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    MotoGp, Gardner e Fernandez: “Vogliamo il titolo di rookie dell'anno”

    ROMA – Oggi è stato il loro giorno. Remy Gardner e Raul Fernandez, entrambi alla loro prima stagione in MotoGp, sono stati oggi presentati al pubblico come piloti del team KTM Tech3. I due si sono fronteggiati lungo tutta la stagione di Moto2, ma alla fine l’ha spuntata l’australiano, che, nelle parole riportate da “Motorsport.com”, ha fissato l’obiettivo per la prossima stagione: “Ci sono tanti esordienti, ma il nostro obiettivo principale deve essere quello di vincere il titolo di rookie dell’anno. Sono rimasto scioccato dalla potenza di queste moto, ma poi ci si abitua. Dalla frattura alle gambe nel 2018 ho lavorato molto su me stesso. Sono stati anni difficili, ma senza questo periodo buio non sarei qui. Per il 2022 voglio andare a punti, magari piazzandomi in top 10”.
    Le parole di Fernandez
    Anche il suo compagno di squadra, Raul Fernandez, è dello stesso avviso, stando parole raccolte sempre da “Motorsport.com”. “Il mio obiettivo è quello di ottenere il riconoscimento di rookie dell’anno. Questa – ha detto lo spagnolo – è solo la mia quarta stagione nel motomondiale e molte persone si dimenticano che sono ancora un principiante. In passato ho avuto problemi legati al mio fisico: il mio peso si faceva sentire in Moto3. Mentre in Moto2 ero più libero, ora in MotoGp risento molto della potenza del motore e devo ritornare in palestra. La stagione scorsa è stata fantastica, ma è il passato. Ora devo guardare al futuro”. Entrambi i piloti, così come gli altri tre debuttanti in MotoGp, sono ora attesi il 31 gennaio prossimo a Sepang per lo shakedown. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Oliveira: “Ho la stessa voglia di vincere di Cristiano Ronaldo”

    ROMA – “Per il titolo dobbiamo ragionare gara dopo gara. L’anno scorso abbiamo fatto passi avanti, nella nuova stagione dobbiamo cercare di essere più costanti e migliorare ulteriormente, per ottenere grandi risultati”. Miguel Oliveira non nasconde le ambizioni per il Mondiale 2022 di MotoGp. Il pilota portoghese, nel giorno della presentazione di KTM per la nuova stagione, ha mostrato di voler crescere ancora dopo aver chiuso al quattordicesimo posto l’ultima stagione, condizionata da un infortunio. Il miglior risultato in classe regina risale al 2020, quando Oliveira arrivò nono. “Nel 2021 ho conquistato tre podi e una vittoria, poi nella seconda metà della stagione con l’infortunio è diventato tutto sempre più difficile, per me, mi mancava costanza, questo è quello che voglio trovare quest’anno – le sue parole riportate da Sky Sport -. Sono l’unico pilota portoghese in griglia, questo mi rende orgoglioso, è qualcosa di speciale. Sono molto lontano dai risultati ottenuti nel calcio da Cristiano Ronaldo, è vero, ma posso dire di avere la sua stessa voglia di vincere”.Guarda la galleryMotoGP, presentate le Yamaha M1 di Dovizioso e Binder
    Le parole di Binder
    Anche Brad Binder ha parlato in vista della nuova stagione: “Ho imparato molto nelle ultime due stagioni, in particolare nell’ultima ho imparato a gestire meglio le gomme, ad accettare in alcuni casi che la priorità fosse quella di finire la gara e di divertirmi. Mi sento pronto, so cosa serve per andare più veloce, non vedo l’ora di cominciare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Oliveira: “Ho la stessa ambizione di Cristiano Ronaldo”

    ROMA – Miguel Oliveira non nasconde le ambizioni per il Mondiale 2022 di MotoGp. “Per il titolo dobbiamo ragionare gara dopo gara – le sue parole ripotate da Sky Sport -. L’anno scorso abbiamo fatto passi avanti, nella nuova stagione dobbiamo cercare di essere più costanti e migliorare ulteriormente, per ottenere grandi risultati”. Il pilota portoghese, nel giorno della presentazione di KTM per la nuova stagione, ha mostrato di voler crescere ancora dopo aver chiuso al quattordicesimo posto l’ultima stagione, condizionata da un infortunio. Il miglior risultato in classe regina risale al 2020, quando Oliveira arrivò nono. “Nel 2021 ho conquistato tre podi e una vittoria, poi nella seconda metà della stagione con l’infortunio è diventato tutto sempre più difficile, per me, mi mancava costanza, questo è quello che voglio trovare quest’anno – ha aggiunto -. Sono l’unico pilota portoghese in griglia, questo mi rende orgoglioso, è qualcosa di speciale. Sono molto lontano dai risultati ottenuti nel calcio da Cristiano Ronaldo, è vero, ma posso dire di avere la sua stessa voglia di vincere”.
    L’entusiasmo di Binder
    Anche Brad Binder ha parlato in vista della nuova stagione: “Ho imparato molto nelle ultime due stagioni, in particolare nell’ultima ho imparato a gestire meglio le gomme, ad accettare in alcuni casi che la priorità fosse quella di finire la gara e di divertirmi. Mi sento pronto, so cosa serve per andare più veloce, non vedo l’ora di cominciare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gardner e Fernandez si presentano: “Puntiamo a essere rookie dell'anno”

