consigliato per te

  • in

    MotoGp, Dovizioso: “Quartararo fortissimo nei cambi di direzione”

    ROMA – Andrea Dovizioso, dopo essere subentrato a stagione in corso, nel 2021, a Franco Morbidelli, è pronto a ripartire, stavolta da capo, in MotoGp. Il pilota vincitore di 15 Gran Premi, infatti, sarà alla guida della Yamaha del team WithU Yamaha RNF. Dopo che nei suoi ultimi anni in Ducati era stato abituato a lottare per la vittoria con Marc Marquez, il confronto con il compagno di marca Fabio Quartararo è inevitabile: “Ho migliorato il mio feeling, anche se non sono contento perché molti piloti sono competitivi e io vorrei essere più veloce. Ci è voluto del tempo, ma ora a volte freno meglio di Fabio, e lui frena bene”, ha sottolineato in un’intervista rilasciata a Speedweek.com a una settimana di distanza dai test di Mandalika. “Fabio è particolarmente bravo nei cambi di direzione. È molto reattivo e può quindi aumentare la velocità prima di cambiare direzione e preparare al meglio la moto alle uscite di curva. Fa i cambi di direzione con una tecnica e una posizione sulla moto efficaci”, ha poi aggiunto in riferimento al campione del mondo in carica. 
    Le sensazioni per il 2022
    Dovizioso ha poi parlato di quelle che sono le sensazioni per la nuova stagione, dopo aver terminato in 19esima posizione i test di Mandalika: “In piste in cui fa così caldo è difficile capire la situazione degli avversari. Ma Marc Márquez e Pol Espargaró sono stati particolarmente forti, non solo in termini di velocità pura, ma anche in termini di ritmo. Poi i piloti Ducati sono costantemente veloci, ma il potenziale non è chiaro per tutti. E Suzuki: Rins ha fatto un’impressione particolarmente forte. Ma sono prove, puoi capire certe cose, ma non tutto”.  LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Marquez sul ritiro di Rossi: “Il mondiale perde un'icona importante”

    ROMA – Tra le novità più rilevanti della nuova stagione di MotoGp c’è senza dubbio l’assenza di Valentino Rossi. Dopo 25 anni nel motomondiale, infatti, il campione di Tavullia ha abbandonato le due ruote a favore delle quattro, ripartendo in una nuova avventura nel campionato GT World Challenge Europe con Audi. Il nuovo punto di riferimento in pista sarà inevitabilmente Marc Marquez: lo spagnolo, infatti, è intenzionato a riscattarsi, dopo le ultime due stagioni sostanzialmente buttate a causa di ripetuti e gravi infortuni. Il nativo di Cervera ha parlato a proposito dell’assenza del Dottore: “Non vado d’accordo con Valentino, questo è noto. Ma non ho problemi a riconoscere che senza di lui la MotoGP perde un’icona importante e un pilota che ha attirato molto pubblico. Però la MotoGP continua. Ci sono nuove generazioni e io sono il primo che deve reinventarsi per non restare fuori dalla griglia. Alcuni grandi piloti si sono ritirati, ma è vero che l’impatto di Valentino è stato molto grande”, le sue parole ad As. 
    “La gente guarderà chi vince”
    Il pilota della Honda ha continuato, spiegando che lo spettacolo e l’interesse rivolti al motomondiale rimarrà immutato: “Il campionato continuerà sicuramente con lo stesso interesse e lo stesso spettacolo in pista. Quello che i tifosi vogliono vedere è lo spettacolo, che è garantito. Si sentirà la sua mancanza nelle prime gare, ma si va avanti e quando le luci si spegneranno in Qatar, la gente guarderà per vedere chi vince. Ci sono Quartararo, Bagnaia e un sacco di altri piloti”, ha concluso Marquez.  LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Marquez: “Non vado d'accordo con Rossi, ma mondiale perde icona importante”

