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    MotoGp, Lorenzo: “Avrei potuto costringere Valentino Rossi al ritiro”

    ROMA – “Ho fatto una pazzia bestiale correndo ad Assen 2013, subito dopo un intervento chirurgico alla clavicola. Non avrebbero dovuto lasciar correre lui (Marc Marquez, ndr) a Jerez e nemmeno me. Siamo stati entrambi ingannati dal fatto che corriamo su una moto e il nostro non è uno sport di contatto, ma se cadi le conseguenze possono essere davvero gravi”. Jorge Lorenzo, intervistato da “El Mundo”, ha parlato del lungo stop di Marc Marquez, arrivato dopo essere tornato rapidamente in pista in MotoGp in seguito a una caduta a Jerez, un po’ come quando lui andò in pista ad Assen nel 2013 immediatamente dopo un’operazione.
    Su Valentino Rossi
    Lorenzo ha anche parlato della rivalità con Valentino Rossi, con cui ha condiviso per anni il box della Yamaha: “Valentino ha sempre detto che nel 2012, dopo la sua avventura in Ducati, era vicino al ritiro. A quel tempo io stavo per vincere il mio secondo Campionato del Mondo in MotoGP, era il diamante della Yamaha e mi avrebbero dato tutto lì. Se avessi voluto mettere una clausola per evitarlo come compagno di squadra, Valentino Rossi si sarebbe ritirato. Forse sarei ancora il numero uno della Yamaha”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Alex Marquez: “Le mie cadute? A volte serve per imparare”

    ROMA – “Sono caduto cinque volte in quattro giorni, anche se ce ne sono un paio che difficilmente contano per me perché erano piccole scivolate a causa dell’avantreno. Cerco sempre di ottenere il positivo dalle situazioni, dunque dopo ogni caduta sono uscito in pista e ho migliorato i miei tempi, in nessun momento ho perso fiducia. Conosco il motivo di quegli errori”. Queste le parole di Alex Marquez in un’intervista al Mundo Deportivo. Il pilota spagnolo, passato al team Honda LCR, è stato protagonista di diverse cadute durante i test della MotoGp in Qatar. “È chiaro che per la squadra non è il massimo, ma Lucio Cecchinello mi ha detto che devi cadere per imparare, mi stanno supportando al massimo ed è apprezzabile” – ha commentato il fratello di Marc.
    Gli obiettivi per la stagione
    “Devo continuare l’evoluzione vista nella seconda metà dello scorso anno, a parte i due podi, in termini soprattutto di ritmo che avevamo – ha proseguito Marquez -. Dobbiamo migliorare tante cose, soprattutto la qualifica che è il punto debole. Sono uno che parte piano piano, ma l’evoluzione della seconda parte del 2020 non è stata una sorpresa, ho cercato sempre di lavorare per il futuro, anche se il podio ad Aragon era qualcosa che onestamente non mi aspettavo. Voglio ripetere risultati come l’anno scorso, ma nel 2020 sono arrivati in momenti specifici e su circuiti specifici. È il secondo anno e dobbiamo cercare di essere più vicini a quelle posizioni su molti più circuiti e in molte più condizioni. La vittoria non mi ossessiona, è qualcosa che se deve arrivare arriverà. Cercherò di lavorare in modo da ottenerla, ma senza ossessionarmi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Sahara: “Stiamo dimostrando che siamo il team più unito”

    ROMA – “Quando ho saputo che siamo stati l’unico team a restare in Qatar, incluso i piloti, ho pensato che devo esserne orgoglioso. Forse stiamo anche dimostrando, una volta in più, che siamo il team più unito, affrontiamo questa situazione difficile tutti insieme come un gruppo forte e come una famiglia”. Senza mezzi termini, Sinichi Sahara, tesse le lodi al proprio team a pochi giorni dall’inizio del Mondiale 2021. Il project leader della Suzuki, nonostante l’addio di Davide Brivio, punta a un’altra stagione di rilievo. 
    Le parole di Sahara e Mir
    “Sono molto orgoglioso del gruppo che siamo – prosegue Sahara al giornale spagnolo Marca -. Ho chiesto a tutto il team di considerare di rimanere in Qatar tra i test e la prima gara per evitare alcun rischio di prendere il Covid durante i viaggi e durante la permanenza con famigliari e amici in gara. Tutti hanno accettato, anche Mir e Rins”. Proprio Mir ha parlato del vaccino: “Se vaccinarsi è stato un atto di responsabilità, restare qui ne è stato un altro. Mi alleno mentre loro sono al computer. Non è la fine del mondo, sono in un hotel di lusso”, ha chiosato il campione del mondo.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Valentino Rossi si allena al Mugello con moto stradale