    ROMA – Remy Gardner e Raul Fernandez si affacciano per la prima volta sul mondo della MotoGp. Oggi, con la presentazione come piloti del team KTM Tech3, i due hanno ufficialmente iniziato la loro nuova ed entusiasmante stagione. L’australiano e lo spagnolo si sono fronteggiati lungo tutta la stagione di Moto2, ma alla fine l’ha spuntata Gardner, che, nelle parole riportate da Motorsport.com, ha fissato l’obiettivo per la prossima stagione: “Ci sono tanti esordienti, ma il nostro obiettivo principale deve essere quello di vincere il titolo di rookie dell’anno. Sono rimasto scioccato dalla potenza di queste moto, ma poi ci si abitua. Dalla frattura alle gambe nel 2018 ho lavorato molto su me stesso. Sono stati anni difficili, ma senza questo periodo buio non sarei qui. Per il 2022 voglio andare a punti, magari piazzandomi in top 10”.
    L’entusiasmo di Fernandez
    Anche il suo compagno di squadra, Raul Fernandez, è dello stesso avviso, stando parole raccolte sempre da MotorSport.com. “Il mio obiettivo è quello di ottenere il riconoscimento di rookie dell’anno. Questa – ha detto lo spagnolo – è solo la mia quarta stagione nel motomondiale e molte persone si dimenticano che sono ancora un principiante. In passato ho avuto problemi legati al mio fisico: il mio peso si faceva sentire in Moto3. Mentre in Moto2 ero più libero, ora in MotoGp risento molto della potenza del motore e devo ritornare in palestra. La stagione scorsa è stata fantastica, ma è il passato. Ora devo guardare al futuro”. Insieme a Gardner e Fernandez, debutteranno in MotoGp anche Marco Bezzecchi, Fabio Di Giannantonio e Darryn Binder. Tutt’e cinque gli esordienti sono attesi a Sepang il prossimo 31 gennaio per un primo assaggio di classe regina con il consueto shakedown. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: presentati i team KTM Factory e Tech3

    ROMA – Sono stati svelati oggi i due team della KTM in MotoGp. Mentre il Red Bull KTM Factory Team ha confermato in pista la coppia formata da Miguel Oliveira e da Brad Binder, la scuderia Tech3 KTM Factory Racing si presenterà in griglia con i due debuttanti Remy Gardner e Raul Fernandez, rivali nella scorsa stagione di Moto2, vinta infine dall’australiano. L’evento si è tenuto esclusivamente sul web e si è soffermato sui successi ottenuti dalle due scuderie lo scorso anno: la doppietta nella classe cadetta, la vittoria di Miguel Oliveira nel Gran Premio della Catalogna e quella di Brad Binder a Spielberg.
    Le parole dei protagonisti
    Tutti i quattro i piloti hanno reso l’idea su quale possa essere la loro stagione. Il portoghese Miguel Oliveira, alla sua quarta annata in MotoGp ha detto: “Non lo fai solo per te. Lo fai per il team, per la famiglia e per il Paese. In fondo si tratta solo del rapporto tra uomo e macchina e io conosco ogni dettaglio che compone il pacchetto”. “Siamo qui per provare le sensazioni tipiche della MotoGp, non riesco a farne a meno. Voglio solo superare chiunque si trovi sulla mia strada” – ha detto invece il sudafricano Brad Binder. Per il team Tech3, invece, Remy Gardner ha spiegato: “I motori più potenti, i piloti più forti: questo è un sogno che si avvera. La competizione fa parte di me e voglio fare del mio meglio”. Raul Fernandez punta invece ancora più in alto: “Voglio infrangere record, non c’è spazio per gli errori. Sono pronto per il successo e per lasciare il mio segno nella storia”. LEGGI TUTTO

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    Petrucci: “Voglio la mia felicità, vado negli Stati Uniti per divertirmi”

