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    Razgatlioglu: “MotoGp? Il mio sogno è essere campione in Superbike”

    ROMA – Toprak Razgatlioglu in MotoGp? Non ora, almeno. Il pilota turco, tra i candidati al titolo mondiale in Superbike, ha affermato che l’attuale campionato è il suo obiettivo principale, e che il Motomondiale non è tra le ipotesi per un futuro molto vicino: “Il mio sogno è sempre stato diventare campione in Superbike – ha detto ai microfoni di “worldsbk.com” -. Non so se un giorno verrò in MotoGP, la mia priorità resta la Superbike, ma vedremo. Abbiamo parlato con Lin Jarvis, come avvenne anche nel 2020, e lo ringrazio”. 
    Sul Motomondiale
    Razgatlioglu ha poi parlato dell’esperienza nel paddock della MotoGp: “Non venivo in questo paddock dal 2014, quando correvo nella Red Bull Rookies Cup, ma adesso è incredibile. È come una città. Quello della Superbike è più rilassato, qui ci sono tante persone, tanti camion, ma è anche emozionante. Li ho guadati un po’ tutti. Marc Marquez penso non abbia ancora trovato il giusto feeling con la moto, deve migliorarlo in vista del prossimo anno, Jorge Martin è molto veloce. Ho guidato con lui l’ultima volta nel 2013 nella Red Bull Rookies Cup e anche Fabio Quartararo è molto veloce. È il mio pilota preferito e siamo anche amici, parliamo ogni weekend”. LEGGI TUTTO

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    Razgatlioglu: “Futuro in MotoGp? La mia priorità resta la Superbike”

    ROMA – “Il mio sogno è sempre stato diventare campione in Superbike. Non so se un giorno verrò in MotoGP, la mia priorità resta la Superbike, ma vedremo. Abbiamo parlato con Lin Jarvis, come avvenne anche nel 2020, e lo ringrazio”. Toprak Razgatlioglu, ai microfoni di worldsbk.com, ha parlato dal Red Bull Ring di Spielberg, dove è stato ospite del paddock in occasione del Gran Premio d’Austria di MotoGp. Il pilota turco, tra i candidati al titolo mondiale in Superbike, ha anche parlato del suo futuro e delle voci che lo vedrebbero tra i candidati a un passaggio nel Motomondiale.
    Sulla MotoGp
    Razgatlioglu ha poi parlato dell’esperienza nel paddock della MotoGp: “Non venivo in questo paddock dal 2014, quando correvo nella Red Bull Rookies Cup, ma adesso è incredibile. È come una città. Quello della Superbike è più rilassato, qui ci sono tante persone, tanti camion, ma è anche emozionante. Li ho guadati un po’ tutti. Marc Marquez penso non abbia ancora trovato il giusto feeling con la moto, deve migliorarlo in vista del prossimo anno, Jorge Martin è molto veloce. Ho guidato con lui l’ultima volta nel 2013 nella Red Bull Rookies Cup e anche Fabio Quartararo è molto veloce. È il mio pilota preferito e siamo anche amici, parliamo ogni weekend”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Piloti Petronas per il 2022? Decideremo dopo Silverstone”

    ROMA – “Dobbiamo decidere insieme al team Petronas quale sarà la migliore combinazione di piloti per la prossima stagione. Possono essere piloti MotoGP, piloti Moto2, piloti Superbike”. Lin Jarvis, intervistato da “Speedweek.com”, ha parlato del futuro del team Petronas in MotoGp, che vedrà partire sia Franco Morbidelli (diretto al team Factory) che Valentino Rossi, il quale ha annunciato il ritiro a fine stagione. Al momento, come affermato dall’amministratore delegato di Yamaha, non sono ancora stati decisi i piloti per il 2022, ma la scelta dovrebbe arrivare entro fine estate.
    Rea resta in Superbike
    “Onestamente, siamo stati molto impegnati con questo problema per settimane e abbiamo discusso molto su quale sia l’opzione migliore per la squadra. Jonathan Rea ha un futuro vincente in MotoGP? Ne dubito. Sarebbe illogico per lui cambiare il marchio che lo ha coperto di attenzioni per tanti anni. Probabilmente prenderemo la nostra decisione dopo il GP di Silverstone a fine agosto” – ha concluso. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “Marquez uno dei più veloci in Austria”

    ROMA – “Ovviamente il risultato finale non è stato buono, ma se guardiamo la gara di Marc possiamo vedere che, anche se era in svantaggio, era tra i piloti più veloci. Questo è importante per Marc e per il team, perché abbiamo capito che sta tornando al suo vero potenziale. Lasciamo l’Austria senza aver raggiunto risultati consoni al potenziale della nostra RC213V, ma stiamo lavorando costantemente per migliorare. Non ci siamo ancora, ma siamo sulla buona strada”. Alberto Puig, ai microfoni dei media ufficiali Honda, ha parlato dopo il Gran Premio d’Austria, undicesimo appuntamento stagionale della MotoGp, commentando il quindicesimo posto di Marc Marquez dopo il quindicesimo posto arrivato in seguito a una caduta.
    Su Pol Espargaro
    “Penso che la scelta della morbida al posteriore sia stata buona, era diversa da quella che hanno adottato gli altri, maMarc e la squadra hanno capito di cosa avevano bisogno – ha aggiunto il team manager della Honda -. D’altra parte, l’intesa tra Pol Espargaró e la moto è un aspetto negativo. È lontano dal suo potenziale e non sta sfruttando il pieno potenziale della moto. Sta soffrendo e dobbiamo lavorare con lui per superare questa situazione” – ha concluso. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “Risultato non buono, ma Marquez uno dei più veloci”

    ROMA – Non è stato un weeken positivo per la Honda, almeno dal punto di vista dei risultati, quello del Gran Premio d’Austria, valevole per l’undicesima tappa del Mondiale 2021 di MotoGp. Marc Marquez e Pol Espargaro hanno chiuso rispettivamente al quindicesimo e sedicesimo posto. Il team manager Alberto Puig, ai microfoni dei canali ufficiali del team, sottolinea però gli aspetti positivi della gara del numero 93: “Ovviamente il risultato finale non è stato buono, ma se guardiamo la gara di Marc possiamo vedere che, anche se era in svantaggio, era tra i piloti più veloci. Questo è importante per Marc e per il team, perché abbiamo capito che sta tornando al suo vero potenziale. Lasciamo l’Austria senza aver raggiunto risultati consoni al potenziale della nostra RC213V, ma stiamo lavorando costantemente per migliorare. Non ci siamo ancora, ma siamo sulla buona strada”. 
    Su Espargaro
    “Penso che la scelta della morbida al posteriore sia stata buona, era diversa da quella che hanno adottato gli altri, maMarc e la squadra hanno capito di cosa avevano bisogno – ha aggiunto il team manager della Honda -. D’altra parte, l’intesa tra Pol Espargaró e la moto è un aspetto negativo. È lontano dal suo potenziale e non sta sfruttando il pieno potenziale della moto. Sta soffrendo e dobbiamo lavorare con lui per superare questa situazione” – ha concluso. LEGGI TUTTO