    ROMA – Valentino Rossi al lavoro in vista del primo Gran Premio del Mondiale 2021 di MotoGp. Il pilota di Tavullia, a una settimana dal Gp del Qatar, si è allenato con una moto stradale sul circuito del Mugello. Come testimoniato dal Dottore tramite un post sui suoi canali social, nella giornata di ieri ha girato sulla pista toscana con una Yamaha R1M. Il numero 46 ha postato numerose immagini, che lo ritraggono in sella alla moto ma anche sorridente ai box del Mugello. “Buongiornooooo Mugelloooooo” – si legge nella didascalia.
    Verso il Qatar
    Una tappa importante, quella del Mugello, negli allenamenti di Valentino, che non potendo salire su una moto ufficiale come da regolamento, ha approfittato di questi giorni per tenersi allenato in vista del Gran Premio del Qatar, con la gara prevista per il 28 marzo. Anche Marc Marquez, ancora al lavoro per trovare la giusta forma dopo il lungo stop, aveva girato con una Honda stradale sul circuito di Montmelò, a Barcellona. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Mir: “Sarà difficile arrivare di nuovo al titolo”

    ROMA – “Ci sono delle possibilità per vincere e non rinunceremo a lottare, ma sarà difficile ripetersi con un altro titolo quest’anno. La scorsa stagione però pensavo che sarebbe stato impossibile, ma alla fine ci siamo riusciti”. Joan Mir ha parlato in occasione della presentazione della nuova stagione di MotoGp su DAZN Spagna. Il campione del mondo in carica, che nel 2020 ha sorpreso tutti con la Suzuki, appare motivato per la nuova stagione, pur sapendo che un bis non sarà cosa facile. “La chiave sarà provare a correre come lo scorso anno, ma con più velocità. Nel 2020 abbiamo dimostrato che la nostra arma è la perseveranza. Abbiamo una moto bilanciata e funziona abbastanza bene su tutte le piste. Potrebbe non essere la più veloce, ma è equilibrata. Se rimarremo concentrati, migliorando appunto qualche dettaglio, potremmo lottare ancora”.
    Sui test
    “Durante i test mi sono sentito a mio agio sulla moto, dunque non c’è una grande differenza rispetto al 2020 in questo senso – ha proseguito Mir -. Ciò che può fare una grande differenza per noi è il motore. Alla Suzuki hanno cercato di conseguenza di migliorare l’elettronica, portare novità nel telaio e migliorare i dettagli. Abbiamo ancora bisogno di più velocità massima per difenderci in gara, ma non siamo così lontani”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta: “Non obbligo Marquez e Valentino Rossi a fare pace”

    ROMA – “La vaccinazione fatta in Qatar migliora le condizioni di salute di un gruppo di persone che viaggia per il mondo intero. Non è un danno, stiamo facendo piuttosto un favore a tutti i Paesi, che avranno più vaccini a disposizione. Se avessimo avuto il vaccino prima, Fausto Gresini sarebbe ancora qui con noi. Questo mi porta a dire che faremo tutto il possibile e il prima possibile”. Carmelo Ezpeleta, boss di Dorna, ha parlato a “Los Desayunos de Europa” in vista della nuova stagione di MotoGp, che si è aperta con i test in Qatar e che comincerà al 100% con il Gp di fine marzo a Losail. 
    Marquez-Rossi
    Ezpeleta ha voluto parlare dell’imminente ritorno di Marc Marquez: “Ho molto apprezzamento per Marc, come per tutti gli altri, e gli auguro il meglio e non voglio metterlo sotto pressione. L’anno scorso ha fatto quello che pensava di dover fare. Tornerà quando sarà in forma, ed è quello che penso che farà”. Poi qualche parola su quel conflitto, mai davvero risolto, tra il Cabroncito e Valentino Rossi: “Sono entrambi molto importanti. Sono i più grandi, è qualcosa che devono decidere, ma loro e io sappiamo cosa è successo. Non ho intenzione di andare a dire loro: ‘ehi, vieni a fare pace”. LEGGI TUTTO