    ROMA – La stagione 2022 di MotoGp sarà segnata dall’assenza di Valentino Rossi in griglia. Dopo 25 anni nel motomondiale, infatti, il campione di Tavullia ha abbandonato le due ruote a favore delle quattro, ripartendo in una nuova avventura nel campionato GT World Challenge Europe con Audi. Il nuovo punto di riferimento in pista sarà inevitabilmente Marc Marquez: lo spagnolo, infatti, è intenzionato a riscattarsi, dopo le ultime due stagioni sostanzialmente buttate a causa di ripetuti e gravi infortuni. Il nativo di Cervera ha parlato a proposito dell’assenza del Dottore: “Non vado d’accordo con Valentino, questo è noto. Ma non ho problemi a riconoscere che senza di lui la MotoGP perde un’icona importante e un pilota che ha attirato molto pubblico. Però la MotoGP continua. Ci sono nuove generazioni e io sono il primo che deve reinventarsi per non restare fuori dalla griglia. Alcuni grandi piloti si sono ritirati, ma è vero che l’impatto di Valentino è stato molto grande”, le sue parole ad As. 
    “Interesse rimarrà immutato”
    Il pilota della Honda ha continuato, spiegando che lo spettacolo e l’interesse rivolti al motomondiale rimarrà immutato: “Il campionato continuerà sicuramente con lo stesso interesse e lo stesso spettacolo in pista. Quello che i tifosi vogliono vedere è lo spettacolo, che è garantito. Si sentirà la sua mancanza nelle prime gare, ma si va avanti e quando le luci si spegneranno in Qatar, la gente guarderà per vedere chi vince. Ci sono Quartararo, Bagnaia e un sacco di altri piloti”, ha concluso Marquez.  LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Pol Espargaro: “La Honda merita un pilota top”

    ROMA – Dopo i buoni tempi registrati a Mandalika, Pol Espargaro vuole raccogliere quanto seminato. Con le incognite legate alla tenuta di Marc Marquez, tocca infatti a lui prendere per mano l’Ala dorata. Il 30enne di Granollers deve però trovare fiducia e costanza: “Ogni volta – ha detto infatti Espargaro a “motorsport.com” – che salgo in sella mi sembra di affrontare una sfida con me stesso. Devo dimostrare che merito di indossare questi colori”. Questa sarà la sua nona stagione in MotoGp, con il suo miglior piazzamento (5° posto in classifica piloti) che è però ormai distante due anni.
    L’obiettivo di Espargaro
    Il 44 vuole dunque prendersi la scena nella stagione vedrà Fabio Quartararo difendere il titolo iridato conquistato l’anno scorso. Prima di fare questo, però, deve concentrarsi – appunto – su sé stesso e sul feeling con la nuova Honda: “Puntare a massimo non significa vincere tutte le gare. Ma si tratta di dimostrare ai tecnici che il lavoro di questo inverno ha portato a una moto competitiva. La Honda merita un pilota capace di lottare per le prime posizioni”. La speranza di Pol Espargaro ora è che i test in Indonesia non rappresentino un caso isolato, ma un vero trampolino di lancio verso nuovi traguardi. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Martin: “Voglio la Ducati Factory, ma valuto anche altro”

    ROMA – Jorge Martin punta in alto. Dopo l’ottima prima stagione in MotoGp, il pilota Pramac punta infatti Borgo Panigale per salire in sella alla Desmosedici. Anche se non è detto che il suo futuro si colori di rosso Ducati. “Se arrivano podi e vittorie – ha detto lo spagnolo classe 1998 a “sport.es” – allora logica vuole che lo step successivo sia puntare al team factory il prossimo anno. Il mio obiettivo è arrivare alla Ducati e voglio firmare al più presto. Ma sono aperto anche ad altre opzioni”.
    Su Rossi e Marquez
    Per ora Jorge Martin ha imboccato la strada giusta. Ha infatti conquistato il titolo di rookie dell’anno con all’attivo quattro podi e una vittoria, che gli hanno garantito un posto nella top 10 piloti. Anche se, per arrivare in Ducati, deve superare la concorrenza di Bastianini e Miller. L’ambizione dello spagnolo è però cosa risaputa e punta alla leggenda: “Vorrei essere come Valentino Rossi – ha continuato – e vincere almeno un po’ di quanto ha vinto lui. Marquez è invece un esempio per tutti e cerco di imparare molto da lui. Io l’ho visto in pista al pieno delle sue abilità e, con la Honda che è migliorata, può puntare al prossimo Motomondiale”. La prima occasione per mandare un segnale forte alla Ducati è il Gran Premio in Qatar, il 6 marzo prossimo, dove iniziare la scalata verso il team factory. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Pol Espargaro: “Ogni gara è una sfida con me stesso”