    ROMA – Nonostante le mille difficoltà che lo hanno accompagnato lungo tutta la sua esperienza in Arabia Saudita, Danilo Petrucci alla Dakar è sembrato divertirsi come non gli capitava da tanto tempo, riuscendo anche ad agguantare una storica vittoria in quinta tappa. Oltre a questo aspetto, l’esperienza del raid sembra aver messo definitivamente la parola fine al rapporto fra la KTM e Petrucci. “Non ci capivamo – ha detto l’italiano a “Motorsport.com” -. Volevo fare tutto il Mondiale Rally Raid dopo, ma i problemi con KTM erano emersi già prima. Con loro ho sofferto di una mancanza di dialogo e questo non me l’aspettavo. Per questo motovo ho deciso che forse potevo andare negli Stati Uniti, per andare in moto ed essere di nuovo felice”.
    Il racconto di Petrucci
    Petrucci infatti è già pronto per una nuova sfida, cioè il campionato MotoAmerica, che l’ex MotoGp disputerà con tutta probabilità in Ducati. “Non è ancora ufficiale – ha spiegato “Petrux” – ma credo di poter sistemare tutto nei prossimi giorni. Non abbiamo un piano per il futuro, ma farò i test a Portimao. Non sapevo neanche quali fossero i giorni in cui sarei dovuto scendere in pista, volevo solo rilassarmi”. L’aspetto mentale sembra aver infatti acquisito un’importanza ancor più rilevante nelle scelte di Petrucci, che ha spegato: “Voglio prima di tutto il lato umano, voglio come andare in Erasmus: vivere in un altro posto, fare esperienza e divertirmi senza pressioni”. Stando alle parole del ternano, l’ufficialità sulla sua presenza in MotoAmerica dovrebbe essere imminente. Nel frattempo, i suoi test a Portimao sono fissati dall’8 al 9 febbraio prossimo e verranno affrontati a bordo di una Ducati Panigale V4. LEGGI TUTTO

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    Petrucci: “Devo recuperare la mia felicità, per questo vado negli USA”

    ROMA – L’esperienza in Arabia Saudita sembra aver risvegliato qualcosa in Danilo Petrucci. In mezzo alle mille difficoltà che lo hanno accompagnato lungo tutta la Dakar, il pilota di Terni è sembrato divertirsi come non gli capitava da tanto tempo, riuscendo anche ad agguantare una storica vittoria in quinta tappa. Oltre a questo aspetto, l’esperienza del raid sembra aver messo definitivamente la parola fine al rapporto fra la KTM e Petrucci. “Non ci capivamo – ha detto l’italiano a “Motorsport.com” -. Volevo fare tutto il Mondiale Rally Raid dopo, ma i problemi con KTM erano emersi già prima. Con loro ho sofferto di una mancanza di dialogo e questo non me l’aspettavo. Per questo motovo ho deciso che forse potevo andare negli Stati Uniti, per andare in moto ed essere di nuovo felice”.
    Le parole di Petrucci
    Petrucci infatti è già pronto per una nuova sfida, cioè il campionato MotoAmerica, che l’ex MotoGp disputerà con tutta probabilità in Ducati. “Non è ancora ufficiale – ha spiegato “Petrux” – ma credo di poter sistemare tutto nei prossimi giorni. Non abbiamo un piano per il futuro, ma farò i test a Portimao. Non sapevo neanche quali fossero i giorni in cui sarei dovuto scendere in pista, volevo solo rilassarmi”. L’aspetto mentale sembra aver infatti acquisito un’importanza ancor più rilevante nelle scelte di Petrucci, che ha spegato: “Voglio prima di tutto il lato umano, voglio come andare in Erasmus: vivere in un altro posto, fare esperienza e divertirmi senza pressioni”. L’ufficialità di Petrucci nell’entry list della MotoAmerica dovrebbe dunque arrivare a breve, con i test in Portogallo che si svolgeranno dall’8 al 9 febbraio a bordo di una Ducati Panigale V4. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Di Giannantonio: “Il titolo è il sogno più grande, imparo dai più bravi”

    ROMA – Remy Gardner, Marco Bezzecchi, Raul Fernandez, Darryn Binder e Fabio Di Giannantonio: sono questi i piloti che nel 2022 correranno per la prima volta in MotoGp.  Quest’ultimo scenderà in pista con il team Gresini, scuderia satellite della Ducati e, insieme agli altri esordienti, cercherà l’assalto al trofeo di Rookie dell’Anno, riconoscimento più ambito per un pilota appena affacciatosi alla classe regina. Sogni e ambizioni, che si ritrovano nelle parole del romano classe 1998, che a SkySport ha detto: “Avevo un sogno, guidare per la MotoGp. Ora che l’ho realizzato, ce ne sono altri come la gara in notturna a Dubai, o come salire sul podio. Poi il sogno vero è uno solo: diventare campione del mondo”.
    Verso Sepang
    Come tutti gli esordienti, prima di scendere in pista Di Giannantonio ha studiato dai più bravi: “Quartararo e Bagnaia sono pazzeschi. Pecco sfrutta bene la Ducati, Fabio è molto pulito. È un anno che cerco di analizzarli e rubare da loro qualcosina. Sono loro il mio punto di riferimento”. Il pilota originario dell’Eur dividerà il box con Enea Bastianini, alla sua seconda stagione in classe regina: “Avere Bastianini con me è fantastico perché abbiamo un grande rapporto. Potrà sicuramente darmi una mano, anche se poi ognuno farà per sé”. “Non vedo l’ora di iniziare – ha aggiunto Di Giannantonio – e di scendere in pista. Ora sono a scuola dai grandi e voglio imparare”. In effetti, non è che ci sia poi tanto da aspettare. Tutti gli esordienti sono infatti attesi in Malesia per lo shakedown di Sepang il 31 gennaio prossimo. Una prima presa di contatto con le nuove moto, per poi puntare alla prima tappa in Qatar, in programma il 6 marzo. LEGGI TUTTO