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    MotoGp, Martin: “Altre opzioni oltre alla Ducati factory”

    ROMA – Tutti i piloti ambiscono alla miglior moto possibile per primeggiare in MotoGp. E Jorge Martin non è da meno. Il pilota Pramac vuole infatti approdare presto a Borgo Panigale per salire in sella alla Desmosedici, ma non è detto che il suo futuro si colori di rosso Ducati. “Se arrivano podi e vittorie – ha detto lo spagnolo classe 1998 a “sport.es” – allora logica vuole che lo step successivo sia puntare al team factory il prossimo anno. Il mio obiettivo è arrivare alla Ducati e voglio firmare al più presto. Ma sono aperto anche ad altre opzioni”.
    I modelli di Martin
    Per ora Jorge Martin ha imboccato la strada giusta. Alla sua prima stagione in MotoGp, ha conquistato il titolo di rookie dell’anno con all’attivo quattro podi e una vittoria, che gli hanno garantito un posto nella top 10 piloti. Anche se, per arrivare in Ducati, deve superare la concorrenza di Bastianini e Miller. L’ambizione dello spagnolo è però cosa risaputa e punta alla leggenda: “Vorrei essere come Valentino Rossi – ha continuato – e vincere almeno un po’ di quanto ha vinto lui. Marquez è invece un esempio per tutti e cerco di imparare molto da lui. Io l’ho visto in pista al pieno delle sue abilità e, con la Honda che è migliorata, può puntare al prossimo Motomondiale”. Ora che la stagione sta per iniziare, Martin può puntare a perfezionarsi, iniziando dal Gran Premio in Qatar, in programma il 6 marzo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Negli ultimi due anni ho toccato il fondo”

    ROMA – “Dopo l’operazione il dottore mi ha detto ‘È stato un miracolo che tu abbia recuperato la vista’. Il rischio di dover lasciare la MotoGp c’era”. Marc Marquez racconta così alla radio spagnola “COPE” il suo inverno, passato ad aspettare che la diplopia e i guai alla spalla smettessero di tormentarlo. Lo spagnolo otto volte campione del mondo ha infatti rivelato: “Nelle stagioni 2020 e 2021 – ha detto Marquez – ho toccato il fondo. Avevo le vertigini per la vista doppia e non riuscivo a combinare nulla di buono, con il dottore che mi ha spiegato come non sarei più stato in grado di correre a 250 all’ora su una moto”.
    Le aspettative di Marquez
    Questo però è il passato e Marc Marquez questi problemi pare averli superati. Ora per lui si apre un’altra fase: quella della riabilitazione in pista, che presenta ulteriori insidie: “Non sono pronto per la vittoria e nemmeno per il podio – ha ammesso candidamente Marquez, questa volta a “DAZN” -. Forse non sono più stesso Marc di prima, solo un Marc diverso potrebbe farcela. I cambiamenti alla moto sono stati radicali e per il momento non la sento come una moto ‘mia’”. Se però la Honda punta ancora su di lui, anche il pilota di Cervera – che ora ha preso casa a Madrid – vuole una messa a punto ottimale della nuova RC213V. “Quando il tuo corpo si fonde con la moto scatta inizia la magia, fai meno fatica e funziona tutto. Il calendario presenta 21 Gran Premi e il Motomondiale sarà lungo: vedremo cosa succederà”, ha chiosato lo spagnolo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Ho pensato di ritirarmi, il rischio era concreto”

    ROMA – “Il medico, dopo l’operazione, mi ha detto che è stato un miracolo che io abbia recuperato la vista. Quest’inverno ho pensato seriamente di abbandonare la MotoGp: il rischio era concreto”. È un Marc Marquez senza filtri quello che ha parlato ai microfoni della radio spagnola “COPE”. Lo spagnolo otto volte campione del mondo svela così i retroscena di questo suo travagliato inverno, passato ad aspettare che la diplopia e i guai alla spalla smettessero di tormentarlo. “Nelle stagioni 2020 e 2021 – ha detto Marquez – ho toccato il fondo. Avevo le vertigini per la vista doppia e non riuscivo a combinare nulla di buono, con il dottore che mi ha spiegato come non sarei più stato in grado di correre a 250 all’ora su una moto”.
    Le parole di Marquez
    Questo però è il passato e Marc Marquez questi problemi pare averli superati. Ora per lui si apre un’altra fase: quella della riabilitazione in pista, che presenta ulteriori insidie: “Non sono pronto per la vittoria e nemmeno per il podio – ha ammesso candidamente Marquez, questa volta a “DAZN” -. Forse non sono più stesso Marc di prima, solo un Marc diverso potrebbe farcela. I cambiamenti alla moto sono stati radicali e per il momento non la sento come una moto ‘mia’”. La Honda si aspetta tanto da lui, ma anche lo spagnolo di Cervera – ora trasferitosi a Madrid – esige il meglio dai propri tecnici. “Il meccanismo scatta quando il tuo corpo si fonde con la moto. È lì che inizia la magia, la fatica diminuisce e tutto funziona. Il Motomondiale però è lungo e vedremo lungo i 21 Gran Premi cosa succederà”, ha concluso Marquez. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vinales: “Yamaha? In pochi sanno cosa sia successo”