    ROMA – È stato il pilota più veloce e costante lungo i tre giorni di test ufficiali a Mandalika e ora Pol Espargaro punta a portare in alto la Honda. Con le incognite legate alla tenuta di Marc Marquez, tocca ora a lui essere l’uomo in più dell’Ala dorata. Il 30enne di Granollers deve però trovare fiducia e costanza: “Ogni volta – ha detto infatti Espargaro a “motorsport.com” – che salgo in sella mi sembra di affrontare una sfida con me stesso. Devo dimostrare che merito di indossare questi colori”. Questa sarà la sua nona stagione in MotoGp, con il suo miglior piazzamento (5° posto in classifica piloti) che è però ormai distante due anni.
    La sfida di Espargaro
    Il 44 vuole dunque prendersi la scena nella stagione vedrà Fabio Quartararo difendere il titolo iridato conquistato l’anno scorso. Prima di fare questo, però, deve concentrarsi – appunto – su sé stesso e sul feeling con la nuova Honda: “Puntare a massimo non significa vincere tutte le gare. Ma si tratta di dimostrare ai tecnici che il lavoro di questo inverno ha portato a una moto competitiva. La Honda merita un pilota capace di lottare per le prime posizioni”. Ora Pol Espargaro spera che i segnali positivi in Indonesia si traducano in risultati concreti in pista, a partire dalla prima tappa del Motomondiale, in programma in Qatar il prossimo 6 marzo. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Martin: “Altre opzioni oltre alla Ducati factory”

    ROMA – Tutti i piloti ambiscono alla miglior moto possibile per primeggiare in MotoGp. E Jorge Martin non è da meno. Il pilota Pramac vuole infatti approdare presto a Borgo Panigale per salire in sella alla Desmosedici, ma non è detto che il suo futuro si colori di rosso Ducati. “Se arrivano podi e vittorie – ha detto lo spagnolo classe 1998 a “sport.es” – allora logica vuole che lo step successivo sia puntare al team factory il prossimo anno. Il mio obiettivo è arrivare alla Ducati e voglio firmare al più presto. Ma sono aperto anche ad altre opzioni”.
    I modelli di Martin
    Per ora Jorge Martin ha imboccato la strada giusta. Alla sua prima stagione in MotoGp, ha conquistato il titolo di rookie dell’anno con all’attivo quattro podi e una vittoria, che gli hanno garantito un posto nella top 10 piloti. Anche se, per arrivare in Ducati, deve superare la concorrenza di Bastianini e Miller. L’ambizione dello spagnolo è però cosa risaputa e punta alla leggenda: “Vorrei essere come Valentino Rossi – ha continuato – e vincere almeno un po’ di quanto ha vinto lui. Marquez è invece un esempio per tutti e cerco di imparare molto da lui. Io l’ho visto in pista al pieno delle sue abilità e, con la Honda che è migliorata, può puntare al prossimo Motomondiale”. Ora che la stagione sta per iniziare, Martin può puntare a perfezionarsi, iniziando dal Gran Premio in Qatar, in programma il 6 marzo. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Marquez: “Negli ultimi due anni ho toccato il fondo”

    ROMA – “Dopo l’operazione il dottore mi ha detto ‘È stato un miracolo che tu abbia recuperato la vista’. Il rischio di dover lasciare la MotoGp c’era”. Marc Marquez racconta così alla radio spagnola “COPE” il suo inverno, passato ad aspettare che la diplopia e i guai alla spalla smettessero di tormentarlo. Lo spagnolo otto volte campione del mondo ha infatti rivelato: “Nelle stagioni 2020 e 2021 – ha detto Marquez – ho toccato il fondo. Avevo le vertigini per la vista doppia e non riuscivo a combinare nulla di buono, con il dottore che mi ha spiegato come non sarei più stato in grado di correre a 250 all’ora su una moto”.
    Le aspettative di Marquez
    Questo però è il passato e Marc Marquez questi problemi pare averli superati. Ora per lui si apre un’altra fase: quella della riabilitazione in pista, che presenta ulteriori insidie: “Non sono pronto per la vittoria e nemmeno per il podio – ha ammesso candidamente Marquez, questa volta a “DAZN” -. Forse non sono più stesso Marc di prima, solo un Marc diverso potrebbe farcela. I cambiamenti alla moto sono stati radicali e per il momento non la sento come una moto ‘mia’”. Se però la Honda punta ancora su di lui, anche il pilota di Cervera – che ora ha preso casa a Madrid – vuole una messa a punto ottimale della nuova RC213V. “Quando il tuo corpo si fonde con la moto scatta inizia la magia, fai meno fatica e funziona tutto. Il calendario presenta 21 Gran Premi e il Motomondiale sarà lungo: vedremo cosa succederà”, ha chiosato lo spagnolo. LEGGI TUTTO