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MotoGp, Rossi chiude la carriera con un 10° posto: grande festa a Valencia
VALENCIA – Valentino Rossi chiude la propria carriera con un 10° posto a Valencia. Il ‘Dottore’ saluta a testa tra gli abbracci e il pubblico spagnolo letteralmente impazzito per la sua ultima gara in MotoGp. Il pesarese, dopo aver tagliato il traguardo, è stato letteralmente invaso dagli elogi dei compagni di squadra e del proprio box. Sono inoltre apparsi numerosi videomessaggi da parte di grandi entità sportive come Gianluigi Buffon e Rafael Nadal, a commemorare il numero 46 per quanto fatto nell’ultimo ventennio. Nel giorno dell’addio alle corse di Rossi, è Francesco Bagnaia ad assicurarsi l’ultimo appuntamento stagionale sul circuito Ricardo Tormo e a chiudere una stagione meravigliosa. Dietro ‘Pecco’ spicca il giovane spagnolo Jorge Martin (Ducati Pramac) che si prende il secondo posto dopo la pole position del sabato. Il podio viene archiviato da Jack Miller (Ducati), bravo a tenere alle spalle Joan Mir (Suzuki) e il campione del mondo Fabio Quartararo (Yamaha). Fuori già nei primi giri invece Alex Rins (Suzuki), ma senza conseguenze fisiche.
La top-10 della gara
1. Francesco Bagnaia2. Jorge Martin3. Jack Miller4. Jorge Martin5. Fabio Quartararo 6. Johann Zarco7. Darryn Binder8. Enea Bastianini9. Aleix Espargaro10. Valentino Rossi LEGGI TUTTO - in Motori
MotoGp, la classifica piloti aggiornata dopo il Gp di Valencia: Rossi 18°
VALENCIA – Va a delinerarsi definitivamente la classifica piloti di MotoGp dopo l’ultima tappa della stagione in quel di Valencia. I giochi per il titolo e il Mondiale costruttori erano già chiusi, conquistati da Fabio Quartararo e dalla Ducati. Proprio Francesco Bagnaia si conferma meritatamente al secondo posto complessivo davanti a Joan Mir (Suzuki). Valentino Rossi chiude la sua ultima stagione della carriera con un 18° posto, ma che ha ben poca importanza rispetto alla sua storia e ai festeggiamenti che si stanno svolgendo in Spagna in commemorazione al numero 46.
LA CLASSIFICA FINALEFabio QUARTARARO Yamaha FRA 278
Francesco BAGNAIA Ducati ITA 252
Joan MIR Suzuki SPA 208
Jack MILLER Ducati AUS 181
Johann ZARCO Ducati FRA 172
Brad BINDER KTM RSA 151
Marc MARQUEZ Honda SPA 129
Aleix ESPARGARO Aprilia SPA 120
Jorge MARTIN Ducati SPA 111
Maverick VIÑALES Aprilia SPA 106
Enea BASTIANINI Ducati ITA 102
Alex RINS Suzuki SPA 99
Miguel OLIVEIRA KTM POR 94
Pol ESPARGARO Honda SPA 81
Takaaki NAKAGAMI Honda JPN 76
Alex MARQUEZ Honda SPA 70
Franco MORBIDELLI Yamaha ITA 47
Valentino ROSSI Yamaha ITA 44
Luca MARINI Ducati ITA 41
Iker LECUONA KTM SPA 39
Danilo PETRUCCI KTM ITA 37
Andrea DOVIZIOSO Yamaha ITA 12
Stefan BRADL Honda GER 11
Michele PIRRO Ducati ITA 4
Lorenzo SAVADORI Aprilia ITA 4 LEGGI TUTTO - in Motori
MotoGp, Ronaldo il 'Fenomeno' elogia Rossi: “Ha fatto sognare tutti”
VALENCIA – Il giorno dell’addio di Valentino Rossi alla MotoGp entra nel vivo. Tra saluti e ringraziamenti, uno in particolare ha scaldato il cuore del pesarese a pochi minuti dalla gara di Valencia. Ronaldo il ‘Fenomeno’ ha infatti raggiunto il numero 46 nel suo box, scambiandosi battute e complimenti reciproci. Non è un segreto infatti che Rossi sia un grande estimatore della leggenda brasiliana, soprattutto per il passato all’Inter, squadra del cuore di Valentino.
