivese
Il pilota forlivese sperava dunque di poter salire in sella alla Yamaha ufficiale nella stagione successiva, ma Valentino Rossi aveva appena deciso di tornare alla casa di Iwata e così al fianco di Lorenzo non c’è stato posto per Dovizioso ma per il Dottore: “Lorenzo è stato il primo pilota Yamaha ed io il secondo. Pertanto, sarebbe stato del tutto naturale entrare nel team ufficiale l’anno successivo. Ma le circostanze non lo permettevano. Dopo aver trascorso due anni in Ducati, Valentino ha deciso di tornare in Yamaha, che lo hanno accolto senza pensarci due volte. Quello è stato l’unico momento che non mi è piaciuto perché non ho avuto la possibilità di lavorare“. LEGGI TUTTO - in Motori
MotoGp, il campione del mondo Mir ha scelto: correrà con il 36 anche nel 2021
ROMA – “Un giorno mi sono svegliato e semplicemente ho preso la decisione. Il numero sarà quello di sempre, quello che più mi è fedele, ovvero il 36. Credo che sarebbe stato davvero fantastico usare il numero 1, che rappresenta un’esperienza unica e certamente un sogno, però credo che il 36 sia il numero con il quale ho lavorato duramente e che mi ha portato dove sono attualmente, cioè a vincere due titoli iridati”. In questo modo, tramite un video postato dalla Suzuki su Twitter, Joan Mir ha comunicato la propria decisione sul numero che lo accompagnerà nel Mondiale 2021 di MotoGp dopo il titolo conquistato la scorsa stagione.
Le parole di Mir
Nonostante la motivata decisione, Mir ha anche affermato che non si tratta di una scelta che lo accompegnà per forza per tutta la carriera: “Per ora ho compiuto una prima scelta, cioè mantenere il 36 – ribadisce -. Questo non vuol dire che se si dovesse ripresentare lo stesso ‘bivio’ non sceglierò il numero 1. Ma per ora ho scelto in questo modo, è un numero che simbolizza il duro lavoro. Devo continuare in questo modo: continuare a vincere titoli come nell’ultimo anno e collezionare ottimi risultati. Non era una decisione facile, ma confido che in futuro possa avere nuove opportunità di scelta tra questi numeri”. LEGGI TUTTO