    ROMA – “È il silenzio la miglior risposta. Non ho niente da dire a proposito. In pochissimi sanno cosa sia davvero successo. Lì dentro ho incontrato molte persone cattive, così come ne ho conosciuto di buone. È stata però un’esperienza che mi ha reso un po’ più diffidente verso gli estranei”. Sono queste le parole di Maverick Vinales, pilota MotoGp dell’Aprilia intervistato a poche ore dall’anteprima di “MotoGp Unlimited” dal Mundo Deportivo. Nella circostanza, il 27enne di Figueres si è espresso così sulla sua permanenza in Yamaha, durata cinque stagioni e terminata nel bel mezzo dello scorso Motomondiale dopo il Gran Premio di Stiria.
    Testa al debutto
    Ora però per Vinales è tempo di iniziare la sua prima stagione con l’Aprilia. La scuderia di Noale punta su di lui e su Aleix Espargaro per consolidare i buoni risultati raccolti nel 2021. Ma guai a pensare a un rilassamento: “Non pensate – ha infatti aggiunto lo spagnolo – che ci sia molta differenza. La pressione c’è lo stesso, solo che è positiva. In Aprilia abbiamo degli obiettivi, ma per raggiungerli servirà tempo. Di questo ne sono tutti consapevoli. Per quanto mi riguarda, devo trovare solidità e concretezza”. Il pensiero di Vinales va però al Gran Premio del Qatar, in programma il prossimo 6 marzo, che aprirà la nuova stagione del Motomondiale: “Vincere lì sarebbe una grande impresa, ma bisogna comunque essere realistici”, ha concluso l’ex Yamaha. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marquez da Cervera a Madrid per stare vicino al team medico

    ROMA – Marc Marquez si trasferirà da Cervera a Madrid per tutto il 2022, in modo da lavorare più vicino al suo team medico per recuperare e preservare la sua condizione fisica. Il Cabroncito, dopo due stagioni difficili (una saltata quasi interamente e una condizionata pesantemente da vari problemi) vuole riprendersi la scena e tornare protagonista nel Mondiale 2022 di MotoGp. Servirà però un recupero completo, in particolare del braccio destro per sforzi più prolungati. Da qui la scelta di avvicinarsi all’equipe di medici che lo segue, per arrivare al top all’avvio della stagione. 
    La spiegazione di Marquez
    Proprio Marquez, ai microfoni di “El Pais”, ha spiegato i motivi della sua scelta: “La squadra affidabile che ho trovato è qui e ho deciso di scommettere tutto per tornare al top, che è la posizione che ho lasciato. Ho visto che l’opinione di Cotorro mi sta aiutando molto dal punto di vista della forma e del recupero. L’obiettivo è quello di mantenere una condizione fisica buona per tutto l’anno. Per farlo ho dovuto sacrificare alcune cose e fare un cambiamento importante nella mia vita. Lascio Cervera e mi trasferisco a Madrid quest’anno, dove vivrò per tutto il 2022. Inizierò la stagione non come vorrò, ma sarò comunque in condizioni ottimali”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marc Marquez si trasferisce a Madrid

    ROMA – Marc Marquez ha deciso di trasferirsi da Cervera a Madrid per lavorare meglio sul recupero completo della condizione fisica assieme al team medico. Il Cabroncito, dopo due stagioni difficili (una saltata quasi interamente e una condizionata pesantemente da vari problemi) vuole riprendersi la scena e tornare protagonista nel Mondiale 2022 di MotoGp. Servirà però un recupero completo, in particolare del braccio destro per sforzi più prolungati. Da qui la scelta di avvicinarsi all’equipe di medici che lo segue, per arrivare al top all’avvio della stagione. 
    Le parole di Marquez
    Proprio Marquez, ai microfoni di “El Pais”, ha spiegato i motivi della sua scelta: “La squadra affidabile che ho trovato è qui e ho deciso di scommettere tutto per tornare al top, che è la posizione che ho lasciato. Ho visto che l’opinione di Cotorro mi sta aiutando molto dal punto di vista della forma e del recupero. L’obiettivo è quello di mantenere una condizione fisica buona per tutto l’anno. Per farlo ho dovuto sacrificare alcune cose e fare un cambiamento importante nella mia vita. Lascio Cervera e mi trasferisco a Madrid quest’anno, dove vivrò per tutto il 2022. Inizierò la stagione non come vorrò, ma sarò comunque in condizioni ottimali”. LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi compie 43 anni: gli auguri del mondo dello sport