Parla il ‘Fenomeno’
Ma anche lo stesso Ronaldo vede in Rossi un punto di riferimento, un’icona delle due ruote. I due si sono visti per la prima volta anni fa a Milano: “Ha fatto sognare tutti, è stato un grande, abbiamo in comune la passione per l’Inter, ci siamo conosciuti alla Pinetina. Sono venuto apposta per salutare un grande campione”, ha rivelato a Sky Sport l’attuale presidente del Real Valladolid che si è spostato fino a Valencia per commemorare il ‘Dottore’. LEGGI TUTTO - in Motori
MotoGp, Ronaldo incontra Valentino Rossi: “Sono venuto per salutare un grande campione”
VALENCIA – Entra nel vivo il giorno dell’addio di Valentino Rossi alla MotoGp. Tra saluti e ringraziamenti, uno in particolare ha scaldato il cuore del pesarese a pochi minuti dalla gara di Valencia. Ronaldo il ‘Fenomeno’ ha infatti raggiunto il numero 46 nel suo box, scambiandosi battute e complimenti reciproci. Non è un segreto infatti che Rossi sia un grande estimatore della leggenda brasiliana, soprattutto per il passato all’Inter, squadra del cuore di Valentino.
Le parole di Ronaldo
Ma anche lo stesso Ronaldo vede in Rossi un punto di riferimento, un’icona delle due ruote. I due si sono visti per la prima volta anni fa a Milano: “Ha fatto sognare tutti, è stato un grande, abbiamo in comune la passione per l’Inter, ci siamo conosciuti alla Pinetina. Sono venuto apposta per salutare un grande campione”, ha rivelato a Sky Sport l’attuale presidente del Real Valladolid che si è spostato fino a Valencia per commemorare il ‘Dottore’. LEGGI TUTTO - in Motori
Uno spettacolo dedicato a Valentino Rossi
Al passo d’addio siamo tutti buonisti, anche nei confronti di chi s’è (sportivamente, professionalmente) odiato. Ma stavolta è diverso. Perché Valentino Rossi è diverso. Unico. Insostituibile. Icona vivente. Patrimonio dell’umanità al punto da essere riuscito a mettere d’accordo pure tutti i rivali. Impensabile, fino ad oggi, quando verso le tre di pomeriggio taglierà per l’ultima volta il traguardo di una gara del Motomondiale. E verrà celebrato con una sorpresa da parte dei colleghi.
Già il fatto che ci abbiano pensato, che abbiano trovato un punto comune è qualcosa che definisce la portata del personaggio Valentino. Cannibale in pista di record e avversari, con rivalità finanche acerrime al limite del venire alle mani (vedi Max Biaggi, che ora dice: «Con Valentino Rossi si ritira anche una parte di me»), il Dottore s’è preso cura delle due ruote, dandole linfa vitale e futuro (non ultimo con i ragazzi della sua Academy) e per questo oggi verrà celebrato come nessuno mai. Forse con una messa in scena spettacolare, la giusta apoteosi per chi ha trasformato una gara di moto in uno spettacolo planetario per grandi e piccini, per appassionati e per chi i centauri, fino a lui, li considerava solo pazzi pericolosi. L’eterno Peter Pan che ha portato in pista bambole gonfiabili, cessi da cantiere, nani e tante altre gag indimentibabili diventerà come John Keating, il professore interpretato da Robin Williams nel capolavoro L’Attimo Fuggente, che dovendo lasciare la sua cattedra venne salutato da un gesto eclatante dei suoi studenti. Tutti in piedi sui banchi a pronunciare “O capitano, mio capitano”, i versi scritti da Walt Whitmann per salutare Abraham Lincoln. Perché di questo stiamo parlando: di poesia pura, di uno leader che è andato oltre a tutto. E che oltre ci ha portato tutti. Anche in piedi sul divano.
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