    ROMA – Dopo 26 stagione passate nel Motomondiale, Valentino Rossi festeggerà il suo 43esimo compleanno lontano dalla MotoGp, lasciata alla fine dello scorso novembre. Dopo essersi ritirato al termine del 2021, però, il pesarese ha scelto di non fermarsi, provando a inseguire altre sfide. Rossi sarà infatti in gara nel GT World Challenge Europe, dove correrà con l’Audi R8 del team Wrt, provata proprio ieri nel corso di alcuni test sul circuito di Magny Cours. Ma le novità non riguardano solo la pista, visto che ben presto Rossi vedrà nascere la figlia della fidanzata Francesca Sofia Novello.
    Gli auguri al Dottore
    Tanti gli auguri, dal mondo del motorsport e non solo, per Valentino Rossi. In prima fila ci sono ovviamente gli account social della MotoGp, il campionato in cui il numero 46 è diventato leggenda, ma anche la Yamaha, con cui Rossi ha conquistato quattro dei nove Mondiali messi in bacheca durante la carriera. Anche l’Inter, squadra del cuore di Valentino, ha postato una foto del Dottore per il suo compleanno. LEGGI TUTTO

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    BMW M2 CS Racing, per la MotoGP 2022 c'è la safety car da corsa

    Dopo il rinnovo di BMW come auto ufficiale della MotoGP, arriva un’interessante notizia per la stagione 2022, ormai prossima al debutto, con l’appuntamento fissato per il 6 marzo in Qatar. Questo è per il Marchio tedesco un anno importante, nel quale si festeggia il 50° anniversario di BMW M, la divisione sportiva: scende in pista, protagonista tra le moto, e auto di punta tra le safety car la BMW M2 CS Racing MotoGP™.Guarda la galleryBMW M2 CS Racing MotoGP Safety Car
    I 50 anni di BMW M
    La BMW M2 CS Racing è stata quindi appositamente ritoccata, aggiungendo barre luminose e luci anteriori e dotandola di una livrea speciale, che celebra appunto l’importante anniversario. “M sta per Motorsport, qualcosa che stiamo sottolineando con la nuova BMW M2 CS Racing MotoGP™ Safety Car. BMW M GmbH combina automobili di produzione ad alte prestazioni e motorsport sotto lo stesso tetto. È per questo motivo che abbiamo selezionato un’auto da corsa della nostra gamma BMW M Motorsport per essere la nuova Safety Car della MotoGP™, una scelta appropriata per celebrare il 50° anniversario. La BMW M2 CS Racing ha avuto successo in una vasta gamma di campionati e, come auto da corsa di razza, è perfettamente adatta a guidare le Safety Car nella massima espressione delle corse motociclistiche”, ha dichiarato Franciscus van Meel, amministratore delegato di BMW M GmbH.
    Il motorsport nel DNA
    L’auto di punta delle safety car è spinta da un biturbo a sei cilindri in linea da 3,0 litri che (a seconda della versione) può erogare fino a 450 CV. In dotazione sull’auto da corsa, ci sono poi tutta una serie di “aiuti alla guida” studiati per il motorsport: dall’ABS al DSC, passando per un differenziale meccanico a slittamento limitato con precarico e raffreddamento separato, oltre ad alberi di trasmissione realizzati ad hoc e un tetto in carbonio. “BMW M è nostro partner dal 1999 e, nel corso di questa collaborazione a lungo termine, ci ha sempre entusiasmati con nuove selezioni – ha detto Carmelo Ezpeleta, amministratore delegato di MotoGP™ -. Con una Safety Car basata su una vera auto da corsa, BMW M sta ancora una volta stabilendo nuovi parametri di riferimento anche quest’anno. La BMW M2 CS Racing MotoGP™ Safety Car dimostra quanto BMW M sia profondamente radicata nel motorsport. È anche un’ulteriore prova di quanto intensamente BMW M GmbH metta in gioco la sua passione per il motorsport nella nostra collaborazione”.
    BMW XM, il Suv di M Motorsport con potenza da supercar LEGGI TUTTO